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    Derby Lazio-Roma, quando parte la vendita dei biglietti e tutte le info

    Prevendita abbonati 2024-25 e vendita libera

    “Per quanto riguarda i Settori Curva Sud Centrale (INGR. 18/19 e 20/21) e Curva Sud Laterale (INGR. 15/17), gli abbonati per l’attuale stagione sportiva potranno acquistare in prevendita esclusiva i suddetti settori, sino ad esaurimento posti disponibili, dalle 10 di martedì primo aprile, alle 18 di giovedì 3 aprile 2025. Per accedere alla prevendita online, esclusivamente tramite canale web ufficiale Vivaticket, sarà sufficiente inserire il PNR e la propria data di nascita, senza spazi, nel campo ‘Codice Coupon’ in fase di acquisto (es: abbonamento ZBDCBA nato il 10/01/2000 dovrà inserire il codice ZBDCBA10012000 per validare l’acquisto in prevendita). Sarà possibile acquistare max 1 biglietto per singola transazione. La scelta del posto sarà senza vincoli di settore (per entrambi gli ingressi), pertanto non sarà garantita la conferma del posto/settore dell’abbonamento Serie A. Si ricorda di selezionare i seguenti settori al momento dell’acquisto: Curva Maestrelli per Curva Sud Centrale (Ingressi 18/19 e 20/21); Distinti Sud Ovest Ospiti per Curva Sud Laterale (ingresso 15/17); Settore Distinti Sud Est (INGR. 22/24)”.

    “Gli abbonati AS Roma di tutti i settori dello stadio, eccetto quelli di Curva Sud Centrale e Laterale, potranno esercitare il diritto di prelazione nel settore Distinti Sud Est, sino ad esaurimento posti disponibili, dalle 10 di martedì primo aprile, alle 18 di giovedì 3 aprile 2025. Per accedere alla prevendita online, esclusivamente tramite canale web ufficiale Vivaticket, sarà sufficiente inserire il PNR e la propria data di nascita, senza spazi, nel campo “Codice Coupon” in fase di acquisto (es: abbonamento ZBDCBA nato il 10/01/2000 dovrà inserire il codice ZBDCBA10012000 per validare l’acquisto in prevendita).

    Sarà possibile acquistare max 1 biglietto per singola transazione”.

    “L’eventuale vendita libera si svolgerà a partire dalle 12 di venerdì 4 aprile 2025. Sarà possibile acquistare fino a quattro biglietti per singola transazione”. 

    Informazioni sulla Tribuna Monte Mario

    “I settori di Tribuna Monte Mario e Tribuna Tevere, in accordo di reciprocità tra i due club, saranno gestite direttamente dalla società SS Lazio tramite i canali di vendita dedicati. Non sarà pertanto possibile garantire alcun diritto di prelazione ad abbonati AS Roma su tali settori. I tifosi della Roma potranno acquistare il settore Tribuna Monte Mario Laterale Sud (ingr.11/13) esclusivamente attraverso il link diretto al canale di vendita settori Lazio su sito Vivaticket (vendita libera dal primo aprile 2025). Prezzo Intero Tribuna Monte Mario Laterale Sud (Ingressi 11/13) 110 euro(Ridotto Under 16, 60 euro). I bambini nati dopo il giorno 01/01/2021 potranno accedere allo stadio senza biglietto e posto assegnato”.

    Tutte le info per i tifosi con disabilità e cambio utilizzatore

    “Persone con disabilità su sedia a rotelle + accompagnatore (prezzo per la coppia, 49 euro). Il ridotto per le persone con disabilità su sedia a rotelle ed accompagnatore sarà acquistabile esclusivamente chiamando il CONTACT CENTER ASROMA allo 06/89386000 (dal lunedì al venerdì, orario 9.00-18.30).

    Dalle 10 di martedì primo aprile, alle 18 di giovedì 3 aprile 2025, i posti disponibili saranno riservati agli abbonati AS Roma del settore Tribuna Tevere Disabili (fino ad esaurimento posti disponibili). Eventuale vendita libera dalle  12 di venerdì 4 aprile 2025”.

    “Persone con disabilità deambulanti + accompagnatore (prezzo per la coppia, 120 euro). Il ridotto per le persone con disabilità al 100% deambulante con accompagnatore, sarà acquistabile esclusivamente chiamando il CONTACT CENTER ASROMA allo 06/89386000 (dal lunedì al venerdì, orario 9.00-18.30).

    Dalle 10 di martedì primo aprile, alle 18 di giovedì 3 aprile 2025, i posti disponibili saranno riservati agli abbonati AS Roma del settore Tribuna Tevere (fino ad esaurimento posti disponibili per questa tipologia). Eventuale vendita libera dalle 12 di venerdì 4 aprile 2025”.

