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    Diretta Genoa-Roma ore 12.30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

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    Dove vedere Genoa-Roma: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Gilardino e De Rossi è in programma domenica 15 settembre alle ore 12.30 presso il Luigi Ferraris di Genova. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma Dazn e in tv sul canale Sky Zona Dazn 1 (214).
    Segui la diretta di Genoa-Roma su Tuttosport.com
    Genoa-Roma: le probabili formazioni
    GENOA (3-5-2): Gollini; De Winter, Bani, Vasquez; Sabelli, Frendrup, Badelj, Malinovskyi, Martin; Vitinha, Pinamonti. Allenatore: Gilardino.
    A disposizione: Leali, Sommariva, Vogliacco, Matturro, Bohinen, Thorsby, Ekhator, Ahanor, Accornero, Masini, Ekuban, Marcandalli.
    Indisponibili: Ankeye, Messias, Miretti, Norton Cuffy, Zanoli.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    ROMA (3-5-2): Svilar; Ndicka, Hermoso, Mancini; Angelino, Baldanzi, Cristante, Koné, Celik; Dovbyk, Dybala. Allenatore: De Rossi.
    A disposizione: Ryan, Marin, Hummels, Abudlhamid, Dahl, Sangaré, Paredes, Pisilli, Pellegrini, Saelemaekers, Shomurodov, El Shaarawy, Soulé.
    Indisponibili: Le Fee, Zalewski.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Giua (Olbia). Assistenti: Cecconi-Zingarelli. Quarto Ufficiale: Massimi. Var: Gariglio. Ass.Var: Di Paolo.
    Genoa-Roma: scopri tutte le quote. LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Lecce ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

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    Dove vedere Torino-Lecce: streaming e diretta tv
    L’incontro tra le formazioni di Vanoli e Gotti è in programma domenica 15 settembre alle ore 15 presso lo Stadio Olimpico Grande Torino. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla piattaforma Dazn e in tv sul canale Sky Zona Dazn 2 (215).
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    Torino-Lecce: le probabili formazioni
    TORINO (3-5-2): Milinkovic-Savic; Masina, Coco, Vojvoda; Lazaro, Ilic, Linetty, Ricci, Pedersen; Zapata, Adams. Allenatore: Vanoli.
    A disposizione: Paleari, Donnarumma, Walukiewicz, Maripan, Bianay Balcot, Sosa, Dembelé, Tameze, Gineitis, Ciammaglichella, Karamoh, Sanabria, Njie. 
    Indisponibili: Schuurs, Vlasic.
    Squalificati: nessuno.
    Diffidati: nessuno.
    LECCE (4-2-3-1): Falcone; Gallo, Baschirotto, Gaspar, Guilbert; Pierret, Ramadani; Morente, Oudin, Pierotti, Krstovic. Allenatore: Gotti.
    A disposizione: Fruchtl, Samooja, Borbei, Pelmard, Jean, Bonifazi, Berisha, Rafia, Coulibaly, Marchwinski, Helgason, McJannet, Rebic.
    Indisponibili: Banda, Kaba, Sansone.
    Squalificati: Dorgu.
    Diffidati: nessuno.
    Arbitro: Colombo (Como). Assistenti: Mastrodonato-Di Giacinto. Quarto Ufficiale: Rutella. Var: Guida. Ass.Var: Paganessi. LEGGI TUTTO

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    “Il Toro può lottare per l’Europa. Coco, la sua valutazione tra due anni…”

