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    Handanovic: “Grazie Inter, ora inizia il secondo tempo della mia esistenza”

    Dopo undici anni e 4150 giorni, si gioca per la prima volta un derby di Milano senza il gigante sloveno a difendere la porta nerazzurra. “Ma ci sono i presupposti perché io continui a lavorare con il club. Milano è casa mia. Ho le idee chiare e prima o poi vorrei allenare”

    L’ultimo Inter-Milan senza Samir Handanovic si è giocato il 6 maggio 2012: 4-2 nerazzurro, tris di Milito e doppio Ibra. Undici anni dopo, 4150 lunghissimi giorni, riecco un derby senza il gigante sloveno: è strano, a suo modo storico anche perché Handa per l’Inter è stato più di un portiere. A lungo una maestosa colonna dorica, spesso un parafulmine per tanti problemi e dal 2019 pure un capitano. LEGGI TUTTO

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    Brera che racconta un 1-0 del Milan, la festa della LuLa e… 10 prime pagine da derby

    Si parte dal campionato 1950/51. All’andata, i nerazzurri di Olivieri e Nyers si impongono per 3-2, ma il testa a testa tra rossoneri e nerazzurri va avanti fino alla ventinovesima giornata. Gianni Brera racconta di un ventoso pomeriggio milanese privo di bel gioco, nel quale il gol di Gunnar Nordahl regala al Milan il successo per 1-0 e la testa della classifica, che la squadra guidata da Lajos Czeizler manterrà fino alla fine festeggiando il quarto titolo della sua storia. LEGGI TUTTO

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    Simone: “Milan, sarà una sfida tra titani. Temo Thuram e tifo Pulisic”

    L’ex attaccante del Diavolo di Sacchi e Capello fa l’allenatore e sull’americano ex Chelsea ha le idee chiare: “Mi somiglia…”

    L’ uomo con le scarpe bianche è nato a due passi da Milanello – Castellanza è appena un paio di uscite autostradali più in là – e per contrappasso ha passato una vita con la valigia in mano. Marco Simone è andato a giocare a Parigi in anni in cui non si usava, poi ha allenato in Francia, in Tunisia, in Thailandia, in Marocco, negli Emirati. Cittadino del mondo. È stato il primo a giocare con le scarpe bianche e ora, in un mondo colorato, tornerebbe a usarle nere. Solo una cosa non cambia: tifa Milan. LEGGI TUTTO

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    Shevchenko guarda, Buffon si tuffa: rigore 20 anni dopo Manchester

    Lubiana (Slovenia) – Certe immagini hanno segnato la storia del calcio, per alucni tifosi hanno simboleggiato gioia immensa, per altri una delusione incolmabile. Uno di questi è sicuramente il rigore di Shevchenko contro Buffon nella finale di Champions League tutta italiana del 2003 tra Milan e Juventus, un penalty che ha segnato la vittoria dei rossoneri ai calci di rigore sui bianconeri. Un rigore indimenticabile nella notte storica di Manchester e che 20 anni dopo si è presentato con un simpatico remake.
    In una gara di beneficienza in Slovenia, organizzata dallo stesso Shevchenko per continuare a dare supporto al popolo ucraino, Sheva e Super Gigi si sono trovati nuovamente uno contro l’altro dagli undici metri. Come ad Old Trafford l’attaccante ucraino è riuscito a battere Buffon, questa volta tuffatosi nell’angolo giusto, ma con un cucchiaio che ha spiazzato l’ex numero 1 bianconero. Dopo il gol Shevchenko è corso ancora una volta ad esultare, ma no per abbracciare Dida, anzi è andato verso Buffon per scherzare sul rigore appena trasformato. LEGGI TUTTO

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    Il derby di Pandev: “Questa Inter è forte e ha più cambi. E se penso a quella punizione contro Dida…”

    Parla il macedone ex nerazzurro che ha fatto piangere il Milan in un derby del 2010: “Se si sacrificava Eto’o sulla fascia come potevo non farlo io? Mou ci trasmetteva una convinzione pazzesca”Goran Pandev e il derby di Milano. L’ex attaccante di Lazio, Inter, Napoli, Genoa e Parma è rientrato la scorsa settimana dalla Macedonia e si prepara a vivere da spettatore il derby della Madonnina che lo ha visto protagonista dal 2009 al 2011. Da Genova, dove si è stabilito quando ha appeso le scarpette al chiodo, ha aperto l’album dei ricordi, senza nascondere il suo tifo interista. LEGGI TUTTO

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    Il derby di Pato: “Giroud nuovo Ibra e il mio amico Loftus-Cheek, questo è un Milan da seconda stella”

    L’ex attaccante rossonero, ora al San Paolo: “Pulisic e Chukwueze faranno benissimo. Zlatan lo vedo bene da dirigente. Berlusconi un amico-presidente. E se vinciamo…”

    Basta dare uno sguardo alla sua timeline su “X” per capire quanto sia ancora forte il legame. Il 4 agosto mette un cuore al post della Uefa Champions League che lo ritrae in maglia rossonera; il 12 giugno scrive “Grazie per tutto Presidente” nel giorno della scomparsa di Berlusconi; il 18 aprile posta una foto in cui fa colazione con la maglia del Milan – la numero 7 col suo nome – ed esclama “Milannnnnnnnnnnnnnnnnn!!!! Andiamoooooo!!” nel giorno in cui il Diavolo elimina il Napoli ai quarti di Champions. Be’, insomma, se ancora non fosse chiaro Pato – che dopo un lungo infortunio al ginocchio ha ripreso a giocare (e segnare) al San Paolo – resta un grande cuore rossonero, che batte ancora più forte quando i derby si avvicinano.  LEGGI TUTTO