    “Il cambio utilizzatore per tutti i biglietti acquistati a tariffa intero e per quelli destinati agli accompagnatori delle persone con disabilità su sedia a rotelle o deambulanti sarà disponibile all’indirizzo https://sslazio.vivaticket.it a partire dalle 12 di venerdì 4 aprile 2025. È consentita massimo un’operazione di modifica per singolo sigillo fiscale”. LEGGI TUTTO

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    Futuro Torino, occhi su Siebert. Vanoli in ritiro valuterà Dellavalle

    La perfetta parità nei numeri riflette un andamento anche difensivo che ha trovato un suo equilibrio dopo una fase di sbandamento: a fronte di 34 gol realizzati, i granata ne hanno subiti in egual parte. Trentuno in ventotto sfide li ha incassati Milinkovic Savic, mentre i tre della Lazio – che sarà l’avversaria di lunedì – sono stati segnati a Paleari. Davanti al serbo si sono alternati LEGGI TUTTO

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    Ranieri spiazza tutti sul futuro della Roma: “Gasperini non sarà l’allenatore”

    14:14

    Nuovo allenatore Roma, sui social e nelle radio non si parla d’altro

    Non si parla d’altro, sui social e nelle radio: chi sarà il nuovo allenatore della Roma? Le parole di Ranieri, così nette, hanno spiazzato i tifosi. Per quanto in molti non volevano Gasperini, adesso si cerca di capire chi siederà sulla panchina giallorossa. Il preferisto era e resta Allegri, il timore è che arrivi un nome a sorpresa che conosca poco l’Italia e la Serie A

    13:38

    Niente Roma per Gasperini, impazza il toto allenatore

    Dopo le parole di Ranieri impazza il toto-allenatore per la Roma: secondo molti tifosi i Friedkin avrebbero già scelto il nome del prossimo tecnico e si cerca di capire chi possa essere. QUI TUTTI I NOMI

    13:14

    Come sta Dybala? Ranieri risponde

    “Dybala sta bene, è soddisfatto e ora deve solo aspettare. Non vanno affrettati i tempi né ritardati, quello è un tendine che viene utilizzato per rifare il crociato, è stato tolto il pezzettino deteriorato per cui dovrebbe essere meno dei sei mesi. Il ragazzo è contento per come è stato trattato”: QUI TUTTO SULLE CONDIZIONI DI PAULO

    13:13

    La condizione di Saelemaekers

    “Saelemaekers è uno dei probabili titolari, sta tornando al suo rendimento. Sul riscatto chiedete a Ghisolfi”: Claudio Ranieri risponde così in merito al futuro del belga che è andato bene in nazionale dopo settimane complicate a Roma

    13:12

    Hummels e Koné: giocheranno a Lecce?

    “Hummels è a disposizione e può giocare. Koné? Era affaticato, si è riposato con me e ha giocato bene con la Francia. Vedremo se giocherà: se ha recuperato sì, altrimenti verrà in panchina con me”: secondo molti Ranieri ha lanciato una piccola frecciata al giocatore francese

    13:10

    Perché i Friedkin non parlano? Ranieri risponde

    “Ditemi i presidenti che parlano spesso in altri Paesi, solo in Italia così. Ma perché è importante ‘sto presidente che parla? Vuole fare grande la Roma, non vi va bene quello che dico io? Mette i soldi, stiamo spingendo per lo stadio e speriamo si metta la prima pietra al più presto”: così Ranieri in merito a una domanda sul silenzio mediatico di Dan Friedkin

    13:09

    +++ “Gasperini non sarà l’allenatore della Roma” +++

    Ranieri nettissimo: “Nessun allenatore  che avete scritto è tra quelli che abbiamo incontrato. Gasperini non sarà l’allenatore della Roma”

    13:08

    Paredes e la netta risposta di Ranieri

    Su Paredes: “L’ho voluto io il rinnovo. Ha fatto di tutto per tornare in Argentina? Contano i fatti, sta qua”. LEGGI TUTTI I DETTAGLI SUL CONTRATTO DI PAREDES

    13:07

    Ranieri spiega bene il pensiero sul nuovo allenatore

    “L’allenatore lo sceglieremo io e Ghisolfi, daremo una lista e poi sarà il presidente a decidere. La piazza ama chi fa bene, magari all’inizio non sarà apprezzato il nome (ma credo di sì) e poi starà a lui fare il bene. Saprà che per i primi due mercati non potremo fare spese pazze. Io dirò quello che ci aspettiamo, quello che dobbiamo sostenere. Se io restassi perderemmo un anno, io non sono il futuro della Roma. Chi viene è il futuro per cui prima arriva meglio è”

    13:04

    “Dobbiamo spingere al massimo per la volata finale”

    “Sono centrali tutti quanti, ovviamente giocheranno i 16 non avendo più le coppe. I ragazzi mi seguono, sanno che dovranno spingere a fondo e l’inizio della volata finale a Lecce sarà la partita più difficile”. A domanda precisa su Lorenzo Pellegrini non risponde

    13:03

    Ranieri e la risposta su Gasperini

    Domanda secca: Gasperini è il favorito per la panchina della Roma? Ranieri ride: “Abbiamo parlato di Gasp questa settimana, la prossima settimana un altro… Che volete che dica, che un allenatore dica di no? Non avete indovinato un allenatore con cui ho parlato. Quando lo vorrà dire il presidente lo dirà, se vi dico di no non ci credete, se vi dico di sì impazzite, quindi state tranquilli”

    13:01

    +++ Via alla conferenza di Ranieri +++

    Chi gioca al posto di Dybala? “Aspettate sabato e lo vedrete, partita difficilissima, chi è andato in nazionale è tornato con molta voglia. Troveremo una squadra garibaldina, che non ci farà respirare, con un ambiente caldo. Un favorito al posto di Paulo? No”

    12:49

    Ranieri, i progetti per la Roma

    Nei prossimi mesi Ranieri sarà assorbito da tutti i progetti per la Roma: allenare fino a maggio e poi, d’accordo con i Friedkin, scegliere il nuovo allenatore. Con Ghisolfi, invece, va pianificata la nuova stagione, dal mercato al ritiro

    12:28

    Che Roma senza Dybala?

