consigliato per te

  • in

    Fiorentina-Juventus: probabili formazioni, orario e dove vedere in tv e streaming la Serie A

    Segui Fiorentina-Juventus sul nostro sito.

    Fiorentina-Juventus: diretta e dove vederla

    L’incontro tra le formazioni di Vanoli e Spalletti è in programma alle ore 18 di sabato 22 novembre. L’evento sarà trasmesso gratuitamente sulla piattaforma Dazn, con accesso riservato ai primi 2 milioni di utenti registrati che si collegheranno alla diretta. 

    Scopri tutte le quote di Fiorentina-Juventus.

    Fiorentina-Juventus: probabili formazioni

    FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracic, Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora, Nicolussi Caviglia, Sohm, Parisi; Gudmundsson, Kean. Allenatore: Vanoli.

    A disposizione: Martinelli, Lezzerini, Comuzzo, Kouadio, Fortini, Viti, Fagioli, Ndour, Richardson, Sabiri, Fazzini, Piccoli, Dzeko

    Indisponibili: Gosens, Kouame, Lamptey

    Squalificati: nessuno

    Diffidati: Pongracic, Ranieri

    JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Gatti, Koopmeiners; Cambiaso, Locatelli, Thuram, Kostic, McKennie, Yildiz; Vlahovic. Allenatore: Spalletti.

    A disposizione: Perin, Scaglia, Cabal, Kelly, Rouhi, Miretti, Joao Mario, Adzic, Conceição, Zegrova, Openda, David

    Indisponibili: Pinsoglio, Bremer, Rugani, Milik

    Squalificati: nessuno

    Diffidati: Koopmeiners

    Arbitro: Doveri di Roma. Assistenti: Vecchi-Fontemurato. Quarto ufficiale: Marchetti. Var: Guida. Ass. Var: Fabbri.

    WHATSAPP TUTTOSPORT: clicca qui e iscriviti ora al nuovo canale, resta aggiornato LIVE LEGGI TUTTO

  • in

    Napoli-Atalanta: probabili formazioni, orario e dove vedere in tv e streaming la Serie A

    Segui Napoli-Atalanta Live sul nostro sito

    Dove vedere Napoli-Atalanta

    Napoli-Atalanta, appuntamento del 12° turno di Serie A in programma sabato 22 novembre alle ore 20.45 al Maradona, sarà visibile su Dazn e su Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport (251). In streaming si potrà assistere al match anche sulle piattaforme SkyGo e NowTv.

    Napoli-Atalanta: scopri tutte le quote

    Napoli-Atalanta: le probabili formazioni

    NAPOLI (3-4-2-1): Milinkovic, Rrahmani, Buongiorno, Juan Jesus; Di Lorenzo, Lobotka, McTominay, Gutierrez; Politano, Neres; Hojlund. All. Conte. A disposizione: Contini, Ferrante, Beukema, Marianucci, Olivera, Spinazzola, Mazzocchi, Elmas, Vergara, Amborsino, Lang, Lucca. Indisponibili: Meret, Gilmour, Anguissa, De Bruyne, Lukaku. Squalificati: -. Diffidati: -.

    ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi, Ahanor, Hien, Djimsiti; Zalewski, Ederson, de Roon, Zappacosta; Lookman, De Ketelaere; Scamacca. All. Palladino. A disposizione: Sportiello, Rossi, Koussounou, Kolasinac, Bellanova, Bernasconi, Musah, Brescianini, Pasalic, Krstovic, Sulemana, Samardzic, Maldini. Indisponibili: Bakker, Scalvini. Squalificati: -. Diffidati: -.

