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    Spalletti: “Abbiamo fatto troppo poco. Non dobbiamo vincere, vogliamo vincere”

    Spalletti in conferenza stampa: “Non dobbiamo vincere, vogliamo vincere. C’è una presa di coscienza della squadra. Abbiamo fatto troppo poco. Yildiz? Abbiamo insistito troppo con un gioco perimetrale, non siamo riusciti a scovarlo, a pescarlo con delle imbucate. Nel secondo tempo c’è stato più movimento, più sbattersi dietro a quello che deve essere il ritmo della partita. Qualche spazio in più si è creato, abbiamo fatto girare la palla con qualità superiore. E abbiamo trovato Yildiz decentrandolo un po’ di più la sinistra. Ma poco, lo stesso. Per arrivare in fondo devo trovare diciotto, venti titolari. Anche in Champions qualcosa andrò a cambiarla dando fiducia ai giocatori che ho. La prima dote di un allenatore è fargli sentire che gli vuoi bene. E se non li fai giocare è difficile che lo sentano”.

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    Spalletti: “Continuando a fare gli stessi errori raccogliamo gli stessi risultati”

    Spalletti in conferenza stampa: “Siamo sotto al livello di calcio che dobbiamo esibire, è inutile aggrapparci agli episodi. Stiamo continuando a fare gli stessi errori e, di conseguenza, raccogliamo gli stessi risultati. O si cambia qualcosa o non si migliora. La cosa che mi fa ben sperare è aver visto la squadra abbattuta”.

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    Fiorentina-Juve, Spalletti: “Gioco interrotto per i cori contro Vlahovic? Bisogna farla finita”

    Spalletti a Dazn: “I cori contro Vlahovic? Più gli vanno addosso, più risponde in maniera positiva. Da un punto di vista sociale dobbiamo farla finita di usare gli stadi per cose che non hanno senso nello sport. Più ci si mette a capirlo e più andiamo a imbruttire quello che è lo sport più bello del mondo. Senza calcio sarebbe una vita più triste, ma dobbiamo migliorare anche in questo”.

    20:37

    Spalletti: “Abbiamo trovato troppo poco Yildiz”

    Spalletti a Dazn: “Yildiz lo abbiamo trovato troppo poco. Bisogna alzare quello che è il nostro livello. Nel primo tempo ha giocato più accentrato, nel secondo più sul centro sinistra, ma è chiaro che lo dobbiamo trovare di più. Dobbiamo andare a verticalizzare un po’ di più”.

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    Spalletti dopo Fiorentina-Juve: “Bisogna assolutamente alzare il livello”

    Spalletti a Dazn: “Siamo stati troppo scolastici nel primo tempo, abbiamo fatto degli errori che da un punto di vista di qualità non possiamo fare. Il nostro livello deve essere superiore a quello che abbiamo fatto vedere. Dobbiamo alzare il livello di tutti per venire su campi insidiosi come quello della Fiorentina a vincere. La Fiorentina aveva voglia di vincere, è sotto livello per il suo valore, Vanoli sa dare una carica emotiva importante. Ha passione e attitudine a far correre e lottare i calciatori. Ma anche noi siamo stati scelti per far dare di più. Dobbiamo assolutamente alzare il livello. Come ambizione bisogna avere la lotta per lo scudetto, non lo scudetto. Penso di riuscire a far dare di più rispetto a oggi. Il silenzio al rientro nello spogliatoio, mi evidenzia che anche loro non sono contenti della prestazione. Mi fa piacere. Bisogna scendere in campo e giocare un calcio differente. Siamo quello che facciamo vedere”.

