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    L’Inter perde Frattesi: risentimento ai flessori della coscia destra, salta due partite

    Il centrocampista si ferma in allenamento: ai box per le gare contro Salernitana e Benfica, si punta a riaverlo per il Bologna prima della sosta

    Un altro ostacolo si frappone tra Simone Inzaghi e le rotazioni anti-logorio. Dopo il k.o. di Marko Arnautovic, alla vigilia di Salernitana-Inter incombe anche quello – per fortuna meno grave – di Davide Frattesi, che non partirà per la Campania. Il centrocampista si è infatti fermato durante l’allenamento della vigilia per un affaticamento muscolare e i primi esami clinici strumentali alla clinica Humanitas di Rozzano hanno evidenziato un lieve risentimento ai flessori della coscia destra.

    Lo stop—  Innanzitutto, quindi, cambiano i piani dell’allenatore per la settima giornata di campionato: c’è da vedere se Inzaghi sceglierà comunque di far riposare un esausto Henrikh Mkhitaryan (e con chi eventualmente sostituirlo) o se confermarlo. L’infortunio dovrebbe tenere fuori dai giochi Frattesi anche per Inter-Benfica del prossimo martedì (residuali le possibilità di una convocazione), poi la situazione sarà monitorata continuamente. La speranza è di averlo arruolabile per la partita contro il Bologna, altrimenti se ne riparlerà con più calma al rientro dalla pausa per le nazionali. LEGGI TUTTO

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    L’Inter perde pezzi? L’Arabia Saudita tenta un dirigente…

    MILANO – Dopo i calciatori e gli allenatori, tocca ai dirigenti e probabilmente poi verrà il turno degli arbitri (dei fischietti ha parlato ieri il Times). Prosegue l’offensiva dell’Arabia Saudita nei confronti dei protagonisti del calcio europeo.
    La Saudi Pro League, dopo aver portato decine di giocatori nel campionato del regno mediorientale, passa alla fase che prevede il rafforzamento degli organigrammi societari. Questa nuovo assalto tocca anche l’Inter. Secondo indiscrezioni provenienti dall’Arabia Saudita, i vertici del calcio locale sarebbero interessati ad avanzare un’offerta ad Alessandro Antonello, l’amministratore delegato della parte economica del club nerazzurro. La notizia arriva appena dopo l’ufficializzazione dell’approdo all’Al-Nassr di un altro dirigente italiano. Guido Fienga, ex manager della Roma, sarà l’amministratore delegato della società dove giocano Cristiano Ronaldo e Brozovic.
    Il futuro del CEO dell’Inter
    Antonello non sembra però intenzionato a lasciare l’Inter per intraprendere questa nuova avventura. La Saudi Pro League nei mesi scorsi ha scelto per i suoi due ruoli chiave figure dirigenziali provenienti dallo sport europeo. Il portoghese Carlo Nohra è il ceo della Lega calcistica di Riad, mentre il Director of Football (in pratica il direttore sportivo chiamato a smistare gli acquisti centralizzati del fondo sovrano verso i club) è il nigeriano Michael Emenalo, ex direttore tecnico del Chelsea dopo essere stato vice di Carlo Ancelotti alla guida dei Blues. Ora entrano nel radar anche i manager italiani. LEGGI TUTTO

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    Dionisi: “Vi spiego il mio Sassuolo, capace di battere Juve e Inter”

    Il tecnico dei neroverdi: “A San Siro non ha vinto solo Berardi. Questa squadra ha testa, puntiamo sempre più in alto. Quando ho letto la formazione dei nerazzurri ai miei ho detto…”

    Dal nostro inviato G.B. Olivero
    29 settembre

    – sassuolo (mo)

    Sulla lavagna della sala riunioni del Mapei Center ci sono ancora visibili tracce del piano di San Siro. Un grande cerchio, disegnato col pennarello, evidenzia due pedine sulla trequarti dell’Inter: “Sono Calhanoglu e Bajrami: una delle chiavi della nostra gara. Bajrami doveva controllare l’avversario in fase di non possesso e poi smarcarsene appena la palla finiva a noi. Per il Sassuolo le transizioni sono determinanti e sapevamo che lì, sulla trequarti, ci saremmo giocati le nostre carte. Poi è chiaro che abbiamo vinto perché Berardi ha fatto un gol incredibile: gli episodi spesso sono fondamentali. Ma il lavoro, l’applicazione e di conseguenza le prestazioni sono altrettanto fondamentali”.  LEGGI TUTTO

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    Tattica, gestione, leadership, appeal: Pioli e Inzaghi a confronto

    Uno inventa e dà fiducia a tutti, l’altro resta fedele alle proprie idee e limita il turnover: testa a testa tra gli allenatori Inter e Milan

