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    Pesaola racconta di quella volta a Bergamo con Vinyei centravanti

    Sbrigatevi perché siete al primo posto, dice il petisso. Ci diamo da fare. Avete la difesa più forte, è un garanzia, dice il petisso. Sei un difensivista, chiedo. Ma ti ricordi quando urlavo a Krol di stare dietro mentre a lui piaceva andare avanti a fare il bello in passerella, dovevamo salvarci, altro che passerelle, e ci salvammo, dice il petisso. Ricordo, dico. E tu che fai lo storico, ma di calcio non capisci niente, ti dice niente Zoff, Ripari, Pogliana, Zurlini, Panzanato, Bianchi, dice il petisso. Che cosa vuoi dire? La migliore difesa azzurra di tutti i tempi, appena 19 gol in trenta partite, dice il petisso. Roba di cinquant’anni fa, dico. 

    E allora, dice il petisso. Allora che cosa. Me lo fate questo piacere, dice il petisso. Calmati, stai fumando come un dannato, dico. Sono nervoso, dice il petisso. Ti innervosisce Bergamo, chiedo. Ma che ne sai di Bergamo, esclama il petisso. E raccontamela tu Bergamo, dico. 

    Il Napoli aveva un terzino fantastico, Vinyei, un ungherese dal tiro formidabile, dice il petisso, e andò a giocare a Bergamo, Monzeglio schierò Vinyei libero, in svantaggio 1-2, Monzeglio che fa?, manda Vinyei all’attacco per via del suo tiro portentoso, e Vinyei segnò il 2-2 e poi il Napoli vinse 4-2. Erano trucchi di un calcio che non conosceva gli algoritmi e i matematici di oggi, dico. Forse hai ragione, dice il petisso, qualche partita dopo, contro il Novara al Vomero Monzeglio schierò stabilmente Vinyei a centravanti, un terzino centravanti non s’era mai visto. Come finì, dico. Il Novara vinse 1-0, io giocavo ala sinistra nel Novara e feci segnare Piola, dice il petisso. Non c’erano i team manager e i match analyst, dico, oggi un allenatore non basta, ci vuole uno staff di dieci persone. 

    Quando allenavo il Napoli, dice il petisso, io avevo solo Beato che massaggiava i giocatori e Gaetano Masturzo che badava allo spogliatoio e offriva il caffè ai giornalisti. Beato aveva mani di acciaio, Masturzo era un gran signore e il caffè era ottimo, dico. Stavate sempre negli spogliatoi durante la settimana, dice il petisso, dovevo allenare anche voi giornalisti, Ciccio Degni e Romoletto Acampora, tu volevi fare lo stornellatore perché di calcio non capivi niente, eppure quante lezioni notturne ti ho dato al ristorante di piazza Medaglie d’oro. Perdonami, dico. 

    E vogliamo parlare ancora di Bergamo, dice il petisso. E parliamone, dico. Al Napoli ho dato il cuore, dice il petisso. Lo so, dico. A Bergamo il mio cuore sanguinò, dice il petisso. Credo di capire. Te la ricordi quell’ultima giornata a Bergamo, stavamo messi male, dovevamo salvarci, dice il petisso. Facesti ricorso a uno dei tuoi trucchi, dico. I giocatori erano a terra, allora gli dissi che avevo un prodotto che poteva aiutarli, dissi che era un energetico boliviano che non risultava all’antidoping, gli dissi che me l’aveva consigliato il mio amico pugile Carlo Duran, lui sul ring fa queste iniezioni, dissi, e non lo batte nessuno, dice il petisso. E allora? Comprai dei flaconi di vitamina B12 e la metto nelle siringhe spacciandole per il prodotto boliviano, dissi ai giocatori vedrete che vi sentirete come leoni e prego il Cielo che il trucco funzioni, racconta il petisso. Non funzionò. Da Costa e Nielsen ci fecero due gol, nell’intervallo Rivellino si lamentò, mister, mi disse, a me la siringa non m’ha fatto effetto, perdemmo e andammo in B, dice il petisso. T’ho visto piangere, dico. 