    «Ho ancora addosso l’adrenalina del mercato. È stata un’estate molto complicata e faticosa. Ci siamo salvati solo a fine stagione, poi subito dopo ho dovuto lavorare per la conferma di Gotti. Quindi le trattative per dargli la rosa giusta. Si è alzata molto l’asticella della lotta per evitare la retrocessione. È stato un mercato duro, estenuante, complesso». Ma a 74 anni lei continua a vivere una primavera dopo l’altra: è ammirevole per come mescola competenza e passione. «Da leccese quale sono, di Vernole, lavorare per la mia terra, per il Salento e i salentini mi dà una carica pazzesca e mi fa stare bene. Il Salento ha un milione di persone legate visceralmente al Lecce. La squadra coincide con l’identità del territorio e di un popolo. Per me, per il presidente, per tutti noi non deludere le aspettative dei tifosi è un’esigenza quasi sacra. Il senso di appartenenza è condiviso. Per noi significa responsabilità maggiori. Ma anche gli stimoli sono più grandi». Sua moglie le chiede ancora quando smetterà? «No, si è arresa. Tutte le mattine mi alzo con una voglia pazzesca. E lei sa cosa desidero». Ovvero? «Il mio sogno è morire in pista come i cavalli di razza». Parliamo di vita, Pantaleo! «Mia moglie me lo ripete sempre: credevo di aver sposato un sottufficiale, ma appena due giorni dopo il matrimonio lasciavi l’Aeronautica Militare e diventavi il ds della squadra del tuo paese in Terza categoria. Ed è vero, eh! A febbraio festeggeremo i 50 anni di matrimonio, ma anche di carriera. Dal Vernole alla Champions. Oltre mille partite da ds dalla Terza categoria alla B. E nel corso di questo campionato arriverò a 700 gare in A, di cui 300 nel Lecce tra il mio primo e il secondo ciclo, dopo Bologna e Fiorentina. In testa ho una cosa sola: la terza salvezza di fila. Sarebbe un record nella storia del Lecce». E le ambizioni di Sticchi Damiani? È facile lavorare con lui? «La domanda deve essere posta così: come mi trovo a lavorare con lui? Bene, benissimo. Mi supporta e mi sopporta. Portiamo la stessa bandiera, per noi il Salento è bellezza. Anche gli altri soci del club sono tutti figli di territorio come noi due. Siamo un laboratorio di idee condivise. Saverio è molto ambizioso, ma la realtà ci obbliga anche a stare coi piedi per terra. Ancor oggi lo ringrazio per l’opportunità che mi ha dato di tornare a Lecce, 4 anni fa. Il presidente ha un senso di appartenenza fin viscerale per il territorio. Ogni volta raddoppia gli impegni e i sacrifici per far crescere il Lecce, per migliorare le strutture e dare continuità. E lo facciamo con una sana gestione attraverso un modello di calcio sostenibile, grazie al mercato. Restando tra le squadre più giovani del campionato. Il presidente ha molto a cuore anche la realizzazione del nuovo centro sportivo per la prima squadra e il vivaio: tra poco inizieranno i lavori, sarà un gioiellino. Anche i miglioramenti dello stadio appartengono a questa prospettiva progettuale del presidente». Ma poi arriva un giorno, dopo il flop agli Europei, in cui Gravina vi accusa indirettamente per i troppi stranieri in Primavera… «Sembrava che il male del calcio fossimo noi! Assurdo! La nostra sana programmazione sia per il vivaio che per la prima squadra ci ha portato dalla B alla A e a rivincere lo scudetto Primavera, come nel mio primo ciclo. Mi ribolle ancora il sangue davanti a certe critiche ingiuste e irrispettose». Anche il Torino è stracolmo di stranieri. Idem altri club, ovviamente. Costano di meno, si sa, se non li vai a prendere nei campionati europei più importanti. «In base alle disponibilità che hai, devi cercare la qualità anche lontano nei mercati meno cari. Rischi di più nelle scelte, ma a costi inferiori. Quanti club italiani possono andare a fare acquisti in Premier, oggi? Non c’è altra scelta, in specie per i club mediopiccoli. E