consigliato per te

  • in

    Pagelle Juve Next Gen: Huijsen attento, Mulazzi bene, Yildiz da rivedere

    Le difese spiccano e annullano gli attacchi, fino al 90′, quando Bertini con un sinistro di controbalzo beffa Daffara e regala a Di Carlo tre punti importanti per rtirovare fiducia, dopo la sconfitta della scorsa giornata contro il Perugia.

    Juve Next Gen, le pagelle: Daffara 5

    Durante i novanta minuti è poco impegnato grazie al gran lavoro della difesa bianconero, ma la prima volta che viene chiamato in causa non risponde presente: sul tiro al volo di Bertini non vede partire il pallone, ma poteva fare certamente di meglio. LEGGI TUTTO

  • in

    Diretta Braga-Napoli ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    I Campioni d’Italia vogliono partire col piede giusto nella massima competizione europea per mettere a tacere le recenti polemiche dopo le ultime due giornate di campionato dove sono reduci dal pari di Genova, preceduto dalla sconfitta interna contro la Lazio. Il Braga si presenta a questa sfida dopo la sconfitta in casa della Farense per 3-1: in classifica, la squadra di Artur Jorge è ottava a quota 7 punti. In conferenza stampa, Rudi Garcia si è detto fiducioso per la gara e ha dichiarato: “Il campionato è una competizione, la Champions League un’altra. Siamo a Braga per vincere, senza pensare al quinto posto in classifica in campionato. Siamo solo all’inizio e c’è tempo per rimediare”.
    Segui la diretta di Braga-Napoli su Tuttosport.com
    Dove vedere Braga-Napoli: diretta tv e streaming
    La prima sfida della fase a gironi della Champions League del Napoli è in programma contro il Braga all’Estadio Municipal alle ore 21. La partita sarà visibile su Sky Sport Uno (201) e Sky Sport (252) e in diretta streaming su Now e Infinity+.
    Braga-Napoli: le probabili formazioni
    BRAGA (4-2-3-1): Matheus; Gomez, Josè Fonte, Paulo Olivera, Marin; Moutinho, Al-Musrati; Ricardo Horta, Pizzi, Bruma; Abel Ruiz. Allenatore: Artur Jorge. A disposizione: Hornicek, Piago, Mendes, Saatci, Borja, A. Horta, Castro, Zalazar, Vitor Carvalho, Soumare, Lopes, Banza, Djalo. Indisponibili: Niakate. Squalificati: -.
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Rudi Garcia. A disposizione: Contini, Idasiak, Rui, Ostigard, Natan, Zanoli, Cajuste, Elmas, Gaetano, Lindstrom, Raspadori, Simeone, Zerbin. Indisponibili: Gollini. Squalificati: -.
    Arbitro: Gozubuyuk (Olanda)Assistenti: Zeinstra-BalderIV uomo: NagtegaalVar: HiglerAvar: Dieperink
    Braga-Napoli: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO

