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    Lazio con la maglia pro Expo 2030? Lotito: “È un dovere e un piacere”

    Il 21 ottobre contro il Sassuolo potrebbe debuttare la scritta a sostegno della candidatura di Roma per l’Expo 2030: “Devo parlare con il Comitato promotore. Ora le partite sono sospese. Alla ripresa del campionato vedremo”

    Il progetto va avanti e dovrebbe prendere forma alla ripresa del campionato dopo la sosta per le nazionali. Se tutto andrà come previsto, il 21 ottobre a Reggio Emilia contro il Sassuolo la Lazio avrà sulle maglie la scritta a sostegno della candidatura di Roma per l’Expo 2030. Ieri, in Senato, il presidente Claudio Lotito lo ha confermato dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi: “Devo parlare con il Comitato promotore. Ora le partite sono sospese. Alla ripresa del campionato vedremo se ci sono le condizioni per trasformare quelle considerazioni in un fatto concreto”, ha detto il patron. Che poi ha aggiunto: “Noi vogliamo testimoniare che lo sport deve attenzionare i problemi del territorio in cui viene esercitato. Siamo la prima squadra della capitale ed è giusto che difendiamo gli interessi del nostro territorio e dell’Italia più in generale. È un compito dovuto e deve essere un piacere da parte nostra”.

    GLI SVILUPPI—  L’obiettivo, come si diceva, è far debuttare il 21 ottobre a Reggio Emilia la sponsorizzazione (anche se , in realtà, tale non è, visto che la Lazio la farà a titolo gratuito). O al più tardi per la successiva partita di Champions con il Feyenoord. Prima che il progetto diventi realtà sono necessari alcuni passaggi burocratici. Lotito se ne occuperà nei prossimi giorni. Prima era impossibile, perché i membri del Comitato promotore di Roma Expo 2030 erano impegnati nell’organizzazione dell’incontro svolto ieri a Parigi con la commissione che a fine novembre sceglierà la città che ospiterà la manifestazione (con Roma sono in lizza Riyad e Busan). Da oggi ogni giorno è buono perché il “matrimonio” tra Lazio e l’Expo 2030 si consumi. LEGGI TUTTO

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    Italia, Chiesa prosegue il recupero: l’obiettivo è Wembley

    Federico Chiesa continua a seguire il programma di recupero, con l’obiettivo di mettersi a disposizione di Luciano Spalletti per la sfida di martedì a Londra contro l’Inghilterra. Non sarà disponibile per la gara di sabato, a Bari controMalta in un San Nicola che va verso il tutto esaurito, ma potrebbe esserci per lo scontro diretto contro la nazionale guidata da Southgate.
    Italia, allenamento con visita speciale
    Oggi il gruppo dell’Italia si è allenato sul campo di Coverciano intitolato a ‘Vittorio Pozzo’. Alla seduta hanno preso parte tutti gli azzurri presenti al Centro Tecnico Federale, oltre a Chiesa e al portiere della Fiorentina Tommaso Vannucchi. A bordocampo, ad assistere alla prima parte dell’allenamento, era presente anche il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin, accompagnato dal presidente della Figc, Gabriele Gravina. Ceferin ha salutato gli azzurri e il Ct Spalletti insieme al vice segretario della massima organizzazione calcistica europea, Giorgio Marchetti, e al Chief of Football della Uefa, Zvominir Boban. LEGGI TUTTO

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    Koopmeiners, allarme Atalanta: l’esito dell’infortunio, c’è lesione