    Allora me lo fate questo favore, insiste petisso. Che ti prende, dico. Quella cosa lì che non volete nominare, dice il petisso. Parli tu che sei arrivato appena secondo, dico. Un secondo posto storico, il Napoli non c’era mai arrivato, me lo lasci questo primato, dice il petisso. E Zoff, e Nardin, e Pogliana, e Stenti, e Panzanato, e Girardo, e Canè, e Juliano, e Orlando, e Altafini, e Barison, con Sivori che giocò poche partite, snocciola il petisso, quelli furono gli eroi. Un’impresa, secondi a nove punti dal Milan campione, dico. Il Milan di Cudicini, Schnellinger, Trapattoni, Hamrin, Sormani, Lodetti e Rivera, ricorda il petisso. Ciao, petisso. Fatemelo il favore, dice il petisso.  LEGGI TUTTO

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    Pagelle Inter-Bologna: Barella ispirato, Beukema solido

    S. Inzaghi (all.) 6 Qualche occasione sprecata, ma stavolta è la fase difensiva ad essere imperfetta. E la serie di vittorie di fila si ferma a 6. 

    Sommer 6 Si salva su Moro, con l’aiuto del palo. Reattivo su Odgaard.  

    Darmian 6 Ndoye è un pessimo cliente. Si applica, ma fatica. 

    Pavard (25’ st) 6 Condizione da migliorare. 

    De Vrij 5,5 Su Castro c’è come presenza, solo che gli concede il lato per colpire. 

    Bastoni 6,5 Anche lui deve registrarsi per poter costruire da dietro. Ruba palla a Odgaard e l’Inter pareggia. Lì la gara gira. Sfortunato a deviare il diagonale di Holm. 

    Buchanan (38’ st) sv Sgomma, ma senza efficacia. 

    Dumfries 6,5 Affonda a piacimento, contro la tenerezza di Lykogiannis. Concreto per l’1-1, un po’ arruffone in altre situazioni.  

    Barella 6,5 Ispirato, tra dinamismo e giocate di qualità. Ribalta l’azione con continuità, travolgendo gli sbarramenti avversari. Cala solo nel finale. 

    Asllani 5 Si impegna per cucire il gioco, ma infila troppe sbavature e disattenzioni. Non gioca tranquillo e, al cambio, si becca pure qualche fischio. 

    Frattesi (25’ st) 5,5 Non incide più. 

    Zielinski 5,5 Combina un mezzo disastro, perdendo palla contro Moro, che poi sbatte sul palo. Rimedia con il lancio a Dimarco che poi fa l’assist a Lautaro. Ma resta sotto la superficie, anche da regista. 

    Dimarco 6 C’è il suo piedino su entrambi i gol. E non è un caso, perché dal suo lato imperversa per un’ora. Poi, stanco, fa un regalo ad Orsolini e il Bologna fa 2-2. 

    Carlos Augusto (25’ st) 6 Resta dietro. 

    Thuram 6,5 Decisive le sue scelte, come il tacco per Dimarco sull’1-1, ma anche i suoi movimenti per rompere la linea arretrata rossoblù, come sul 2-1 del Toro. 

    L. Martinez 7 Ispira quasi tutte le azioni interiste. Con le spalle alla porta è un rebus irrisolvibile per i centrali rossoblù. Il gol è il giusto merito. Poteva restare più in campo? 

    Taremi (29’ st) 5,5 Netta, in negativo, la differenza rispetto al Toro.  LEGGI TUTTO

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    Kvara saluta Napoli: l’ultimo dribbling  è un abbraccio

    Khvicha Kvaratskhelia ha sempre colto tutti di sorpresa: quando nella primavera del 2022 fece le visite mediche con il Napoli, fu registrato con un nome falso perché il suo sarebbe stato troppo riconoscibile. Quando il Napoli lo acquistò dalla Dinamo Batumi, Georgia, era talmente un carneade che c’era chi rideva. Quando Spalletti pensava di averlo perso sul mercato, perché così gli aveva fatto credere Giuntoli, un giorno qualcuno bussò alla porta della sua casa di Milano: sorpresa, ecco Kvara insieme con il ds, piacere tutto mio. E ancora: le sorprese in campo, dove all’inizio partiva e dribblava anche le mosche dell’aria, inafferrabile figlio del vento dell’Est. E la sorpresa delle sorprese dopo 33 anni d’attesa: scudetto, champagne, vino georgiano. E poi, gennaio 2025, i giorni nostri, l’ultima sorpresa, un dribbling infinito: il capolista se ne va.