    Senza Dybala fino a settembre, che Roma sta studiando Claudio Ranieri fino al termine della stagione? QUI l’approfondimento

    12:26

    Lecce-Roma, alle 13 la conferenza di Ranieri

    Alle 13 è in programma a Trigoria la conferenza di Claudio Ranieri prima della partita contro il Lecce

    Trigoria, Roma LEGGI TUTTO

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    Tudor presentazione, rivivi la diretta: “Juve, vorrei restare 10 anni ma guardo il presente”

    13:04

    Così giocherebbe la Juve di Tudor

    Possibile il ritorno della difesa a tre, così dovrebbe giocare la Juve di Tudor. La probabile formazione. 

    12:49

    Terminata la conferenza stampa

    Terminata la conferenza stampa di Tudor. Tanti i temi trattati, dal capitano Locatelli a Vlahovic, all’appartenenza alla Juve. Leggi il testo integrale. 

    12:40

    Tudor: “C’è appartenenza, ma non conta quello. A Lippi voglio bene”

    “Senti sempre lo spogliatoio cosa pensa, lo annusi. C’è appartenenza, ma non conta quello, altrimenti prendi il più grande tifoso per vincere. Ci sono tante robe da fare, toccare i punti giusti sotto tutti i punti di vista. È un lavoro da fare, di tutto il club. I giocatori vanno in campo e sono i protagonisti, ma io poi devo farli rendere al massimo. Lippi è l’allenatore che mi ha portato alla Juventus. Quando penso a quella persona penso alla Juventus. Rappresenta il meglio nel modo di fare, allenare, comunicare, gestire lo spogliatoio. A Marcello voglio bene”.

    12:29

    Tudor su Thuram e Kolo Muani

    “Thuram? Ieri ho sentito suo papà. Mi ha detto di dargli subito uno schiaffo se fa qualcosa di sbagliato. Ma lui è un giocatore forte, educato, lo conoscevo già. Kolo Muani è un giocatore forte, l’ho conosciuto solo ieri, ma so che è un grande giocatore”

    12:27

    Tudor: “Con il Genoa faremo una grande partita”

    “I tifosi sono sempre stati importanti e sono sicuro che con il Genoa ci daranno una grande mano. I ragazzi ci tengono e sono sicuro che faremo una bella gara con il Genoa, anche se sarà difficile. Vieira sta facendo bene, un allenatore capace, sono una bella squadra. Li rispettiamo tanto, consapevoli dei nostri mezzi”

    12:25

    Tudor: “A me piace attaccare, ma anche difendere”

    “Serve la cattiveria giusta, però senza l’ansia e la pressione. Bisogna mettersi il casco e pedalare, ma bisogna anche stare tranquilli. Che squadra vedremo? Io dico sempre che non dobbiamo rinunciare a niente, io voglio gente che si diverta. Per me bisogna sempre fare un gol in più, cioè giocare, attaccare, però bisogna anche difendere, perché mi piace anche non prendere gol. Il lavoro deve essere completo sotto tutti i punti di vista. Il calcio deve essere sempre più interessante”.

    12:23

    Tudor: “Zidane e Del Piero, due aneddoti”

    “Racconto un paio di aneddoti: vengo alla Juve, sono un ragazzo di 20 anni, c’è Zidane. Io dovevo fare una terapia, era il mio turno e arriva Zidane, io mi sposto e lui mi dice “no ci sei tu adesso, a me tocca dopo”. Un’altra: io prendo le calze e le butto nello spogliatoio, Del Piero le prende e mi dice: ‘Non buttarle così, prendile e mettile bene'”.

    12:21

    Tudor: “Così sarà la mia Juve, niente paragoni”

    “La mia Juve deve essere la conseguenza del lavoro in allenamento, non posso paragonarla a quella di prima. Spero che già sabato si veda uno spirito diverso, ma ci saranno due o tre settimane. Koopmeiners? È un giocatore forte con la voglia di fare, il mio compito è farlo rendere al massimo e sono sicuro che lo farà. Ai ragazzi ho detto tante cose, non ricordo qual è stata la prima, ho spiegato loro quello che voglio. È stata una settimana particolare con le nazionali”

    12:19

    Tudor: “La difesa a tre? Conta il sacrificio”

    “Dobbiamo lavorare su tutto, dare un po’ di spensieratezza ma anche motivazione. Non dobbiamo trascurare niente, però andare forte e consapevoli di quello che rappresentiamo. La difesa? In carriera ho fatto a quattro o a tre, pressing o a zone. Bisogna trovare l’assetto giusto per i giocatori che hai. Ma la differenza la fa lo spirito di sacrificio dei giocatori, il compito dell’allenatore è trasmettere queste cose”

    12:16

    Tudor: “Locatelli sarà il capitano”

    “Tutti devono prendersi delle responsabilità e andare nella stessa direzione, però si tratta anche di costruire la mentalità del gruppo. Il capitano sarà Locatelli come era prima, è un ragazzo giusto, per bene, ha le doti giuste per farlo”

    12:15

    Tudor: “Tanti giovani? Alla Juve devi crescere in fretta”

    “Qualcuno l’ho conosciuto solo ieri, non posso dire chi può essere leader. Prima c’era tanta personalità ovunque, oggi è diverso. Si sono portati tanti giocatori insieme, quando si portano tanti giocatori possono rallentare i processi di crescita della squadra. Poi quando sei alla Juve devi crescere in fretta, non interessa se sei giovane o no. Qui c’è una cultura del lavoro incredibile, penso a Del Piero a Zidane e a tanti altri”.

