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    Chiara Nasti e la polemica della lavatrice: come ha zittito gli haters

    Chiara Nasti, la risposta agli haters è tutta da ridere
    Dalla story condivisa recentemente dall’influencer si è appreso che la moglie di Mattia Zaccagni non sa usare la lavatrice, poiché c’è sempre stato qualcuno che ha fatto questo per lei. Parole che neanche a dirlo hanno innestato i commenti al vetriolo degli haters. Ma nelle scorse ore Chiara Nasti ha voluto replicare con ironia a tali becere osservazioni, che rasentano l’odio, condividendo alcuni scatti ironici. Nella prima immagine si vede una lavatrice, dove al posto dell’oblò spunta la faccia di lady Zaccagni, come didascalia si legge: “Io mentre mi insultano sotto ai miei post perché non faccio lavatrici”, mentre nella seconda l’influencer si trova davanti alla macchina per lavare gli indumenti per poi scrivere a commento dello scatto: “Oma, ma cos’è?”. Chiara quindi ha scelto la strada dell’ironia per rispondere alle tante critiche ricevute.  LEGGI TUTTO

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    Simona Rolandi: “Giocavo a volley, sognavo la Domenica Sportiva e la registravo sulle cassette”

    La conduttrice della storica trasmissione: “Pazza di calcio, avevo il poster di Giannini. Assunta in Rai in quota? L’unica tessera che avevo era quella dell’autobus…”

    Prendeva l’autobus 391 dal quartiere romano di Talenti per andare a Tor di Quinto a vedere gli allenamenti del calcio, ma si spingeva anche fino a Trigoria, ha fatto la cameriera nel pub di via Nomentana, la figurante nei programmi, ma sempre con un sogno in testa: “Fare la giornalista televisiva, ricordo che giocavo con un microfono finto”. Simona Rolandi chiedeva semplicemente “Fatemi provà”.  LEGGI TUTTO

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    Cos’ha di speciale il signor Bonaventura

    Il primo gol in Nazionale è il suo modo di farsi ricordare, il lieto fine che come nel fumetto arriva sempre. Dietro però ci sono genio, intuizioni, un 10 del passato che ritorna…

    La storia col signor Bonaventura – fosse sventura o avventura – finiva quasi sempre così: le cose si sistemavano (anche creativamente) provocando felicità negli altri e ricchezze per lui, che s’intascava il milione. Questo giovane (ma non giovanissimo: sulla trentina) dinoccolato, elegante campione di soddisfazione, questo accidentale eppure meccanico produttore di lieto fine si muoveva nella storia come avesse addosso un destino di riuscita. Così il fumetto di Sergio Tofano è durato mezzo secolo. Manca ancora un pezzo di strada ma anche la storia di Jack Bonaventura, 34 anni, pare perdurare e conquistare sempre più appassionati con il passare del tempo e delle partite. Accade con la stessa andatura un po’ artistica, con il sapiente uso della tinta e della sottrazione, con la lettura del gioco da professore del calcio. Con l’intuizione del tempo e degli spazi di uno che la partita l’ha già giocata, già vista prima, così da saper dove essere, quando serve. Come, appunto, un fumetto che dopo svariate e diverse peripezie sempre a quel finale torna. LEGGI TUTTO

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    LIVE Scommesse, a Torino pronti a sentire Tonali e Zaniolo. Blitz in settimana

    il legale di zaniolo—  

    L’avvocato di Zaniolo, Gianluca Tognozzi, ha dichiarato alla Gazzetta: “Nicolò non ha mai scommesso. Lo ha detto anche a me. È possibile che abbia fatto giochi di carte come poker e blackjack su piattaforme online illegali, senza però sapere che lo fossero. Chiariremo tutto. Cosa rischia? Un’ammenda di qualche centinaia di euro. Tutto questo a meno che non ci fosse una reiterazione del reato così grande da rendere impossibile comminare solo una pena pecuniaria”. LEGGI TUTTO