    Kvaradona e una storia che è stata tutta un wow

    La storia tra Napoli e Kvara è stata così, tutta un wow, incredibile, pazzesco, non è possibile: non era possibile che un ragazzino di 21 anni piovuto da Tbilisi, dal Caucaso meridionale, con un filo di barba e una zazzera di capelli neri corvino molto Anni 90 potesse fare quel che lui era – ed è – in grado di fare con il pallone tra i piedi a mille all’ora: slalomista formidabile, velocista, rifinitore, tiratore. Classe, tecnica, istinto, talento puro. All’inizio nessuno sapeva pronunciare il suo impronunciabile nome. Poi lo chiamarono Kvaradona o Kvaravaggio: inutile spiegare i perché.

    L’uomo Kvara

    Khvicha vive per il calcio: in città, in due anni e mezzo, s’è visto pochissimo in giro. Tutto casa, famiglia, Nitsa (moglie) e gol. Poi, ci ha messo anche un figlio ad agosto 2024: Damiane. Napoli lo ha amato alla follia: lui e Osimhen, i gemelli diversi dello scudetto, sono stati gli eredi di Maradona e Careca, Maradona e Giordano, Maradona e Carnevale. Con le dovute proporzioni umane – perché Diego è il Diego e Kvara stanotte è andato anche a rendergli omaggio al Murale dei Quartieri Spagnoli -, però magici senza essere MaGiCa. E Napoli ha goduto, ha pianto di gioia, s’è sentita libera. Come lui, con lui: «Quando gioco mi sento libero», disse una volta Khvicha. Era Peter Pan. Kvara Pan. Ha riportato la squadra sull’isola che non c’era da più di trent’anni.

    Adieu Kvara

    Poi, beh, si sa come vanno certe cose: è arrivato in punta di piedi, ha dimostrato di essere un campione, ha fatto giustamente i conti con il lavoro, con la professione, e sono venute fuori le cifre sbalorditive di un colpo di mercato magistrale firmato Giuntoli: pagato 11 milioni di euro alla Dinamo Batumi cogliendo un’occasione pazzesca, il primo anno ha guadagnato 1,2 milioni. Cioè, meno di chiunque nella rosa. Il più forte. Il Napoli, dopo l’anno d’incertezza post scudetto, in questi mesi è arrivato a formulargli un’offerta enorme, super, senza Champions: oltre 6 milioni di media d’ingaggio per 5 anni, dalla base a salire, con clausola da 75 milioni. Ma il Psg, che già in estate lo aveva convinto ad andare, è tornato alla carica con un contratto pazzesco che parte da 8,5 milioni e che crescerà negli anni. La scelta professionale e anche di vita, Paris je t’aime, era già compiuta: Conte lo aveva blindato a giugno e ora ha rispettato la volontà di Kvara.

    Kvara lascia il Napoli, il popolo si divide

    Napoli s’è divisa, come sempre, come ogni popolo del calcio: i comprensivi e nostalgici per lo spettacolo offerto da una parte; gli incavolati (ma comunque nostalgici) dall’altro. Normale, nella norma. Ma il calcio è un lavoro e le cose stanno così: è stato tutto fatto senza traumi, oltre a quelli emozionali. Ed è stato bello finché è durato: oggi volerà a Parigi a fare le visite con il Psg che lo ha pagato 70 milioni con i bonus. Amici più di prima: sul web piovono dediche, partacce e qualche inutile insulto. Ma è solo l’onda dei sentimenti: Kvara ha onorato il Napoli e il Napoli ha onorato Kvara fino all’ultimo giorno. Numeri: 107 partite, 30 gol, 29 assist in tutte le competizioni.

    Il saluto ai compagni a Castel Volturno

    Stanotte, dicevamo, ha fatto il suo ultimo giro in città, con tappa al Murale di Maradona. E stamattina, invece, è andato al centro sportivo di Castel Volturno per salutare i compagni: ha fatto slittare la partenza inizialmente programmata per la serata di ieri perché voleva abbracciarli tutti. L’ultimo tango prima di Parigi. Adieu. Anzi: mshvidobit. Che significa addio in georgiano. LEGGI TUTTO

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    Ranieri blinda Soulé prima del Genoa: “Ci punto, resta”. E sul difensore…

    13:59

    Conferenza Ranieri, nessuna domanda su Frattesi

    Nessuna domanda è stata fatta a Ranieri su Davide Frattesi

    13:21

    Il pensiero di Ranieri sul possesso palla

    “La squadra di Claudio Ranieri dovrebbe giocare in avanti. Sto lavorando per immettere le mie convinzioni, a me non piace il possesso palla, soltanto lavorando si riesce a migliorare”