chi trova giovani talenti in campionati poco conosciuti deve essere applaudito per la bravura, non scambiato per il male del calcio italiano». Fiuto, conoscenze, scoperte e colpi sul mercato, garantendo quel calcio sostenibile di cui sopra: il suo marchio di fabbrica. Per dire: 1,6 milioni spesi per acquistare Pongracic, Gendrey e Blin, poi venduti per 26,5 milioni, quest’estate. «E io vi domando: con un milione e mezzo quanti talenti già formati avrei potuto acquistare in Italia? Esco da un’estate di fuoco con 12 operazioni in entrata e 19 in uscita. E con l’avvio di un ciclo tutto nuovo in Primavera: come sapete, sono il responsabile anche di quel mercato». Contratto biennale per Gotti. «La dimostrazione di quanto il presidente e io crediamo nelle sue qualità: moltissimo! E la sua mano si è di nuovo vista nell’ultima vittoria sul Cagliari: una prova fin eroica, in 10 per tutto il secondo tempo. Si è vista una squadra ben plasmata e che anche quest’anno ha una voglia enorme di sorprendere. E col Toro vogliamo rivederla, quella voglia: un’altra bella prestazione, insomma». Da quali giocatori si attende nuovi salti in alto? E poi c’è Rebic… «Falcone, Baschirotto, Dorgu, Berisha, Ramadani, Gallo e via dicendo sono già seguiti anche da grandi club. E come vedete ci sono anche degli italiani… Rebic, a 30 anni, ha scelto il Lecce per ritrovare motivazioni forti e tornare il giocatore che si laureò vicecampione del mondo e vinse lo scudetto col Milan. Confidiamo di aver trovato un giocatore importante che può darci una grande mano». A Gotti ha detto: «Dimmi con che modulo vuoi giocare e io ti trovo i giocatori adatti». Detto, fatto. Come nel Toro, promesse a parte… «Colgo sarcasmo». Coglie bene. «Scusate, ma io guardo al mio Lecce e per rispetto non commento mai il lavoro degli altri. E poi Cairo ha la mia stima, lo sapete». Gli ha parlato di recente? «Di recente no, ma tempo fa mi telefonò per farmi i complimenti per come facciamo calcio a Lecce. Un bel gesto, affettuoso». È di nuovo contestato, Cairo. «Io posso solo dire che mi dispiace per lui, conoscendolo. Ma, ripeto, guardo in casa mia, non altrove. So che la contestazione è scoppiata perché ha venduto giocatori importanti, ma a volte le società sono obbligate a fare così per il bene della squadra e dei bilanci, di fronte a giocatori che aspirano ad altri stipendi e ad altre ambizioni. È un problema, un dato di fatto che condiziona un po’ tutti i club, a livelli diversi. Nessuno vorrebbe vendere i propri giocatori migliori, dai… Ma ormai con la sperequazione economica che c’è, alcune cessioni sono quasi inevitabili. Quando Cairo tenne a forza certi giocatori, poi l’ha pagata. Parliamo delle belle operazioni fatte dal Toro in entrata? Innanzi tutto Vanoli: ha una tale esperienza internazionale che gli ha permesso di non far notare a nessuno il fatto che fosse all’esordio in A. Visto da fuori, sta lavorando benissimo. Esattamente come Gotti, ha conoscenze, carisma, cultura del lavoro, eclettismo tattico ed è anche una persona schietta e perbene. Il Toro ha cominciato benissimo il campionato per merito del nuovo tecnico, ma anche grazie alle belle operazioni realizzate dalla società. Difatti può anche lottare per l’Europa, con Vanoli e la rosa ben congegnata e completa che ha. Vendere bene, trovare ogni volta nuovi talenti a basso prezzo e fare anche risultato sul prato è la mia vita, ma direi che questo modello di calcio sostenibile è anche il metodo che sta seguendo il Torino di Cairo, ovviamente a un livello ben più alto. Uno come Coco, per esempio, subito partito alla grande, dopo due buoni anni in A potrebbe valere anche 25 o 30 milioni, cioè il triplo o il quadruplo di quanto è costato. O Adams, preso gratis: se si mette a segnare un po’ di gol pure in Italia, può valere anche 20 milioni, tra un po’». LEGGI TUTTO

