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    Castellanos al decollo: sarà titolare in Champions. Davanti la Lazio è abbondante

    L’argentino è sempre più convincente. Al punto che potrebbe anche togliere il posto a Immobile

    Benvenuto, Taty. Adesso sì, la prudenza può essere messa da parte. Valentin Castellanos, detto Taty, è un acquisto giusto, un attaccante capace, utile e con ampi margini di miglioramento. La tanto agognata alternativa a Immobile si è finalmente materializzata per la Lazio. Anche troppo, verrebbe da dire. Nel senso che un Castellanos così rischia di far finire ai margini il capitano. Nelle ultime tre partite di campionato è accaduto esattamente questo, ma Re Ciro era (ed è tuttora) alle prese con acciacchi fisici. Ma quando avrà del tutto recuperato il problema si porrà eccome. Una situazione che da un lato rende Sarri tranquillo, dall’altro potrebbe però creargli problemi di gestione. 

    Attaccante completo—  A questo il Comandante penserà più avanti. Per adesso si gode l’esplosione di questo centravanti arrivato tra qualche perplessità e molte speranze. Dubbi alimentati da una carriera che si è sviluppata tra squadre minori di Cile e Uruguay e poi per cinque anni nella Mls americana, prima dell’approdo, un anno fa, in Europa, al Girona in Spagna. Alla prova dei fatti, però, Castellanos si sta rivelando un giocatore di grandi capacità e discreta esperienza. È un attaccante moderno, cuce il gioco molto bene tra i reparti e con le ali. Ed è decisivo. Un gol e un assist contro l’Atalanta, un altro assist sabato col Sassuolo. Ed anche a Glasgow aveva dato il via all’azione del gol-partita di Pedro. Sarà titolare pure mercoledì a Rotterdam in Champions. Taty è pronto a stupire ancora. LEGGI TUTTO

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    Diritti tv, è il giorno della verità: i 900 milioni l’anno di Dazn+Sky fanno gola a molti club

    Oggi in Lega si valutano le offerte dei tre broadcaster. Il ministro dello Sport Abodi parla di un commissario ad acta per la riforma dei campionati

    Elisabetta Esposito e Alessandra Gozzini
    23 ottobre – MILANO

    Si concluderà oggi la grande partita con in palio i diritti tv dei prossimi cinque anni di Serie A. O almeno sarà una fase di gara decisiva, con fischio d’inizio alle 11.30 negli uffici milanesi della Lega. Le offerte dei tre broadcaster interessati alla trasmissione del campionato scadono oggi: prendere o lasciare, da domani non saranno più valide. Nel primo caso i club si vedrebbero garantiti da Dazn e Sky almeno 900 milioni all’anno fino al 2029. La percentuale maggiore (700 milioni) da Dazn, che continuerebbe a trasmettere le dieci partite della giornata, sette in esclusiva: in più una royalty importante (pare intorno al 50%) oltre gli 800 milioni di fatturato di Dazn, cifra comprensiva dei ricavi dalla vendita di altri loro diritti. Dazn è disposta ad accettare le richieste dei club anche per quanto riguarda le modalità di pagamento. Altri 200 milioni da Sky per tre co-esclusive, che includeranno molti più big-match rispetto all’accordo attuale. La maggioranza dei club spinge per questa soluzione. L’alternativa porta alla creazione del Canale di Lega. Ci sono sei partner pronti ad accompagnare le società in questo percorso nuovo: Carlyle, Pif, Advent, Oaktree e altri due. All’assemblea parteciperà il notaio Calafiori pronto eventualmente ad aprire le buste con le offerte già in giornata. Possibile anche una terza ipotesi, più complicata: un nuovo bando che permetta di valutare nello stesso momento offerte delle tv e dei fondi, possibilità che oggi non c’è.