    13:19

    Il punto sulle condizioni di Cristante tra caviglia e mercato

    “Sicuramente lo rivedremo in campo, sicuramente ci parlo, i test sono a posto, deve solo aumentare i carichi di lavoro in campo, mi auguro che dalla prossima settimana sia in gruppo”: queste le parole di Ranieri su Cristante. Una volta recuperato dall’infortunio alla caviglia Bryan, salvo sorprese, non andrà via dalla Roma

    13:18

    Ranieri: “Non sono contento, vorrei di più”

    “Mi aspettavo queste problematiche all’inizio, ma ora si lavora duramente. Vi dico una cosa che può sembrare strana: abbiamo corso più col Como che con la Lazio. Bisogna correre bene, non si deve correre per entusiasmo, ma si deve essere intelligenti in campo. Stiamo facendo sufficientemente bene, vorrei alcune cose in più”

    13:17

    Ranieri: “Spingiamo con troppi uomini”

    “Non penso ci sia un problema psicologico in trasferta, penso sia un problema di attenzione. Gli faccio vedere sempre gli errori, anche oggi, e quando spingiamo spingiamo con troppi uomini. Quando cinque attaccano non riescono a capire che due devono stare come sentinelle oltre ai difensori. Abbiamo preso gol subito dopo il pareggio del Bologna e poi abbiamo avuto 5 minuti in cui eravamo morsi dalla tarantola e abbiamo rischiato di prendere il terzo gol. Oggi durante la partitella si parlavano: “Le preventive”, sentivo dire, speriamo serva. Le squadre ci giocano sulle nostre ripartenze, io ci giocherei, siamo quelli che ne subiscono di più in Serie A”

    13:13

    Gli obiettivi della Roma: “Non molliamo nessuna competizione”

    “L’obiettivo è quello di giocare partita dopo partita, non mi piace promettere più di quello che possiamo fare o prendere in giro i tifosi. Dobbiamo dare un’identità bella, sicura e pratica. Lotteremo su tutti i fronti, ci interessano tutte le competizioni. Lo sport è bellissimo, noi ci stiamo attrezzando per essere competitivi. In 21 giorni abbiamo sette patitte, dovremo essere sul pezzo ogni volta, vanno recuperate energie fisiche e nervose”

    13:11

    Ranieri: “Non parlo di mercato”

    “Non parlo di mercato e dei nomi che stanno sui giornali, cerco un giocatore da Roma, per quest’anno e per quello che verrà. Un giocatore, sia a destra, che a sinistra, che possa giocare a quattro o a cinque”: Ranieri risponde così in merito alla difesa, nessuna domanda oggi gli è stata fatta su Frattesi

    13:10

    Baldanzi gioca più di Soulé: la spiegazione di Ranieri

    “Preferisco in questo momento Baldanzi a Soulé perché lui dà brio quando manca. Ma lui ha fatto lo scorso anno sei mesi di adattamento”: il riferimento di Ranieri è chiarissimo. Baldanzi è arrivato a Roma a gennaio dello scorso anno, ha avuto modo di crescere e di lavorare e oggi è più pronto, anche a livello mentale, rispetto a Soulé

    13:09

    La trasferta vietata a Udine: “La società farà qualcosa”

    “Cercheremo di fare qualcosa per mandare i tifosi a Udine, la società farà i passi che riterrà opportuno, speriamo che i nostri tifosi possano accompagnarci a Udine”. COSA È SUCCESSO

    13:08

    Ranieri su Soulé: “Resta perché io ci credo”

    “Credo molto in Soulé, può far parte del futuro della Roma, gli chiedo di essere più pratico e sta migliorando. Resta perché io credo molto in lui”: Ranieri blinda Soulé

    13:07

    Ranieri: “Pellegrini via a gennaio? Non credo”

    “Tutto è possibile nel mondo del calcio, ma non credo. Se poi venisse una squadra e lui fosse contento di andare… Ma vale per lui come per tutti, onestamente non credo vada via, ma è una mia sensazione”. Claudio Ranieri ha risposto così a precisa domanda sul futuro di Lorenzo Pellegrini. L’addio a gennaio del capitano non è impossibile ma appare difficile. Tutto da capire, invece, quello che succederà a giugno. Il contratto di Pellegrini scade nel 2026.

