consigliato per te

  • in

    Milan, il bilancio sorride: utile di 6 milioni e ricavi record per oltre 400

    L’esercizio chiuso a giugno registra voci molto positive. Il segno più mancava da 16 anni

    Le anticipazioni in chiave positiva si susseguono ormai da mesi, e ora che la data dell’assemblea dei soci si avvicina (fine ottobre), filtrano dati ancora più verosimili sullo stato di salute finanziario del Milan. Che non è solo buono ma ottimo, soprattutto alla luce degli anni bui da cui arrivava il Diavolo sotto questo aspetto.

    Intanto, come sottolinea l’analisi di Calcio&Finanza, trova ulteriore conferma il segno “più” che comparirà nel bilancio chiuso il 30 giugno 2023, e che mancava da quasi sedici anni (esercizio chiuso il 31 dicembre 2006). Un risultato netto positivo che dovrebbe essere di 6 milioni e che abbatte i 66,5 milioni di rosso registrati lo scorso anno. Ma c’è anche un altro dato particolarmente lieto per il club rossonero. Ed è quello dei ricavi – voce particolarmente attenzionata da Cardinale – che si prevede oltre i 400 milioni. Una cifra mai raggiunta dalla società, spinta dall’aumento dei ricavi commerciali e dalle sponsorizzazioni (ma non solo). Basti pensare che il precedente esercizio si era chiuso con entrate per 297 milioni. LEGGI TUTTO

  • in

    Voti Lazio-Toro: Rovella personalità, Ricci si perde, Bellanova fuori tempo

    Lazio
    Provedel 6: Il bagher iniziale su Vlasic per poco non diventa un assist per Zapata. Poi rischia poco, portando a casa il primo clean sheet stagionale.
    Lazzari 6.5: Le solite sgroppate stavolta offrono una soluzione in più. Chiude il triangolo con Anderson servendo col contagiri a Vecino il pallone del vantaggio. Hysaj (35′ st): ng.
    Casale 6.5: Deve badare ai continui cambiamenti della trequarti granata, rimane solido e riscatta prestazioni fin qui non all’altezza.
    Romagnoli 7: Regge bene l’urto di Zapata, cliente scomodissimo vedendo la precarietà difensiva di quest’avvio di stagione. Non cambia la storia quando prende in consegna Sanabria.
    Marusic 6: Più bloccato nonostante un innocuo Bellanova. Non ha la stessa gamba di Lazzari e si limita a contenere le poche sfuriate di Vlasic.
    Vecino 7: Nel nuovo centrocampo di Sarri lui ha le stesse consegne di Milinkovic-Savic. Basta guardare il gol e l’attacco sul primo palo tipico del serbo che fu. Guendouzi (29′ st) 6: Lotta e gestione per mettere in cassaforte la vittoria.
    Rovella 6.5: Con personalità all’esordio da titolare: pretende il pallone, rimane lucido nonostante la pressione, concentrato quando c’è da abbassarsi per ripulire.
    Luis Alberto 6.5: Non le solite magie, accantonate a favore di una gara intelligente e meno appariscente del solito. Ricuce e non si risparmia nella corsa.
    Felipe Anderson 7: Apre il campo a Lazzari per la rifinitura dell’1-0, centellina gli strappi ma i due gol passano dai suoi piedi. Delizioso il tocco morbido per Zaccagni.
    Immobile 5.5: Gode di fiducia illimitata, l’immenso sacrificio però non gli evita un’altra insufficienza. Deve ritrovare gamba e soprattutto brillantezza. Castellanos (28′ st) 6: Per poco non si regala un gol in rovesciata spettacolare.
    Zaccagni 7: Gol in stile derby, da quella mattonella difficilmente sbaglia. Rimane l’uomo più pericoloso del tridente, dalle sue giocate anche un paio di ammonizioni avversarie. Isaksen (35′ st): ng.
    All. Sarri 6.5: Vittoria che sa di liberazione. Dà ossigeno a classifica e ambizioni, ora va a caccia di continuità. Bene il centrocampo, che sia la svolta? LEGGI TUTTO

  • in

    Vlahovic, allarme rientrato. Kean salta anche l’Atalanta

    Quattro giocatori hanno invece svolto un lavoro personalizzato, come da programma: Chiesa, Fagioli, Bremer e Danilo

    Allarme rientrato su Vlahovic, almeno per adesso. L’attaccante serbo si era allenato a parte ieri per lo stesso fastidio alla schiena che lo aveva un po’ limitato la scorsa settimana, ma questa mattina è stato regolarmente in gruppo per tutta la seduta. In vista della trasferta di Bergamo, contro l’Atalanta, nessun problema. Altri quattro giocatori hanno invece svolto un lavoro personalizzato, come da programma: Chiesa, Fagioli, Bremer e Danilo. Discorso a parte per Kean, per il quale filtra una fiducia crescente sulla possibilità di tornare presto a disposizione di Allegri, ma per il momento è da ritenere ancora out. 

