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    Zidane: “Juve più di una famiglia. L’Avvocato? Le sue telefonate all’alba…”

    Zidane, la Juve e la crescita personale

    A Torino dal 1996 al 2001, Zidane ha disputato con la maglia della Juve 212 partite conquistando due Scudetti, una Supercoppa italiana, una Coppa Intertoto, una Coppa Intercontinentale e due Supercoppe Uefa. Un periodo ricordato con grande affetto dall’ex centrocampista francese: “La Juve è stata più di una famiglia, è stata un luogo in cui ho imparato davvero cosa significava “competitività” come giocatore, e che mi ha spinto anche nella mia vita di uomo e in famiglia”. Martedì al Pala Alpitour ci sarà anche lui tra le tante Legends (Del Piero, Platini, Marchisio, Mandzukic e Conte solo per citarne alcune) che si sfideranno in campo nell’evento anche benefico grazie all’iniziativa “Juventus per le Famiglie” tramite la quale vengono sostenuti i progetti di Save the Children dedicati ai bambini più vulnerabili e alle loro famiglie. LEGGI TUTTO

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    Thuram e Kimberley, scoppia la passione: la nuova wag dell’Inter

    Inter, Thuram fidanzato con la Affrina? Il gossip

    Come è stato fatto notare dai tifosi più attenti, Kim ha esultato ai gol dei nerazzurri e ha condiviso le immagini sul suo profilo social. Non c’è dunque alcun dubbio sul fatto che l’influencer stia tifando proprio per la squadra e Marcus, che a sua volta la segue sui social. Ed è proprio sull’attaccante francese che è caduta l’attenzione dei più curiosi, che hanno chiesto su TikTok alla Affrina se fosse fidanzata con il calciatore dell’Inter. Al momento nessuna risposta, ma tanti indizi, come la maglia nerazzurra sfoggiata con orgoglio sui social, che sembrerebbe indicare la passione di una nuova wag dell’Inter. LEGGI TUTTO

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    Dybala infortunato, l’esito degli esami al ginocchio: i tempi di recupero

    Infortunio Dybala, i tempi di recupero
    Dopo il grande spavento, i tifosi giallorossi possono stare più sereni. La Joya non resterà fuori a lungo. L’esito degli esami è stato tutto sommato positivo: menischi e legamento crociato sono ok. Il lieve stiramento al legamento collaterale può essere smaltito abbastanza in fretta. Ecco perché l’obiettivo di Dybala è quello di tornare disponibile subito dopo la sosta per le nazionali per la partita di Serie A all’Olimpico contro il Monza in programma domenica 22 ottobre. L’argentino, con lo staff medico della Roma, potrebbe anche decidere di recuperare con più calma, per evitare rischi, e tornare completamente a disposizione per l’impegno di Europa League con lo Slavia Praga il 26 ottobre o, tre giorni dopo, per la sfida di campionato a San Siro contro l’Inter. LEGGI TUTTO

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    Il sarrismo è vivo. Un errore pensare fosse in crisi

    Dalla rinascita di Romagnoli, Vecino e Pedro al bel gioco, è tutta un’altra Lazio. E dopo le difficoltà di inizio stagione è ora di rendere merito a un allenatore che è maestro di calcio

    Partiamo dall’obiezione: beh, non basta una vittoria, una grande partita, per cancellare le difficoltà di questo avvio di stagione. E non basta a “riabilitare” Sarri, che ha presentato – da agosto a oggi – una Lazio molto lontana da quella del campionato scorso. Ma proprio questo, a proposito di obiezioni, dovrebbe servire per rimettere un po’ d’ordine. Come non basta una partita per cancellare le cinque o sei precedenti – perché nel frattempo è anche arrivato il trionfo di Napoli – così non sarebbero dovute bastare poche gare per mettere in discussione tutto ciò che – di bello, entusiasmante – è stato fatto in passato.  LEGGI TUTTO

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    Casarin: “Su Pulisic Var doveva sciogliere il dubbio”

    L’ex arbitro a Radio Anch’io sull’episodio in area non chiarito: “Bisogna verificare se le situazioni di ogni campo dove è installato il Var è in grado di risolvere i problemi”

    “Il Var è ormai indispensabile in tutto il mondo, ma mi chiedo: è una tecnologia adeguata a scoprire quello che l’arbitro non è riuscito a vedere? Altrimenti abbiamo una cosa inutile. Bisogna verificare se le situazioni di ogni campo dove è installato il Var è in grado di risolvere i problemi”. Parola di Paolo Casarin, ex arbitro, a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sull’episodio Pulisic in Genoa-Milan con il dubbio di un tocco di braccio del milanista. “Pulisic era circondato da difensori del Genoa, quando ha segnato, nessuno ha accennato a una protesta – ha detto Casarin -. L’arbitro ha fatto una cosa umana, neanche i difensori del Genoa avevano identificato qualcosa di irregolare. Il Var doveva sciogliere il dubbio e invece ha alzato le mani”.

