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    Fernandez studia Busquets, pare Cambiasso. E il Milan prende appunti

    Oscar Maresca e Adriano Seu
    21 ottobre – MILANO

    Gioiello in bella mostra (oggi) e, prima ancora, predestinato piuttosto noto, quantomeno per gli addetti ai lavori. Il 21enne argentino Ezequiel Fernandez, fresca idea di mercato in casa Milan, è entrambe le cose. Il mediano cresciuto ed esploso nel Boca Juniors, lo stesso che oltre a figurare nell’agenda dei rossoneri oggi stuzzica tremendamente la fantasia di Liverpool e Benfica, in Argentina è considerato un diamante grezzo da una decina di anni, quando fu intercettato addirittura da La Masia, la cantera del Barcellona. Il nome di Fernandez, per gli amici da sempre Equi, all’epoca fu anche al centro di una contesa tra potenti talent scout locali, tutti decisi ad accaparrarsi quel piccolo fenomeno di San Miguel che già spiccava per tecnica e intuizione, ma a spuntarla fu Jorge Raffo e il suo Cefar nel frattempo divenuto una sorta di satellite del vivaio blaugrana.  LEGGI TUTTO

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    Loftus-Cheek: “Io, il Dalai-Lama, l’adrenalina e il Milan dove sono tornato bambino”

    Il centrocampista rossonero: “Al Chelsea giocavo poco e fuori ruolo. Qui ho ritrovato la spensieratezza. Ci sentiamo i più forti”. La passione per il tennis e la vita in Italia: “Florenzi il più matto, Leao il più alla moda”

    Le playlist trap. Instagram. I numeri delle ragazze. Questo ci si aspetta di trovare nello smartphone di un calciatore. Invece Ruben Loftus-Cheek clicca sull’icona Books e laggiù, dopo un paio di scroll, compare un libro del Dalai Lama. Atteso come una settimana senza nuvole a Londra, dove è cresciuto. RLC dal vivo è – prima impressione – gigante: un fisico da Nba. Poi, un grande mare calmo: non alza mai la voce, sorride placido, parla composto come un uomo in pace con se stesso. A guardare le sue foto, è Ruben Loftus-chic: veste Off-White e Gucci con la stessa eleganza da modello. A sentirlo parlare, è Ruben Loftus-chill, nel senso di “rilassato”: non ha vissuto tre vite in una come Pulisic, non è elettrico come Chukwueze, però parla di meditazione, spiega che la felicità è nelle giornate normali con gli amici, dice che il Milan gli ha restituito la libertà. E la libertà, nel calcio e nella vita, è la più importante delle cose. Partiamo da un’intervista estiva al Times. Il titolo è forte: “Al Chelsea mi sentivo un animale in gabbia”.  LEGGI TUTTO

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    Lautaro come Giroud? Si allena tra i pali

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Juve, contro il Milan con il 4-4-2? La tentazione di Allegri

    E se Allegri contro il Milan schierasse la Juve con un 4-4-2? Non tanto per una svolta tattica, quanto per una mera esigenza. Senza Fagioli, ufficialmente squalificato da ieri, e senza Pogba, sospeso dall’antidoping, iniziano a scarseggiare i centrocampisti e anche l’infortunio di Danilo può mettere in crisi l’utilizzo del 3-5-2 con il quale la Juventus ha giocato finora. E quindi? Non è un mistero che nell’ultimo mese, quindi anche prima del derby con il Toro, Allegri abbia provato più volte il 4-4-2 sui campi della Continassa e chissà che non lo provi anche a San Siro. L’allegrata insomma…
    Milan-Juve, Allegrata in vista?
    Come sarebbe schierata la Juventus? Szczesny in porta, Gatti e Bremer (o Rugani) come centrali. Weah e Cambiaso rispettivamente terzino destro e sinistro. Il centrocampo vedrebbe Locatelli e Rabiot in mezzo, McKennie a destra e Kostic a sinistra. In attacco Vlahovic e Milik, a meno che Chiesa non recuperi all’ultimo momento. LEGGI TUTTO

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    Casale ed El Shaarawy querelano Corona e Striscia: “Operazione infamante”