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    Inter-Milan d’oro: le due rose valgono oltre un miliardo

    MILANO – Ducentoventidue milioni. È la differenza di valore delle rose di Inter e Milan, secondo la quotazioni e i dati di Transfermarkt. Novantasette milioni, invece, è la differenza di costo dei due organici. Solo che la bilancia è ribaltata. La squadra nerazzurra, infatti, vale molto di più, ma è anche costata parecchio meno. È la fotografia di quanto accaduto negli ultimi anni, con l’eccezione dell’ultima estate. Viale Liberazione, mossa dalla necessità di sistemare i conti, senza contare i cordoni chiusi di Suning, ha dovuto condurre sessioni di mercato a costo zero, se non in attivo. Ciò non ha impedito, però, al trio Marotta-Ausilio-Baccin di costruire squadre altamente competitive, di conquistare trofei e pure di valorizzare i propri asset, ovvero i calciatori.

    Inter-Milan, strategie differenti

    Il Milan si è mosso in maniera diversa. Sfruttando un bilancio in attivo ormai da 3 anni, infatti, via Aldo Rossi non si è mai risparmiata negli investimenti. Nemmeno la scorsa estate c’è stato un cambio di rotta, nonostante la mancata qualificazione in Champions. È stato possibile per l’eccellente capacità di vendere i propri giocatori. Sono stati fatti sacrifici, vedi Theo Hernandez ad esempio, ma sempre ottenendo il massimo possibile per i forzieri rossoneri, basti pensare a Thiaw ceduto al Newcastle per una quarantina di milioni, dopo averlo acquistato per appena 6. La conseguenza è stata che, di stagione in stagione, il Diavolo è andato incontro a corposi stravolgimenti dell’organico. O, addirittura, a vere e proprie rivoluzioni, come nell’ultima estate. La valorizzazione dei nuovi elementi avverrà più avanti – ora siamo ad un +22% – a differenza dell’Inter, che invece ha un nutrito zoccolo duro e che ha realizzato un clamoroso +141,2%.  

    Al netto del flop dello scorso anno, il Milan è sempre riuscito a restare ai vertici. Nel 2022 ha conquistato lo scudetto, nella scorsa stagione una Supercoppa, ma la sensazione costante è stata quella di ricominciare quasi dopo ogni annata. Insomma, Inter e Milan sono stati simboli diametralmente opposti: di continuità per la sponda nerazzurra, di cambiamento per quella rossonera.

    Inter-Milan, si punta sui giovani

    A proposito della scorsa estate, c’è da dire che le linee guida che avevano caratterizzato i due club negli anni precedenti, hanno iniziato in qualche maniera a sovrapporsi. L’Inter, tanto per cominciare, ha abbandonato la strada degli svincolati, con cui aveva abbattuto il costo dei cartellini, puntando però in diverse occasioni su profili chilometrati, comunque di grande rendimento. L’ultima campagna acquisti, tornata ad essere dispendiosa grazie all’exploit dei ricavi che ha permesso di registrare il primo utile della storia, ha portato a Chivu elementi giovani e di prospettiva (unica eccezione Akanji), da far crescere e valorizzare internamente. È stata la filosofia rossonera dall’insediamento di Elliott prima e RedBird poi. Con un cambio di rotta, però, avvenuto proprio al termine dell’ultima annata: il primo innesto, infatti, è stato uno svincolato, addirittura quarantenne, come Modric, 40 anni, che ha immediatamente portato esperienza e mentalità. E uno degli ultimi, il 30enne Rabiot, una sorta di usato più che sicuro. Nel frattempo, si è anche alzata l’asticella del limite per il costo dei cartellini: non più 20-25 milioni, ma anche 35-40, come per Jashari e Nkunku. Era inevitabile per ridurre il margine di incertezza.  

    Di contro, l’Inter ha imboccato esattamente la prima strada rossonera, forse perché Oaktree è un fondo esattamente come RedBird. Così tutti i nuovi innesti non sono stati pagati non oltre i 25 milioni. C’era margine per un’eccezione, ma tra Lookman e Koné, alla fine, non si è fatto nulla. E allora chissà che questi numeri, tutti sbilanciati dalla parte nerazzurra, non si riequilibrino in futuro. Del resto, anche la prossima estate l’Inter dovrà investire per sostituire tutta una serie di “grandi vecchi”. Anche in questo senso, una risposta la darà il derby di domani sera.  LEGGI TUTTO

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    Cagliari-Genoa: orario, diretta, probabili formazioni e dove vedere in tv e streaming la Serie A in tempo reale

    Cagliari-Genoa: diretta e dove vederla

    L’incontro tra le formazioni di Pisacane e De Rossi è in programma alle ore 15 di sabato 22 novembre presso la Unipol Domus di Cagliari. Sarà possibile assistere all’evento in diretta streaming sulla piattaforma Dazn e in pay tv sul canale Sky Zona Dazn (215). 

