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    Conte e il Napoli: “Sento voci insistenti di mercato, ma per ora voglio solo godermi la famiglia”

    L’ex tecnico del Tottenham dopo le voci di un suo possibile arrivo a Napoli al posto di Garcia: “Vedo il mio nome accostato a club importanti, ma ribadisco la volontà di star fermo”

    Antonio Conte nuovo tecnico del Napoli? E’ uno dei nomi più gettonati che circolano come potenziale sostituto di Rudi Garcia qualora l’allenatore del Napoli non dovesse sopravvivere all’inizio di stagione non esaltante che vede i tricolori a -7 dal Milan capolista, con tre sconfitte interne (due in campionato con Lazio e Fiorentina e una in Champions con il Real Madrid). 

    L’ex allenatore del Tottenham però al momento ha ribadito via social di non aver intenzione di tornare ad allenare, per ora: “Sento voci insistenti di mercato che mi accostano a club importanti, ma ribadisco che per adesso c’è solo la volontà di continuare a star fermo e godermi la famiglia”.

    Conte è stato esonerato dagli Spurs lo scorso marzo dopo una serie di risultati negativi. Il contratto che lo legava ai londinesi sarebbe scaduto nel giugno scorso. Aveva firmato un biennale nel 2021 per complessivi 15 milioni di sterline al lordo (quasi 18 milioni di euro, circa 900.000 euro al mese).  LEGGI TUTTO

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    Lukaku, l’Inter, la Juve e l’estate shock: “Se vi dicessi cos’è successo…”

    Ci sono estati tranquille e altre movimentate, come nel caso di Lukaku. L’attaccante della Roma ha parlato, dal ritiro del Belgio, dei turbolenti mesi di calciomercato che lo hanno visto protagonista prima con l’Inter e poi anche con la Juventus. “Tutti rimarrebbero scioccati, se vi raccontassi tutto” – dichiarazioni forti e dirette a poco più di due settimane dalla sfida contro i nerazzurri in campionato. Le prospettive di accoglienza non propendono certamente per gli applausi, ma intanto a togliersi i primi sassolini dalle scarpe ci ha pensato il giocatore.
    Belgio, le dichiarazioni di Lukaku
    Il nome di Lukaku nei mesi scorsi è finito su molte prime pagine e in tanti servizi televisivi. L’addio con l’Inter dopo giorni vissuti da fantasma, con la definitiva presa di posizione della società, ha rotto il rapporto nel peggior modo possibile. I gol nell’anno dello scudetto di Conte ormai sono solo un ricordo sbiadito. Intanto il belga in conferenza stampa ha rilasciato alcune dichiarazioni sull’argomento: “La maggior parte delle persone in sala mi conosce. Sapete che non mi piace girare intorno ad un argomento. Parlerò per tempo, ma se dicessi davvero come è andata l’estate scorsa, tutti rimarrebbero scioccati. Ci sono stati momenti in cui ho pensato davvero di poter esplodere, cinque anni fa probabilmente lo avrei fatto. Ora mi sono concentrato su quello che so fare meglio: giocare a calcio. Ho lavorato duro tutta l’estate”. Infine anche un retroscena sul suo arrivo in giallorosso: “Devo ringraziare anche Radja Nainggolan per aver dato il contatto con la Roma”. E ora sta ricambiando il favore a suon di gol. LEGGI TUTTO

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    I legali di Fagioli: “E’ sereno e concentrato su Juve e campionato”

    Sulla vicende delle scommesse che vede indagato lo juventino, la posizione dei suoi avvocati: “Sta collaborando con le autorità come dimostra il fatto che si è autodenunciato”

    Nicolò Fagioli “si è autodenunciato” alla giustizia sportiva ed è “sereno” sulla vicenda che lo vede indagato dalla Procura della Repubblica di Torino per scommesse online su siti non autorizzati. É questa la posizione presa dalla difesa del giocatore, come spiegato nelle dichiarazioni dei suoi legali, Luca Ferrari e Armando Simbari dello studio legale Withers, che puntualizzano: “Nicolò è sereno ed è massimamente concentrato sulla Juventus e sul campionato”. 