    Abodi su Gravina—   Esattamente come le decisioni sui diritti tv, spettano alle Leghe – da Statuto – quelle sulla riforma dei campionati. È quanto ha sottolineato ieri il ministro dello Sport Andrea Abodi, rispondendo anche agli attacchi degli scorsi giorni – in particolare dalla Lega – al presidente Figc Gabriele Gravina: “Roberto Baggio al posto di Gravina? È un gioco al quale non partecipo. Non c’è mai un solo uomo al comando perché le riforme in federazione si fanno con il consenso delle componenti. Nulla può essere fatto perché c’è il diritto di veto in ogni singola lega”. Quindi lancia un’idea che rischia con il tempo di diventare qualcosa di più di una provocazione: “Se il sistema non dimostra di essere efficiente con le regole che ci sono è il sistema stesso che deve chiedere aiuto anche con un commissario che cambia le regole in modo più efficiente”. Un commissario ad acta per le riforme dunque, non un commissariamento della federazione. LEGGI TUTTO

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    Locatelli, lacrime alla fine di Milan-Juve: l’abbraccio di Rugani

    Locatelli, il gol dell’ex e le lacrime
    Il suo secondo gol in Serie A consentì ai rossoneri di battere 1-0 proprio la Vecchia Signora, anche in quel caso allenata da Allegri. In ogni caso si è trattato di una rete liberatoria per il classe 1998, che non segnava dal 9 gennaio 2022 nella vittoria per 4-3 all’Olimpico contro la Roma. Al termine della sfida di questa sera, Manuel non è poi riuscito a trattenere l’emozione ed è scoppiato a piangere. Appena si è lasciato andare, è subito arrivato Rugani ad abbracciarlo. LEGGI TUTTO

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    Rabiot: “Dedicata a Fagioli. Campionato? Con quest’atteggiamento ci credo”

    Rabiot: la reazione di Allegri, il gol di Locatelli e Fagioli
    Il francese ha proseguito: “Sono contento per la vittoria di questa sera, dobbiamo continuare così e non mollare. Il campionato è lungo ma con questo atteggiamento ci credo”. Poi, sul gol di Locatelli: “So che è emozionato e felice. Prima della partita mi ha detto che 6 anni fa aveva giocato e segnato per il Milan. Gli abbiamo detto che doveva fare gol con noi. Era da tanto che non lo faceva, ce l’ha fatta e ci ha dato tre punti. Bellissimo”. Successivamente, sulla reazione di Allegri a fine partita: “Il mister è così, non è la prima volta. Ha sempre voglia di vincere e di dare il 100% fino alla fine e questo ci dà tanta energia” per poi concludere: “Sappiamo tutti cosa è successo a Fagioli, è con noi tutti i giorni. Cerchiamo di vincere anche per lui e lo sosteniamo. Danilo? Speriamo che torni per la prossima, se lui non c’è comunque sono pronto a fare di nuovo il capitano…”. LEGGI TUTTO

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    Milan-Juventus 0-1: Thiaw ingenuo, Locatelli amarcord zittisce San Siro

    Finisce con la Juve che fa torello a San Siro e Allegri che si infuria per un passaggio rischioso facendo volare giacca e cravatta, ma c’è davvero poco da infuriarsi: la Juventus si prende i tre punti praticamente senza sforzo, con una parata di Szczesny e un tiro deviato. Sono gli ormai celeberrimi episodi, su cui il tecnico livornese si gioca i big match e che stavolta gli hanno sorriso dall’inizio alla fine. Il Milan si concede, l’errore di Thiaw su Kean che lascia la squadra in 10 fa sparire i rossoneri dal campo, Pioli non trova chiavi tattiche diverse dal continuare a dare palla a Leao e con Pulisic richiamato in panchina non c’è luce possibile per evitare il secondo ko in campionato dopo il sonante 5-1 rimediato dall’Inter. Campionato apertissimo: Inzaghi 22, Pioli 21, Allegri 20. E occhio a Italiano domani, LEGGI TUTTO