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    Mauro e gli “equivoci tattici” di Allegri: “Perché la Juve gioca così?”

    Massimo Mauro è intervenuto ai microfoni di Pressing per parlare del momento in campionato della Juventus, dopo il pari di Bergamo contro l’Atalanta. L’ex centrocampista bianconero ha dichiarato: “Non è stata una bella partita né per quanto riguarda la Juventus né per quanto riguarda l’Atalanta. Solo che l’Atalanta ha cercato di farla, è un po’ più complicato attaccare quando hai una squadra tutta nella tua metà campo e invece la Juventus ha fatto due contropiedi e basta, un po’ poco però ho visto la classifica e mi sembra che 14 punti siano tanti, è nelle prime quattro e per adesso quello che dice Allegri è legge e verità e credo però che una squadra come la Juventus debba fare di più, dovrebbe giocare un po’ meglio e creare qualche occasione da gol in più anche con tantissime assenze”.
    Una domanda per Allegri
    Il commentatore ha espresso anche più di un dubbio sull’utilizzo di McKennie come quinto di centrocampo a destra al posto di Timothy Weah: “La Juventus fa difficoltà ad attaccare in massa e penso che ci siano degli equivoci tattici che non consentono questo ed uno per esempio è McKennie ala destra. Onestamente non riesco a capire, forse Allegri pensa che non può giocare mezzala però lì è difficile da capire e non c’è sfogo perché tenta il dribbling ma non ci riesce mai perché non è nelle sue corde poi davanti con Kean e Chiesa solamente ha fatto difficoltà. La Juventus è una grande squadra e non può a Torino subire il Lecce. Contro la Lazio mi sono divertito, ma perché Weah non gioca e gioca McKennie?”. LEGGI TUTTO

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    Juve, la scalata di Turicchia: “La ricetta? Cambiare stile di gioco restando se stessi”

    Il terzino sinistro brilla in Next Gen e guarda alla prima squadra: “Per seguire le orme del percorso fatto da Iling, Miretti e Soulé”

    Riccardo Turicchia (classe 2003) è uno dei giovani che più si sono messi in luce nel settore giovanile della Juventus negli ultimi anni. Dopo i primi passi nel Borgo Tossignano, passato dall’Imolese e dal Cesena, ha completato la formazione a Vinovo sin dall’Under 17. Ha fatto due anni sotto la gestione di Andrea Bonatti, fino alla Primavera, e gli ultimi due con Massimo Brambilla in Next Gen. Il primo biennio lo completò alla Final Four di Nyon, in Youth League, l’anno scorso ha invece giocato la finale di Coppa Italia di Serie C (persa col Vicenza) e quella del Mondiale Under 20 (persa contro l’Uruguay) con la Nazionale azzurra. La costanza nel lavoro e la voglia di migliorarsi lo contraddistinguono anche quest’anno, al secondo anno in Next Gen, nonostante un avvio di stagione un po’ più traballante del solito per i bianconeri.  LEGGI TUTTO

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    Sarri-Lazio, alta tensione: l’ombra di Tudor sul futuro

    La presenza di Igor Tudor in tribuna sabato pomeriggio a San Siro non è passata inosservata. Il tecnico croato ha seguito dal vivo Milan-Lazio con l’occhio dello spettatore interessato. Decisamente troppo, tanto che nelle ultime ore si è scatenato il tam tam mediatico. Non è un mistero, infatti, che l’ex allenatore del Marsiglia sia stato proposto al club del presidente Claudio Lotito tramite intermediari.
    Lazio, avvio da incubo
    D’altronde il peggior avvio di stagione dei biancocelesti negli ultimi 40 anni autorizza riflessioni sulla posizione di Maurizio Sarri. I 7 punti conquistati in 7 gare sono un bottino troppo magro per chi l’anno scorso ha centrato il secondo posto. La Lazio non faceva così male a inizio campionato dalla stagione 1983/84 (era una neopromossa), quando – nonostante la presenza in rosa di giocatori del calibro di Giordano e Laudrup – si salvò solamente all’ultima giornata. Quattro sconfitte in 7 partite sono decisamente troppe, al netto di un calendario complesso (trasferte contro Napoli, Juve e Milan). Ecco perché nelle prossime gare il patron laziale si aspetta una svolta e pure in fretta. LEGGI TUTTO

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    Napoli Primavera travolto dal Real Madrid: dominio Blancos e 4-0