    trasparenza—  “Nella nostra qualità di legali di Fagioli, in riferimento alle notizie apparse sulla stampa in data odierna – hanno proseguito i due avvocati -, possiamo rappresentare che il nostro assistito sta affrontando con responsabilità la vicenda, in un’ottica di massima trasparenza e collaborazione con l’autorità giudiziaria ordinaria e sportiva, come dimostra il fatto di essersi attivato per primo e tempestivamente nei confronti della Procura Federale”. LEGGI TUTTO

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    Anghelè, 10 Juve e 21 Italia: “Dybala idolo, Yildiz è un fenomeno”

    Lorenzo Anghelè, cosa si prova a indossare la maglia azzurra?

    «Sono molto contento di far parte di questo gruppo e di vestire quella maglia. Ci stiamo preparando alle prossime partite per le qualificazioni all’Europeo di categoria. Prima, però, ci sono le due amichevoli contro la Serbia». (Stasera ore 18 a Gornji Milanovac e sabato alle 16 al centro federale serbo di Stara Pazova). Vi pesa arrivare dopo l’Europeo vinto la scorsa estate a Malta dall’ultima Under 19?

    «Per noi rappresenta uno stimolo a far bene. Cercheremo, perché no, di ripeterci e vincere ancora. Ma non sarà facile».

    Come si trova con Corradi?

    «L’ho conosciuto da poco e mi trovo già bene. Apprezzo il modo che ha di parlare ai ragazzi e di gestire il gruppo. Mi ritrovo parecchio nella sua visione di calcio e nelle sue idee di gioco». Cosa intende esattamente?

    «Mi riferisco alla gestione del pallone. Il mister chiede posizioni e compiti ben precisi. Tipo tenere la palla tra i piedi, cosa che a me piace molto». LEGGI TUTTO

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    Garcia è tornato a Castel Volturno: clima cupo, aria di cambiamento

    L’allenatore ha guidato l’allenamento con pochi giocatori a disposizione: il suo futuro si allontana da Napoli

    Un sole estivo batte sui cancelli di Castel Volturno. Meno del solito, i tifosi che generalmente attendono i calciatori nella speranza di strappar loro un autografo. Forse nemmeno si concederebbero, l’atmosfera è strana. L’aria del cambiamento non è gioiosa. Trasmette tensione e una sensazione di rottura comunque irreversibile tra il Napoli e Rudi Garcia. Perché la mancanza di fiducia della società e l’atteggiamento negativo dei calciatori non gli permetterebbero comunque di lavorare con serenità, anche se dovesse essere confermato per le prossime partite al rientro dalla sosta per le nazionali.

    allenamento—  Il tecnico francese, dopo due giorni di vacanza, è atterrato alle 12.30 all’aeroporto di Capodichino. Non si è prestato alle domande di cronisti e curiosi, sa bene che la sua posizione è a rischio e il fantasma di Antonio Conte prende sempre più corpo con il passare delle ore. L’impressione infatti è che nel momento in cui il presidente incasserà il sì dell’ex c.t. della Nazionale, si procederà all’esonero. Poco importa che De Laurentiis dovrà tenerlo a libro paga per il prossimo anno e mezzo, non capita sempre l’opportunità di convincere un allenatore così. Già in giornata potrebbe verificarsi un incontro tra i due, per capire se ci sono i margini progettuali ed economici per dare il via ad un nuovo progetto. La location sarebbe sempre la stessa per questo tipo di meeting, cioè gli uffici della Filmauro a Roma. Intanto, in questo clima surreale, Garcia ha condotto una sessione pomeridiana di allenamento con i pochi giocatori non convocati dai rispettivi Paesi. Sono via infatti Meret, Di Lorenzo, Raspadori, Cajuste, Elmas, Lobotka, Lindstrom, Ostigard, Zielinski, Osimhen e Kvaratskhelia. In questi giorni è atteso il recupero di Gollini, Rrahmani e Juan Jesus. Ma soprattutto si aspetta una decisione, che dovrà stabilire chi sarà a guidare il Napoli contro il Verona quando la stagione ripartirà. LEGGI TUTTO

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    Hjulmand non dimenticherà Lecce: più di 100 multe nell’ultimo anno!