    LEGGI QUI L’APPROFONDIMENTO

    13:07

    Ranieri parla del Genoa

    “Con un centrocampo a 3 siamo molto più pragmatici, io però chiedo le preventive che non devono far ripartire le punte. Vieira ha dato compattezza e dinamismo al Genoa, dovremo fare una partita di grande intelligenza tattica. Loro vincono fuori casa, noi no”. Queste le prime parole di Ranieri in conferenza a Trigoria: il tema delle ripartenze e delle preventive sarà un tema ricorrente di tutta la conferenza stampa.

    13:05

    +++ Ranieri, via alla conferenza stampa +++

    Via alla conferenza stampa a Trigoria di Claudio Ranieri

    12:45

    Dybala, oggi scade la clausola

    Attesa per capire anche se Ranieri parlerà o meno di Paulo Dybala: oggi scade la clausola presente nel contratto del campione argentino. Se qualcuno dovesse volerlo da mezzanotte dovrà mettersi a trattare con la Roma

    LEGGI QUI I DETTAGLI

    12:37

    Ranieri, attesa per il punto su Frattesi

    Attesa per il punto sul mercato di Claudio Ranieri e soprattutto c’è curiosità per capire se e quanto parlerà ancora di Davide Frattesi. QUI il punto su come stanno le cose

    12:36

    Roma, il programma della squadra prima del Genoa

    La Roma, dopo l’allenamento di oggi, tornerà in campo domattina a Trigoria. Venerdì alle 20.45 la partita contro il Genoa all’Olimpico

    12:30

    A che ora parla Ranieri

    La conferenza di Ranieri, che presenterà la sfida contro Vieira, è in programma alle ore 13. 

    Roma LEGGI TUTTO

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    Atalanta-Juve diretta: segui la partita di Serie A LIVE

    Tabellino Atalanta-Juve

    22:04

    60′ – Lookman! Atalanta vicina al pari

    Si è accesa la partita, si è infiammata l’Atalanta che ora sta spingendo: la girata di Lookman in area è stoppata quasi sulla linea da Koopmeiners. Seconda occasione nel giro di pochi minuti per la Dea.

    22:00

    56′ – Risposta Atalanta con Ederson

    Dopo il gol Gasperini toglie Pasalic e inserisce Samardzic, subito protagonista con lo scarico per Ederson, che di prima piazza verso la porta: Di Gregorio è attento e para.

    21:58

    54′ – GOL DI KALULU, ATALANTA-JUVE 0-1

    Kalulu sblocca la partita dopo il palo centrato: McKennie conduce e poi imbuca per il difensore, partito in proiezione offensiva. Il tocco di punta in anticipo sull’uscita di Carnesecchi è chirurgico e porta la Juve avanti. CLASSIFICA SERIE A AGGIORNATA

    21:54

    50′ – PALO DI KALULU

    Juve vicinissima all’1-0: dagli sviluppi di calcio d’angolo sbuca Kalulu che di testa colpisce il palo, poi il pallone cammina sulla riga e Carnesecchi smanaccia via. Sul contropiede Pasalic si invola e per centimetri non trova l’incrocio dei pali. 

    21:51

    47′ – Subito Yildiz e rovesciata di Nico Gonzalez

    Il primo affondo del secondo tempo è di Yildiz che dribbla e va sul sinistro, tiro deviato in angolo. Dal corner, mischia e rovesciata spettacolare, ma inefficace, di Nico Gonzalez. Juve aggressiva.

    21:50

    46′ – Atalanta-Juve in campo: si riparte senza cambi

    Inizia il secondo tempo senza cambi né nell’Atalanta né nella Juve.

    21:39

    Koopmeiners, la vendetta dei tifosi dell’Atalanta

    Non è stato un primo tempo facile per Koopmeiners, bersagliato dai suoi ex tifosi e costretto a un lavoro da attaccante che ancora non sembra avere né nelle gambe né come movimenti. Dalle tribune, oltre ai fischi, è spuntata anche una maglia modificata: il nome di Koop è diventato… LEGGI TUTTO.