    il caso sacchi—  Sulla mancata stretta di mano tra l’arbitro Luca Sacchi (poi sospeso) e l’assistente Francesca Di Monte, Casarin ha affermato: “Non è stato bello da vedere. Nel tunnel, è inutile che gli arbitri facciano tanti saluti come tornassero dall’America. Ieri il presidente Aia ha chiarito che ci sono almeno duemila ragazze che arbitrano. E’ stato un movimento maldestro, ma mi ha dato fastidio, è stata una scena sgradevole. Probabilmente Sacchi, preso dal momento, si è dimenticato di dare la mano alla persona a cui la doveva dare per prima”.  LEGGI TUTTO

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    La Juve parte a -14% in Borsa: la reazione dei mercati al bilancio e all’aumento di capitale

    Il dato all’apertura dei listini dopo l’annuncio di venerdì della perdita di 123,7 milioni nel rendiconto 2022-23 e dell’avviamento dell’iter per la ricapitalizzazione da 200 milioni 

    Il titolo della Juventus è quello che ha fatto segnare la peggiore performance all’apertura della Borsa di Milano a inizio settimana, facendo segnare una perdita del 14,4 per cento a 0,2416 euro. La reazione dei mercati è arrivata alla riapertura del listino milanese dopo l’annuncio, arrivato venerdì a Borsa chiusa, dell’approvazione da parte del cda bianconero del progetto di bilancio 2022-23 con una perdita di 123,7 milioni, quasi dimezzata rispetto ai 239,2 milioni del bilancio precedente, “in parte influenzata dagli effetti negativi sui ricavi e sui costi correlati agli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali”. 

    l’annuncio —  Di fronte alla stima della società di un rosso anche per il primo trimestre del nuovo esercizio, con perdite superiori al terzo del capitale sociale, per realizzare gli obiettivi aziendali fino al 2027 è stato avviato il rafforzamento patrimoniale con un aumento del capitale sociale di 200 milioni di euro. L’azionista di controllo, la holding Exor (-0,41% alla Borsa di Amsterdam), si è impegnata a sottoscrivere la quota di sua pertinenza, 128 milioni pari al 63,8% della propria quota, attraverso versamenti in conto futuro aumento di capitale. Per la sottoscrizione delle nuove azioni eventualmente non sottoscritte sarà costituito un consorzio di garanzia.  LEGGI TUTTO

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    Juve, giallo Pogba: il rischio ora è doppio

    TORINO – Da venerdì, giorno in cui è stato reso pubblico l’esito delle controanalisi che ne hanno confermato la positività, Paul Pogba è stato sospeso dalla Juventus. Prima il club non aveva preso alcun provvedimento nei confronti del centrocampista francese, dall’11 settembre sospeso in via cautelare dal Tribunale nazionale antidoping perché risultato positivo in un controllo effettuato dopo la partita tra Udinese e Juventus del 20 agosto. La società bianconera ha inviato al giocatore una lettera nella quale lo ha informato che gli viene anche sospeso lo stipendio, secondo l’accordo collettivo siglato da Figc, Lega Serie A e Assocalciatori: a lui è garantito un minimo federale di 42.477 euro lordi, circa 2 mila euro netti al mese.

    Pogba-Juve: le prossime mosse

    Pogba ha ricevuto la lettera nella sua villa sulla collina torinese e, nel week end, si è concesso anche un giro in centro città e un gelato insieme con la moglie Zulay: Paul, in accordo con i suoi avvocati, deve decidere entro venerdì se chiedere al procuratore antidoping Pierfilippo Laviani di essere interrogato o se mandare le memorie difensive. Prima di altri provvedimenti la Juventus aspetterà che si concluda l’iter giudiziario, anche fino al Tas, e poi agirà per una rescissione del contratto. Non si può escludere che il club bianconero decida anche di fare causa al Polpo per danni tecnici: la Juventus ha investito tanto sul francese, che avrebbe dovuto essere la punta di diamante del centrocampo di Massimiliano Allegri e invece una sua leggerezza ha impedito alla squadra di poter usufruire delle sue prestazioni a mercato bloccato. LEGGI TUTTO

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    Non solo Giroud: da Osimhen a Gatti, chi può andare in porta nelle 20 di A

    Le immagini di Olivier Giroud che a tempo scadutissimo in uscita allunga i guanti e salva il Milan contro il Genoa hanno fatto il giro del mondo. Perché è vero che un rosso al portiere a cambi finiti non è una novità assoluta, ma è vero pure che difficilmente chi viene scelto per questa “missione” poi si lancia in imprese memorabili. Vediamo ora, squadra per squadra (in rigoroso ordine alfabetico), chi sarebbe chiamato a difendere i pali in caso di emergenza. Sia chiaro, praticamente nessuno ha un uomo designato, ma in alcuni casi c’è chi in allenamento si è divertito a andare in porta, in altri la tendenza è quella di scegliere in base a due criteri: il fisico e l’istinto. LEGGI TUTTO