    Al Piccolo di Cercola la squadra di Tedesco nulla ha potuto contro le giovani merengues trascinate dall’ottimo Gonzalo. Nel girone azzurri ancora fermi a zero punti

    Troppa differenza di valori in campo tra Napoli Primavera (che milita nel campionato Primavera 2) e la Juvenil A del Real Madrid con i Blancos che nel secondo turno del girone di Youth League si sono imposti per 4-0 al Piccolo di Cercola sui volenterosi ragazzi di mister Tedesco. 

    dominio—  Vigliotti e compagni hanno provato ad opporre una strenua resistenza ai ragazzi di Arbeloa ma ovviamente Gonzalo (autore di una doppietta) e compagni hanno menato le danze dal primo all’ultimo minuto. Spagnoli avanti – proprio con Gonzalo – con un tiro sotto l’incrocio dei pali al 21′. Da quel momento, come facilmente preventivabile, il Real ha imperversato ed in tre minuti ha chiuso la pratica: Angel di testa ha battuto il portiere azzurro Turi al 37′ mentre al 40′ Iker Bravo ha fornito a De Llanos il pallone che quest’ultimo ha trasformato nel 3-0. Girandola di cambi nella ripresa ma risultato mai in discussione e poker dei Blancos ancora con Gonzalo su lancio in profondità di Perea. Azzurri ancora a quota zero punti e Real in testa al girone a punteggio pieno, insieme con il Braga che ha battuto l’Union Berlino. LEGGI TUTTO

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    Youth League: Inter, pari beffa col Benfica. Poker Real Madrid al Napoli

    Pomeriggio amaro per le italiane in Youth League. Ancora una volta è stato un gol nel finale a separare l’Inter Primavera dalla vittoria. E’ successo con la Real Sociedad alla prima giornata, ed è capitato contro il Benfica, stavolta in casa al Konami Center. Anche un pizzico di sfortuna per i ragazzi di Chivu che sono rimasti in dieci per l’espulsione di Cocchi (doppia ammonizione). Gara senza storia quella tra il Napoli Primavera e il Real Madrid Juvenil A, con i blancos che hanno calato il poker al Giuseppe Piccolo di Cercola.
    Inter-Benfica, pari e rimpianti
    Un pareggio per l’Inter che alla fine ha lasciato l’amaro in bocca a mister Chivu e i suoi ragazzi. Sull’1 a 0 diverse anche le occasione sciupate, soprattutto quella di Kamate nella ripresa dove il suo mancino si è stampato sulla traversa da ottima posizione. Un punto che ha dato continuità all’ottimo momento sin qui tra campionato (4 vittorie e un pari) e Youth League (2 pareggi). A portare avanti i nerazzurri ci ha pensato Berenbruch al 12esimo della prima frazione. Nel finale, però, è stato Rego a beffare la formazione milanese con il suo tiro deviato da un difensore e ha scavalcato Calligaris, incolpevole nell’occasione. Nerazzurri dunque al secondo posto con due punti insieme al Benfica, comanda il Salisburgo a 4. In campo per le italiane anche il Napoli nell’attesissima sfida contro il Real Madrid… LEGGI TUTTO

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    Marchegiani esalta McKennie e consiglia Allegri: “La Juve ha un problema”

    “C’erano diverse assenze nella Juventus. Sugli esterni è molto strano perché Allegri era partito con Cambiaso e Weah che sembravano dessero più imprevedibilità, adesso è tornato McKennie che è un soldato e dall’altra parte Kostic che però è vero, dà sempre l’impressione di poter fare qualcosa in più rispetto a quello che fa, l’anno scorso ha fatto un periodo in cui chiunque aveva davanti metteva la palla in mezzo”. Ospite negli studi televisivi di Sky Sport, l’ex portiere di Lazio e Nazionale Luca Marchegiani ha commentato le recenti scelte del tecnico della Juventus Massimiliano Allegri sulle corsie esterne nel classico 3-5-2.
    Su McKennie, Kostic e Chiesa
    “McKennie ha fatto due-tre partite bellissime ed è stato anche decisivo, ma alla fine McKennie è McKennie. Kostic e Chiesa incompatibili? Se a Chiesa gli togli la possibilità di partire dall’esterno lo cambi, io Chiesa è l’unica cosa che non toccherei in questo momento. Non credo che se Chiesa si defila un po’ Kostic non può più giocare”, conclude Luca Marchegiani. LEGGI TUTTO