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    Perin mental coach Juve: “Il nostro giocare in piccolo non serve…”

    La Juventus sta vivendo una situazione difficile, come la sta gestendo il mister e come la sta vivendo Perin? “Vedo questo momento come un’opportunità. Ne parlavamo prima: nei momenti di crisi è lì che si tira fuori il meglio, è lì che si migliora, uscendo da quella crisi e avendo dato. Ovviamente devi lavorare perché poi passa da lì, bisogna lavorare e bisogna essere professionali, bisogna sapersi connettere tra noi giocatori, ed è una cosa che sono sicuro stiamo già facendo e miglioreremo. Il mister la sta gestendo con massima tranquillità e ci dà grande serenità. Questa è la cosa più importante, sappiamo benissimo ed è un dato di fatto che abbiamo vissuto comunque un periodo difficile per via delle assenze, non ci piangiamo addosso, l’ho detto l’altro giorno dopo Lecce e noi siamo andati a Lecce per vincere e volevamo vincere, giochiamo col Bologna anche se siamo in undici noi giochiamo per vincere, non solo perché siamo la Juventus ma perché crediamo in quello che facciamo.
    E crediamo di essere un gruppo forte che si deve migliorare, che deve crescere e che deve puntare a vincere passando anche attraverso questi momenti qui. Hai fatto l’esempio dell’Atalanta, ha seminato e seminato e poi ha vinto. Noi in questo momento dobbiamo seminare, lo so che la Juventus ha abituato a vincere da subito, è il più grande club d’Italia insieme all’Inter e al Milan, ma è un dato di fatto che ci vuole tempo. I nostri tifosi sono abituati molto bene ed è giusto che sia così, perché siamo la Juventus, ci vuole solo un po’ di pazienza in questo momento qui perché siamo una squadra giovane fatta di grandi giocatori, ma non solo: sono giovani professionisti con grande standing umano e questo non è facile da trovare al giorno d’oggi. Anche i più giovani sono ragazzi veramente seri e tutto questo mi porta a pensare che, non so quando, ma arriveremo a ottenere i nostri obiettivi”.
    Perin e al grande competitività in allenamento: “Behrami ne sa qualcosa”
    A Perin piace alzare costantemente la competitività in allenamento, al punto che un suo ex compagno ha raccontato di essere arrivati quasi alle mani: “Valon Behrami! Eravamo uguali da questo punto di vista, l’adrenalina era alta e a volte siamo andati allo scontro. Ottenemmo due salvezze incredibili con quel Genoa, veramente incredibili. Loro per me saranno sempre miei fratelli, ma veramente a livello emotivo. Si è creato un legame straordinario, poi passano inosservate le salvezze perché comunque non vinci niente, ma a certe volte retrocedere è più brutto di arrivare secondi. Molto più brutto di arrivare secondi. Un anno durante il Covid, che partivamo a gennaio che avevamo 7/8 punti in meno e ci siamo salvati all’ultima giornata con il Verona e l’anno dopo a dicembre avevamo 7/8 punti e poi ne abbiamo fatti tipo 34 nel girone di ritorno, e mi ricordo lì veramente vidi lo spessore umano di tanti miei ex compagni, tra cui Valon. Non c’erano altre strade, ma noi ci saremmo salvata. L’unione che si è creata in quei momenti lì c’è ancora oggi, se ci penso mi vengono i brividi”.
    E aggiunge: “Ho tanti miei compagni che, quando facciamo le partitelle contro non mi sopportano. Locatelli mi odia proprio. E siamo amicissimi fuori dal campo eh! So che certe volte sono un po’ pesante, però sono fatto così. Non posso mettere da parte quella mia parte perché se la mettessi da parte, non sarei realmente io e non sarei performante alla stessa maniera. È una parte di me che mi fa svegliare la mattina e mi fa venire qua a dare ogni giorno tutto quello che ho. Mi hanno detto che tieni molto ai discorsi pre-partita. Il percorso di cambiamento che ho fatto mi ha fatto diventare molto spirituale, leggo tantissimi libri sulla spiritualità e guardo tante cose che mi hanno fatto bene. Con parole un po’ più semplificate cerco di portarle nello spogliatoio. Alcune volte sono robe epiche, però fighe, mi piace dirle alcune volte. Si alza tantissimo l’energia. E certe volte sento che mmm… vuol dire o che non sono stato capito bene, o che non è piaciuta”.