    12:12

    Tudor: “Contratto? Guardo il presente”

    “Quasi sempre non è ne bianco né nero, è grigio. Io mi considero un allenatore, nella mia carriera ho iniziato ad allenare abbastanza presto, ho vissuto abbastanza all’estero. Io faccio le scelte con il cuore, se sento che è giusto proseguo oppure vado a casa, a prescindere dal contratto. Si vive del presente, nella vita ma anche in questo lavoro. Avere 10 anni di contratto cambia poco, io vorrei rimanere 10 anni, ma penso a oggi a fare forte il mio lavoro. Quello che succede in futuro non possiamo controllarlo, io vivo l’allenamento di oggi”

    12:09

    Tudor: “Koopmeiners e gli altri, cosa proverò a fare”

    “Ho visto tutti i ragazzi dispiaciuti, perché quando un giocatore va via è colpa loro e questo lo sentono, però li ho visti anche motivati e con tanta voglia di ripartire. Koopmeiners è uno di questi, io proverò a trovare loro le posizioni dove possono rendere di più”

    12:08

    Tudor: “Vlahovic ha voglia di ripartire”

    “Si tratta di un giocatore fortissimo. Io sono felice di allenarlo, già in passato ho fatto dichiarazioni di lui. Ha le qualità che dovrebbe avere un giocatore da prima classe, sa fare gol, è veloce, forte, capisce, intelligente, un trascinatoreVlahovic viene da un momento così lo sappiamo. Abbiamo parlato, lui ha voglia di ripartire, questo è bello. C’è lui e Kolo Muani, due giocatori forti che possono giocare insieme o alternati. L’importante per un allenatore è avere giocatori forti”

    12:06

    Tudor: “L’emozione c’è, ma sopratutto dobbiamo fare un grande lavoro”

    “Prima vorrei salutare tutti qua, un ringraziamento al direttore e al club per questa opportunità di allenarlo. Darò tutto per fare un lavoro giusto, le emozioni ci sono ovviamente, perchÉquesto è un club che tutti vorrebbero allenare, però c’è soprattutto la voglia di fare un grande lavoro e raggiungere l’obiettivo che sappiamo tutti qual è. Credo molto in questa squadra, abbiamo avuto poco tempo per lavorare, ma non ci sono scuse. Dai giocatori cerco responsabilità, partiamo così”

    12:04

    Le parole di Giuntoli

    Giuntoli introduce la conferenza stampa. “Volevo cominciare ringraziando Thiago Motta e tutto il suo staff per il grande impegno profuso, volevo chiarire anche il rapporto che ho con lui che rimarrà un grande rapporto di stima e di affetto. Credo che possa fare l’allenatore a grande livello. Durante la settimana della pausa delle nazionali ci siamo presi un po’ di tempo e abbiamo analizzato l’andamento delle ultime gare, che ci ha destato preoccupazione soprattutto per come sono avvenute. Le nostre scelte sono andate subito su Tudor, non solo per il suo passato alla Juve, ma anche per le sue qualità tecniche, umane e morali. Igor rimarrà con noi fino al termine della stagione, compreso il Mondiale per Club, poi ci siederemo a un tavolo e speriamo di poter continuare insieme, perché possiede le qualità per fare bene”.

    12:00

    Ci siamo, la conferenza di Tudor sta per iniziare

    Tutto pronto per la presentazione di Igor Tudor, c’è grande attesa per le parole del nuovo tecnico della Juve.

    11:52

    Tudor, il calendario della Juve in campionato

    Tudor ora deve affrontare nove finali per centrare la Champions. Il debutto in casa con il Genoa, poi la Roma di Ranieri all’Olimpico. Una partenza molto dura. Ecco il calendario completo.

    11:39

    Tudor riparte dalla difesa: sarà di nuovo a tre

    Tudor dovrà ripartire dalla difesa, che nelle ultime due partite con Atalanta e Fiorentina ha incassato 7 gol. Proprio queste due disfatte hanno accelerato il cambio in panchina e l’arrivo di Tudor. La linea difensiva con il tecnico croato sarà di nuovo a tre.

    11:27

    Bremer: “Ho parlato con Tudor, spero che centreremo la Champions”

    Il difensore brasiliano dei bianconeri ha parlato del cambio in panchina e del recupero dall’infortunio: “Spero di rientrare per il Mondiale per Club”. Leggi l’articolo completo

    11:14

    Tudor rivoluziona la Juve in 5 mosse

    il nuovo tecnico vuole riportare normalità nei rapporti e convincere tutti dopo l’ermetismo dell’ultimo Motta. Leggi l’articolo completo

    11:07

    Tudor, la media punti con la Lazio

    Tudor alla Lazio ha avuto un rendimento eccezionale: 18 punti in 9 partite, frutto di 5 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta. Una media di 2 punti a partita.