    L’attaccante di Roma e Nazionale: “La mia reazione non può che essere fermissima”. Il difensore della Lazio: “Gogna inaccettabile”

    “Benché sia poco incline a espormi pubblicamente, la mia reazione non può che essere fermissima. Quella che è avvenuta è stata, senza mezzi termini, un’operazione infamante e, cosa ancora peggiore, chirurgicamente orchestrata: a tutela mia, della società a cui sono legato e, in definitiva del calcio italiano, i suoi autori devono senz’altro risponderne ed essere distolti da eventuali analoghe iniziative”:  queste le parole di Stephan El Shaarawy – tramite i suoi avvocati Matteo Uslenghi e Federico Venturi Ferriolo di LCA Studio Legale – nella querela appena depositata contro Corona e Striscia la notizia alla Procura di Milano.

    querela casale—  Anche Nicolò Casale, difensore della Lazio, ha querelato – tramite il suo legale Guido Furgiuele – Corona, “Striscia la notizia” e il sito di notizie Dillingernews per le presunte rivelazioni sul calciatore biancoceleste nell’ambito dello scandalo calcioscommesse. “Nicolò non ha mai scommesso su un evento sportivo ed è inaccettabile la gogna a cui è sottoposto sulla base della parola di un delinquente conclamato, pronto a tutto pur di avere visibilità mediatica” le parole in una nota del legale. La querela è per “diffamazione aggravata”, ma da quanto si apprende si chiede di verificare eventuali “profili di calunnia o di rivelazione di segreto d’ufficio” in relazione alle dichiarazioni rese in questura da Corona. LEGGI TUTTO

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    La top 10 di Milan-Juve: dal tacco di Bettega alla cavalcata di Brahim Diaz

    Le reti più belle della partita che andrà in scena domenica 22 ottobre a San Siro. Tante le firme nobili: Sheva, Del Piero, Ravanelli. Ma anche meteore come Mannari

    Isolare 10 gesti che celebrano la bellezza nella storia dei tantissimi Milan-Juventus giocati a San Siro è un’impresa non da poco. Ci abbiamo provato, con l’obiettivo di cogliere in ogni lampo – in ogni gol – il dettaglio che rivela tutta un’epoca. LEGGI TUTTO

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    Juric: “Zapata? Non è un infortunio. Come stanno Pellegri e Sanabria”

    Il Torino si prepara ad affrontare l’Inter al ritorno dalla sosta per le Nazionali. I granata vengono dalla sconfitta nel derby della Mole contro la Juventus e domani, nel match in programma alle 18, dovranno fare a meno di Duvan Zapata, out a causa di un infortunio. Juric ha presentato la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia proprio partendo dall’assenza del colombiano: “Il suo non è un infortunio, è una vecchia cicatrice e la sente tirare: succedono queste cose, spero torni già per la prossima anche se con i muscoli non si sa mai. Non ci prendiamo un rischio. Ma per domani non mi cambia nulla” per poi parlare degli altri infortunati: “Buongiorno è al limite, spero che torni per la prossima. Vlasic è tornato prima, si merita tutto. Ilic e Radonjic sono tornati solamente ieri e non posso ancora dare un giudizio”.
    Juric, l’Inter e il derby perso contro la Juve
    Juric ha proseguito: “L’Inter è ancora più forte, hanno aggiunto tanti cambi. Derby? Sono andato a casa triste e il giorno dopo ero già carico e pronto per lavorare. Avere emozioni è bello”. Poi, sulla situazione di Milinkovic-Savic: “In Nazionale non ci siamo parlati. Anche i grandi portieri fanno errori, lui lavora come un matto e sa cosa va bene e cosa va male. Bisogna dargli fiducia”. Successivamente il tecnico granata ha dichiarato: “Ho visto voglia di lavorare, c’è un ambiente positivo. Ricci e Ilic sono fragili a livello fisico. Ne siamo consapevoli, possono migliorare anche a livello tecnico. Tameze e Linetty in certe situazioni reggono meglio. Pellegri è pronto, a volte si ferma per fastidi ma ora ha fatto bene queste due settimane piene. Sanabria devo ancora vederlo”. LEGGI TUTTO