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    Diretta Napoli-Udinese ore 20.45: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    Il Napoli riceve l’Udinese nel sesto turno di Serie A. La formazione guidata da Rudi Garcia ha rimediato appena due punti nelle ultime tre giornate di campionato, perdendo in casa contro la Lazio e poi pareggiando in trasferta contro Genoa e Bologna. Gli azzurri sono settimi, con Torino e Frosinone, a quota 8 punti.
    L’Udinese di Sottil ha invece ottenuto solo tre pari nelle prime cinque giornate ed è a caccia della prima vittoria in campionato. Condivide il terzultimo posto della classifica di Serie A con la Salernitana a quota 3. I friulani, inoltre, hanno finora trovato una sola rete e non hanno trovato la via del gol nelle ultime tre gare.
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    Dove vedere Napoli-Udinese: diretta tv e streaming
    La partita tra Napoli e Udinese è in programma alle 20.45 allo stadio Maradona e sarà visibile in diretta su Dazn.
    DAZN Start da 9,99€ con Serie A TIM inclusa fino al 31/10/23. Attiva ora!
    Napoli-Udinese, probabili formazioni
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Natan, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Garcia. A disposizione: Contini, Idasiak, Zanoli, Olivera, Elmas, Gaetano, Cajuste, Zerbin, Simeone, Lindstrom, Raspadori. 
    UDINESE (3-5-2): Silvestri; Perez, Bijol, Kristensen; Ebosele, Samardzic, Walace, Lovric, Kamara; Success, Lucca. Allenatore: Sottil. A disposizione: Okoye, Malusà, Guessand, Ferreira, Camara, Zarraga, Thauvin, Aké, Pafundi. 
    ARBITRO: Manganiello di Pinerolo
    ASSISTENTI: Mastrodonato-Yoshikawa
    QUARTO UOMO: Marinelli
    VAR: Di Martino
    AVAR: Marini
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    Albertosi ci crede: “Seconda stella? Il Milan può farcela”

    L’ex portiere rossonero vede poche differenze tra le due squadre di Milano: “Il derby è una storia a parte. L’Inter è più forte, ma non c’è tutta questa distanza”

    Quando si gioca Cagliari-Milan, il cuore di Enrico Albertosi si divide a metà. In Sardegna ha conquistato un titolo storico nel ‘70, in rossonero ha vinto lo scudetto della stella nove anni dopo. Ricordi preziosi. «A Milano, nessuno di noi avrebbe mai pensato di farcela. Non eravamo i favoriti, ma partimmo bene e riuscimmo nell’impresa grazie alla fiducia di Liedholm. Ci trattava come figli, quell’unione portò lontano». Con entrambe le squadre, Ricky è stato un numero uno tra i pali. Punto di partenza di quelle antiche filastrocche che, aiutando a memorizzare formazioni iconiche, raccontano un calcio d’altri tempi. LEGGI TUTTO

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    Diretta Inter-Sassuolo ore 20.45: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    Il Sassuolo condivide l’undicesimo posto nella graduatoria di Serie A con il Bologna a quota 6 punti e ha vinto due delle ultime tre partite, battendo Verona e Juventus e perdendo in casa del Frosinone. 
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    Dove vedere Inter-Sassuolo: diretta tv e streaming
    La partita tra Inter e Sassuolo è in programma alle ore 20.45 a San Siro e sarà visibile in esclusiva in diretta su DAZN e Sky Zona Dazn (214).
    DAZN Start da 9,99€ con Serie A TIM inclusa fino al 31/10/23. Attiva ora!
    Inter-Sassuolo, probabili formazioni
    INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Frattesi, Calhanoglu, Dimarco; Thuram, Martinez. Allenatore: Inzaghi. A disposizione: Audero, Di Gennaro, De Vrij, Bisseck, Darmian, Carlos Augusto, Asllani, Agoume, Mkhitaryan, Klaassen, Sanchez, Sarr.
    SASSUOLO (4-2-3-1): Cragno; Toljan, Erlic, Tressoldi, Pedersen; Henrique, Racic; Berardi, Throstvedt, Laurentie; Pinamonti. Allenatore: Dionisi. A disposizione: Pegolo, Consigli, Viti, Vina, Ferrari, Missori, Boloca, Obiang, Bajrami, Ceide, Mulattieri, Castillejo, Volpato. 
    ARBITRO: Massimi di Termoli
    ASSISTENTI: Rossi- Dei Giudici
    QUARTO UOMO: Di Bello
    VAR: Abbattista
    AVAR: Guida
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    I 70 anni dell’implacabile Gentile

    Vita e carriera di un marcatore feroce ma non cattivo, è il simbolo del terzino-mastino, quando in Italia si marcava rigorosamente a uomo