    Cambi e invenzioni contro fedeltà al modulo, fiducia ai nuovi acquisti contro turnover limitato. Uno è un leader calmo, l’altro un martello: Stefano Pioli e Simone Inzaghi hanno idee e metodi diversi. Li abbiamo messi a confronti su 4 aspetti fondamentali: tattica, gestione, leadership e appeal.  LEGGI TUTTO

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    Frosinone, l’altra Juve: Caso, Soulé e l’idolo bianconero

    Giuseppe Caso con il suo ingresso nella ripresa ha spaccato in due la partita contro la Fiorentina. Il numero 10 ciociaro è entrato a gara in corso e sin da subito ha mostrato grande voglia di incidere e farsi notare con la squadra in cui è cresciuto nel settore giovanile. Dieci anni in viola prima di girovagare tra C e B poi ha trovato la Serie A dopo l’ottima stagione con il Frosinone. 
    Di Francesco ha deciso di mandarlo in campo e dopo pochi minuti è stato suo il passaggio vincente a Soulé per l’1 a 1 finale: “E’ stato bravissimo a metterci la testa, non era facile” ha detto l’esterno a Dazn al termine, elogiando la prova del compagno argentino. Dall’ex Juve a un altro bianconero come idolo, sempre argentino…
    Caso, Tevez e obiettivo Frosinone
    “Il mio idolo è sempre stato Tevez sin da bambino”. Senza nemmeno esitare Caso ha risposto così alla domanda che ha sempre seguito l’argentino ex Juve e Boca per rubarne i segreti e capirne il modo di giocare. Dall’idolo all’obiettivo del Frosinone: “Il nostro è quello di salvarsi. Il segreto è il gruppo perché siamo una grande famiglia. Non so come andrà a finire la stagione ma sappiamo cosa stiamo facendo”. Poi in chiusura sulla Nazionale: “Sarebbe un sogno e spero di realizzarlo”. LEGGI TUTTO

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    Roma, quattro e a casa: Mourinho, che ripassata!

    Un po’ in ritardo sul primo gol di Gudmundsson. Poi si fa fregare da Thorsby in modo anche abbastanza banale sul 3-1.

    Mancini 4

    Troppo nervoso per fare la differenza.

    Belotti (1′ st) 4.5

    Inconsistente in attacco e dannoso in difesa: perde Dragusin sull’azione che porta al tris di Thorsby.

    Llorente 5

    Gioca poco meno di mezz’ora, poi esce per infortunio. Non convince sull’azione del gol di Gudmundsson.

    Bove (24′ pt) 5

    Non riesce mai a incidere.

    N’Dicka 4

    Perde il duello con Thorsby da cui nasce il 2-1 di Retegui. E balla molto anche nel finale.

    Kristensen 4

    Tra i giocatori meno convincenti nella Roma. Spinge poco e non copre. LEGGI TUTTO

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    Dopo le polemiche di Monza-Bologna, Rocchi ferma Pezzuto: tornerà dopo la sosta

    Oltre al gol annullato ai rossoblù, al designatore non è piaciuta in assoluto la direzione del fischietto leccese, oltretutto non aiutato dal Var nell’azione chiave del match

    La rabbia di Thiago Motta dopo il gol annullato a Ferguson (non é fallo di Zirkzee su Caldirola: l’olandese anticipa il difensore monzese) non si placa. Ma nemmeno al designatore Gianluca Rocchi la conduzione dell’arbitro della sezione di Lecce é piaciuta. Anzi. A tal punto che Ivano Pezzuto, direttore di gara di Monza-Bologna 0-0, resterà ai box per un po’ di tempo. Qualche gara insomma, forse fino alla prossima sosta prevista dopo metà ottobre.

    dopo di bello—  Nella rivisitazione degli episodi, i vertici arbitrali hanno riscontrato l’errore di aver complicato una gara che inizialmente non dava segni di criticità. Anche il Var Pro Di Paolo (sbagliando) non ha corretto Pezzuto, che però -pur attendendo la fine dell’azione – ha annullato il gol considerando come fallosa l’intromissione di Zirkzee su Caldirola, tutt’altro che punibile. Un fallo invertito, poi, sul finire della gara ha fatto esondare di rabbia Motta che a fine gara ha definito “delirante” la conduzione dell’arbitro leccese e della squadra arbitrale. Motta ha lamentato 4 episodi “a sfavore e decisivi” nelle prime 6 gare di campionato, dal più palese in Juve-Bologna (rigore non dato a Ndoye) a Napoli-Bologna (non era punibile il tocco di braccio di Calafiori) a Bologna-Milan (colpo di Tomori a Orsolini) fino all’episodio di ieri all’U-Power che costerà a Pezzuto di Lecce (come successo a Di Bello di Brindisi) uno stop forzato. LEGGI TUTTO