    VERSO L’ATALANTA—  Contro l’Atalanta i bianconeri giocheranno uno scontro diretto per le prime quattro posizioni, quelle che Allegri ha indicato come obiettivo realistico della stagione. Si prospettano almeno 3-4 ballottaggi nella formazione iniziale. Dietro tra Gatti e Rugani, in mezzo tra Miretti e Fagioli e sulla fascia sinistra tra Kostic e i giovani Cambiaso e Iling, con quest’ultimo che è stato pure tra gli osservati speciali dell’Atalanta in sede di mercato. La quarta decisione riguarda l’attacco: se Vlahovic riuscirà a star bene partirà dall’inizio, con Milik che potrebbe contendere l’altra maglia a Chiesa. Quest’ultimo vive un ottimo momento di forma: potrebbe essere la vera chiave del match per mettere in difficoltà, nel momento clou della partita, la formazione di Gasperini. C’è comunque tanto tempo ancora per fare tutte le valutazioni del caso. LEGGI TUTTO

  • in

    Da Totti e Baggio fino a Samarzdic: quando Napoli diventa teatro del gol della vita

    La bicicletta di Zola, lo slalom di Di Canio, la finta di Roby e non solo: tutte le reti da cineteca che hanno illuminato il Maradona

    Il più bel gol della loro vita? Citofonare Napoli, via Jacopo de Gennaro, quartiere Fuorigrotta e fermarsi a contemplare quel perimetro magico di 68 metri per 110. Sarà lo spirito di Maradona – lì dove tutto chiede bellezza – uno spirito evocato ovunque, che aleggia soprattutto in questo stadio che era il San Paolo e che ora si chiama con il suo nome. O forse sarà l’aria di Napoli, la brezza del golfo, il silenzio mistico del Vesuvio che regna sulla città. LEGGI TUTTO

  • in

    Pagelle Cagliari-Milan: Tomori alla Pippo Inzaghi, Luvumbo assatanato

    CAGLIARI
    Radunovic 4.5: Protagonista, in negativo, sull’1-1, visto che perde un facile pallone su cross di Pulisic. Poi salva su Theo, ma sull’angolo arriva la sassata di Reijnders che devia, senza fortuna, sul ginocchio di Tomori. Freddato dalla distanza da Loftus-Cheek
    Wieteska 5.5: Controlla Pulisic per 40’, poi va in affanno. Esce per questioni tattiche e perché ammonito
    Oristanio (1’ st) 6: Impegna Sportiello
    Dossena 6: Un paio di chiusure importanti
    Hatzidiakos 6: Attento, dal suo lato il Milan non sfonda
    Zappa 5.5: Ha spazio e spinge molto in avvio, ma subisce i dribbling di Pulisic
    Sulemana 5.5: Quando Reijnders si accende, fatica a tenerlo
    Makoumbou 5.5: A protezione della difesa, ma poco altro
    Nandez 6.5: Si propone molto in fase offensiva, è una spina nel fianco. Bello il tocco per Luvumbo-gol. Mezzala sinistra, poi ala su entrambe le fasce: è l’ultimo a mollare
    Augello 6: Bene in fase di contenimento: non abbocca alle finte di Chukwueze e in diagonale respinge molti cross
    Petagna 5.5: Fa a sportellate con Thiaw, si nota solo per una sponda
    Shomurodov (23’ st) 5.5: Non incide
    Luvumbo 7: Assatanato, il tracciante di sinistro con cui sblocca la gara è solo la gemma più splendente
    All. Ranieri 5.5: Nandez e Luvumbo non bastano, ma senza l’errore di Radunovic chissà come sarebbe andata. La salvezza passerà da gare diverse LEGGI TUTTO

  • in

    Corsa scudetto, in cinque per il tricolore: le squadre a confronto punto per punto

    INTER- La capolista (per differenza reti) è stanca fisicamente, ma pare consapevole di quel che serve per non drammatizzare eccessivamente quella che è la prima sconfitta stagionale nel contesto di un eccellente avvio di anno. Certo, dopo il derby non ha mai davvero convinto in tre partite, ma una vittoria convincente  limiterebbe il passo falso infrasettimanale a… un passo falso.​MILAN- Si poteva pensare che gli schiaffoni nel derby avrebbero fatto danni inenarrabili, e invece la reazione è stata immediata. Lo 0-0 col Newcastle può sembrare un brodino, in realtà è stata una prova di forza a cui è mancato “solo” il gol. Poi due vittorie in campionato, segno che anche le gambe al momento rispondono bene.​JUVENTUS- È una Juve che corre, denotando una buona preparazione fisica collettiva, ma che mentalmente ancora non ha trovato una stabilità affidabile, alternando gare, o frazioni di gare, di grande presenza ed attenzione, a fasi “farfalline”, per dirla all’Allegri, condite da cali di concentrazione ed errori individuali.​ATALANTA- Non è la miglior versione dell’Atalanta di Gasperini in entrambe le fasi di gioco, ma per ora sta comunque funzionando e lo confermano i tre successi di fila. ​NAPOLI- Sul piano fisico, il Napoli non sembra avere particolari problemi. Sia a Bologna che contro l’Udinese le prestazioni sono state positive. L’aspetto mentale, invece, è diverso: resta da capire come la squadra assorbirà le tensioni del caso Osimhen.  LEGGI TUTTO

  • in

    Lo shopping degli arbitri. E quel regalo che costò caro

    La terna a Milano per una sfida di Coppa Uefa a fare compere nel quadrilatero della moda. Un dirigente della squadra di casa che salda il conto. E una denuncia per tentata corruzione

    Milano, un negozio di abbigliamento in una nota via del centro. Alla cassa si presentano tre uomini, in mano stringono un bel po’ di giacche, camicie, cravatte, persino mutande. Stanno per pagare, ma alla cassa la commessa scuote la testa. In quel negozio non si accettano sterline. I tre sono affranti, o danno l’impressione di esserlo. Dietro di loro, un quarto uomo. Sorridente, elegantissimo, amabile nel porgersi. Li ha accompagnati nella boutique, poi si è fatto da parte. Ora chiede spiegazioni. Si sente rispondere: “Non accettano i nostri soldi”. La replica è immediata, da uomo di mondo quale è. “Non c’è problema”. “Ma si figuri, non penserà mica…”. “Ma no, si figuri lei”. “Appena possibile sarà nostra premura restituirle tutto”. “Ma certo, a disposizione”. LEGGI TUTTO