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    Il sindaco di Rozzano: “Strada in discesa per lo stadio dell’Inter”

    Ferretti: “I nerazzurri vogliono costruire un impianto da 70mila posti con una cittadella sportiva annessa”

    “Hanno l’idea di costruire uno stadio da 70mila posti con una cittadella sportiva annessa, un’area che possa vivere tutta la settimana e non solo in occasione delle partite, con negozi, museo, ristorante, campi da padel, calcetto, beach volley”. Così il sindaco di Rozzano, Giovanni Ferretti, delinea il progetto dell’Inter di un nuovo impianto, illustratogli dalla stessa dirigenza. Ai microfoni di Radio Nerazzurra, il primo cittadino parla anche del nodo del traffico: “Siamo tutti consapevoli che un’opera come uno stadio non può essere fatta senza prevedere un adeguato piano del traffico e dei trasporti. Impedire la formazione di traffico è impossibile ma si potrà snellire molto. E tenete presente che non si sovrappone al traffico normale, visto che sono eventi serali e festivi. Lo stadio, peraltro, prevederà un adeguato parcheggio”. 

    tempi—  Poi, sui tempi, dopo che il Comune ha approvato una variante al Pgt inserendo la parola “stadio” tra le possibili costruzioni nell’area: “L’iter non è ancora iniziato. L’Inter ha la prelazione con i Cabassi fino a fine aprile per verificare uno studio di fattibilità. Il primo passaggio è lo studio di fattibilità e quindi poi la presentazione di un progetto, poi parte l’iter che è abbastanza complesso. Se partissero all’inizio del 2024, potrebbe completarsi in un annetto”. LEGGI TUTTO

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    Juve, testa solo al Milan: perché i casi Pogba, Bonucci e Ronaldo pesano meno

    TORINO – Per la Juventus il campionato ritorna domenica sera, con la trasferta sul campo del Milan capolista: sfida deputata a chiarire il peso specifico dei bianconeri e di conseguenza mettere meglio a fuoco i sogni scudetto che si vivono senza troppe riserve sugli spalti e con la dovuta prudenza nello spogliatoio. Per fortuna di Massimiliano Allegri, in questa stagione le problematiche di cui si deve occupare sono soltanto ed esclusivamente tecniche o tattiche, avendo la Juventus archiviato sia in Italia che a livello internazionale le questioni pendenti con le rispettive giustizie sportive.
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    Ronaldo, Bonucci e Pogba: le tre “spine” bianconere
    E così, senza la zavorra psicologica di doversi confrontare con i fantasmi delle penalizzazioni, al netto della prossima squalifica di Nicolò Fagioli che verosimilmente si concretizzerà entro il mese e che lo terrà fuori dai giochi molto probabilmente per questo campionato, restano nel mondo Juve ancora tre spine. Tre spine che, se paragonate appunto allo tsunami della passata stagione, assumono la dimensione di un corollario o poco più e in ogni caso non rappresentano un handicap per il tecnico livornese. LEGGI TUTTO

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    Patteggiamento, squalifiche, sconti: domande e risposte sulla giustizia Figc

    Entriamo nelle pieghe del codice sportivo. I club non rischiano se hanno informato subito la Federazione

    Il Codice di Giustizia Sportiva della Figc è diventato negli ultimi giorni una bussola per coloro che si interessano di calcio. Cerchiamo di fare chiarezza, per provare a illustrare l’entità delle eventuali pene per i giocatori-scommettitori.  LEGGI TUTTO

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    Danilo, l’infortunio e l’ansia Juve: gli esami e chi potrebbe sostituirlo

    Danilo l’insostituibile

    Finora il difensore della Juventus ha compiuto un percorso netto: sempre in campo nelle prime otto giornate, senza neanche concedersi una sostituzione nei minuti finali. Proprio il suo stakanovismo indica l’indispensabilità del giocatore, che non ha un sostituto naturale nella rosa. Leader non soltanto della difesa, ma dell’intera squadra per personalità ed esperienza, è il punto di riferimento di Allegri, che mai rinuncerebbe a lui se non per motivi fisici. Non è quindi un caso, che nella passata stagione la Juventus abbia perso le uniche partite in cui Danilo non ha giocato per squalifica (Psg ed Empoli).

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    Scommesse LIVE, le notizie di oggi: il legale di Tonali incontra pm

    parla antognoni —  

    “Sono errori di gioventù, errori dei ragazzi che oggi hanno praticamente a vent’anni quasi tutto, molti soldi, e quindi cercano non di sperperarli, però di investirli in questi giochi così un po’ particolari”. Lo ha affermato Giancarlo Antognoni, storico capitano dellla Fiorentina, parlando del caso calcioscommesse a margine di una iniziativa della Camera di Commercio di Firenze. Rispetto al 1980 “questo caso è un po’ diverso da quello che successe allora”, perché “qui è tutta roba digitale, di ragazzi giovani che sono caduti un po’ in questa situazione, che dovevano rispettare certe regole che qualcuno invece, almeno sembra, non ha rispettato”. LEGGI TUTTO