    11:03

    La filosofia di Tudor

    Tudor in questi giorni ha iniziato a spiegare la sua filosofia alla squadra: vuole intensità, grinta e solidità dai giocatori.

    Allianz Stadium – Torino LEGGI TUTTO

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    Giuntoli: “Tudor al Mondiale”, poi la frase su Motta. Tutta la conferenza Juve

    12:41

    Tudor: “Lippi? Con lui penso alla Juve”

    Infine su Marcello Lippi: “È un allenatore che mi ha portato alla Juventus, è andato via e poi è tornato. Quando penso a quella persona penso alla Juventus. I modi di fare, di allenare, di comunicare. Gli voglio bene”.

    12:37

    Tudor: “Pochi gol da calcio piazzato? Sono fondamentali”

    Sui pochi gol realizzati dalla Juve da palla inattiva: “Non mi va di commentare quello che è successo prima. Mi metto a lavorare e vedremo più in là. Spiegare queste cose non sarebbe bello ed educato da parte mia. Con i calci piazzati si smuove la classifica, diventano sempre più importanti nel calcio di oggi”.

    12:36

    “Dna Juve? Ne ho parlato tanto, qui grandi allenatori”

    Tudor sulla mentalità che cercherà di trasmettere: “Ho parlato tanto oggi di quella roba là. Ci sono tanti ragazzi nuovi. Ho preso tanto, non sono stato allenato da gente scarsa. Ho avuto Lippi, Capello, Ancelotti… hanno vinto poco mi sembra (ride, ndr). E’ stata una scuola di vita di tutto, quegli anni mi hanno costruito”.

    12:34

    “Ieri ho sentito il papà di Thuram”

    Una rivelazione su una chiacchierata avuta con Lilian Thuram: “Ieri ho sentito il papà di Thuram, abbiamo fatto una chiacchierata. Mi ha detto: ‘Se fa qualcosa di sbagliato, dagli uno schiaffo’. Lo conosco da Nizza, quando ero sotto contratto con il Marsiglia. Kolo l’ho visto ieri il primo giorno, è un giocatore fortissimo. Ci siamo conosciuti ieri e sono contento di averlo”.

    12:33

    “Genoa? Vieira sta facendo bene”

    Sul Genoa, suo primo avversario: “Vieira sta facendo bene, il Genoa ha qualità ed è una squadra pericolosa. Patrick è un allenatore capace, è riuscito a trasmettere le cose giuste alla propria formazione”.

    12:32

    Tudor: “Quarto posto? Dobbiamo rendere al massimo”

    Sull’obiettivo Champions League: “Senti sempre nello spogliatoio cosa pensano i giocatori. La juventinità qui la senti nell’aria. Ci sta il cuore e l’appartenenza, ma non si vince con quello, sennò portiamo qui il più grande tifoso e facciamo allenare a lui. Ci sono tanti punti da toccare, da parte di tutto il club. I giocatori sono sempre protagonisti, ma noi altri dobbiamo farli rendere al massimo facendo tutte le cose. Il giocatore capisce in fretta com’è fatto il proprio allenatore”.

    12:30

    “Voglio sempre fare un gol in più per vincere”

    Tudor ha risposto così ad una domanda sull’assetto offensivo che potrebbe dare alla squadra: “Non bisogna rinunciare a niente, bisogna fare tutto. Voglio gente che si diverta, sennò il calcio va in una direzione… La mia opinione è che si deve sempre fare un goal in più, ma anche correre e difendere. Mi piace attaccare con tanti ma anche non prendere goal. Se andiamo tutti là e poi prendiamo contropiede, cosa facciamo… Il lavoro dev’essere completo”.

    12:29

    Tudor: “Clima allo stadio? Dobbiamo prepararci, la Juve si ama sempre”

    Quindi su come intende affrontare la crisi ed il clima di contestazione allo Stadium: “Scuotere o coccolare la squadra? Tutte e due. Bisogna prepararsi, mettere cattiveria giusta, però senza ansia e pressione. Qua sappiamo com’è. I tifosi sono sempre importanti, sabato ci daranno un bel supporto. Il club si ama anche in momenti del genere. I ragazzi ci tengono e sono sicuro che partiranno bene”.

    12:27

    “Senso di appartenenza? Vi parlo di Zidane e Del Piero”

    Tudor ha svelato due curiosità del suo periodo da calciatore alla Juve: “Mi metto ad aspettare per fare una terapia, il lettino si libera e arriva Zidane: io mi sposto, lui però mi prende e dice che tocca a me. Poi, dopo un allenamento, prendo le calze e le butto via. Arriva Del Piero e mi dice di metterle in ordine. Sono due cose belle dei miei tempi, così vi ho raccontato due curiosità”.

