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    Niente Serbia per Vlahovic. Curerà la lombalgia con vista Milan

    Salterà le prossime sfide con Ungheria e Montenegro puntando a risolvere il problema fisico prima possibile

    Dusan Vlahovic salta la nazionale: trascorrerà la pausa alla Continassa, con l’obiettivo di smaltire la lombalgia e rimettersi a disposizione di Allegri alla ripresa nel big match contro il Milan. La Serbia dovrà dunque fare a meno del centravanti nelle prossime sfide in programma con Ungheria e Montenegro: la speranza del calciatore è di risolvere il problema fisico prima possibile, così da poter ritrovare continuità da qui a fine anno. E non ripetere un’altra stagione a mezzo servizio dopo i tanti forfait dell’anno scorso a causa della pubalgia. 

    VERSO IL MILAN—  Il bianconero aveva cominciato la stagione con 4 reti nelle prime quattro gare di campionato. Alla vigilia della partita con l’Atalanta, al termine della rifinitura, il giocatore ha però riferito ad Allegri del mal di schiena che aveva già dovuto gestire nella settimana precedente. Dopo il forfait nella trasferta di Bergamo ha saltato anche il derby contro il Torino: sta meglio, ma è ancora in carico ai preparatori che lo seguono in un programma personalizzato. Vlahovic a San Siro vuole esserci, da protagonista: ecco perché non ha risposto alla convocazione della Serbia, in cui spera di tornare molto presto. LEGGI TUTTO

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    Napoli, De Laurentiis e Garcia si sono incontrati: il futuro del tecnico resta incerto

    Dopo il pesante k.o. di domenica al Maradona contro la Fiorentina il presidente valuta la sostituzione

    Ore di riflessione in casa Napoli e la posizione di Rudi Garcia non appare più così solida dopo solo 10 partite, 8 di campionato e 2 di Champions e 3 sconfitte – tutte al Maradona – che hanno lasciato il segno. Fra stanotte e in mattinata il presidente Aurelio De Laurentiis ha sentito sia il tecnico che i suoi più stretti collaboratori. Il produttore è parecchio arrabbiato e anche preoccupato per quello che sta succedendo alla squadra campione d’Italia e ovviamente non vuole mettere a rischio né il cammino in Champions né quello in campionato dove però il Napoli deve rimanere saldo nelle prime quattro posizioni e attualmente ne è fuori.

    volontà—  Dall’interno emerge la volontà di cercare correttivi ma mantenere ancora l’attuale gestione tecnica. Questo non significa che intanto il numero 1 del Napoli non si guardi attorno e rimbalza ripetutamente su radio mercato il nome di Igor Tudor, il croato che ha allenato il Marsiglia nell’ultima stagione. Insomma ci potrebbero essere novità a breve, perché se De Laurentiis decidesse di cambiare lo farebbe in maniera netta e rapida senza perdere troppo tempo. Anche perché così darebbe modo al nuovo tecnico di preparare un po’ la squadra (anche se la maggior parte sono nazionali) durante questa sosta. LEGGI TUTTO

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    Inter, idee per gennaio: piace Taremi, sogno Gimenez

    Arnautovic è ai box, e anche quando ha giocato non ha dato garanzie, come Sanchez. I nerazzurri non hanno budget extra per gli acquisti, ma sul mercato qualche spiraglio si apre. Piace anche Krstovic del Lecce, ma…

    La scelta di non mettere sotto contratto un attaccante svincolato dopo l’infortunio di Marko Arnautovic è stata fatta da qualche settimana, ovvero nelle ore immediatamente successive alla distrazione muscolare alla giunzione miotendinea del bicipite femorale della coscia sinistra occorsa all’austriaco.  LEGGI TUTTO

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    CalVARese: Pulisic, l’angolare chiara: quel pallone interrompe la rotazione

    L’episodio più discusso del weekend di Serie A è il gol di Pulisic che ha dato al Milan la vittoria al Ferraris contro il Genoa. Quella di Marassi è stata una partita difficile per l’arbitro Piccinini, che nel finale ha estratto il rosso per i due portieri, Martinez e Maignan. Per la prima volta nella storia del campionato, fra i pali sono andati due giocatori di movimento.
    L’episodio che ha fatto discutere
    Veniamo all’azione “incriminata”. Minuto 87, il Milan attacca. Musah mette un cross a centro area, Pulisic tocca il pallone con la gamba, si gira velocemente e con una grande giocata segna l’1-0. L’arbitro convalida il gol, nessuno protesta. In tv mostrano le prime inquadrature e tutto passa nelle mani del VAR. Dopo circa due minuti, il gol viene confermato. In zona mista il presidente rossoblù Zangrillo è furibondo: «Quando non c’è la ragionevole certezza soccombiamo sempre noi», dice riferendosi a un sospetto tocco di mano del calciatore statunitense. Per un giudizio più approfondito servirà aspettare due settimane: dopo la sosta ascolteremo gli audio di Open Var. Intanto possiamo farci un’idea: il gol di Pulisic andava annullato? LEGGI TUTTO