    Segui Cagliari-Genoa sul nostro sito.

    Cagliari-Genoa: le probabili formazioni

    CAGLIARI (4-4-1-1): Caprile; Zappa, Mina, Luperto, Obert; Palestra, Prati, Adopo, Felici; Folorunsho; Esposito. Allenatore: Pisacane.

    A disposizione: Radunovic, Sarno, Di Pardo, Idrissi, Pintus, Rodriguez, Deiola, Liteta, Mazzitelli, Rog, Cavuoti, Borrelli, Gaetano, Kilicsoy, Luvumbo, Pavoletti.

    GENOA (3-5-2): Leali; Marcandalli, Ostigard, Vasquez; Norton-Cuffy, Thorsby, Malinovskyi, Frendrup, Martin; Vitinha, Colombo. Allenatore: De Rossi.

    A disposizione: Sommariva, Siegrist, Ekhattor, Otoa, Masini, Ellertsson, Carboni, Sabelli, Gronbaek, Fini, Ekuban, Venturino.

    Arbitro: La Penna Di Roma. Assistenti: Palermo-Bianchini. Quarto ufficiale: Mariani. Var: Abisso Ass. Var.: Piccinini. LEGGI TUTTO

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    Udinese-Bologna: probabili formazioni, orario e dove vedere in tv e streaming la Serie A

    UDINE – Udinese e Bologna ripartono da dove avevano interrotto la propria corsa. Archiviata l’ultima sosta per le Nazionali del 2025, le squadre di Runjaic e Italiano si ritrovano al Bluenergy Stadium in un match che vale la zona alta della classifica. Friulani al decimo posto, con 15 punti conquistati in 11 giornate, e una zona europea non troppo distante da Zaniolo e compagni. Rossoblù, invece, che a Udine sognano addirittura il primato: Orsolini e soci sono quinti a quota 21, a tre punti di distanza dal primo posto occupato da Inter e Roma e a uno soltanto da Milan e Napoli terze.

    Segui Udinese-Bologna LIVE sul nostro sito

    Dove vedere Udinese-Bologna

    La sfida tra Udinese e Bologna, gara valida per il 12° turno di Serie A, in programma alla Bluenergy Arena di Udine sabato 22 novembre alle ore 15, sarà visibile in esclusiva su Dazn e Sky Dazn 214.

    Udinese-Bologna: scopri tutte le quote

    Le probabili formazioni di Udinese-Bologna

    UDINESE (3-5-2): Okoye, Bertola, Kabasele, Solet; Zanoli, Ekkelenkamp, Karlstrom, Atta, Kamara; Zaniolo, Davis. All. Runjaic. A disposizione: Nunziante, Sava, Padelli, Palma, Kristensen, Goglichidze, Zemura, Ehizibue, Zarraga, Miller, Rui Modesto, Lovric, Piotorowski, Bravo, Gueye, Bayo, Buksa. Indisponibili: -. Squalificati: -. Diffidati: -.

    BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia, De Silvestri, Vitik, Heggem, Lykogiannis; Ferguson, Pobega; Orsolini, Odgaard, Dominguez; Castro. All. Italiano. A disposizione: Happonenen, Pessina, Casale, Lucumì, Miranda, Zortea, Fabbian, Moro, Sulemana, Bernanrdeschi, Dallinga. Indisponibili: Cambiaghi, Freuler, Holm, Immobile, Rowe, Skorupski. Squalificati: -. Diffidati: -.

    Arbitro: Sacchi. Assistenti: Lo Cicero-Zezza. IV Uomo: Chiffi. Var: Camplone. Avar: Serra LEGGI TUTTO