    Nell’epocale filastrocca che ha segnato l’immaginario della generazione degli anni 80, Gentile viene dopo Zoff e prima di Cabrini, incastonato per sempre lì, concentrato e guardingo, dedito alla marcatura di un avversario, solitamente il più temibile. Nel festeggiarlo nel giorno dei suoi 70 anni bisogna partire smentendo una fake che lo accompagna da sempre.  LEGGI TUTTO

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    Pioli contro Ranieri, i due migliori “nemici” uniti da trent’anni

    Insieme a Firenze dal 1993 al 1995. Baiano: “Stefano ha preso da lui l’approccio e lo stile pacato”

    Il Milan di Pioli impegnato nella ricorsa al vertice, il Cagliari di Ranieri alla ricerca della prima vittoria stagionale. Il Milan sarà tutto nuovo, per cui anche Ranieri potrà restare spiazzato: conosce Pioli (e molte delle sue mosse, non tutte…) dal 1993. L’incontro a Firenze, quando Ranieri arrivò sulla panchina viola. Pioli era uno dei riferimenti della difesa della Fiorentina dal 1989. Al primo anno insieme riportarono la squadra, retrocessa in B dopo 55 anni, di nuovo in A. L’anno dopo, con Rui Costa tra gli acquisti estivi, un comodo decimo posto. L’anno dopo ancora Pioli salutò diretto a Padova. Non è stato l’unico incrocio tra i due: nel 2007 Ranieri sostituì Pioli, esonerato, sulla panchina del Parma. Ranieri raccolse il lavoro di Pioli, come Pioli aveva già fatto con le dritte di Ranieri a Firenze. In quella squadra di metà anni novanta segnava Ciccio Baiano: “Pioli era silenzioso, ma aveva leadership. Quando parlava in campo o nello spogliatoio dava sicurezza. La stessa di Ranieri che motivava senza appesantirci, senza troppo stress e caricandosi sulle sue spalle le pressioni maggiori. In questo sono uguali ancora oggi: due persone equilibrate, che non urlano, che trasmettono un evidente senso di appartenenza, che non si esaltano e non si deprimono. Quando sento parlare Stefano ascolto una persona che sa tanto di calcio, che ha grandi competenze. Dopo il 5-1 nel derby immagino non abbia ribaltato sedie e tavolo. Ranieri ha lo stesso atteggiamento, lo stesso approccio ai giocatori e all’ambiente e certamente le stesse competenze. A noi, e a Pioli, diceva: ‘Prima dovete essere uomini, poi calciatori’. A Stefano auguro di essere protagonista in campionato e Champions, e so che potrà esserlo. A Ranieri la salvezza: con la sua esperienza saprà cambiare la mentalità del gruppo. Un conto è lottare per vincere la B, un altro lottare per restare in A”.

    migliori nemici—  Con questi obiettivi Cagliari e Milan si sfidano nel pomeriggio: i due allenatori, nati entrambi il 20 ottobre, saranno di nuovo avversari. Sarà l’ottava volta: tre ne ha vinte Pioli, in quattro occasioni è finita in pareggio, Ranieri è a zero. Due migliori nemici: Pioli ha “grande rispetto per Ranieri”, e all’inizio della carriera in panchina lo aveva definito “il maestro”. Aveva spiegato: “Da lui ho appreso molto, sia come allenatore che come persona”. Ranieri, più di recente, ha ricambiato: “Pioli si ispira a me? No, mi ha superato. Stefano sta dando tanto al calcio italiano”. Prima della partita il solito, caloroso, abbraccio. Poi saranno avversari e dopo ancora torneranno a volersi bene. Almeno fino alla prossima sfida. LEGGI TUTTO

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    D’Aversa polemico su Juve-Lecce: “Valutazioni arbitrali errate”

    L’allenatore dei giallorossi Roberto D’Aversa ha commentato ai microfoni di Dazn la sconfitta: “C’è rammarico per la deviazione lampante di Rabiot sul calcio d’angolo, non deve intervenire sempre il VAR. Si può valutare anche se c’è un fallo di mano. Credo che delle valutazioni siano state sbagliate, detto questo non abbiamo perso per gli episodi arbitrali. Nei miei giocatori c’è correttezza, sicuramente Kaba non voleva simulare, questo è evidente. Perdiamo un giocatore importante per questi due gialli, si può vedere meglio a volte ma guardiamo avanti, non mi va di creare alibi ai miei giocatori. La partita è stata equilibrata, potevamo pareggiarla, si è fatto poco in attacco ma sul piano difensivo abbiamo concesso poco”
    Sulla partita
    “Nel primo tempo abbiamo fatto una ottima fase difensiva, concedendo poco. Potevamo fare meglio quando avevamo la palla, spesso e volentieri abbiamo forzato le giocate concedendo contropiedi. Sicuramente si poteva fare meglio, al di là degli episodi favorevoli o sfavorevoli” LEGGI TUTTO