    21:34

    45’+3′ – Doppia enorme chance Juve. Fine primo tempo

    Juve ancora a un passo dal vantaggio: prima il traversone di Yildiz indirizzato a Koopmeiners costringe a un grande interveno Carnesecchi, poi ancora il turco tenta la mezza rovesciata che finisce fuori. Termina il primo tempo, regge lo 0-0. TUTTO SU ATALANTA-JUVE

    21:28

    44′ – Nico Gonzalez sfiora il gol!

    Pasalic si addormenta e fa partire il contropiede della Juve, Yildiz ci prova ma viene ribattuto, pallone raccolto da Nico Gonzalez che a giro sfiora il gol. MATCH LIVE E STATISTICHE

    21:26

    42′ – Due chiusure super di Thuram

    La Juve ha rischiato su un paio di accelerate dell’Atalanta, ma in entrambi i casi è stato Thuram a chiudere provvidenzialmente con grande tempismo.

    21:18

    34′ – Juve pericolosa con McKennie

    Azione in profondità della Juve che pesca Koopmeiners sulla corsa, palla a rimorchio gestita da Locatelli e da Yildiz, poi è McKennie a tentare il tiro, facile per Carnesecchi.

    21:09

    25′ – Gran parata di Di Gregorio su Lookman!

    Prima sfuriata di Lookman dopo il recupero alto dell’Atalanta: controlla, sposta e calcia, Di Gregorio è attento e para in tuffo.

    21:06

    22′ – Ci prova Koopmeiners

    Primo tentativo di Koopmeiners, il suo sinistro però è troppo largo e non fa male a Carnesecchi.

    20:59

    15′ – L’Atalanta preme, Juve in difesa

    Tutta l’Atalanta manovra nella metà campo della Juve, che si compatta e si difende serrando ogni spazio. Gara ancora chiusa con predominanza nerazzurra. CLASSIFICA LIVE

    20:52

    8′ – Fischi assordanti per Koopmeiners. Primo tiro di Lookman

    Appena Koopmeiners entra in possesso del pallone il pubblico dell’Atalanta non lo risparmia e lo sommerge di fischi. La prima conclusione del match è di Lookman, Di Gregorio para senza affanno.

    20:48

    3′ – Sorpresa Juve: McKennie fa l’attaccante

    La mossa a sorpresa di Thiago Motta è McKennie punta e Nico Gonzalez a sinistra, anche se spesso lo statunitense inverte la posizione con Koopmeiners.

    20:45

    1′ – Inizia Atalanta-Juventus!

    Scenografia bellissima della curva dell’Atalanta, atmosfera da brividi. Si parte, primo possesso per la Dea. In tribuna c’è anche il ct Spalletti. TABELLINO LIVE

    20:37

    Percassi: “Koopmeiners? Non meritavamo quella fine”

    Le parole di Percassi su Koopmeiners a Dazn nel pre gara: “La storia che ci ha legato a Koop è molto positiva ed è finita in un modo che l’Atalanta non meritava. Il giocatore è forte e darà un contributo importante alla Juventus nel presente e nel futuro”.

    20:30

    Giuntoli su Kolo Muani alla Juve

    Giuntoli nel pre partita di Dazn: “Alberto Costa e Kolo Muani? Finché non formalizziamo non parlo dei singoli, vogliamo aumentare numericamente la rosa e la qualità, aspettiamo, siamo fiduciosi”.

    20:21

    Atalanta-Juve con Koopmeiners da ex: sarà fischiato

    Il grande ex di Atalanta-Juve è Koopmeiners, tre stagioni e 129 partite con la Dea che questa sera sfiderà da avversario. L’olandese non sarà risparmiato: sono previsti fischi per lui, che si è lasciato male con il club e i tifosi.

    20:07

    Vlahovic, niente Atalanta: a cosa rinuncia la Juve

    Vlahovic, assente per il big match di questa sera, ha segnato ben 5 reti nelle sue ultime 4 presenze di Serie A contro l’Atalanta (tra cui due doppiette con la maglia della Fiorentina): dalla sua prima marcatura contro i bergamaschi nell’aprile 2021, è il giocatore che ha realizzato più centri contro questa avversaria nella competizione (cinque, appunto).

    19:57

    Thiago Motta squalificato: Hugeux guida la Juve

    Thiago Motta non sarà in panchina a guidare la Juventus a causa della squalifica ricevuta dal giudice sportivo dopo lo scontro con Vanoli nel derby contro il Torino. Al suo posto Alexandre Hugeux, vice di Motta.