    Arbitro: Di Bello. Assistenti: Dei Giudici-Bahri. IV Uomo: Rapuano. Var: Di Parolo. Avar: Gariglio. LEGGI TUTTO

  • in

    “Meazza, fa male demolirlo”

    Federico Jaselli Meazza è il nipote di Giuseppe. Interista, 56 anni, vive a Madrid. Domenica si giocherà il primo derby dalla cessione dello stadio a Inter e Milan. Che effetto le fa? «In teoria mi farebbe anche piacere: di per sé, era auspicabile da tempo. Se non fosse per il proposito di buttarlo giù per fare posto a un nuovo impianto: dispiace moltissimo a LEGGI TUTTO

  • in

    Caos arbitri, l’Aia è morta e va subito ricostruita

    Doverosa premessa: la comunicazione di conclusione delle indagini notificata dalla Procura Federale al presidente dell’AIA, Antonio Zappi, non è una sentenza di condanna. Il massimo dirigente arbitrale, infatti, avrà modo, nel pieno rispetto del fondamentale diritto di difesa che gli deve essere riconosciuto, con i tempi e le scansioni del procedimento sportivo, di esporre tutti gli argomenti a propria difesa. Il dato che, però, emerge, alla luce dalle contestazioni mosse dal rappresentante dell’accusa Figc, il Consigliere di Stato, Giuseppe Chinè, appare raccapricciante e, al tempo stesso, in grado di mettere in ginocchio l’organizzazione dei fischietti di vertice, la loro governance e la stessa sopravvivenza di un modello. Modello che, a prescindere dalla cronaca attuale, si è rivelato, non infrequentemente, obsoleto, permeabile e in balia di soggetti spregiudicati le cui condotte hanno, anche in un recente passato, cagio-nato enormi danni reputazionali e di credibilità al sistema. La posta in palio è altissima. I custodi delle regole sul campo sono i primi a dover dimostrare equilibrio, imparzialità e garantire un principio fondamentale, ovvero quello di democrazia interna. Tale precetto vale ancor di più se riferito alle figure apicali dell’Associazione, in primis il presidente. Secondo il Dott. Giuseppe Chinè, magistrato di comprovata esperienza e di indiscutibile terzietà, Antonio Zappi avrebbe violato i doveri fondamentali dell’ordinamento sportivo, parliamo di lealtà, correttezza e probità, cardini irrinunciabili dell’autonomia e del corretto funzionamento dell’AIA, oltre ad una serie di norme regola-mentari poste a presidio della stessa.

    Esercitare pressioni per indurre alle dimissioni Organi tecnici nazionali, promettere ruoli e cariche in cambio della rinuncia oltre che compensazioni economiche di pari livello, queste, in sintesi, le accuse mosse a Zappi, rappresentano, ove dimostrate, la negazione di valori su cui si fondano l’essenza e l’esistenza della più figura insostituibile del calcio, al pari di ogni altro sport. Chi non ricorda le tristi gesta di Rosario D’Onofrio, accusato, nel 2022, di avere svolto le funzioni di procuratore arbitrale, recandosi liberamente a Roma, allorquando era agli arresti domiciliari per traffico internazionale di droga, reato per cui è stato condannato, in primo grado, dal Tribunale di Milano, a 5 anni e 8 mesi di reclusione? Chi non ricorda, nell’annus horribilis del calcio italiano, il 2006, il presidente, Tullio Lanese, i designatori della Serie A, Bergamo e Pairetto, il direttore di gara designato per i Mondiali, Massimo De Santis, colpiti, in sede sportiva, da inibizioni di medio-lungo periodo? Lo scandalo, l’ennesimo, deflagrato in questi giorni, ferma la presunzione di non colpevolezza, appare, almeno a chi scrive, molto simile, purtroppo, quanto a opacità, antidoverosità e portata lesiva della reputazione dell’Istituzione, a quelle appena descritte. A brevissimo conosceremo gli sviluppi dell’indagine, in particolare se il presidente AIA sarà sottoposto al giudizio disciplinare del Tribunale Federale Nazionale, iniziativa di cui, allo stato, la Procura Figc sembra convinta oppure se il caso verrà archiviato.