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    Diretta Juve-Monza Primavera ore 15.00: dove vederla in tv, streaming e formazioni ufficiali

    Juve-Monza Primavera: il match

    Terza vittoria di fila per la squadra di Magnanelli che rifila un poker al Monza. A segno Di Biase, Finocchiaro, vacca e Lopez.

    71′- POKER JUVE PRIMAVERA – Dopo pochi minuti dal gol di Vacca, la Juve cala il poker con il gol di Lopez

    67′ – TRIS JUVE PRIMAVERA – Vacca porta avanti di tre gol i bianconeri con un sinistro rasoterra dopo un grande dribbling in area.

    60′ – Dopo uno spavento iniziale con una palla persa in impostazione il match resta inchiodato sul punteggio di 2-0.

    46′ – INIZIO SECONDO TEMPO – Il match riparte con i bianconeri avanti di due gol.

    45′ + 1 – FINE PRIMO TEMPO – La prima frazione di gara si chiude con il risultato di 2-0 per la Juventus Primavera.

    30′ – RADDOPPIO JUVE PRIMAVERA – Finocchiaro si prende la scena e realizza un gol strepitoso: tiro da fuori potente e preciso su cui Ciardi non può fare nulla.

    23′ – GOL JUVE PRIMAVERA – Di Biase porta avanti i bianconeri con una conclusione precisa di sinistro dall’interno dell’area di rigore.

    15′ – La sfida resta equilibrata, con entrambe le formazioni che non riescono a trovare l’affondo giusto.

    1′ – È iniziata la sfida tra bianconeri e brianzoli.

    Dove vedere Juve-Monza Primavera: diretta tv e streaming

    Il fischio d’inizio del match è previsto per le 15.00  dall’“Ale&Ricky” dell’Allianz Training Center. La sfida tra Juventus Under 20 e Monza, valida per la 4ª giornata del Campionato Primavera, sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e anche in diretta streaming sul sito dell’emittente. Qui su Tuttosport la diretta testuale dell’incontro.

    Juve-Monza Primavera, le formazioni ufficiali

    JUVENTUS PRIMAVERA (3-5-2): Zelezny, Nisci, Gil Puche, Ripani, Ventre, Crapisto, Verde, Di Biase, Finocchiaro, Bassino, Ngana. Allenatore: Francesco Magnanelli.

    MONZA PRIMAVERA (3-5-2): Ciardi, Colombo, Domanico, Martins, Longhi, Diene, Lupinetti, Berretta, De Bonis, Scaramelli, Zanaboni. Allenatore: Oscar Brevi.

    ARBITRO:  Andrea Zanotti della sezione di Rimini LEGGI TUTTO

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    “Empoli-Juve 4-1, serata indimenticabile e gioia immensa. Con Motta ho visto…”

    “Ho visto una squadra forte, con un’identità già ben chiara e precisa, nonostante il poco tempo avuto dal tecnico. Sarà affascinante affrontarla e misurarsi con tanti grandi campioni”.
    Dal canto vostro, ancora una volta la rosa è l’espressione dell’ottimo lavoro che svolgete con i giovani: filosofia unita a strategia?
    “È la nostra filosofia. Partiamo da uno scouting sulle fasce di età più basse, lavorando sul territorio, per poi pensare per ognuno un percorso all’interno del vivaio, creando fin da subito un forte senso identitario. A volte le risorse economiche ci fanno osare di più, altre volte, invece, ci troviamo ad accelerare i tempi di qualche nostro giovane prodotto, dandogli la possibilità di esprimersi e anche di sbagliare senza giudicarlo troppo in fretta. Nomi? Penso a Marianucci e Tosto che stanno lavorando con la prima squadra, ma anche nelle altre squadre abbiamo dei ragazzi che stanno crescendo bene”.
    Aggiungo Fazzini, che oggi è uno dei giovani italiani più promettenti.
    “Un ragazzo arrivato a 15 anni che si è allenato fino a ritagliarsi il suo spazio in prima squadra ed essere oggi un valore aggiunto per la rosa. Ma la sua crescita non è e non può essere finita”.
    Che emozione è stata vedere quella tripletta in azzurro di Baldanzi?
    “Un orgoglio. Vedere un ragazzo nato e cresciuto da noi trascinare l’Italia a un successo che può vale la qualificazione è un grandissimo piacere”.
    E Ricci titolare che espugna Parigi con la Nazionale maggiore?
    “Vale quanto detto sopra, vedere quei bambini che si allenavano qualche anno fa a Monteboro affermarsi oggi da uomini nei maggiori palcoscenici europei ci riempie d’orgoglio. Seguiamo tutti quei ragazzi che hanno vestito la nostra maglia con particolare piacere e vicinanza, vedere nell’Italia che vince a Parigi cinque titolari, e il ct Spalletti, che sono passati da Empoli ci fa sentire anche un po’ nostre quelle vittorie e ci spinge ancor di più a continuare su questa strada”.
    Ma “giovane” è stata anche la vostra politica sul mercato, penso all’attacco con Esposito e Colombo: vale sempre la pena rischiare.
    “È un nostro modo di pensare quello di non guardare la carta d’identità, ma di pensare se un calciatore lo reputiamo forte o meno forte, utile o meno al nostro progetto. Guardiamo tutti in questa direzione, consapevoli dei pro e contro di lavorare con i giovani”. LEGGI TUTTO

