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    Il calcio non è sempre una scienza: le bugie del possesso palla negli esempi di Torino e Milano

    I dati permeano ogni aspetto del mondo del pallone, ma vanno analizzati e contestualizzati, come il derby e Juventus-Lazio hanno dimostrato

    Dicono che il calcio non sia più un gioco – e considerando gli interessi che muove sicuramente è così – ma dal punto di vista tecnico sia diventato addirittura una scienza. È attraverso i numeri che molti spiegano una vittoria, giustificano una sconfitta, cercano una soluzione per tanti versi impossibile. LEGGI TUTTO

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    “Tonali uno di noi”: il coro e l’accoglienza dei tifosi del Milan

    MILANO – “Sandro Tonali uno di noi”. Con questo coro e tanti applausi, il pubblico di San Siro ha accolto il centrocampista del Newcastle, alla “prima” da avversario contro il Milan, in un match valido per la prima giornata del girone F di Champions League.
    L’emozione di Tonali
    Un’accoglienza affettuosa per un giocatore che ha sempre dichiarato la sua fede rossonera e che ha risposto ai tifosi, visibilmente emozionato, ringraziando e salutando il suo ex pubblico. Cori, applausi e una lunga standing ovation sono poi andati in scena al minuto 72, quando Tonali è stato sostituito da Elliot Anderson. LEGGI TUTTO

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    Lautaro: “Vogliamo tornare in finale di Champions. Thuram? Contento di giocare con lui”

    Il capitano dell’Inter suona la carica alla vigilia dell’esordio stagionale nelle coppe europee, in cui i nerazzurri sfideranno gli spagnoli della Real Sociedad

    “Non posso dire che arriveremo un’altra volta in finale. Ma posso confermare una cosa: lavoreremo come abbiamo fatto lo scorso anno per riuscirci, questo è sicuro. Siamo all’inizio di un percorso lungo, siamo una squadra nuova. E io sono felice di quello che stiamo facendo, è un motivo d’orgoglio”. Parola di capitano. Lautaro Martinez si sente dentro l’Inter. Non in cima, nonostante la fascia: “Non vuole dire che sono più degli altri, ma certo sono contento di indossarla perché è un riconoscimento per quel che ho dato all’Inter. Se mi vedo a lungo con questa maglia? Io sono abituato a parlare non guardando troppo in là. Non si sa mai in questo mondo. Ma oggi sono felicissimo qui, mi piace difendere questa maglia per i miei tifosi”.

    con thuram—  Il presente è il debutto in Champions: “Mi aspetto un avversario, la Real Sociedad, di grande livello, molto interessante – ancora il Toro -. Davanti al loro pubblico saranno molto aggressivi, dovremo essere bravi a trovare gli spazi e lavorare molto per controllarli. Ma noi stiamo bene, a prescindere dall’avversario: giochiamo un bel calcio, quello che volevamo”. E vicino a lui c’è Thuram: “Sono contento di giocare con lui. Ha la mia stesa età, ci darà una grande mano, ha tanta forza e qualità”. E in campionato s’è già visto: sette gol in 4 partite, per la ThuLa. Ora l’esame Champions: non è Istanbul, ma l’Inter e Lautaro giocano con quella voglia lì. LEGGI TUTTO

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    Milan, San Siro canta a gran voce “Tonali uno di noi” e “Pioli is on fire”

    C’era molta curiosità e attesa per l’accoglienza della Curva Sud e di tutto lo stadio per l’ex centrocampista rossonero e l’allenatore

    Le premesse per un’accoglienza affettuosa c’erano tutte, e sono state confermate. Sandro Tonali ha fatto ritorno per la prima volta a San Siro da avversario accolto dagli applausi di tutto il Meazza. Ha iniziato lui, a essere pignoli: quando è entrato in campo nel riscaldamento ha iniziato ad applaudire verso le tribune, immediatamente ricambiato. Ma l’apice è arrivato su iniziativa della Curva Sud, che prima ha chiamato a raccolta le voci di tutto lo stadio e poi ha fatto partire due cori. Uno scandendo nome e cognome e l’altro con uno slogan che non ha bisogno di ulteriori commenti: “Tonali uno di noi”. Il massimo, per un giocatore che ha cambiato maglia ma che resterà sempre tifoso rossonero nel cuore.

    a gran voce—  Un momento condiviso davvero da tutto San Siro, perché agli applausi della gente milanista si sono uniti quelli degli oltre quattromila tifosi del Newcastle. Capitolo Pioli. Onestamente? Ci si poteva attendere di peggio. Quando sono iniziate le prime note di “Freed from desire” è partito qualche fischio qua e là – nulla di drammatico – e quando è arrivato il momento del ritornello “Pioli is on fire” lo stadio l’ha cantato. Magari non col trasporto dei vecchi tempi, ma l’ha cantato. Il brano però è stato interrotto in netto anticipo rispetto al consueto. Nessun problema al momento delle formazioni: lo speaker ha chiamato il suo nome, San Siro ha risposto a gran voce. LEGGI TUTTO

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    Ibra incontra anche Cardinale: piani e progetti per il futuro

    Dopo il rientro a Milanello “da tifoso” e i colloqui con Pioli e Furlani, lo svedese vede anche il patron di RedBird. Al momento si tratta di una chiacchierata informale