    Brutte notizie per l’Atalanta. Koopmeiners si è sottoposto agli esami strumentali dopo aver lasciato il ritiro dell’Olanda e l’esito ha confermato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro. Infortunio rimediato nell’ultima partita di campionato persa contro la Lazio. L’olandese è un punto di riferimento per la formazione di Gasperini, che senza di lui perde dinamismo, geometrie e gol. I nerazzurri dopo la sosta avranno molte partite ravvicinate contro il Genoa, poi anche in Europa League con lo Sturm Graz e il 4 novembre con l’Inter. Il giocatore potrebbe mettere nel mirino questa data.
    Atalanta, Koopmeiners ko: i tempi di recupero
    Stando al De Telegraaf, nota testata olandese, il centrocampista nerazzurro si sarebbe presentato nella sede di Zeist già con un fastidio fisico che avrebbe costretto il commissario tecnico Ronald Koeman a rispedirlo a casa. Il centrocampista dell’Atalanta verrà valutato nei prossimi giorni e i tempi di recupero dovrebbero aggirarsi intorno ai venti giorni, con il giocatore che probabilmente potrebbe rivedere il campo nel mese di novembre. Un piccolo campanello d’allarme per Gasperini, che ha potuto sempre contare sulle sue prestazioni. Intanto prosegue la preparazione della squadra, svolta come di consueto al Centro Bortolotti di Zingonia: al lavoro un gruppo ridotto, visti i tanti giocatori impegnati con le rispettive nazionali.  LEGGI TUTTO

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    Il caso Fagioli: cosa può succedere e cosa farà la Juve

    Fagioli, le due casistiche
    Quali possono essere i risvolti per la giustizia sportiva? Dipende…se Fagioli avesse scommesso su delle partite di calcio ufficiali oppure no. Il primo caso, infatti, rappresenta una violazione e può comportare una squalifica da uno a tre anni. Il secondo, ovvero se Fagioli avesse scommesso su qualsiasi altra cosa, non comporterebbe nessun tipo di violazione. LEGGI TUTTO

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    Dumfries tra Olanda e futuro all’Inter: “Rinnovo? Vi spiego”

    Dumfries in questo inizio di stagione ha vinto sempre il ballottaggio con Cuadrado e lo ha fatto con ottime prestazioni. Dopo la opaca scorsa stagione, ora l’esterno nerazzurro sembra aver ritrovato la forma migliore: due gol e due assist nelle prime sette partite di Serie A e tanta corsa sulla fascia. Intanto l’olandese ha rilasciato alcune dichiarazioni sul futuro dal ritiro della propria Nazionale, che sarà impegnata contro Francia e Grecia nei match di qualificazione al prossimo Europeo.
    Dumfries e il futuro all’Inter
    Il giocatore ha parlato delle prossime partite dell’Olanda e del suo futuro in nerazzurro: “I tanti assenti per infortunio sono un problema per noi, ci aspettando due partite importanti e vogliamo vincerle. Io sto bene, sono concentrato. Cerco di migliorare in ogni allenamento e in ogni partita. Penso sempre a dove posso crescere. Anche l’aspetto mentale fa la differenza, ma molto dipende dall’esperienza. Certe situazioni si imparano con il tempo. In Italia c’è molta tattica, ormai sono alla terza stagione lì e inizio a leggere prima alcune situazioni. Il rinnovo con l’Inter? Sto molto bene lì, è una società fantastica, c’è tanto calore, persone fantastiche in società e tifosi incredibili. Per me è un privilegio giocarci, mi sento a casa. Se rinnoverò il contratto? Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi, sono curioso”. LEGGI TUTTO

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    Bigon: “Napoli, manca compattezza. Garcia? Non si cambia la macchina che funziona”

    L’allenatore del secondo scudetto: “Ci sono diverse cose che non funzionano ma non è detto che sia solo colpa dell’allenatore”

    Dei tre tecnici che hanno vinto lo scudetto a Napoli, Alberto Bigon è quello meno citato. Non perché il padovano abbia meriti minori, ma perché la prima volta di Ottavio Bianchi resta storica e l’ultima di Luciano Spalletti ha riempito occhi e cuore. Se c’è uno, però, che può parlare con cognizione sulla difficoltà di ripetersi dopo aver vinto, questo è proprio il 75enne allenatore veneto. “Il calcio è cambiato, non c’è dubbio, ma certe dinamiche di spogliatoio rimangono intatte, perché sempre di uomini parliamo. E nel campionato italiano è sempre difficile ripetersi e lo sarebbe stato anche per un ottimo allenatore come Spalletti. La dimostrazione è nel Milan di Stefano Pioli, che non c’è riuscito. Eppure il club rossonero non ha cambiato la guida tecnica”.  LEGGI TUTTO