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    Juve, testa solo al Milan: perché i casi Pogba, Bonucci e Ronaldo pesano meno

    TORINO – Per la Juventus il campionato ritorna domenica sera, con la trasferta sul campo del Milan capolista: sfida deputata a chiarire il peso specifico dei bianconeri e di conseguenza mettere meglio a fuoco i sogni scudetto che si vivono senza troppe riserve sugli spalti e con la dovuta prudenza nello spogliatoio. Per fortuna di Massimiliano Allegri, in questa stagione le problematiche di cui si deve occupare sono soltanto ed esclusivamente tecniche o tattiche, avendo la Juventus archiviato sia in Italia che a livello internazionale le questioni pendenti con le rispettive giustizie sportive.
    Pulisic avvisa la Juve, gol da antologia: con Leao-Giroud è super tridente
    Ronaldo, Bonucci e Pogba: le tre “spine” bianconere
    E così, senza la zavorra psicologica di doversi confrontare con i fantasmi delle penalizzazioni, al netto della prossima squalifica di Nicolò Fagioli che verosimilmente si concretizzerà entro il mese e che lo terrà fuori dai giochi molto probabilmente per questo campionato, restano nel mondo Juve ancora tre spine. Tre spine che, se paragonate appunto allo tsunami della passata stagione, assumono la dimensione di un corollario o poco più e in ogni caso non rappresentano un handicap per il tecnico livornese. LEGGI TUTTO

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    Patteggiamento, squalifiche, sconti: domande e risposte sulla giustizia Figc

    Entriamo nelle pieghe del codice sportivo. I club non rischiano se hanno informato subito la Federazione

    Il Codice di Giustizia Sportiva della Figc è diventato negli ultimi giorni una bussola per coloro che si interessano di calcio. Cerchiamo di fare chiarezza, per provare a illustrare l’entità delle eventuali pene per i giocatori-scommettitori.  LEGGI TUTTO

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    Danilo, l’infortunio e l’ansia Juve: gli esami e chi potrebbe sostituirlo

    Danilo l’insostituibile

    Finora il difensore della Juventus ha compiuto un percorso netto: sempre in campo nelle prime otto giornate, senza neanche concedersi una sostituzione nei minuti finali. Proprio il suo stakanovismo indica l’indispensabilità del giocatore, che non ha un sostituto naturale nella rosa. Leader non soltanto della difesa, ma dell’intera squadra per personalità ed esperienza, è il punto di riferimento di Allegri, che mai rinuncerebbe a lui se non per motivi fisici. Non è quindi un caso, che nella passata stagione la Juventus abbia perso le uniche partite in cui Danilo non ha giocato per squalifica (Psg ed Empoli).

    La Juve sfonda in Usa con Weah e McKennie LEGGI TUTTO

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    Scommesse LIVE, le notizie di oggi: il legale di Tonali incontra pm

    parla antognoni —  

    “Sono errori di gioventù, errori dei ragazzi che oggi hanno praticamente a vent’anni quasi tutto, molti soldi, e quindi cercano non di sperperarli, però di investirli in questi giochi così un po’ particolari”. Lo ha affermato Giancarlo Antognoni, storico capitano dellla Fiorentina, parlando del caso calcioscommesse a margine di una iniziativa della Camera di Commercio di Firenze. Rispetto al 1980 “questo caso è un po’ diverso da quello che successe allora”, perché “qui è tutta roba digitale, di ragazzi giovani che sono caduti un po’ in questa situazione, che dovevano rispettare certe regole che qualcuno invece, almeno sembra, non ha rispettato”. LEGGI TUTTO

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    Weah: “Il Milan di papà contro la mia Juve, che sfida. E io mi sento un po’ italiano”

    Tim a San Siro contro il club che ha reso grande George: “Non vedo l’ora, questa gara ha un sapore particolare per la famiglia. Allegri? Qualcuno lo considera un difensivista, ma…”

    Tim Weah si sta preparando nel modo migliore alla sfida che la sua famiglia ha da tempo cerchiato sul calendario. Milan-Juventus non è certamente una partita come le altre per i Weah e Tim ci arriva in grande condizione. Sabato contro la Germania lo juventino, schierato sulla linea dei trequartisti, ha prodotto una prestazione da applausi, facendo venire il mal di testa al suo avversario diretto, l’ex interista Robin Gosens. “Mi sento molto bene – racconta il 23enne -, ho provato a mettere in difficolta Gosens con la mia velocità e nel primo tempo credo di esserci riuscito, purtroppo poi nella ripresa abbiamo faticato soprattutto in difesa”. LEGGI TUTTO

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    Il Milan vuole blindare Theo, preoccupano le mosse di Psg e United

    Il contratto del francese scade nel 2026. I rossoneri vogliono prolungare l’accordo per renderlo una bandiera del club, ma su di lui ci sono diverse squadre europee

    L’ultimo rinnovo di contratto, fino al 2026, è datato 2022, ovvero una manciata di mesi prima dallo scudetto festeggiato nella volata contro i cugini dell’Inter. Nelle foto di rito, l’11 febbraio 2002, si vede Theo Hernandez che appone il prezioso autografo nella sede del Milan insieme all’a.d. Gazidis, al d.t. Maldini e al d.s. Mazzara. Al netto di una dirigenza rossonera azzerata dalle scelte della nuova proprietà, il francese è ancora a Milanello agli ordini di Pioli, blindato da un contratto fino al 2026 che gli consente di guadagnare 4 milioni netti più bonus. LEGGI TUTTO