  • in

    Torino, Zapata è già fondamentale: potente, centrale e 43 volte utile

    Però Belotti, quel Belotti, era un bisonte ancora un po’ grezzo, correva dappertutto, sbagliava parecchio, ma aggiustava i cocci col cuore, la generosità. E non conosceva il concetto di zolla perché quasi tutto il prato era di sua proprietà, si gettava in avanti su ogni pallone, partecipava molto spesso anche ai recuperi in difesa, era un bomber tuttocampista, un unicum. E allora? Quel paragone con Zapata? In buona parte salta in aria. Né ci pare calzante in toto, tornando indietro nel tempo, l’evocazione con Rolando Bianchi, ragazzone grande e grosso, cui pure vanno ascritti innumerevoli meriti, ripensando ai suoi anni migliori in granata. Ma la classe nei piedi che ha Zapata ci sembra superiore, decisamente.
    Il paragone con Casagrande
    Assurdi sarebbero poi i paragoni con Marco Ferrante, straordinario piccoletto tutto furbizia e piedi fini, un volpone, però con caratteristiche tattiche e fisiche completamente diverse da quelle di Duvan. Magari a voi potrà parere blasfemo, ma a noi Zapata fa (in parte) tornare alla mente il brasiliano Walterone Casagrande, anni d’oro 1991-’93, la finale Uefa e la Coppa Italia vinta. Fisico molto simile per altezza e peso (un briciolo meno massiccio Walter), tecnica di altissimo livello, fiuto rapace per il gol e pure la capacità di creare assist per i compagni, non solo sponde, varchi, spazi. Era un campione, Casagrande. Zapata è un ottimo centravanti e a certificarlo basterebbero i 116 gol segnati nei suoi primi 10 campionati in Italia (l’11° è l’attualità in granata). A 32 anni, può vivere con Juric un meraviglioso canto del cigno chissà quanto lungo (tocchiamo ferro affinché lo assista la salute muscolare). Motivazioni lucidate, di nuovo protagonista principe, colonna, trascinatore e cecchino conclamato, pur se attende ancora di segnare il primo gol col Toro.
    I numeri di Zapata
    A differenza di Belotti, Zapata mantiene molto di più la zona di permanenza e percorrenza. In avanti, in mezzo, senza perdere tempo ed energie per allargarsi dietro a palloni inutili. Occupa il cuore della difesa altrui. Assorbe un paio di difensori. A Salerno ha subito la pressione avversaria per una percentuale del 70%, quando ha avuto il pallone tra i piedi (statistiche della Lega: l’indice è calcolato con i parametri della distanza nelle marcature e della velocità nel pressing patito). Nessun granata ha subito più pressioni e attenzioni. E oltre ai gol provocati (il primo di Buongiorno, staccando di testa), evocati (il 2° e il 3° di Radonjic, con i suoi movimenti a portar via difensori) o consegnati (l’assist puro del 4 a 0 ancora di Rado, pur annullato per un fuorigioco millimetrico del serbo), Zapata ha illuminato il gioco con le sue sponde, le aperture, gli inserimenti, la capacità di tenere il pallone, i dai e vai di piede o di testa, la potenza, la tecnica. Ha giocato la bellezza di 43 palloni, da terminale. Tirando e facendo tirare. In questo campionato, comprese le 2 presenze iniziali con l’Atalanta e un gol, vanta l’80% di precisione nei passaggi e una distanza media percorsa a partita di appena 6 chilometri (la metà di un Belotti vecchio stampo!). Correrà sempre di più, ma è proprio la sua stanzialità a far la differenza, con la cifra tecnica, la stazza e il fiuto sottoporta. LEGGI TUTTO

  • in

    Milan, Maignan lascia lo stadio zoppicando

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

  • in

    Da Rampulla a Taibi, poi Brignoli fino al bis di Provedel: i portieri goleador

    Ivan Provedel sa come si fa. Il portiere della Lazio, che con un gol di testa al quinto di minuto di recupero ha dato il pari last second ai biancocelesti nel debutto stagionale di Champions League con l’Atletico Madrid, ci era già riuscito una volta: poco più di due anni e mezzo fa, il 7 febbraio 2020, quando era alla Juve Stabia in Serie B aveva segnato nel recupero la rete del 2-2 ad Ascoli, ancora di testa. Iscrivendo il suo nome nell’albo dei portieri capaci anche di diventare goleador. LEGGI TUTTO

  • in

    Inter, contro la Real Sociedad esordio per Pavard. In attacco Lautaro-Thuram, dubbio in mezzo

    L’infortunio di Calhanoglu costringe Inzaghi a cambiare il regista: in corsa Asllani, Mkhitaryan, ma anche Barella e Klaassen. Dubbio anche tra Dimarco e Carlos Augusto

    Benjamin Pavard domani sera a San Sebastian contro la Real Sociedad farà il suo esordio con la maglia nerazzurra. Prenderà il posto di Matteo Darmian in una difesa che sarà composta da De Vrij e Bastoni. Acerbi insidia entrambi, ma, avendo giocato 90′ nel derby dopo una lunga inattività, potrebbe essere dosato in vista di Empoli. Pavard, pagato 30 milioni più 3 di bonus, è stato il secondo acquisto più costoso della campagna acquisti estiva nerazzurra e rappresenta un “lusso” visto che in bacheca ha il Mondiale del 2018 in Russia e la Champions vinta con il Bayern.

    INFORTUNIO CALHA—  L’infortunio di Calhanoglu (fastidio all’adduttore sinistro), che si aggiunge alla defezione dell’esterno Cuadrado (infiammazione al tendine d’Achille sinistro), costringe Inzaghi a cambiare la mediana perché il turco sarebbe stato sicuramente titolare. Per la sua sostituzione l’opzione più logica sembra essere Asllani, per il quale Simone ha speso belle parole in conferenza, ma attenzione anche alle altre possibili soluzioni come per esempio Mkhitaryan (con Frattesi e Barella mezzali), Barella (con Frattesi e Mkhitaryan mezzali) o Klaassen (con Barella e Frattesi o Mkhitaryan mezzali). Il tecnico di Piacenza deciderà domani. L’altro dubbio è sulla fascia sinistra con Dimarco e Carlos Augusto in ballottaggio. L’idea di Inzaghi, rispetto a sabato, è quella di fare 2-3 avvicendamenti, non di più. Domenica a Empoli, invece, il turn over sarà più ampio. In attacco spazio a Lautaro e Thuram: Arnautovic spera di essere titolare al Castellani. LEGGI TUTTO