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    Le 5 Inter dell’era Marotta: ecco perché questa è la più completa

    Delle cinque squadre nerazzurre costruite dal dirigente, le certezze maggiori sono in questa stagione: per Inzaghi la missione è ancor di più la seconda stella…

    Filippo Conticello-Davide Stoppini
    20 ottobre – MILANO

    La prima vera Inter con Beppe Marotta al timone è quella del 2019-20. Si è parlato molto di rivoluzione intorno alla squadra di questa stagione. Ma in quell’estate di quattro anni fa i nerazzurri cambiarono totalmente faccia. Arrivò Antonio Conte in panchina, Mauro Icardi e Radja Nainggolan furono estromessi dal ritiro ancor prima di essere ceduti. Con loro fu allontanato Ivan Perisic, che 12 mesi più tardi sarebbe diventato uno dei segreti del tricolore. Il colpo di mercato fu quello di Lukaku, con tanto di tira e molla con il Manchester United e l’inserimento respinto della Juventus. Con il belga ad Appiano sbarcò Barella, insieme a quel fuoco d’artificio illusorio che rispondeva al nome di Sensi, molto presto arresosi agli infortuni. In difesa a Milano fu preso (a zero) Godin. Ma il difensore titolare era già in casa. Perché Conte vide in allenamento un certo Bastoni e se ne innamorò presto, tanto che il mancino rubò in poche settimane il posto all’uruguaiano. È stato l’ultimo grande mercato di investimenti da parte di Suning: a gennaio fu preso anche Eriksen. Quell’Inter coltivò a lungo il sogno scudetto, salvo rallentare prima della pandemia. L’impresa alla quale Conte andò più vicino fu in Europa League. Ad agosto arrivò a giocarsi a Colonia la finale con il Siviglia, arrendendosi a errori in serie e sfortuna. Antonio minacciò di dimettersi, il famoso vertice di Villa Bellini servì per rimettere insieme i cocci. L’Inter tricolore dell’anno successivo era già nata e nessuno lo sapeva ancora. LEGGI TUTTO

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    Pirola carica la Salernitana: “Cresciuto con Sousa, ora con Inzaghi servono punti”

    Dalla Under 21 al campionato: “Siamo partiti male, battiamo il Cagliari per tranquillizzarci”

    Grosso lo è sempre stato, fin da quando a 13 anni entrò nel settore giovanile dell’Inter. Ora Lorenzo Pirola sta anche diventando grande. Dopo una lunga trafila nelle giovanili azzurre – con un argento europeo Under 17 – è arrivato al terzo “mandato” con l’Under 21 e stavolta lo fa con la fascia di capitano al braccio. La maglia azzurra gli è “costata” il matrimonio con Martina nel giugno scorso, rimandato causa Europeo (il secondo, per lui) conclusosi troppo presto contro la Norvegia. Proprio contro gli scandinavi Pirola si è preso una piccola rivincita: 2-0 a Bolzano, con almeno un paio di suoi salvataggi in area.  LEGGI TUTTO

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    Roma, presentato il progetto il “Rome Technopole”: e spunta lo stadio…

    Il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore all’Urbanistica Veloccia confermano l’arrivo del nuovo impianto della Roma

    La brochure distribuita oggi alla presentazione in Comune del nuovo progetto “Rome Technopole” (polo della ricerca della industria e della innovazione), che nascerà nell’area di Pietralata, sembra essere uno squarcio di futuro. Infatti, nel disegno c’è già il nuovo stadio della Roma, nonostante il progetto non sia stato ancora presentato.

    parla il sindaco—  Secondo il sindaco Roberto Gualtieri: “L’area si rafforza perché Technopole costituisce un fiore all’occhiello, insieme con il progetto dello stadio della Roma, completando un buco clamoroso in un’area tra le più infrastrutturate della città”. Gli fa eco Veloccia, assessore all’Urbanistica: “Lo stadio sta andando avanti rapido. Entro il 2025 teoricamente si potrebbero avviare le prime opere”. LEGGI TUTTO