consigliato per te

  • in

    Roma, nuovo sponsor: Riad si propone, ma…

    Le due città sono fra le candidate all’assegnazione dell’Expo 2030: la scelta sarà fatta il 28 novembre dal Bureau International des Expositions, a Parigi

    Non è un mistero che la Roma sia da mesi alla ricerca di un nuovo “main sponsor” dopo la rottura con Digitalbits, ma l’offerta che gli è giunta è di quelle che fanno discutere. Infatti, l’Arabia Saudita ha proposto al club di mettere sulla maglia lo sponsor di Riad (“Visit Riad” o “Experience Riad”) per una cifra intorno agli 8 milioni a stagione, bonus esclusi. 

    conflitto d’interessi—  Qual è il problema? Che proprio Riad (con la sudcoreana Busan) è in lizza con Roma come sede dell’Expo 2030, che sarà scelta il 28 novembre dal Bureau International des Expositions, a Parigi. La città che si aggiudicherà l’Expo avrà una ricaduta economica stimata intorno ai 10 miliardi di euro ed è per questo che governo e Comune sperano, nonostante si sussurri che la Francia appoggi Riad. La notizia della trattativa (peraltro non la sola che la Roma sta portando avanti: ci sono anche compagnie aeree) è giunta anche in Campidoglio e naturalmente non ha fatto piacere, visti i rapporti che ci sono per via della questione nuovo stadio a Pietralata. In ogni caso, tutto dovrebbe essere ufficializzato solo dopo la decisione del Bureau. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, con la Juve out anche Soppy: le scelte (obbligate) di Juric

    Sabato si giocherà il derby e il Torino adesso perde anche il terzino di spinta Soppy. Come se non bastasse la moria di difensori centrali, che obbligherà Juric a schierare il centrocampista Tameze nella difesa a 3, con Schuurs e Rodriguez.
    Torino, il comunicato su Soppy
    “Gli accertamenti strumentali cui è stato sottoposto Brandon Soppy, uscito anzitempo lunedì sera nella partita contro il Verona, hanno evidenziato una lesione di II grado ai muscoli ischiocrurali della coscia sinistra. La prognosi verrà determinata secondo l’evolversi clinico dell’infortunio”: questo il bollettino medico diffuso dal Torino.
    Toro, scelte obbligate
    Di conseguenza, oltre alla situazione di crisi emergenziale in difesa, l’allarme rosso risuona anche sulle fasce: con Vojvoda ancora in fase di recupero, disponbile nella migliore delle ipotesi solo nel secondo tempo, sulle corsie le scelte sono obbligate, senza alternative di ruolo: Bellanova a destra e Lazaro a sinistra. LEGGI TUTTO

  • in

    Juve, buone notizie in vista derby: Allegri recupera Milik

    L’attaccante polacco è tornato a lavorare in gruppo e potrebbe giocare sabato accanto a Chiesa. Allenamento personalizzato per Vlahovic e fastidio a una caviglia per Kostic

    Milik c’è, Vlahovic no. E si ferma anche Kostic per un leggero fastidio alla caviglia. Ma se l’esterno serbo domani dovrebbe tornare a lavorare con i compagni, resta in forte dubbio il recupero DV9 per il derby di sabato: Dusan anche stamattina ha svolto una seduta personalizzata, si preannuncia una decisione last minute. E al momento negli ambienti vicino al giocatore nessuno si sbilancia. In attesa di capire l’evolversi della lombalgia del centravanti bianconero, assente già a Bergamo, la Juventus si è avvicinata alla sfida contro il Torino con un allenamento (il primo della giornata) davanti a un centinaio di tifosi e con la buona notizia notizia di Milik, tornato con i compagni dopo il forfait contro l’Atalanta a causa di un fastidio al polpaccio. Recupero importante a prescindere e a maggior ragione vista la situazione di Vlahovic. 

    PROVE DI DIFESA 4—  Massimiliano Allegri ha sfruttato uno degli ultimi tre allenamenti prima del derby anche per qualche esperimento tattico: provata la difesa a 4 con Weah terzino destro (con McKennie di nuovo mezzala) e Danilo o Cambiaso a sinistra. Rotazioni anche in attacco: dal solito attacco a due punte (Chiesa-Milik) alla variante tridente con Miretti (o Yildiz) alle spalle di Chiesa e Kean. In campo con la prima squadra, viste le assenze di Alex Sandro, De Sciglio, Kostic, Vlahovic e Pogba (sospeso in via cautelare per doping, domani le controanalisi), anche il giovane Filippo Grosso, figlio del Fabio Mondiale, ex bianconero ora allenatore del Lione. LEGGI TUTTO

  • in

    Soulé, tra exploit al Frosinone e rinnovo Juve: pronta la mossa di Spalletti

    Gli occhi di Luciano Spalletti sulla nuova Joya. Il boom di Matias Soulè col Frosinone non sta passando inosservato, tanto che nelle ultime 2 gare di Serie A dei gialloazzurri contro Fiorentina e Roma c’erano degli scout della Nazionale azzurra per visionare con attenzione il gioiellino argentino di proprietà della Juventus. La scelta della dirigenza bianconera di mandarlo a giocare in prestito in una squadra italiana si sta rivelando vincente, visto che alla corte di Di Francesco il talento classe 2003 ha trovato l’ambiente giusto per giocare con continuità e provare a consacrarsi. D’altronde il talento non è mai mancato al calciatore scuola Velez. Gli serviva soltanto avere la possibilità di metterlo in mostra. Occasione arrivata ad agosto grazie al lungo corteggiamento di Guido Angelozzi, che per settimane si è speso in prima persona per convincere Matias a sbarcare in Ciociaria. Insistenza premiata, verrebbe da dire.

    Soulè, la somiglianza con Dybala

    E adesso il Frosinone si gode il boom dell’esterno offensivo che sempre più addetti ai lavori accostano per qualità tecnica e movenze a un certo Paulo Dybala. Proprio della Joya, Soulè punta a diventare l’erede in bianconero nella prossima stagione. Una crescita che fa sorridere anche il suo agente (Martin Guastadisegno), che nei prossimi mesi conta di sedersi al tavolo delle trattative con Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna per discutere del rinnovo del contratto attualmente in scadenza nel 2026. Un prolungamento (con relativo adeguamento dell’ingaggio…) tra l’altro pure nei piani degli stessi dirigenti juventini, che credono tanto nelle doti di Soulè. Per questo hanno preferito cederlo in prestito quest’estate, piuttosto che ascoltare le proposte di club come Feyenoord e Betis Siviglia che lo volevano a titolo definitivo. LEGGI TUTTO

  • in

    Cinque sberle nel derby, poi il Milan ha preso il passo Champions: ecco cos’è cambiato

    Perdere un derby a volte – diciamo pure spesso – si porta dietro ripercussioni lunghe e sanguinose (fra gli esempi recenti più eclatanti il 2-1 rossonero in rimonta del febbraio ’22). Figurarsi perderlo 5-1. Avrebbe potuto essere uno sprofondo protratto nel tempo, e invece il Milan ha saputo risollevarsi subito. Usando cinque ottime armi: cinque come i gol incassati nella stracittadina. La prima è quella che più fa felice il club: l’apporto del mercato. Reijnders, Loftus-Cheek, Pulisic, Musah, Sportiello, negli ultimi tempi anche Okafor. Il Diavolo ha cambiato volto, ed è un volto che piace e funziona. Soprattutto i primi tre hanno alzato la qualità e dato imprevedibilità a una squadra che ormai, solo con i vecchi interpreti, era diventata facilmente leggibile. LEGGI TUTTO