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    Inter e Juve, tifosi in attesa: i palloni dei gol del derby e del 3-1 alla Lazio diventeranno cimeli

    Le due partite di cartello della quarta giornata di Serie A sono coinvolte nella stessa iniziativa fan token che lo scorso anno ha premiato molti appassionati: di cosa si tratta

    Se nel mondo dei fan token si dovesse scegliere un’iniziativa da copertina per il mercato italiano, senza dubbio si tornerebbe indietro allo scorso gennaio, alla Supercoppa Italiana giocata tra Inter e Milan in Arabia Saudita. Le immagini del pallone del primo gol nerazzurro inserito in una teca a bordo campo fecero il giro del Paese per poi superare i confini nazionali, così i gettoni digitali finirono sulla bocca di tutti. Quell’oggetto, come gli altri due del match e molti altri nel finale di stagione, finì poi in casa di un tifoso in possesso di token.

    Dejà vu—  È ciò che accadrà più volte anche quest’anno, compresi i palloni di Inter-Milan 5-1 e di Juventus-Lazio 3-1. Come ancora una volta le riprese televisive hanno mostrato, infatti, dopo ognuno dei dieci gol complessivi le “palle gol” sono state immediatamente escluse dal gioco e catalogate. Da quel momento è cominciato un iter ormai ritualizzato che porterà gli oggetti in questione a essere integrati con un chip (fondamentale per rivedere la rete collegata al pallone) e poi distribuiti ai tifosi. I dettagli non sono ancora stati comunicati ufficialmente, ma l’attesa nella community sta già montando da diverse ore. Come è giusto che sia… LEGGI TUTTO

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    Rigori, scandali e colpi di scena: Inter-Juve, è una storia infinita

    Una sfida emozionante e avvelenata: il presunto rigore su Ronaldo il Fenomeno, il caso Lukaku, tra insulti e ripensamenti

    c i risiamo con Inter-Juve, il campionato sembra avviato verso un classico del nostro calcio, la rivalità più forte. Non c’è derby di Milano, di Roma e di Torino che regga il confronto. Inter-Juve, quel che Gianni Brera aveva definito il derby d’Italia, è diventato qualcosa di ideologico. Un universo divisivo al quadrato e però con “scambi commerciali”, perché non sono mai mancati i cambi di campo, allenatori, giocatori e dirigenti, passati da una società all’altra, con esempi illustri e contemporanei. Sbaglia chi pensa che Calciopoli sia stata la scintilla. Molto era già successo, anche prima del 1998, nostro punto di partenza per obblighi di spazio e di sintesi.  LEGGI TUTTO

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    Mourinho vola basso dopo la goleada: “Felice per Lukaku, mi spiace per l’Empoli”

    Il portoghese spiega: “Non è bello subire 7 gol, ma sono cose che accadono. Abbiamo giocato per vincere con tranquillità, facendo una buona gara anche se con alti e bassi dal punto di vista fisico”

    Neppure col 7-0 trova il modo di restare sorridente e sereno. Niente, non ci riesce. E così, non accetta il dialogo con lo studio di Dazn. “Mourinho non vuole mettersi l’auricolare, quindi l’intervista dovrò farla io”, spiega la giornalista. Insomma, il solito Mou. Che poi parla, e anche abbastanza. “Hanno giocato tutti bene, anche se non era una partita da 7-0. Mi dispiace per l’Empoli, ma sono cose che accadono. Abbiamo giocato per vincere con tranquillità, facendo una buona gara anche se con alti e bassi dal punto di vista fisico. C’è ancora qualcuno che non è in condizione per giocare 90 minuti ad alta intensità”, racconta il portoghese. 

    problema—  Il gol di Lukaku, il primo in maglia Roma, fa sempre notizia. “Per me non sarebbe stato un problema se non avesse segnato. Per lui è stato perfetto segnare ed uscire felice, ma da quando è arrivato ha pensato solo alla squadra. Dobbiamo imparare ancora a giocare con lui e lui a giocare con noi, serve tempo per migliorare. Lui è felice di essere qui, a lui piace vincere e all’Inter non credo abbiano motivo di essere arrabbiati visto che hanno vinto un derby per 5-1. Devono essere felici per il loro ex mister che aveva bisogno di Lukaku”, dice scherzando Mourinho. “Paredes? Anche lui deve migliorare nella sua intensità e mettere minuti, con la palla è straordinario ma deve capire i nostri movimenti difensivi. Ora il prossimo obiettivo è vincere giovedì. La rosa attuale? Dobbiamo gestire le forze, ma ci sono partite in cui sarà difficile. Sicuramente faremo qualche cambio”, conclude il tecnico della Roma.  LEGGI TUTTO

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    Gasperini dopo Fiorentina-Atalanta: “Pensavo di vincere. Male in difesa”

    La sconfitta contro la Fiorentina non va giù a Gian Piero Gasperini. “C’erano le condizioni per vincere, una partita rovinata da una serie di brutti episodi sul primo e terzo gol” ha commentato ai microfoni di Dazn l’allenatore dell’Atalanta dopo la partita persa per 3-2 contro la squadra di Italiano. “Peccato perchè sono state disattenzioni che hanno cambiato il corso della partita, che noi stavamo facendo bene” le sue parole.
    Gasperini: “Non sappiamo ancora che anima abbiamo”
    Una prestazione da parte dei bergamaschi, che erano anche passati in vantaggio grazie al gol di Koopmeiners, che lascia decisamente l’amaro in bocca a Gasperini. “Non sappiamo ancora che anima abbiamo – ha proseguito il tecnico -, oggi potevamo essere più determinati ma non ci siamo riusciti. Dobbiamo farlo in campionato, sperando che l’Europa League ci aiuti. Quella di oggi e quella di Frosinone erano due partite da non perdere”.
    Gasperini ha poi concluso commentando la rete segnata da Kouamé, decisiva per la sconfitta dei suoi: “Anche oggi abbiamo fatto due gol, ci siamo proposti bene in avanti mentre dietro no anche su cross prevedibili abbiamo marcato male lasciando tanto spazio. Praticamente ci siamo fatti da soli il terzo gol”. LEGGI TUTTO