    Certo è che, in ipotesi di affermazione di responsabilità e conseguente condanna, indipendentemente dall’entità della sanzione, Antonio Zappi, salvo dimissioni preventive e spontanee, sarà costretto a la-sciare la carica di massimo rappresentante associativo degli arbitri. Il commissariamento si rivelerebbe inevitabile e il momento, in attesa di nuove elezioni, potrebbe essere propizio per affrontare il tema di una riforma (già avvenuta, lo ricordiamo, per ciò che attiene alla giu-stizia arbitrale, dopo il caso D’Onofrio, con eliminazione degli organi domestici AIA), della gestione dei fischietti chiamati a dirigere i campionati di vertice. Creare una struttura tecnica sganciata dall’AIA, dalle dinamiche politiche, elettorali ed associative che spesse volte ne hanno compromesso, a tacer d’altro, la funzionalità, da costituire presso la Figc e sotto il controllo di questa, integra uno spunto di riflessione e una base di partenza. Gli arbitri di eccellenza, l’elite della direzione sportiva, dipenderebbero dalla Federazione, senza più dover fare i conti con un mondo in cui essere figlio d’arte, avere un parente nell’organigramma dirigenziale o appartenere ad una Sezione piuttosto che ad un’altra possano costituire una scorciatoia o il lasciapassare per traguardi altrimenti immeritati.

    Arbitrare è tremendamente difficile, importantissimo è il ruolo di chi applica le regole in campo, senza direttori credibili, super partes ed estranei a qualsivoglia condizionamento, il movimento è destinato all’implosione ma lo è anche se i dirigenti dell’AIA, i designatori ed i vertici associativi non sono e non si dimostrano, all’interno ed all’esterno, al di sopra delle parti, senza macchia e portabandiera di principi quali, lo ripetiamo, la lealtà, la correttezza e la probità. I modelli da seguire non mancano, anche se lontani sono i tempi in cui Concetto Lo Bello, Giulio Campanati, Cesare Gussoni, Luigi Agnolin e anche il mio Amico, Roberto Armienti, soldato di provincia ar-bitrale bolognese, conferivano lustro alla categoria e trasmettevano fulgidi esempi di virtù e spirito di servizio. Certamente, quanto è sotto gli occhi di tutti non consente di rimandare oltremodo la più profonda delle valutazioni circa la riorganizzazione di un settore nevralgico, nell’ambito del quale il calcio sente, e da tempo, la necessità di profonde riforme, con restituzione dei gradi di dignità, onore e rispettabilità che esso merita. LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Cairo: “Riscatto Asllani? Ci deve invogliare”

    TORINO – «Asllani è un giocatore che ci piace, lo abbiamo preso in prestito sta facendo bene, ora si deve confermare per invogliarci a riscattarlo. Siamo ancora a un terzo del campionato». A parlare del futuro del centrocampista è stato direttamente Urbano Cairo, a margine dello Sport Industry Talk. Il regista è arrivato ad agosto dall’Inter in prestito oneroso a 1,5 milioni, con il LEGGI TUTTO

  • in

    Adamas cambia agente: rinnovo o addio 

    Nelle scorse ore si è materializzata una importante e per certi aspetti inattesa svolta professionale per Che Adams. Una mossa quella effettuata dalla punta che potrebbe nascondere anche un pericolo all’orizzonte per il Torino in vista della riapertura delle trattative a gennaio. Ma andiamo con ordine. Nelle ultime settimane l’attaccante scozzese, fresco di qualificazione al Mondiale 2026 con la sua Nazionale, ha deciso di interrompere il r LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Biraghi resta in dubbio per il Como

    TORINO. Dopo due giorni di riposo il Torino si è ritrovato ieri al Filadelfia per preparare la sfida al Como di lunedì. Biraghi ha ancora lavorato a parte: il terzino ha un fastidio al soleo che già la scorsa settimana gli ha impedito di allenarsi regolarmente con il resto dei compagni. Le sue condizioni saranno monitorate giorno dopo giorno per valutare la possibilità che possa essere a disposizione per la partita contro la squadra di Fabregas. Terap LEGGI TUTTO

  • in

    Tameze e Lazaro alla Vojvoda

    Poche settimane fa le prestazioni in crescendo di Paleari hanno convinto il Torino a esercitare l’opzione per il rinnovo di un altro anno – fino al 2027 – del portiere. Il contratto con l’estremo difensore granata sarebbe scaduto il 30 giugno del 2026: una situazione che continua ad essere quella di altri giocatori per i quali la dirigenza granata è chiamata a una riflessio LEGGI TUTTO