    12:23

    “Difesa a tre? La differenza la farà lo spirito”

    Tudor ha anche risposto ad una domanda su come intende costruire tatticamente la sua Juve: “In carriera ho giocato sia a quattro che a tre, pressing a uomo o a zona. Bisogna trovare l’assetto giusto per i calciatori a disposizione, ma non è questo a fare la differenza, bensì lo spirito e la voglia di sacrificio. Non posso paragonare la mia Juve con quella precedente. Faccio il mio, vedo e lavoro in allenamento, sabato dobbiamo mettere in pratica il nostro lavoro. Ora abbiamo lavorato poco, ma spero di far vedere qualcosa”.

    12:21

    Tudor, l’annuncio sul capitano

    Il nuovo allenatore ha annunciato il capitano: “Sarà Locatelli. Poi di altri due o tre nomi, parleremo in questi giorni. Manuel è il ragazzo giusto. Tutti devono prendersi delle responsabilità, è il calcio, non esiste o l’uno o l’altro. Svolta? Ci credo tanto. Bisogna lavorare su tutto, dare un po’ di spensieratezza ma, allo stesso tempo, dare cattiveria e motivazione. Dal punto di vista tattico bisogna lavorare su tutti gli aspetti, senza trascurare niente. Dobbiamo andare forte, consapevoli di quello che rappresentiamo”.

    12:19

    “Leader? Alla Juve non importa se sei giovane o vecchio, devi vincere!”

    Tudor sui leader nella squadra e su cosa vuol dire essere Juve: “Qualcuno l’ho conosciuto ieri, non posso dire in qualche ora come sono le persone. Chiaro, generazioni sono diverse, non di calciatori ma anche di giovani che arrivano. Chiaro che prima c’era tanta più personalità, ovunque. Però va anche detto che si è intrapresa una strada di cambiamento, quando ci sono tanti giocatori il percorso di crescita di una squadra può rallentare. Alla Juve, non frega a nessuno se sei giovane o vecchio: devi vincere e crescere in fretta. Questo vale per tutti. La Juve fa le cose giuste scegliendo le persone giuste, se si sbaglia persone non si fa bene. Qua, invece, c’è stata sempre questa forza, a partire dalla gente ai vertici. L’umilità me l’hanno trasmessa questi 7-8 anni qui da calciatori come Del Piero, Zidane e Montero. Ricordo bene la cultura della Juve 1990/2000: c’era sempre voglia di vincere, sia il mercoleedì in Champions che la domenica contro squadre meno forti in campionato. E’ una cosa che ho provato a trasmettere anche da allenatore”.

    12:17

    Tudor: “Scelgo con il cuore, gli anni di contratto non mi interessano”

    L’allenatore ha spiegato perché ha accettato un contratto così breve con la Juve: “Mi considero un allenatore, nella mia carriera ho iniziato ad allenare abbastanza presto per problemi di infortuni. Posso essere un po’ particolare, faccio le scelte con il cuore: avere dieci anni di contratto o meno, per me cambia poco, faccio ugualmente il mio lavoro. Io vorrei stare qui dieci anni, ma faccio comunque il mio lavoro. Il futuro e il passato non possiamo controllarlo, vivo nel presente, stamattina ho preparato l’allenamento e devo parlare con i giocatori”.

    12:16

    “Yildiz e Koopmeiners? Facile trovare un ruolo”

    Tudor ha quindi spiegato come intende utilizzare Yildiz e Koopmeiners: “Quando un giocatore è forte, è facile trovare il suo ruolo. Tutti i ragazzi li ho visti dispiaciuti, quando un allenatore va via è anche responsabilità loro. Allo stesso tempo li ho visti molto motivati per ripartire. Koop e Kenan hanno caratteristiche rare, devono e possono fare goal, sono sempre i calciatori che fanno differenza nel calcio. Proverò a metterli nel ruolo giusto per farli rendere di più. I giocatori si devono sentire a loro agio giocando dove possono rendere di più. Koop è un giocatore forte con voglia di fare, è mio compito farlo rendere al massimo e sono sicuro che lo farò”.

    12:13

    “Vlahovic è fortissimo, ha fatto un bel gesto”

    Il nuovo allenatore ha subito parlato di Dusan Vlahovic: “Dusan ha fatto un bel gesto, quello di rientrare in anticipo. Si tratta di un calciatore fortissimo, sono felice di allenarlo. Ho fatto qualche dichiarazione su di lui, ma dimostra le sue doti con i fatti. Sa fare goal, capisce le azioni, è un trascinatore. Abbiamo parlato, scambiato le opinioni e ci siamo messi a lavorare. Lui e Kolo Muani sono due giocatori forti, possono giocare insieme, si può fare tutto. L’importante è avere giocatori forti, sennò un allenatore non può fare niente. La rosa poi è giovane, è stimolante”.

    12:11

    Tudor: “Tutti vorrebbero allenare la Juve”

    Prende la parola Igor Tudor: “Ringrazio il direttore e il club per questa opportunità, questa possibilità. Darò tutto per non deludere nessuno. Emozioni ci sono, chiaramente: tutti vorrebbero allenare la Juventus. Ma soprattutto c’è la voglia di lavorare, fare bene e raggiungere l’obiettivo, sappiamo tutti qual è. Credo tanto in questa squadra, ci sono giocatori forti. Ieri sono rientrati tutti dalle nazionali, però non ci sono scuse. Cerco responsabilità dai miei calciatori”.

