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    Giroud, una maglia da portiere col numero 9 in edizione limitata

    La giornata straordinaria del francese protagonista tra i pali sarà ricordata. Nello store e online una “9” speciale

    Una giornata da ricordare. In tutti i sensi. Dopo il finale ad alta tensione a Marassi, con Olivier Giroud protagonista tra i pali, anche il Milan ha deciso di celebrare “in modo ufficiale” la versione inedita del suo numero 9. Con un’iniziativa iconica e particolare, per tenere vivo il ricordo di una partita storica per l’attaccante… portiere. 

    L’OMAGGIO—  La Francia si era limitata ad aggiornare in modo scherzoso le convocazioni dei portieri, aggiungendo Giroud alla grafica pensata per gli estremi difensori e condividendo sui social il divertente risultato. Il Milan è andato oltre, decidendo di omaggiare la prestazione di Olivier contro i rossoblù inserendo il profilo del giocatore nella sezione dedicata ai portieri sul sito ufficiale del club. E dunque: Maignan, Sportiello, Mirante, Nava e… Giroud, addirittura primo nell’elenco in ordine di numero grazie alla sua numero nove. Inoltre, da oggi e per alcuni giorni, nei punti vendita rossoneri e sullo store online del club sarà possibile comprare la maglia da portiere con la personalizzazione “Giroud 9”. Riflessi di una serata non proprio ordinaria per il Diavolo. LEGGI TUTTO

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    Di Monte difende Sacchi: “Ma quale gesto sessista, solo un fraintendimento”

    Polemica sulla stretta di mano mancata tra Sacchi e Di Monte, l’assistente racconta la sua versione e scagiona il collega: “Nessuna mancanza di rispetto”

    Non era un gesto voluto, ma solo un gesto istintivo e un piccolo fraintendimento forse dovuto all’alta concentrazione prima di scendere in campo e arbitrare una gara di Serie A. La polemica che si era creata per la mancata stretta di mano tra Luca Sacchi e Francesca Di Monte, arbitro e guardalinee di Lecce-Sassuolo, è già stata spenta. L’assistente ha infatti raccontato la verità sull’accaduto, confermando che non ci fosse alcuna intenzionalità da parte del collega. 

    parla di monte—  “Mi dispiace che sia stato definito un caso un semplice gesto di fraintendimento: ho letto parole grosse verso un collega che non ha avuto nessuna mancanza di rispetto e verso un gesto istintivo che invece è stato definito sessista” ha raccontato Di Monte all’ANSA. L’assistente di gara ha quindi confermato la versione dell’arbitro, che qualche giorno fa aveva spiegato: “Con lei ho un rapporto splendido, a fine gara abbiamo riso insieme dell’episodio”.  LEGGI TUTTO

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    Perché Hojbjerg è l’uomo giusto per il dopo Pogba

    Il centrocampista del Tottenham è in cima alla lista bianconera per il mercato di gennaio: la sua situazione contrattuale con gli Spurs apre alla partenza da Londra

    Ci sono molti pro – ma anche qualche contro – nella valutazione di Hojbjerg sul monitoraggio di mercato della Juventus. Il club bianconero potrebbe intervenire con un innesto a gennaio, il centrocampista del Tottenham è in cima alla lista per una serie di motivazioni che renderebbero funzionale l’operazione. Sta giocando poco e ha un contratto prossimo alla scadenza: secondo indiscrezioni apprezzerebbe tanto la destinazione bianconera e non ne avrebbe fatto segreto con i suoi contatti più stretti. Alla Continassa dovrebbero però studiare l’affondo decisivo, senza tentennamenti, per strapparlo alla Premier League già a metà stagione.   LEGGI TUTTO

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    Fischietti per Lukaku? Un “braccaggio” che non si addice allo stile Inter

    Il tifo nerazzurro si prepara al ritorno di Romelu a San Siro, per la prima volta da avversario dopo il “tradimento” estivo. In uno stadio in cui il fischio è sacro – Trap lo ha insegnato – la caccia all’uomo non dovrebbe però trovare spazio

    In settimana ci hanno fatto sapere che i preparativi per il ritorno di Romelu Lukaku a San Siro del 29 ottobre sono già cominciati. Con l’anticipo che meritano i grandi eventi. La Curva Nord ha informato che, per l’occasione, saranno distribuiti 50.000 fischietti “da utilizzare a perdifiato ad ogni tocco di palla di chi ha tradito la nostra maglia”. Spicca la locuzione avverbiale “a perdifiato”cche impegna i tifosi a una certa preparazione fisica in vista del 29 ottobre, per poter disporre della sufficiente capacità polmonare. E poi, naturalmente, spicca la parola “tradito”, chiosata nel comunicato in modo inequivocabile: “Un personaggio che si è dimostrato un piccolo uomo, perché prima di essere un campione, bisogna essere uomini e saper rispettare la parola data. Ti abbiamo difeso a spada tratta e ci hai ripagato voltandoci le spalle”. Che il comportamento del calciatore belga sia stato tutt’altro che limpido è un dato oggettivo: ha lasciato l’Inter una prima volta per cercare soldi e gloria al Chelsea, è tornato pentito, con tanto di scuse ai tifosi e bacio della maglia, ha fatto finta di restare in nerazzurro l’estate scorsa, mentre flirtava con la Signora, per poi farsi incoronare ennesimo re di Roma.  LEGGI TUTTO