    19:47

    +++ La formazione ufficiale dell’Atalanta +++

    ATALANTA (3-4-1-2): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Zappacosta, De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic; Lookman, De Ketelaere. Allenatore: Gasperini.

    19:42

    +++ Juve, la formazione ufficiale +++

    JUVE (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Locatelli, Thuram; Yildiz, Koopmeiners, McKennie; Nico Gonzalez. Allenatore: Thiago Motta.

    19:40

    Atalanta, Lookman pericolo numero uno per la Juve

    Lookman è uno dei soli tre giocatori che sono riusciti a prendere parte ad almeno tre gol in un singolo match di Serie A contro la Juventus nel corso delle ultime cinque stagioni (dal 2020/21), insieme a Kvaratskhelia e Osimhen: per l’attaccante dell’Atalanta una doppietta e un passaggio vincente nella sfida del 22 gennaio 2023.

    19:30

    Atalanta-Juve, occhio al fattore X

    Atalanta e Juventus hanno pareggiato ben 10 degli ultimi 15 match di Serie A (completano il parziale due successi della Dea e tre vittorie piemontesi). Da quando Gasperini è diventato l’allenatore dell’Atalanta (dal 2016/17), questa è la sfida che conta più pareggi nella competizione (10). Inoltre, Atalanta e Juve hanno pareggiato entrambe le sfide dello scorso campionato (0-0 a Bergamo all’andata e 2-2 a Torino al ritorno), l’ultima volta che le due formazioni hanno registrato tre segni “X” di fila in Serie A risale al periodo tra il 1990 e il 1991.

     Gewiss Stadium, Bergamo LEGGI TUTTO

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    Diretta Como-Milan ore 18.30: dove vederla in tv, in streaming e formazioni ufficiali

    COMO – Il Milan chiede strada ad un Como che non ha paura di affrontare a viso aperto gli avversari, con Sergio Conceiçao che non ha mandato giù il pareggio con il Cagliari, soprattutto il primo tempo dove il Milan non è stato per nulla incisivo. L’allenatore portoghese proverà a cambiare qualcosa nell’undici iniziale, specialmente a centrocampo e in attacco. Conceiçao sa che non ci sono né punti né tempo da perdere e stasera pretenderà un deciso cambio di rotta da parte dei suoi giocatori che, sabato sera, gli hanno regalato il peggior primo tempo (per citarlo testualmente) da quando ha iniziato ad allenare. Parole al vetriolo che non potranno non aver scosso nell’animo i calciatori, che forse sono ancora troppo ancorati mentalmente a un pensiero inconscio che li porta ad abbassare il livello delle proprie prestazioni quando l’avversario risulta essere meno blasonato rispetto a Inter, Juventus o Real Madrid. L’obiettivo del quarto posto è ancora vivo, ma il Milan non può pià perdere occasioni e Como può essere una tappa molto importante per approcciare al meglio allo scontro diretto dello Stadium di sabato

    Como-Milan: quote e consigli sulle puntate

    Segui la diretta di Como-Milan su Tuttosport.com

    Dove vedere Como-Milan streaming e diretta tv

    Como-Milan, gara valida per il recupero della 19ª giornata di campionato e in programma alle ore 18:30 allo stadio Sinigaglia di Como e sarà visibile in diretta su Dazn, Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 252 e Now oltre all’app SkyGo. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito

    Le formazioni ufficiali di Como-Milan

    COMO (3-4-2-1): Butez; Goldaniga, Kempf, Dossena; Van der Brempt, Engelhardt, Da Cunha, Fadera; Diao, Strefezza; Cutrone. Allenatore: Fabregas.

    A disposizione: Audero, Reina, Kone, lovine, Gabrielloni, Belotti, Jack, Perrone, Braunoder, Mazzitelli, Razi, Chinetti, Nico Paz, Caqueret, Verdi. Indisponibili: Moreno, Sergi Roberto. Squalificati: nessuno. Diffidati: Moreno.

    MILAN (4-3-3): Maignan; Emerson Royal, Tomori, Thiaw, Theo Hernandez; Bennacer, Fofana, Reijnders; Pulisic, Morata, Leao. Allenatore: Conceicao.

    A disposizione: Sportiello, Torriani, Gabbia, Jimenez, Pavlovic, Calabria, Terracciano, Musah, Omoregbe, Abraham, Camarda. Indisponibili: Chukwueze, Florenzi, Loftus-Cheek, Okafor. Squalificati: nessuno. Diffidati: Fofana, Morata.