    12:07

    Giuntoli: “Tudor resterà fino al Mondiale per Club, la speranza è continuare insieme”

    Spazio poi alla scelta di affidare la panchina a Tudor: “Le nostre scelte sono andate subito su Igor, non solo per il suo passato in bianconero, ma anche e soprattutto per le sue qualità tecniche, umane e morali. Rimarrà con noi fino alla fine della stagione, compreso il Mondiale per Club, poi ci siederemo attorno a un tavolo e la speranza è quella di continuare insieme, ha qualità importanti per continuare il nostro progetto. Questa squadra può dare grandi soddisfazioni per il futuro, siamo fiduciosi data la giovane età e l’esperienza in più di un anno fatta tutti insieme. Questo ci potrà garantire da subito una maggiore competitività sin da subito”.

    12:06

    Giuntoli ringrazia Motta: “Resterà una grande stima”

    Il dirigente bianconero ha subito speso della parole per l’ex allenatore: “Volevo cominciare questa conferenza nel ringraziare Motta e il suo staff per il grande impegno profuso in questi mesi. Il rapporto tra me e Thiago resterà uno di grande stima. Durante la settimana di sosta ci siamo presi tempo e abbiamo analizzato l’andamento delle gare, decidendo così di dare una sterzata importante per la squadra e per la Juve”.

    11:53

    Conferenza Tudor, a minuti l’inizio

    Sempre più vicino l’inizio della conferenza stampa di presentazione di Igor Tudor alla Juventus, in programma alle 12:00.

    11:42

    Capitano Juve, la novità con Tudor

    Dopo i tanti cambi di che hanno caraterizzato la gestione Thiago Motta, Tudor dovrebbe applicare un gestione diversa della fascia di capitano. 

    11:30

    Juve, l’attacco può rinascere

    L’arrivo in panchina di Igor Tudor potrebbe contribuire a sbloccare il reparto offensivo bianconero, ormai a secco da due partite. Una “cura” che l’allenatore croato ha già sperimentato al Verona ed al Marsiglia.

    11:18

    Nico Gonzalez, possibile svolta con Tudor

    Dopo una prima parte di stagione deludente in bianconero, Nico Gonzalez potrebbe cambiare ruolo sotto la gestione di Igor Tudor.

    11:07

    Rogic e Javorcic, chi sono i collaboratori di Tudor

    Oltre all’allenatore, con l’esonero di Motta è cambiato anche parte dello staff tecnico. Tra le novità ci sono Tomislav Rogic e Ivan Javorcic, entrambi con una storia particolare che si intreccia anche a quella di Gatti.

    10:56

    Vlahovic, il confronto e la promessa a Tudor

    Nei suoi primi giorni di lavoro alla Continassa, Igor Tudor ha parlato spesso con Dusan Vlahovic. Il nuovo allenatore bianconero intende infatti puntare di nuovo molto sul serbo.

    10:44

    Tudor, il punto sul futuro

    L’allenatore può giocarsi la conferma alla Juve anche per la prossima stagione in caso di qualificazione alla prossima Champions League.

    10:32

    Juve-Tudor, tutto pronto per la presentazione

    La conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore bianconero inizierà alle 12:00.

    Torino – Allianz Stadium LEGGI TUTTO

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    Bonato esclusivo: “Il Cagliari che vogliamo. Giovane, forte, da serie A”

    Mentre ancora calcava i campi del nord Italia (giovanili del Verona, Lecco, Brescello), Nereo Bonato, 60 anni, veronese, già pensava al futuro, e metteva in cascina una laurea in Economia. Smesso di fare il portiere, ha infilato il naso in uno studio di commercialista. Per poco. «Non faceva per me», racconta, «e ho intrapreso la carriera di direttore sportivo». Carriera che si è snocciolata tra Brescello, Modena, LEGGI TUTTO

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    Galeone esclusivo: “Allegri fu scelto per fare da chioccia a Thiago Motta”

     E da quando lo conosci? Lui dice dal ‘91. 

    «Da prima del ‘91».  

    Non è il solo: Cucci lo conosco dal ‘79, lo sento un giorno sì e l’altro pure e continuo a dargli del lei. «È una forma di rispetto».  

    Per i più giovani l’84enne Giovanni Galeone non è soltanto un vecchio amico di Allegri ma una sorta di padre («lui e la Checca non hanno avuto figli» mi spiegò un giorno Max). Per qualche giornalista è invece un grillo parlante. Tanti trascurano, o addirittura ignorano, i suoi trentatré anni di panchina, i tanti calciatori che ha formato, le promozioni, la zona alla Galeone, la propensione alla fantasia. Con questa chiacchierata mi piacerebbe restituirgli qualcosa di suo. «Avevo diciassette anni quando vinsi l’Europeo juniores. In squadra con me c’erano Albertosi, Salvadore, Bruno Bolchi, Corso. Mariolino Corso, capisci? L’anno dopo Facchetti. Giocammo in Bulgaria e in Lussemburgo. In finale battemmo l’Inghilterra di Bobby Charlton… Nell’Ungheria c’era un altro attaccante formidabile Flòrian Albert».  