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    “Fagioli, Bonucci sapeva: il caso scommesse e la chat finita agli atti”

    Le chat con Bonucci
    Il quotidiano riporta che il classe 2001 bianconero scambiava messaggi con altri compagni di squadra (giovani e stranieri) e che all’interno del club la sua malattia fosse conosciuta così come al gruppo degli allibratori: “Agli atti ci sarebbero conversazioni tra Fagioli e Leonardo Bonucci sul tema scommesse. Ma nessuna prova che il difensore partecipasse alle puntate”.
    Escluso, sempre stando al quotidiano, il coinvolgimento della figura di Massimiliano Allegri: “Sono in corso accertamenti su altri tesserati non calciatori che pure sembrerebbe conoscessero il vizio di Fagioli. Uno farebbe parte dello staff tecnico, certamente non si tratta dell’allenatore Massimiliano Allegri”. La polizia starebbe inoltre verificando se ci siano gli estremi per contestare i reati di usura o estorsione: il centrocampista bianconero era disperato per le cifre perse.  LEGGI TUTTO

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    Saelemaekers: “Maldini non voleva cedermi. Avevo perso la gioia, Bologna e Motta me l’hanno ridata”

    L’esterno belga: “Questa squadra somiglia un po’ al mio primo Milan, un bel mix di giovani ed esperti e una gran voglia di crescere”

    “Èmolto semplice”. Pausa. “Avevo perso gioia e anche la fiducia nelle persone, il sorriso. Motta, e con lui il Bologna, mi hanno fatto nuovamente sentire importante”. Alexis Saelemaekers si siede sulla poltrona, allarga una risata davanti alla somiglianza con l’attore Ryan Gosling, il Ken di Barbie“(“Me l’ha già detto qualcuno…”) e si racconta senza dribbling. “Non vedo l’ora di far rivedere il giocatore che sono: senza filtri. Certo l’inizio non è stato facile…”.  LEGGI TUTTO

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    La lezione di Ancelotti a Fagioli e compagni. Tema: la passione ti salva

    Dalle lacrime dell’allenatore alla sua cerimonia di laurea a quelle di Tonali dopo l’avviso di garanzia: c’è un nesso

    Dicono che Sandro Tonali, rientrato a Milano, dopo la consegna dell’avviso di garanzia e la conseguente notte da incubi a Coverciano, sia scoppiato a piangere. Mercoledì scorso, a Parma, durante la cerimonia per la consegna della laurea honoris causa in Scienze Motorie, ha pianto anche Carlo Ancelotti. Lacrime diverse, distanti, ma forse è utile accostarle.  LEGGI TUTTO

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    Klaassen, Bisseck e Cuadrado, ripetizioni di Inter: così puntano a conquistare Inzaghi

    Sono quelli che finora hanno messo meno minuti sulle gambe, ma il lavoro fatto nell’ultima settimana li porterà ad avere più minuti: i piani dell’allenatore per loro

    La sosta per le nazionali non ha fermato i lavori in casa nerazzurra. Non lo ha fatto per il tecnico Simone Inzaghi, rimasto a lavorare con un gruppo ridotto di appena nove elementi, e non lo ha fatto in primis per tre pedine che cercano il “trampolino” dopo una prima parte di stagione in sordina. Si tratta di Bisseck, Klaassen e Cuadrado, i tre rinforzi estivi che – seppur per motivi diversi – hanno finora faticato a inserirsi, collezionando un minutaggio inferiore ai 100’ come solo Agoumé, Sensi e i due portieri di riserva. La settimana di allenamenti specifici terminata ieri – la squadra riposerà sabato e domenica per riprendere i lavori lunedì con i primi rientri dalle nazionali, quelli di Sommer e Calhanoglu – è servita ai tre per spingere sull’acceleratore agli ordini di mister Inzaghi, cercando di assimilare movimenti e tempi di manovra. L’obiettivo è ritagliarsi maggior spazio ed entrare stabilmente nelle rotazioni, ciò che finora è venuto meno.  LEGGI TUTTO