    Arbitro: Manganiello (Pinerolo). Assistenti: Giallantini e Colarossi. IV uomo: Ghersini. Var: Serra. Avar: Fabbri. LEGGI TUTTO

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    Roma, Ranieri tra i premi dell’Associazione stampa estera: i dettagli

    La Stampa Estera è stata chiamata a votare dal comitato sportivo – che nel corso della sua vita ha premiato atleti come Jannik Sinner, Debora Compagnoni, Francesco Totti, Fiona May, Zinedine Zidane e Dino Zoff, Roberto Mancini, Marcell Jacobs, Federica Pellegrini, Zlatan Ibrahimovi?, Victor Osimhen, Marcell Jacobs, Ambra Sabatin, Romelu Lukaku, Larissa Iapichino e tanti altri – formato da Alba Kepi, Elizabeth Missland, Dundar Kesapli, Maarten van Aalderen e Baris Seckin. Sei i premi assegnati quest’anno che verranno consegnati nella sede della stampa estera nei prossimi giorni. Si va dal Premio alla carriera al tecnico della Roma, Claudio Ranieri, al premio all’Atleta dell’Anno alla Nazionale italiana femminile di pallavolo, a Simone Barlaam come miglior Atleta Paralimpico, Atleta Rivelazione a Jasmine Paolini, Miglior Atleta Straniero in Italia all’attaccante dell’Inter Lautaro Martinez e premio speciale del comitato sportivo a Manuel Bortuzzo.

    Premio alla Carriera a Claudio Ranieri: Dice addio al calcio salvando il Cagliari, salvo poi interrompere la sua “pensione” per tornare alla guida della sua Roma. “Quando chiama non posso dire di no”, ha detto sedendosi sulla panchina giallorossa. Nemmeno dopo una carriera passata al top e che lo ha visto raggiungere il suo apice con la vittoria della Premier League guidando il Leicester.

    Premio Atleta dell’Anno alla nazionale italiana femminile di pallavolo: “Qui e ora”. Il mantra di Julio Velasco, ct dello straordinario oro di Parigi. Una medaglia che ha fermato un Paese intero e che è stata la quarantesima dell’Italia Team ai Giochi 2024, la prima d’oro e olimpica a livello femminile, mentre la seconda della storia della FIPAV dopo l’argento di Atlanta ’96 degli uomini.

    Miglior Atleta Paralimpica a Simone Barlaam: Talento multiforme del nuoto paralimpico e atleta del Gruppo Sportivo Fiamme Oro, a Parigi ha fatto centro tre volte, salendo sul gradino più alto del podio, oltre a vincere anche un argento. Oro nei 50 stile libero, nei 100 farfalla e nella 4×100 stile libero, poi argento nei 400 della stessa disciplina, per un totale di quattro medaglie olimpiche che si vanno a sommare alle altre 4 di Tokyo 2020 (1 oro, 2 argenti e 1 bronzo).

    Atleta Rivelazione a Jasmine Paolini: Il tennis azzurro non è solo Jannik Sinner. Jasmine Paolini ha stregato tutti con un 2024 da incorniciare iniziato con il successo nel mille di Dubai, proseguito poi con due finali Slam (Roland Garros e Parigi) che le è valso il suo best ranking, arrivando a essere la n.4 al mondo, eguagliando così il record di Francesca Schiavone. Chiude la stagione con l’oro olimpico nel doppio insieme a Sara Errani e la vittoria della Billie Jean King Cup.

    Miglior Atleta Straniero in Italia a Lautaro Martinez: Autentico protagonista del campionato vinto dall’Inter di Simone Inzaghi, Lautaro Martinez chiude la stagione 2023-24 anche da capocannoniere della Serie A con 24 gol. Reti che hanno portato la seconda stella al club nerazzurro, confermando giusta la scelta di far diventare l’argentino il numero dieci e il capitano della squadra nerazzurra.

    Premio speciale del comitato sportivo a Manuel Bortuzzo: Atleta paralimpico del Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, Manuel Bortuzzo è diventato uno dei simboli più lucenti dei Giochi di Parigi 2024. Conquista la sua prima medaglia olimpica prendendosi il bronzo nei 100 rana e lo fa a 6 anni di distanza dal suo tragico incidente trasformandosi in un simbolo di resilienza e tenacia. LEGGI TUTTO

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