    L’Imperatore di Budapest. «E trentatré anni in panchina… Ridendo e scherzando, quattro di settore giovanile, quattro in C2, altrettanti in C1 e la B col Pescara. E anche quattro promozioni dalla B alla A. Nel ‘95-96 presi il posto di Adriano Fedele a Udine, promossi, da allora l’Udinese non è più retrocessa. E sono passati trent’anni. Senti questa, sulla trattativa. Mi trovai a Varese con Sogliano, il ds. Ricky mi mostrò il contratto e io: “Guarda che a Pescara quella cifra la prendevo in un mese”. Chiamò il presidente Pozzo che mi accontentò e aggiunse: “Digli che gli do i soldi che vuole, se saliamo in A. In seguito mi presentò un contratto legato alla salvezza. Ma non esiste, mai fatto un accordo vincolato alla permanenza nella categoria, indegno per chi fa questo mestiere. Con i Pozzo conservo uno splendido rapporto».  

    Dicevamo di Allegri. «L’anno dopo Udine andai a Perugia e naturalmente lo feci prendere. Vincemmo subito».  Nonostante la sua pigrizia. «Max è pigro e se glielo dici si offende. Livorno, suo padre, la famiglia alla quale è molto legato, Giorgio che gioca a calcio nella Juve e adesso Max è anche diventato nonno, Valentina gli ha dato due nipotini».   In una scala da 1 a 10 quanto è pigro? «Quando lavorò al Milan gli misero a disposizione un insegnante d’inglese per fare pratica tutti i giorni. Mai ascoltato, non ne aveva voglia».  Un limite notevole. «Lo sceicco del Psg telefonò pregandomi di convincerlo ad andare. Tre, quattro anni di contratto, Max avrebbe dovuto crescere Motta che allenava le giovanili e in seguito sarebbe passato in prima squadra. Vai a Parigi, gli ripetevo. Vacci, mister, vincerai tutto».  E lui? «“In Francia giocano a scapoli e ammogliati”. Che gli vuoi dire? Pensa che ha rifiutato il Chelsea due volte nello stesso anno, la seconda perché era appena morta sua mamma. Poi l’Arsenal dopo Wenger. Vedrai che si riprende, dicevo. Non si fidava del progetto. Anche il Manchester United e prima di tornare alla Juve, il Real Madrid».  La motivazione del no a Florentino? «Non ci vado per rispetto nei confronti dei club ai quali ho detto no».  Pure bugiardo. Pigro e bugiardo. «Ma allenatore straordinario. E un uomo leale, diretto. Sono stato fortunato».  In che senso? 
     «Ho avuto lui e anche Piero (Gasperini, nda). Che a Pescara era tutto, non avevamo una gran squadra, l’anno prima era retrocessa, non s’era iscritta e soltanto tre giorni prima dell’inizio era stata riammessa».  

     Max è pigro, e Gian Piero o Piero? «Permaloso, un tipo selvatico. Max è fantasioso, intuitivo, Gasperini scientifico, solido, in campo era un professore. Quel Pescara veniva da Catuzzi, uno che la zona la faceva nell’82. Io andavo a vedere il suo Bari perché mi interessava Caricola. Il 4-3-3 lo interpretava benissimo. La squadra aveva assimilato i concetti della zona e Piero la guidava da dietro, bravissimo. Questa te la devo raccontare».   Devi, devi. «A Max e Piero dicevo: “Leggete la partita e quando andate in difficoltà cambiate, se vedo che avete cambiato bene vi dico di proseguire, sennò decido diversamente”…».   Autonomia indotta. «Piero non giocava per sé, ma per la squadra. Un martedì mi presento all’allenamento, io di solito parlavo poco. Berlinghieri, che attaccava a sinistra, a un certo punto fa: “Mister, il pallone va sempre a destra, sempre a Pagano, Pagano, Pagano. Piero si alza e ad alta voce: «Senti, Primo, Rocco salta l’uomo dieci volte su dieci, fai altrettanto a sinistra e vedrai che cerchiamo anche te. Mai un problema».  

    Rimpianti professionali? «Sbagliai ad andare a Napoli dove mi voleva Diego, me lo disse Moggi. Mazzone non era stato mandato via, s’era dimesso. E se Mazzone si dimette significa che ha capito e nessuno può pensare di fare meglio di lui. In quel periodo mi voleva Viola alla Roma».  Indimenticabili i tuoi scontri con Sacchi. «Non coltivo il senso dello spartito. Ma quello del talento. Se al piano c’è Rachmaninov il risultato è fantastico, ma se c’è uno da pianobar, ti saluto. Lui voleva adattare il calciatore al gioco. Un giorno andammo insieme a Düsseldorf per Olanda-Inghilterra, Europei. Mi parlava solo di Lineker: “Vedi con quello io… Guardalo bene”. E io: Arrigo, tu hai Van Basten, mannaggia a te, Van Basten! Il calcio fa parte del mondo dello spettacolo e lo spettacolo richiede la fantasia. Miracolo a Milano di De Sica e anni dopo ET volava con la bicicletta. La Tempesta di Shakespeare, il Caligola di Carmelo Bene, Baggio e Totti, Del Piero e Zola, Causio, Meroni».  Ho capito, il calcio di oggi ti diverte poco. «Il nostro pochissimo, preferisco guardare la Premier o la Liga. Trascurando i vivai, rinunciamo alla nostra identità. Molto meglio il catenaccio, almeno eravamo noi, era l’Italia».  LEGGI TUTTO