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    Di Bello, Empoli-Juve: dal rigore su Morata all’episodio col Bologna di Motta. I precedenti

    L’AIA con un comunicato uffiaciale ha reso note le designazioni arbitrali per la quarta giornata del campionato di Serie A. La Juventus, al rientro dalla sosta e dopo il pari interno contro la Roma, giocherà al Castellani contro l’Empoli. Il match che si giocherà sabato 14 settembre alle 18 e sarà diretto dal fischietto di Marco Di Bello della sezione di Brindisi: gli assistenti saranno Rossi e Scarpa, mentre il quarto uomo sarà il signor Tremolada. Al VAR ci sarà Massa, mentre AVAR sarà Guida.
    Di Bello: i precedenti Juve
    Il fischietto pugliese ha arbitrato la Juve per ben 18 volte, quella contro l’Empoli sarà la 19esima, e il bilancio pende nettamente a favore dei bianconeri perché hanno perso soltanto due volte (Genoa e Lazio). Undici sono state le vittorie e cinque i pareggi. Due di quest’ultimi sono stati un po’ tra le polemiche proprio per l’arbitraggio di Di Bello. La prima contro il Milan (gara finita 0-0) in cui il direttore di gara non ha fischiato un fallo netto su Morata nell’area di rigore rossonera. E l’ultimo con il Bologna all’Allianz della scorsa stagione con l’allenatore Thiago Motta sulla panchina dei felsinei: Chiesa abbatuto in area da Moro e anche qui nessun fischio. Al di là di questa resta comunque un bilancio favorevole per i bianconeri. 

    Quarta giornata Serie A: gli arbitri
    Di seguito le designazioni ufficiali pubblicate sul sito ufficiale dell’AIA per quanto rigurda la quarta giornata di Serie A, in campo da sabato 14 settembre. 
    COMO–BOLOGNA (Sabato 14/09 h.15.00)
    PICCININI
    DI MONTE – D’ASCANIO
    IV:      COSSO
    VAR:     MARINI
    AVAR:       PATERNA
    EMPOLI–JUVENTUS  (Sabato 14/09 h.18.00)
    DI BELLO
    ROSSI L. – SCARPA M.
    IV:      TREMOLADA
    VAR:     MASSA
    AVAR:       GUIDA
    MILAN–VENEZIA (Sabato 14/09 h.20.45)
    DI MARCO
    DEL GIOVANE – DI IORIO
    IV:       MARCHETTI
    VAR:      FABBRI
    AVAR:        DOVERI
    GENOA–ROMA  (Domenica 15/09 h.12.30)
    GIUA
    CECCONI – ZINGARELLI
    IV:     MASSIMI
    VAR:     GARIGLIO
    AVAR:     DI PAOLO
    ATALANTA–FIORENTINA (Domenica 15/09 h.15.00)
    SACCHI
    COSTANZO – PASSERI
    IV:      PRONTERA
    VAR:     DOVERI
    AVAR:     MERAVIGLIA
    TORINO–LECCE (Domenica 15/09 h.15.00)
    COLOMBO
    MASTRODONATO – DI GIACINTO
    IV:     RUTELLA
    VAR:     GUIDA
    AVAR:      PAGANESSI
    CAGLIARI–NAPOLI  (Domenica 15/09 h. 18.00)
    LA PENNA (foto)
    BACCINI – ROSSI C.
    IV:       RAPUANO
    VAR:     PATERNA
    AVAR:     MASSA
    MONZA–INTER (Domenica 15/09 h. 20.45)
    PAIRETTO
    PALERMO – YOSHIKAWA
    IV:     MARCENARO
    VAR:      AURELIANO
    AVAR:       FABBRI
    PARMA–UDINESE (Lunedì 16/09 h. 18.30)
    ABISSO
    BERCIGLI – CORTESE
    IV:       GALIPO’
    VAR:      DI PAOLO
    AVAR:      GARIGLIO
    LAZIO–H. VERONA (Lunedì 16/09 h. 20.45)
    ZUFFERLI
    SCATRAGLI – MORO
    IV:     MARINELLI
    VAR:     MERAVIGLIA
    AVAR:       AURELIANO
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    Sabatini esclusivo: “Motta? A Bologna cose mai viste. La Juve è già incredibile”