    Il centrocampista passato in estate allo Sporting Lisbona è arrivato alla tripla cifra di sanzioni a causa di una zona a traffico limitato non rispettata nella città pugliese

    Oltre cento sanzioni collezionate nell’ultimo anno. Ventitrè ricorsi vinti – con tanto di spese giudiziarie a carico del Comune – ma, soprattutto, ottanta multe… ancora da pagare. Morten Hjulmand ha lasciato Lecce nella finestra estiva di calciomercato, eppure il suo legame con il capoluogo salentino è destinato a durare nel tempo. È una questione di affetto, ricordi, emozioni… e non solo.

    LA VIOLAZIONE—  Il 24enne, oggi allo Sporting Lisbona, ha infatti attirato l’attenzione dell’amministrazione comunale leccese, che rimprovera all’ex capitano di essere entrato con la propria auto per 103 volte nella zona a traffico limitato della città, sebbene privo della necessaria autorizzazione. Il caso è controverso, specialmente se si considera che Hjulmand, durante la sua permanenza nel club di Sticchi Damiani, aveva deciso di abitare, insieme alla sua compagna, proprio nel centro storico di Lecce. Affidatosi a un avvocato, il danese avrebbe già vinto più di venti ricorsi, tramite i quali contestava alcuni difetti di notificazione relativi a svariati verbali. Adesso, tuttavia, Hjulmand dovrà rispondere delle altre ottanta infrazioni: i termini per il ricorso sono scaduti… LEGGI TUTTO

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    Baldini: “Fagioli? Non mettiamolo in croce, sarà un peccato veniale”

    L’ex spalla di Fiorello “assolve” il giovane bianconero: “Non lo accusano mica di aver truccato una partita, quello sarebbe grave”. Signori: “Il fattore mediatico supera quello umano”

    “Sono a favore di Fagioli. È un ragazzo giovane. Se l’ha fatto, perché indagheranno, secondo me è un peccato veniale”: è il commento a caldo di Marco Baldini, conduttore radiofonico per anni spalla di Fiorello, sul caso Fagioli, che vede il centrocampista della Juve indagato dalla procura di Torino nell’ambito di un’inchiesta sulle scommesse su piattaforme online illegali. “Sono giovani, possono incappare in errori del genere, un po’ per inesperienza, un po’ per amicizie sbagliate. Non lo metterei in croce, non è che ha truccato una partita, quello sì che sarebbe grave”, ha proseguito Baldini, che più volte negli anni ha parlato in pubblico dei problemi avuti per la sua dipendenza dal gioco d’azzardo. E dà la sua ricetta: “Primo, bisogna aspettare le indagini, vedere cosa è successo. Secondo, analizzare il comportamento di un ragazzo di 20 anni, quindi è facile cadere nell’errore. L’importante è che non sia una cosa compulsiva. Se è stato un peccato veniale, per divertirsi, alla fine non lo vedo una cosa grave. Non credo che debba meritare anni di squalifica per una cosa del genere. Però è un mio punto di vista. Se invece è un problema di dipendenza, è un bene che sia venuto fuori, perché così si fa curare”.

    parla signori—  “Mi limito a dire che al momento è solo indagato. Se la mia vicenda è servita a cambiare il modo di affrontarla? Assolutamente no, il fattore mediatico supera quello umano”: così Giuseppe Signori. L’attaccante era stato assolto nel 2021 dall’accusa di presunta combine in primo grado dal tribunale di Piacenza e poi da quello di Modena “perché il fatto non sussiste”. LEGGI TUTTO