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    Baroni: “Napoli tosto. Dovevamo essere perfetti e non lo siamo stati”

    Verona-Napoli, parole Baroni
    Marco Baroni ha analizzato la partita contro il Napoli: “Noi dobbiamo guardare anche le cose che non sono andate bene. Il secondo tempo la squadra è rientrata con un altro piglio soprattutto con i giocatori subentrati. Il Napoli è una squadra a cui non puoi concedergli palleggio e questo lo abbiamo pagato. Possiamo fare meglio, ma siamo qui per lavorare e ripartiamo dalla ripresa”. Sulla fase offensiva: “Non possiamo prescindere dall’avere una punta. In questo momento abbiamo dovuto fare a meno di certi attaccanti: Djuric non stava bene e Henry ancora non è pronto. Oggi la squadra nella costruzione mi è piaciuta e stiamo lavorando su questo, ovviamente contro avevamo un avversario tosto. Dovevamo essere perfetti e nel primo tempo non lo siamo stati”.
    Baroni ha poi continuato spiegando gli errori commessi durante la gara: “In un momento la squadra si è intimorata e abbiamo smesso di pressarli forte e se non fai questo contro il Napoli lo paghi. Ci siamo abbassati e commesso alcuni errori”. In chiusura sui singoli: “Ngonge è un ragazzo che ha tanto talento e lo stiamo aiutando a crescere. Deve giocare più da squadra e nella ripresa l’ho tolto per dare un cambio di ritmo alla partita e avvicinare di più le due punte”. LEGGI TUTTO

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    “Il mio Lapo vice portiere in Milan-Juve? Lui imperturbabile, per me come un film”

    Stefano Nava, ex rossonero e papà orgoglioso: “In estate abbiamo preferito restare a Milanello al prestito. Maignan l’ha preso sotto la sua ala. Il consiglio che gli do più spesso? Il lavoro supera il talento”

    “Lapo? Ma certo, è ancora quel ragazzo con la tuta del Milan fotografato sul tram, non è cambiato di una virgola”. Quando Stefano Nava parla di suo figlio, lo fa con una naturalezza disarmante. Come fosse la cosa più normale del mondo il fatto che Lapo, nell’arco delle ultime due settimane, sia schizzato nella stratosfera: da quarto portiere – promosso in estate dalla Primavera – a vice titolare, dopo la squalifica di Maignan e l’infortunio di Sportiello. Lapo ora ha 19 anni e a gennaio 2021, quando ne aveva 17 – era diventato celebre per quello scatto, immortalato sul tram numero 19 mentre tornava a casa da San Siro, dopo essere stato in panchina in Milan-Roma. Quest’anno di panchine ne ha già collezionate altre, ma ora che per questo Milan-Juve è a tutti gli effetti il secondo, si spalancano potenziali scenari da libro dei ricordi.  LEGGI TUTTO

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    Torino, infortunio al ginocchio sinistro per Schuurs. Esce in barella e in lacrime

    Dopo un contrasto con Calhanoglu, il difensore granata ha appoggiato male a terra il piede e il ginocchio si è “girato”

    Il Torino è in ansia per Schuurs. Il difensore olandese è uscito dopo 5′ della ripresa nel match contro l’Inter a causa di una sospetta distorsione al ginocchio sinistra, dopo un contrasto con Calhanoglu. L’infortunio è sembrato subito grave e il calciatore di Juric è uscito in barella, con le mani a coprire il volto e le lacrime. Confortato da alcuni compagni che, capita l’entità del problema, hanno chiamato immediatamente l’intervento dei sanitari e la sostituzione. Al suo posto è entrato Sazanov. Per Schuurs nelle prossime ore esami strumentali stabiliranno l’entità del problema. Per Juric quella dei difensori è una vera e propria maledizione: aveva fuori Buongiorno e Djidji; ora è in ansia per Schuurs. LEGGI TUTTO

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    Kvaratskhelia e Politano show: 3-1 Napoli, al Verona non basta Lazovic