    “Massì, sopporteremo anche questa…”Tornando alla Juventus, ha la forza di rivaleggiare con l’Inter per lo scudetto?
    “L’Inter ha qualcosa in più, onestamente. Ormai è chiaro a tutti ed è nella testa di tutti, pubblico compreso: lo spartito è quello e San Siro ha una fede incrollabile, c’è osmosi tra squadra e tifosi che non è poco. Però la Juventus ha ridotto il gap, si è avvicinata”Le fa effetto nostalgia vedere tutti questi figli d’arte nel nostro campionato, dai Thuram a Weah passando per Conceicao?
    “Io non ho un figlio che gioca a calcio, ho un figlio eccezionale che si occupa di calcio ma che non ha giocato ad alti livello. Però ha una sensibilità particolare e certi giocatori li individua prima di me: ama il calcio, d’altronde è cresciuto con me a Trigoria ed è tifoso della Roma. Io in generale ai figli dei giocatori importanti in generale ci credo poco, ma poi ci sono le eccezioni: penso ai Mazzola, ai Maldini addirittura tre generazioni”. Allora parliamo di Milan: di quanto tempo avrà bisogno Fonseca per ingranare?
    “Ecco, il concetto di tempo è fondamentale: questo nostro calcio brucia le persone come in un falò, come Giordano Bruno. Il nostro è più difficile da questo punto di vista: in Inghilterra e Germania c’è più pazienza, si accetta in maniera diversa la sconfitta. Da noi c’è solo la cultura della vittoria e non va bene: Fonseca, in questo senso, ha davvero bisogno di tempo. Forse l’unico che non ne ha bisogno è proprio Motta”.Perché?
    “Perché Motta ha il suo spartito che impone con grande autorevolezza: quello che ha fatto lui a Bologna l’anno scorso difficilmente mi è capitato di osservarlo in carriera. Per carità, ho visto squadre giocare alla grande, come il Napoli di Spalletti dello scudetto, però vedere giocare l’anno scorso il Bologna a tratti era impressionante, sembrava imbattibile. In poco più di un mese Thiago ha costruito già una Juventus incredibile: è il campo che legittima le mie parole, non sono elucubrazioni personali”. LEGGI TUTTO

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    Afena show, Papadopoulos shock: Next Gen ko. Vince il Catania dell’ex Juve

    90′ – Cinque i minuti di recupero. 

    89′ – Occasione Juve!Palumbo ci prova dalla distanza, Bethers impreparato ma riesce a deviare sopra la traversa.

    85′ – Ammonito Stivanello!Il centrale bianconero stende Stoppa e si prende il giallo.

    83′ – GOL CATANIA!Stoppa mette al centro un bel cross, Quaini tutto solo col mancino supera Daffara. 

    79′ – GOL JUVE NEXT GEN!Bellissimo la rete di Afena Gyan: destro al volo dal limite a superare Bethers. Primo gol all’esordio in bianconero e gara riaperta.

    75′ – Triplo cambio per la Juve Next Gen!Montero si gioca il tutto per tutto: dentro Owusu, Palumbo e Amaradio per Macca, Peeters e Guerra.

    73′ – Momento concitato del match, arriva anche un rosso a Scaglia appena sostituito. 

    72′ – Anche la Juve Next Gen in dieci!Espulso Papadopoulos per un brutto fallo su Anastasio. L’arbitro non ha dubbi e gli estrae il rosso diretto. 

    71′ – Toscano corre subito ai ripari!Dentro Quaini e fuori Lunetta. 

    70′ – Espulso Ierardi!Secondo giallo per il difensore del Catania che frena Afena Gyan in ripartenza. 

    67 ‘ -Cambio anche nel Catania!Dentro Stoppa e fuori Luperini. 

    65′ – Cambio per la Juve Next Gen!Fuori Scaglia e dentro Semedo. A trazione offensiva ora i bianconeri. 

    61′ – GOL CATANIA!Inglese si sblocca. L’attaccante raccoglie palla e in girata lascia partire un mancino potente sotto la traversa.

    59′ – Occasione Catania!Di Gennaro ci prova di testa, Comenencia libera sulla linea.

    58′ – Cambio per la Juve Next Gen!Dentro Afena Gyan e fuori Da Graca. Esordio per l’ex Roma e Cremonese.

