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    Pagelle Inter-Milan: Thuram iconico, Calhanoglu califfo, Thiaw ridicolizzato

    INTER

    Sommer ng: L’unica palla che tocca è quella per recuperare dalla rete il pallone calciato da Leao.

    Darmian 6.5: Sul gol preso, Leao gli prende il tempo sgommando a tutta velocità grazie all’imbeccata di Giroud. Quella però è pure l’unica occasione in cui perde la targa del suo dirimpettaio.

    Acerbi 7: Bagna la prima stagionale con una prestazione extralusso: De Vrij, in sua assenza, era stato bravissimo, ma il derby ha dimostrato perché, quando c’è, con Inzaghi gioca sempre.

    Bastoni 6.5: Dalle sue parti il Milan non trova sbocchi.-De Vrij (29′ st) ng .

    Dumfries 7: Riesce ad arginare Theo Hernandez e ribalta l’azione con giudizio e senza sbagliare una scelta: sembra realmente un altro rispetto a un anno fa.

    Barella 7: Dà tutto per un’ora, poi va in scena – sotto gli occhi di Spalletti in tribuna – la staffetta azzurra. -Frattesi (19′ st) 7: Entra e conferma pure davanti ai suoi nuovi tifosi quanto può essere letale da incursore segnando nel recupero la rete dell’apoteosi definitiva.

    Calhanoglu 8: Gioca da califfo, in più innesca l’azione che porta alla rete del 3-1 e trasforma il rigore spiazzando con assoluta freddezza Maignan.-Asllani (35′ st) ng .

    Mkhitaryan 8.5: Segna due gol, regala un assist al bacio a Frattesi e fa tante altre cose buone. Unica macchiolina in una gara da professore il gol mancato di testa dopo 11 minuti.

    Dimarco 7: Con un tiro-cross carica il grilletto all’armeno Mkhitaryan sull’1-0. Poi, appena una manciata di minuti dopo, mette sulla testa del compagno un pallone solo da spingere in porta, ma non arriva il raddoppio. Esce dopo un’ora sfinito.-Carlos Augusto (19′ st) 6.5 Impegna Maignan.

    Thuram 8: Thiaw, dal duello con lui, esce come un pugile suonato: innesca l’1-0 e con una stella filante all’incrocio manda in estasi San Siro. Un gol iconico.-Arnautovic (19′ st) 6.5 Entra per tenere palla lontano da Sommer.

    Martinez 7.5: Stavolta non segna, ma regala delizie come in occasione del 3-1. E guadagna pure un rigore.

    All. Inzaghi 8: Il derby prende la piega migliore: il gol realizzato in avvio dà campo all’Inter e i suoi attaccanti lo prendono senza neanche chiedere il permesso. In più è bravissimo anche nella gestione dei cambi. Vince cinque derby in un anno: è nella storia. LEGGI TUTTO

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    Mkhitaryan come Pippo Franco: tifosi in delirio

    Grande protagonista del successo nerazzurro nel derby di Milano con una doppietta e un assist, Henrikh Mkhitaryan è diventato anche un idolo social. La grande somiglianza con Pippo Franco ha fatto impazzire i tifosi che hanno addirittura spinto in tendenza su X (Twitter) l’hashtag #PippoFranco: ecco i post e i meme più divertenti LEGGI TUTTO

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    Chiesa, gol e dedica alla sua Lucia: la dolce immagine in Juve-Lazio

    Nel corso di Juve-Lazio, conclusasi con uno strepitoso successo per 3-1 dei bianconeri contro i biancocelesti di Sarri, Federico Chiesa è stato protagonista di un gol emozionante, che ha dedicato alla sua compagna Lucia Bramani, così come attestato anche dalle immagini riprese in campo.
    Federico Chiesa e la dedica a Lucia Bramani
    Se Dusan Vlahovic è il primo giocatore nella storia della Juventus a segnare almeno quattro gol nelle prime quattro gare dei bianconeri in una stagione di Serie A per due annate consecutive, il collega Federico Chiesa non è da meno, avendo messo a segno cinque gol nelle ultime sette presenze in massima serie: tanti quanti ne aveva segnati nelle precedenti 48. Così come si vede da una Instagram story condivisa da Lucia Bramani nel suo account Instagram, il calciatore della Vecchia Signora dopo aver messo a segno un gol contro la Lazio, ha alzato la mano ed indicato proprio la sua compagna, per dedicarle la rete appena messa a segno. Un gesto che attesta l’amore tra i due. Federico ha ormai messo da parte i ricordi dell’infortunio, anche grazie al supporto della sua dolce metà.  LEGGI TUTTO

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    Il destro di Vlahovic e ora il riposo: ecco perché la Juve fa paura

    l trionfo dell’Inter oscura la vittoria dei bianconeri, ma senza coppe europee sono da scudetto… Napoli, non puoi rinunciare a Raspadori

    I cinque gol dell’Inter nel derby si prendono la scena: giusto così. E magari Allegri è perfino contento che la vittoria della Juve contro una diretta concorrente – la Lazio di Sarri, seconda nella scorsa stagione – venga derubricata a un evento tutto sommato normale, se paragonato al successone nerazzurro. Lui, Max, adesso preferisce muoversi nell’ombra, agire di soppiatto, confidando che nessuno si accorga dei segnali che arrivano dalla sua squadra, o che comunque vengano sottovalutati dai più. Non a caso l’allenatore bianconero ogni giorno ricorda che l’obiettivo estremo della Juve, in questa stagione di ripartenza anche societaria, è il quarto posto. Bugia.  LEGGI TUTTO

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    Prandelli sul derby: “Verticalità, uomini, gambe. Inter, che show”

    L’analisi dell’ex c.t.: “Inzaghi ha impostato il derby sulla densità e sulla profondità. L’ha vinto così e con l’eccezionale contributo dei suoi cambi”

    La verticalità nata dalla densità in mezzo. L’impatto dei singoli, anche quelli entrati dalla panchina. Una condizione atletica molto brillante, e alla distanza decisiva. Anche per Cesare Prandelli, che pure ha disegnato tante vittorie a tavolino, è quasi difficile tracciare le linee decisive sulla mappa della strategia vincente dell’Inter: perché ha funzionato praticamente tutto, non solo alcune cose. E il 5-1 finale è sembrato conseguenza logica almeno quanto imprevedibile.  LEGGI TUTTO

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    Napoli, Raspadori e Politano salvano Garcia: 2-2 in rimonta col Genoa

    Genoa-Napoli, la partita

    I padroni di casa si sono portati avanti di due gol grazie alle reti di Bani al 40’ e di Retegui al 56’. Gli attuali campioni d’Italia, irriconoscibili per più di un’ora di gioco, hanno rialzato la testa al 76’ accorciando le distanze con la rete di Giacomo Raspadori. All’84’ è stato Matteo Politano, con un gran gol, a riportare il risultato in parità. Inutili i tentativi del Napoli nei 5′ di recupero di portare a casa i tre punti, con la retroguardia genoana attenta e precisa a concedere poco agli avversari.

    Genoa-Napoli 2-2: tabellino e statistiche LEGGI TUTTO