    VERONA – Il Napoli riscatta il pesantissimo ko interno con la Fiorentina prima della sosta per le nazionali e sbanca il Bentegodi con un netto 3-1. Gli uomini di Garcia dominano nella prima frazione, chiusa avanti di due reti grazie a Politano e Kvaratskhelia, quindi il georgiano si ripete in avvio di una ripresa ben più equilibrata. Lazovic riapre la sfida, ma Meret cala la saracinesca ed è il grande protagonista del forcing scaligero, negando il gol a Djuric, Bonazzoli e Folorunsho. Con questo successo gli azzurri agganciano provvisoriamente la Viola e la Juventus a 17 punti in classifica, l’Hellas resta fermo a 8.
    Politano-Kvara: Verona-Napoli 0-2 al 45′
    La prima occasione, dopo una manciata di secondi, è dei padroni di casa, con Meret che devia la zuccata di Magnani mentre, da una punizione da posizione pericolosa guadagnata da Kvaratskhelia, all’8′ arriva la risposta del Napoli: Raspadori cerca direttamente la porta col mancino, ma Montipò respinge coi pugni. Garcia non è soddisfatto e sbraita in panchina, gli azzurri recepiscono il messaggio e aumentano i giri del proprio motore: Politano al 14′ impegna il portiere avversario, sul corner seguente il tiro-cross di Di Lorenzo viene messo in angolo in extremis. Ancora Raspadori da calcio da fermo impegna Montipò, che non può nulla al 27′ sul tap-in perfetto di Politano sul cross dello stesso talento ex Sassuolo. Gli ospiti hanno poi l’occasionissima per il raddoppio-lampo, ma l’estremo difensore gialloblù nega la gioia del gol a Cajuste involato a rete. Il Napoli, galvanizzato dal risultato, continua a premere e sfiora il raddoppio ancora con Raspadori, che mira – senza fortuna – sotto le gambe del diretto marcatore, ma rischia sul tentativo di Serdar, che al 35′ conclude – alto di un soffio – sul bel tocco di Faraoni. Messo da parte lo spavento, gli uomini di Garcia mettono una seria ipoteca sulla sfida a 2′ dall’intervallo: Politano salta secco Amione e apre a sinistra per Kvaratskhelia che, tra Magnani e Dawidowicz, sigla il 2-0 con un mancino sul primo palo.
    La classifica di Serie A
    Ancora Kvara, poi Lazovic: 3-1 Napoli a Verona
    Al rientro dagli spogliatoi Baroni manda in campo Terracciano, Bonazzoli e Lazovic per Amione, Ngonge e Serdar e, almeno in avvio, il triplo cambio sembra dare alla formazione dell’ex tecnico della Primavera della Juventus la scossa di cui aveva bisogno: proprio il neo-entrato centravanti scuola Inter – 2 gol in maglia Toro nella stagione 2020-21 – al 48′ va a un passo dal gol che riaprirebbe l’incontro, ma trova l’opposizione coi piedi di Meret. Il Napoli, però, torna ben presto a macinare, sfruttando gli ampi spazi lasciati da un Hellas arrembante e, al 55′, Kvaratskhelia trova la doppietta personale con un piattone destro al ferro che, di fatto, chiude l’incontro: 3-0 Napoli all’ombra dell’Arena. I padroni di casa, però, non mollano e, dopo due timidi tentativi di Djuric e Bonazzoli, all’ora di gioco è Lazovic a riaccendere il Bentegodi con un drop nel cuore dell’area campana. Baroni si gioca anche la carta Tchatchoua per Doig, Garcia risponde – dopo l’ennesima grande parata di Montipò su una punizione di Raspadori – con l’ex Simeone per il fantasista scuola Sassuolo e Zanoli, all’esordio stagionale, per Mario Rui (ammonito). Djuric di testa al 68′, troppo facile per Meret, quindi ancora l’italo-bosniaco illude il pubblico, ma sul rovesciamento di fronte Politano e, soprattutto, Cajuste (71′) vanno a un passo dal 4-1. Non c’è tregua e al 73′ Meret è strepitoso sulla puntata di Bonazzoli, un minuto più tardi Simeone non inquadra lo specchio della porta veneta e al 75′ il portiere azzurro nega la doppietta a Lazovic. Garcia prova a spezzare il ritmo degli avversari gettando nella mischia Lindstrom per Kvaratskhelia, Baroni spende anche l’ultimo cambio (Henry per Djuric) e all’80’ Folorunsho, all’Hellas in prestito proprio dal Napoli, costringe l’estremo difensore avversario all’ennesima super parata dell’incontro. Il tecnico degli azzurri richiama accanto a sé Politano, in preda ai crampi, e Zielinski, regalando uno scampolo di partita ai giovani Gaetano e Zerbin: sono le ultime emozioni della sfida, ad eccezione di un tiro da fuori di Faraoni, con il risultato di 3-1 che rimane congelato fino al triplice fischio dell’arbitro.
    Serie A, la classifica marcatori LEGGI TUTTO

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    Zeman sul caso scommesse: “La pena sarebbe minimo di 3 anni. Ma in Italia le regole…”

    Il tecnico boemo: “Si dice che è una malattia, ma non credo siano tutti malati perché i malati veri di solito stanno da un’altra parte”

    È il solito Zeman. Che non le manda a dire sul caso del momento, quello delle scommesse. “È una brutta cosa. Da tanti anni è uscito il divieto per i giocatori di giocare e scommettere. È scritto che ci sono minimo tre anni di stop, però in Italia no. Le regole sono regole, ma non si rispettano. Se uno perde tre milioni un problema ci sarà”. 

    discorso—  Zeman continua il discorso con una frase a effetto: “Si dice che è una malattia, ma non credo siano tutti malati perché i malati veri di solito stanno da un’altra parte”, ha detto il boemo, a margine della conferenza stampa di presentazione della gara di serie C di domani Lucchese-Pescara, parlando dell’inchiesta sulle scommesse nel calcio.  LEGGI TUTTO

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    Verona-Napoli, ancora tensioni: lancio di oggetti in tribuna stampa, il club denuncia

    Il computer di un collaboratore dello staff di Garcia è andato fuori uso per via di alcuni liquidi scagliati. La Digos ha riportato la situazione sotto controllo durante l’intervallo 

    Altri problemi durante Verona-Napoli. Dopo gli scontri tra i tifosi azzurri e la polizia prima della partita, vinta 3-1 dalla squadra di Garcia, sono successi altri episodi spiacevoli. Il Napoli, infatti, ha denunciato alla Procura federale il comportamento violento subìto da un componente dello staff azzurro in tribuna stampa. Alla fine del primo tempo il collaboratore tecnico di Garcia, riconoscibile per il giubotto del club, è stato vittima di un lancio ripetuto di oggetti e liquidi vari verso la tribuna stampa, con diverse persone colpite e impossibilitate a lavorare (giornalisti compresi).

    pc—  Non è tutto. Il computer per la rilevazione dei dati utilizzato dal collaboratore coinvolto è fuori uso, come dimostrano alcune foto che circolano sui social. La tensione maggiore si è verificata alla fine del primo tempo, quando la Digos è intervenuta per rimettere tutto sotto controllo.  LEGGI TUTTO