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    La Juve rinuncia all’ultimo ricorso al Consiglio di Stato: dopo 17 anni finisce Calciopoli

    Il club bianconero ha ritirato la richiesta di risarcimento danni per l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter

    La Juventus ha ritirato il ricorso al Consiglio di Stato contro la Figc e l’Inter sul risarcimento richiesto per la decisione di revocare lo scudetto 2005-06 e conseguentemente assegnarlo al club nerazzurro. Oltre al risarcimento, che era stato quantificato in 443.725.200 euro alla luce delle perdite accusate dal club, dunque la società bianconera rinuncia così anche all’annullamento dell’assegnazione del titolo all’Inter. 

    dal 2010—  A 17 anni da quegli accadimenti si chiude dunque anche a livello giudiziario una storia che si era riaperta nel 2010 quando la Juventus aveva presentato a Coni, Figc e Procura Federale un esposto per revocare l’atto con cui l’allora presidente federale Guido Rossi assegnò il titolo 2006 all’Inter. La Federazione aveva respinto la richiesta spiegando che l’assegnazione ai nerazzurri non nasceva da un atto amministrativo ma dalle sanzioni sportive alle altre squadre che avevano fatto scorrere l’Inter al primo posto.  LEGGI TUTTO

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    Udinese, via Sottil: al suo posto arriva Cioffi

    Andrea Sottil non è più l’allenatore dell’Udinese. Al suo posto è in arrivo Gabriele Cioffi. L’avvicendamento non è stato ancora ufficializzato dal club della famiglia Pozzo, ma la situazione è ormai definita. Sottil lascia dopo un inizio di campionato avaro di soddisfazioni. I bianconeri, infatti, non hanno mai vinto e sono al terzultimo posto in classifica. Nel giudizio complessivo sulla valutazione dell’ormai ex mister pesa anche il rendimento sotto le aspettative della seconda parte dello scorso campionato. Nell’ultimo anno solare l’Udinese ha centrato solo 5 successi in campionato, tra cui 2 con la Sampdoria e uno con la Cremonese, entrambe retrocesse. Per Cioffi si tratta di un ritorno in Friuli. L’8 dicembre del 2021, dopo un anno e qualche mese da vice, prese il posto di Luca Gotti alla guida della squadra, terminando la stagione al dodicesimo posto con 47 punti.

    il comunicato—  In serata è arrivata l’ufficialità con una nota della società bianconera: “Udinese Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della prima squadra Andrea Sottil. Al mister vanno i più sentiti ringraziamenti per la professionalità e l’impegno sempre dimostrati e per i bei momenti vissuti insieme in questo anno e mezzo in cui ha guidato la squadra. Lasciano il club anche i collaboratori Gianluca Cristaldi, Salvatore Gentile, Jacopo Alberti ed Eugenio Vassalle che il club ringrazia per il lavoro svolto. Grazie mister e in bocca al lupo” LEGGI TUTTO

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    Con il Salisburgo sarà turnover: Sanchez, Frattesi e Carlos Augusto dal 1′

    Per la sfida Champions Inzaghi mischia le carte. Rientrano Dumfries e Bastoni. Acerbi viene risparmiato in vista del duello con Lukaku di domenica, al suo posto De Vrij

    Le indicazioni della seduta di stamani alla Pinetina, dove sono stati provati i calci piazzati e altri movimenti, hanno chiarito ulteriormente la volontà di Inzaghi di “fare sentire tutti importanti all’interno del gruppo”. Come? Usando il turnover che rispetto a sabato scorso sarà importante a dispetto di tre punti pesantissimi nella corsa a una qualificazione anticipata agli ottavi che sarebbe preziosa anche in chiave campionato. 

    TOCCA A SANCHEZ—  I rientri dal 1′ di Dumfries e Bastoni erano scontati: l’esterno olandese prenderà il posto di Darmian, il difensore ex Atalanta quello di Acerbi, che sarà risparmiato in vista del duello con Lukaku di domenica. Anche perché De Vrij offre garanzie. In mezzo al campo, con Calhanoglu e Mkhitaryan, ecco Frattesi, alla seconda da titolare in nerazzurro. Gli lascerà il posto Barella, anche lui pronto a entrare nella ripresa e poi al massimo per la sfida di domenica con l’ex amico. Sulla corsia sinistra fuori Dimarco e spazio per Carlos Augusto. In attacco, infine, al fianco di Lautaro Martinez ci sarà Sanchez del quale Inzaghi ha parlato molto bene ieri in conferenza stampa. Panchina per Thuram che comunque entrerà nella ripresa e risparmierà qualche minuto in vista della Roma e del confronto con il suo predecessore belga. Il tutto a meno di un nuovo ribaltone nelle prossime ore perché la formazione ufficiale Inzaghi la comunicherà ai suoi solo tra 3 ore. LEGGI TUTTO

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    “Huijsen dopo Yildiz: Juve, nuovo intrigo internazionale”

    Huijsen, sarà Olanda o Spagna?
    Il classe 2005, infatti, è nato ad Amsterdam, e dunque potrebbe optare per la nazionale olanedese. Ma non è l’unica scelta possibile: Huijsen potrebbe anche giocare per la Spagna, essendosi trasferito lì all’età di cinque anni. E infatti i primi passi nel mondo del calcio li muove alla Costa Unida, per poi crescere nel settore giovanile del Malaga dove è rimasto fino al 2021: lì vivo l’interesse di Barcellona e Real Madrid, ma più lesta è stata la Juventus. Secondo quanto riportato da As, il difensore bianconero avrebbe scelto di giocare per la Spagna. Una notizia, scrive Marca, che circola da giorni, ma con il roccioso centrale che non avrebbe ancora escluso totalmente la possibilità di scegliere l’Olanda, con cui ha militato nelle varie nazionali giovanili fino all’U19. Quello di Huijsen non è un caso unico alla Juventus… LEGGI TUTTO

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    Gigio e la prima volta contro il Milan: dall’esordio alla rottura, storia di un amore non sbocciato

    La storia inizia proprio il 25 ottobre, l’anno è il 2015. Sinisa Mihajlovic allena il Milan e i rossoneri ospitano il Sassuolo a San Siro. In campo ci sono Bacca, Montolivo e Abate, ma spunta un volto nuovo, quello di Gianluigi Donnarumma. Per tutti, Gigio. Ha 16 anni, 8 mesi e 6 giorni. Gioca in porta, dicono sia bravo e in quella giornata d’autunno fa accomodare Diego Lopez in panchina: “Sinisa me lo disse il giorno prima. Ero emozionato e teso, ma è stato fantastico. Mi chiese se avessi paura di giocare, risposi di no. Ero pronto e motivato”. Un buon esordio con vittoria per 2-1, una piccola incertezza sul gol di Berardi e il mister che, qualche tempo dopo, raccontò: “Prima della partita Berlusconi venne due volte a Milanello per convincermi, voleva in campo Diego Lopez. Aveva due possibilità. Mandarmi via e mettere lo spagnolo o tenermi e vedere in porta Donnarumma. Mi ha tenuto, per fortuna sua”. LEGGI TUTTO