    Quando ieri ha incontrato Pioli, scherzando ma non troppo, gli ha chiesto di inserirlo nella lista dei convocati. Un’impraticabilità che non pare un grande problema: in fondo Ibra li risolve anche quando è fuori dal campo. Rivedere Zlatan a Milanello per il mondo rossonero è stato ritrovare un vecchio amico. Che in realtà non se n’è mai andato perché, ormai da tempo, lui vive a Milano, a Milano ha svariati affari imprenditoriali e a Milano ha trasferito tutta la famiglia. Figli compresi – uno gioca nell’Under 16 rossonera -, ovvero quello che fino a un po’ di tempo fa per lui era il problema maggiore: Maximilian e Vincent a Stoccolma, una lontananza emotivamente difficile.

    gradimento reciproco—  Ibra che si riavvicina al Milan comunque fa notizia. Un po’ perché è ricomparso sui radar rossoneri proprio dopo lo sprofondo nel derby e un po’ perché la sensazione – netta – è che con lui il Diavolo continui ad avere una storia in sospeso. Che non si è ancora chiusa. Ieri vederlo a Milanello accanto a Pioli e a colloquio con l’a.d. Furlani ha fatto parecchio effetto. Lo stesso è accaduto quando stamane si è sparsa la notizia di un incontro con Gerry Cardinale in un hotel milanese. Che cosa bolle in pentola? Premessa a chiare lettere: il numero uno di RedBird non ha messo sotto il naso di Z una proposta contrattuale. Non siamo di certo a questo punto e non è assolutamente detto che ci si arrivi. Da quanto si capisce, è stata una chiacchierata informale e conoscitiva. Diciamo per rompere il ghiaccio, annusarsi un po’ e capire se c’è gradimento reciproco. Soprattutto, per capire se in futuro potrebbero esserci margini di manovra per mettere in piedi una collaborazione. La porta rossonera dunque resta aperta, cosa peraltro che aveva già chiarito senza giri di parole il presidente Scaroni. La palla pare maggiormente nei piedi di Zlatan, che si è preso una manciata di mesi sabbatici e ora, a quanto pare, inizia a risentirsi pronto per tornare nel mondo del pallone. Certo, nel caso in cui il dialogo col Milan proseguisse, ci sarebbe da capire in che ruolo. Parrebbe da escludere a livello dirigenziale, quanto meno ai piani alti. Ma ora come ora è troppo presto per inoltrarsi in queste proiezioni. La prima cosa da capire prossimamente è se il dialogo con il club vivrà altri capitoli. Ma intanto Ibra assisterà a Milan-Newcastle accanto a Furlani… LEGGI TUTTO

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    Inter, va a un tifoso il premio di Mvp della finale di Coppa Italia vinto e autografato da Lautaro

    Il riconoscimento come miglior giocatore della partita dell’Olimpico fu vinto dall’argentino dopo la doppietta alla Fiorentina: è stato riscattato sull’app di fan token

    L’economia circolare del mondo dei fan token non smette mai di riconfermarsi, per la gioia di chi ne fa parte e continua a impiegare tempo per avvicinarsi allo sport giocato e per vincere esperienze uniche. L’ultimo esempio arriva dall’Inter, da sempre una delle squadre più coinvolgenti del panorama, che ha chiuso la stagione 2022-2023 con due trofei in bacheca. Si tratta dellaa Supercoppa Italiana strappata a gennaio al Milan in Arabia Saudita, a Riad, e della Coppa Italia vinta alla fine della primavera contro la Fiorentina.

    Il più forte di tutti—  Proprio attorno alla seconda di queste due partite, la finale dell’Olimpico, ruota l’iniziativa che ha reso particolarmente felice un tifoso dell’Inter in possesso di fan token. Nei giorni scorsi è stato infatti riscattato sull’app dedicata il trofeo di miglior giocatore che Lautaro Martinez si era meritato ribaltando con due gol l’iniziale vantaggio di Nicolas Gonzalez, decidendo così il match. Il tifoso in questione si è accaparrato subito il premio autografato dall’argentino convertendo ben 100mila punti Ssu in un colpo solo. Senz’altro una cifra ragionevole per un cimelio unico, raggiungibile con il solo requisito del possesso di 75 gettoni digitali nerazzurri. LEGGI TUTTO

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    Milan-Newcastle, le ultime da San Siro

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Inter, Calhanoglu out con la Real Sociedad: altro forfait dopo Cuadrado

    Vigilia di Champions League complicata per l’Inter. I nerazzurri, che domani saranno impegnati contro la Real Sociedad all’Anoeta, dovrà fare a meno di due pedine importanti. Nella mattinata la notizia del forfait di Juan Cuadrado, ma non sarà l’unico assente.
    Hakan Calhanoglu, grande protagonista nel derby di Milan vinto per 5-1, non sarà a disposizione di Simone Inzaghi per la gara europea in programma domani alle ore 21. Il turco ha subito un affaticamento muscolare.
    Inter, le condizioni di Calhanoglu
    A rendere noto lo stato fisico del calciatore ci ha pensato la stessa società nerazzurra, diramando un comunicato attraverso il proprio sito: “Hakan Calhanoglu non sarà a disposizione di Simone Inzaghi per la gara di Champions League contro la Real Sociedad a causa di un affaticamento all’adduttore della coscia sinistra”. Assenza pesante per il tecnico nerazzurro, che dovrà dunque pensare ad un’alternativa per sostituire il turco in cabina di regia. Non mancano le alternative, seppur molto diverse tra di loro: il sostituto naturale sarebbe Kristjan Asllani, ma Inzaghi potrebbe anche preferire l’esperienza di Davy Klaassen e optare per l’ex Ajax (che ancora non è sceso in campo con la maglia nerazzurra). Poco più di 24 ore per riflettere, la certezza è che Calhanoglu con la Real Sociedad sarà out. LEGGI TUTTO