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    Ma quale turnover? Calha, Mikhi, Lautaro: con Inzaghi ora sono intoccabili

    Oltre a Sommer, l’Inter ha tre giocatori di movimento che giocano sempre dall’inizio: il tecnico li ha trasformati in colonne nerazzurre, quando non sono in campo la loro assenza si sente

    Una rosa ampia, con soluzioni di livello ovunque e cambi all’altezza dei titolari. All’Inter c’è una sana concorrenza che pare faccia bene a tutti, eppure anche in questo nuovo scenario ci sono gli intoccabili. Le colonne, quelli a cui rinunciare è praticamente impossibile. C’è Sommer, ovviamente: le ha giocate tutte, risultando spesso decisivo (anche contro il Salisburgo) e non facendo rimpiangere Onana. E poi Calhanoglu, Mkhitaryan, Lautaro: tra i giocatori di movimento Inzaghi ha tre imprescindibili e guai a pensare che fosse scontato che lo diventassero. I due maestri del centrocampo sono arrivati gratis, occasioni di mercato rispettivamente da Milan e Roma. Il Toro veniva sostituito sempre, fino a un paio d’anni fa. Ora è l’Inter, in tutto e per tutto.  LEGGI TUTTO

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    Chiesa compie 26 anni: dedica social di Lucia Bramani e bacio con Fede

    Federico Chiesa compleanno: la dedica di Lucia Bramani
    A corredo di uno scatto in bianco e nero che ritrae il calciatore in macchina, la dedica di Lucia, sua tifosa numero uno: “A te mio compagno di vita”. A seguire un’altra Instagram stories dove si vedono fare un selfie intenti a scambiarsi un bacio. A margine dello scatto, si legge: “Ti amo infinitamente”. Anche la squadra di Allegri ha omaggiato il suo campione, scrivendo un messaggio sui social: “Oggi in casa Juve si festeggia il compleanno di Federico Chiesa, il suo secondo da bianconero. Fin dal suo primo giorno alla Jvuentus ha dimostrato la sua abilità, ma anche e soprattutto la sua umanità”. Ed ancora: “Il suo comportamento e le sue qualità sono stati contagiosi fin da subito, come anche la sua passione in campo e la sua voglia di alzare l’asticella, allenamento dopo allenamento. Conquistando il cuore di tutti i tifosi, Aguri Fede”. LEGGI TUTTO

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    Ronaldinho: “Leao merita la 10. Mbappé un trascinatore”

    Il brasiliano campione del mondo ha giocato sia nel Milan che nel Psg: “Rossoneri obbligati a sbloccarsi, i francesi sono in crescita”

    Dal corrispondente Filippo Maria Ricci
    25 ottobre 2023 (modifica alle 12:10)

    – MADRID

    Un doppio ex come Ronaldinho non è da tutti, e dà la dimensione di questa sfida tra PSG e Milan che infiammerà il terzo e il quarto turno del Girone F di questa Champions. Parigi ha aperto a Ronie le porte dell’Europa, Milano le ha chiuse. In mezzo il Barcellona, apogeo di una carriera galattica purtroppo di dimensioni temporalmente ridotte rispetto all’immensità del talento. Il padre del ‘jogo bonito’ si è sempre divertito, in campo e fuori. E ancora oggi non ha perso lo spirito. LEGGI TUTTO

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    Bremer, le domande su Allegri a Chiellini e l’arrivo alla Juve: “Tutto facile”

    “Quando è arrivata la Juventus non ci ho pensato due volte. È il club più grande d’Italia e aveva da poco vinto il campionato per nove volte di fila. Era un’occasione d’oro. Inoltre, le convocazioni per il Mondiale del 2022 si avvicinavano sempre di più e avevo bisogno di fare un salto per poter sognare di poterci essere anche io”. Così Gleison Bremer spiega a ESPN la scelta di passare dal Torino ai bianconeri nell’estate del 2022. Dopo aver collezionato 43 presenze, condite da cinque gol e un assist alla prima stagione, il difensore brasiliano è sempre sceso in campo nelle nove partite di questo campionato saltando solo sei minuti nel finale del match contro l’Atalanta. 804 minuti su 810, numeri che ne rivelano l’importanza nello scacchiere tattico di Massimiliano Allegri. 
    Bremer e il rapporto con Chiellini
    A proposito del rapporto con Giorgio Chiellini spiega: “Gli ho fatto qualche domanda sul club e sullo stile di gioco dell’allenatore, lui si è dimostrato subito disponibile dicendomi: ‘Puoi andare senza paura, sei pronto!’. Dopo quella chiacchierata è stata una scelta facile. Gli ho chiesto in cosa dovevo migliorare e cosa potevo fare per migliorarmi. Siamo sempre in contatto. È un ragazzo che ammiro e spero di seguire le sue orme”. Sui connazionali e compagni Danilo e Alex Sandro: “Mi hanno dato il benvenuto e mi hanno aiutato a capire cosa fosse la Juventus. Anche grazie a loro il mio adattamento e il mio inserimento nel gruppo non è stato difficile. La scorsa stagione abbiamo persino formato un trio di difensori centrali tutto brasiliano”. 
    Berhalter dalla Juve: colloquio con Weah e McKennie, abbracci con Allegri LEGGI TUTTO

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    Domanda su Lukaku, Calha risponde così

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Lookman: “Atalanta ideale per me. Sogno un trofeo con la Dea”

    L’attaccante: “A Bergamo ho trovato l’ambiente perfetto. Con Gasperini ti senti sempre pronto. Ci dice che dipende tutto da noi. E ha ragione”

    Dal nostro inviato Luca Taidelli
    25 ottobre

    – zingonia (bergamo)

    L a sensazione è che si siano proprio trovati. Perché Ademola Lookman (un predestinato, il suo nome in nigeriano significa “re del benessere”) e l’Atalanta di Gasp parlano la stessa lingua: allenamenti duri e determinazione feroce. “Dipende tutto da noi, ci dice sempre il boss”. Perché il 26enne nigeriano, chiuso più della difesa del Genoa domenica prima che lui la aprisse con un numero di agilità, tanto che in Italia non aveva mai voluto rilasciare interviste, chiama così l’allenatore “che ti fa lavorare duramente, come mai mi era successo in carriera, ma poi vai in campo sempre pronto”. LEGGI TUTTO