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    Sommer e Meret in gol, in Champions scoppia l’effetto Provedel!

    Tutto il mondo celebra l’impresa di Provedel contro l’Atletico Madrid. Il portiere laziale, beffando all’ultimo assalto l’Atletico Madrid di Simeone, è diventato il quarto portiere-goleador nella storia della Champions League. Un esordio da sogno per l’estremo difensore biancoceleste. E se si fosse innescato un “effetto-Provedel”? I bookie, stuzzicati dall’ipotesi, hanno aperto il gioco sulle reti dei suoi colleghi italiani che scenderanno in campo stasera. Occhi puntati dunque su Meret e Sommer in Braga-Napoli e Real Sociedad-Inter.

    Portieri goleador, quote da capogiro per Meret e Sommer

    Inter e Napoli debuttano in questa edizione di Champions contro Real Sociedad e Braga. Impegni alla portata delle italiane ma da non prendere sottogamba. Vietato andare sotto, magari per colpa di un episodio sfortunato, per evitare di dover risalire la china. Cosa che ha dovuto fare anche la Lazio contro l’Atletico Madrid, avanti fino al minuto 95′ prima di essere agguantato dall’uomo che non t’aspetti: San Provedel da Pordenone. LEGGI TUTTO

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    Vagnati presenta Lazaro e Soppy: “Noi, pronti a tutto per il Toro”

    TORINO – Il direttore tecnico granata Davide Vagnati presenta i due nuovi arrivi Lazaro e Soppy. Ma lascia lo spazio ai due giocatori: «Contento che Valentino sia di nuovo con noi, noi abbiamo bisogno di lui e lui di noi. Ha grande qualità e voglia di migliorarsi». Ed ecco l’austriaco, ex Inter: «Sono contento di tornare qui. E’ stato facile perché conosco tutti. Lavoriamo duro ma questo mi piace. In squadra siamo tutti amici. Quest’estate mi volevano altre squadre ma io pensavo solo al Toro. E la decisione di tornare qui è stata facile, volevo una squadra che mi consegnasse fiducia e questa squadra era il Toro. Adesso voglio gol e assist. Abbiamo tanti attaccanti che possono fare gol e io farò di tutto per servirli. Obiettivi? Viviamo alla giornata e poi a marzo tireremo le somme. Lavoriamo e basta. Fisicamente sto bene, ho fatto un ottimo precampionato con l’Inter e sto bene. Ora la parola al campo».

    Soppy dall’Atalanta al Toro per sognare

    Tocca a Brandon Soppy, arrivato dall’Atalanta. Il primo pensiero è di Vagnati: «Ragazzo vero e puro. Che ha voglia di dimostrare. Mi piace. Vuole mettere in difficoltà tutti per ritagliarsi spazio. Con questo sorriso e questa voglia si toglierà soddisfazioni». E ora l’ex bergamasco: «Spero di giocare con più continuità rispetto allo scorso anno per servire tanti assist. Quando si è presentato il Toro non ci ho pensato due volte. Juric mi può può aiutare molto a crescere. A Udine ero giovane e in una nuova realtà e per questo ho incontrato difficoltà. Anche a Bergamo ho giocato poco ma in entrambe le occasioni ho imparato molto. E ora sono pronto per il Toro. Voglio aiutare la squadra a vincere». LEGGI TUTTO

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    È un Mkhitaryan mai visto: l’Inter accelera per il suo rinnovo

    Il contratto dell’armeno è in scadenza a giugno, ma il club non aspetterà il finale di stagione (come successo con Dzeko, Handanovic e D’Ambrosio, tutti partiti, o con De Vrij, trattenuto): Micki può firmare in tempi brevi il nuovo accordo e con lui anche Dumfries, vincolato fino al 2025

    La doppietta (più assist) nel derby di sabato è stata il punto esclamativo sull’ottimo inizio di stagione di Henrikh Mkhitaryan. Inzaghi considera l’armeno un giocatore talmente fondamentale e, per utilizzarlo sempre nelle prime quattro partite di campionato, ha sistematicamente mandato in panchina l’acquisto più costoso dell’estate nerazzurra, Davide Frattesi. A gennaio l’ex Roma compirà 35 anni, ma l’Inter non ha nessuna intenzione di perderlo. Per questo a breve porterà avanti i contatti con Rafaela Pimenta, l’agente di Micki, per il prolungamento del suo contratto. LEGGI TUTTO

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    LIVE Al 45′ Real Sociedad-Inter 1-0: Inzaghi cerca la scossa con Thuram, Dimarco e Frattesi

    Triplo esordio dal 1’—  

    Un cambio a sorpresa nell’undici interista giusto a ridosso della partita. Dopo l’ultima riunione tecnica in albergo delle 18, Simone Inzaghi ha preso la sua decisione spiazzante per l’attacco nerazzurro: ha scelto di iniziare la sfida di Champions contro la Real Sociedad con Marko Arnautovic titolare accanto a Lautaro Martinez. Dopo quattro partite di fila giocate in campionato dal primo minuto da Marcus Thuram, il francese in gran forma si siede quindi in panchina. Al contrario, per il centravantone austriaco è il debutto da titolare nella sua seconda vita nerazzurra. Fino a ieri sera il figlio di Lilian era comunque in grande vantaggio sul compagno, tanto è vero che è stato provato lui ad Appiano nella formazione titolare accanto al collega argentino. Poi pochi minuti fa la decisione di puntare sui chili e i centimetri dell’ex punta del Bologna contro una difesa fisica come quella dei baschi, con la possibilità di utilizzare Thuram come arma in corso quando si apriranno gli spazi. Per il resto, confermato anche il debutto di Pavard nel ruolo di braccetto destro nella posizione occupata solitamente da Darmian, e la chance di Asllani come regista al posto dell’infortunato Calhanoglu. Carlos Augusto, invece, al posto di Dimarco. (cont.)Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Lautaro, Arnautovic. LEGGI TUTTO

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    Gasperini, conferenza Atalanta-Rakow: il ko di Scamacca e le alternative

    BERGAMO – Giovedì, ore 21, l’Atalanta farà il suo esordio in Europa League ospitando i polacchi del Rakow Czestochowa, Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia.

    L’allenatore della Dea sul ritorno in Europa e sull’avversario da non sottovalutare: “Ritornare in Europa League dopo esser stati fuori un anno è bello. Assaporiamo questa nuova possibilità di giocare questa competizione. Nessuna squadra italiana può permettersi di prendere sotto gamba nessuno. Il livello del calcio europeo si è alzato di molto. Rakow è una squadra che ha vinto il campionato. E’ un girone difficile, speriamo di passare il turno. Abbiamo un’identità precisa e siamo consolidati. In attacco pensavamo di poter lavorare su qualcosa di nuovo ma abbiamo avuto questo problema con Scamacca e Touré. In Europa ogni partita è importante e si alza il ritmo”.

    Sul blackout di Firenze

    “La squadra ha un’identità precisa. A parte l’attacco e Kolasinac è la squadra degli altri anni. Chiaro che gli anni passano e pensavamo di poter lavorare su qualcosa di nuovo ma gli infortuni di Touré e Scamacca complicano le cose. Il problema di Scamacca è meno grave ma stare fuori anche 15 giorni vuol dire saltare cinque partite. Per il resto è chiaro che siamo all’inizio e qualche amnesia ci è costata in termini di risultato ma abbiamo fatto ottime prestazioni”. LEGGI TUTTO