    57′ – Cudrig calcia addosso alla barriera la punizione.

    55′ – Ammonito Di Gennaro!Il difensore stende Guerra al limite dell’area. Punizione interessante per la Juve Next Gen.

    50′ – Pericolosi i siciliani!Inglese protegge bene la palla e lancia sulla corsa Lunetta, il suo cross è troppo lungo per i compagni. 

    48′ – Occasione Catania!Sturaro prova il tiro, pallone alto sopra la traversa.

    46′ – Iniziata la ripresa.Nel Catania dentro Inglese al posto di Carpani. 

    Intervallo

    45+3′ – Termina la prima frazione.Catania avanti grazie alla rete di Anastasio.

    45+2′ – Ammonito Scaglia per la Juve!Il difensore bianconero entra in ritardo su Lunetta. 

    45′ – Sono tre i minuti di recupero.

    42’ – Ammonito anche Luperini!Il centrocampista del Catania ferma la ripartenza di Macca. 

    40 ‘ L’arbitro estrare un cartellino rosso alla panchina del Catania.A uscire dal campo è proprio Daniele Faggiano, l’uomo mercato dei siciliani. 

    37′ – Problemi per Di Tacchio!Il centrocampista del Catania resta a terra dopo aver accusato un problema muscolare alla gamba destra. Cambio forzato per Toscano: dentro De Rose. 

    33′ – Azione pericolosa del Catania!Pallone arretrato per Sturaro che va a terra in area, i siciliani protestano per un possibile rigore ma l’arbitro indica di proseguire.

    30′ – Comenencia va via sul fondo poi mette dentro, ma libera la difesa siciliana.

    28′ – Ammonito Ierardi!Il difensore del Catania stende Guerra e l’arbitro gli sventola il cartellino giallo. 

    25′ – GOL CATANIA!Punizione a due dal limite: Sturaro ferma il pallone per Anastasio che va al tiro col mancino, potente e angolato con Daffara che non può fare altro che raccogliere la sfera in fondo alla rete. 

    20′ – Buona prova sin qui per i bianconeri.

    15′ – Pericolosa ancora la Juve!Da Graca viene lanciato in profondità, riesce a vincere il rimpallo con Bethers ma l’arbitro ferma tutto per fuorigioco dell’attaccante bianconero. 

    11′ – Occasione Juve Next Gen!Papadopoulos ci prova con il mancino, tiro deviato e facile la parata di Bethers.

    10′ – Il Catania riparte, ma Comenencia è bravissimo a rientrare e chiudere la corsa agli avversari.

    7′ – La Juve Next Gen prova a reagiare!Papadapoulos prova a inventare per Da Graca ma viene chiuso.

    4′ – Annullato un gol al Catania!Brutto pallone perso al limite di Macca, i siciliani ci provano il tiro con Luperini ma Daffara è bravo a deviare. Sulla ribattuta Lunetta di testa mette in rete ma è leggermente avanti rispetto ai difensori, dunque fuorigioco. 

    1’ – Iniziato il match.

    Juve Next Gen-Catania, dove vedere la partita

    Il match tra Juve Next Gen e Catania, in programma sabato 7 settembre alle ore 18.30 al Pozzo-La Marmora di Biella, sarà visibile su Sky Sport e in streaming su Sky Go e Now Tv. In alternativa sarà possibile seguire qui la diretta testuate della partita.

    Le formazioni ufficiali

    JUVENTUS NEXT GEN: Daffara; Stivanello, Scaglia F., Pedro Felipe; Comenencia, Macca, Peeters, Cudrig; Papadopoulos, Guerra; Da GracaA disposizione: Vinarcik, Scaglia S., Afena Gyan, Mulazzi, Savio, Amaradio, Ledonne, Palumbo, Citi, Owusu, Perotti, Turco, Faticanti, SemedoAllenatore: Montero

    CATANIA: Bethers; Ierardi, Di Gennaro, Castellini; Guglielmotti, Sturaro, Di Tacchio, Anastasio; Luperini, Carpani; LunettaA disposizione: Adamonis, Butano, Quaini, Raimo, Ciniero, De Rose, Forti, Inglese, Stoppa, Corallo.Allenatore: Toscano

    ARBITRO: Gianluca Grasso di Ariano Irpino LEGGI TUTTO