    Perin oltre il calcio: dal vino al ciclismo
    C’è un’altra passione che intriga molto Perin, quella per il vino e la vendemmia: “Vado a lavorare in cantina. È una grande passione che cerco di portare con moderazione nella mia vita, perché comunque sono uno sportivo professionista e professionale. Quindi lo faccio con le giuste dosi, però è una passione incredibile. Durante l’estate la coltivo tantissimo, vado a trovare i produttori in Borgogna, nella zona dello champagne, ho tantissimi amici produttori che sono diventati miei amici, vengono qui in Italia a vedere le partite, ho tantissimi amici qui nelle Langhe, vicino a Torino. E quindi avendo tanti amici e tanti produttori che ho conosciuto grazie a questo mondo qui, quando ho dei giorni liberi vado in cantina a lavorare da loro oppure in vigna, mi piace sporcarmi le mani e capire come fanno a farlo così buono. Voglio capire quando lo sto bevendo, cosa sto bevendo e il percorso di quel lavoro: è diverso, sai? Ha un altro sapore. Ci sono i produttori di vino che ho conosciuto io, che hanno delle storie da raccontare, hanno una cultura veramente importante.
    Proprio perché hanno a che fare con l’universo, con la terra, con le condizioni climatiche, con la vigna… è tutta vita, no? E hanno una cultura, ma non solo nel loro lavoro, proprio in generale, hanno una curiosità che non li spinge solo a fare ciò che amano, ma hanno proprio mille storie da raccontare. Un esempio: Teobaldo Rivella, che sta a Barbaresco, ha 82/83 anni, io vado anche solo a bermi un caffè con lui perché ha argomenti da raccontare. Oppure Gianni Canonica, comunque so dei must nelle Langhe, sono conosciuti in tutto il mondo, vado lì anche senza parlare di vino, mi raccontano le storie e mi raccontano come hanno vissuto, mi raccontano magari delle vendemmie belle oppure brutte, di cosa hanno provato. Ogni volta che vado lì e sto con loro imparo qualcosa. E mi nutro di queste loro storie, di questi loro racconti che hanno un legame con la terra. Spesso ci disconnettiamo perché stiamo sempre al telefono, oppure a casa davanti alla televisione o magari sei con i bambini e li vai a prendere a scuola e li porti dentro una centrifuga. Perdiamo veramente il contatto con la vita. Anche proprio con il saper ascoltare. Magari anche solo andare al supermercato dove non conosci il cassiere e chiedergli come sta andando la sua giornata. Non dovremmo rendere invisibili tutte le persone intorno a noi. Ho notato questa cosa, ogni volta che ascolto persone più grandi di me imparo qualcosa, mi rimane dentro. Quell’incontro con i produttori mi nutre. Mi fa crescere, capito? Quindi vado anche solo a prendermi un caffè con loro e mi fanno dei regali emotivi ed emozionali”.
    Ma è anche un ottimo ciclista: “La coltivo in estate. Ovviamente stando molto attento sulle strade, ma anche per mantenermi allenato mi piace. Magari due giorni faccio palestra e un giorno esco in bici. Oltre che una passione è anche un modo per tenere la mia parte metabolica attiva. È una passione nata grazie a mio nonno: mio padre e mia madre lavoravano sempre, mio padre faceva due lavori addirittura. La domenica riuscivo ad andare al mare con loro. Quindi il sabato andavo dai nonni in campagna, mio nonno era muratore e tornava tutti i giorni alle 15 e accendeva il Giro o il Tour. La prima tappa che vidi era nel ’99 con Pantani, quando ebbe un guasto alla catena o bucò la ruota. Poi rimontò. Avevo 6 anni. Ricordo mio nonno in piedi sulla sedia che tifava. La prima volta che vidi Pantani, da lì mi appassionai. Poi dopo i fatti del 2009 con il doping mi sono allontanato, deluso. Ultimamente invece con questi campioni eccezionali, mi piace proprio vedere le corse. Anche in ritiro, in palestra o in viaggio. L’ho trasmesso anche a Locatelli, siamo vicini in pullman. Non dimenticherò mai la squalifica di Pantani: ero al compleanno di un mio amico di scuola calcio. C’era una televisione ed era la breaking news del TG5”.
    E, secondo il portiere bianconero, nel “calcio si dovrebbe parlare di altri temi oltre il calcio”: “Sono d’accordo. Purtroppo, hanno etichettato i calciatori come una categoria, ed è stata anche colpa nostra probabilmente perché in tanti anni probabilmente non ci siamo fatti vedere di più, non abbiamo fatto vedere anche gli esseri umani che siamo, ma solo la parte calcistica. Però c’è chi è più introverso, c’è chi vuole più privacy per la sua vita ed è giusto che sia così, io sono abbastanza estroverso e mi piace parlare delle mie passioni, mi piace perché quando poi trovo la passione di un’altra persona mi piace ascoltare quella passione lì e magari vengo ispirato. L’errore, secondo me, è che tanti sportivi non si creano altre passioni al di fuori del loro sport e lavoro. E poi quando finisce carriera è un problema perché dopo 25 anni che fai la stessa cosa, se non hai altre passioni che fai? Quel problema non ce l’avrò, ne ho pure troppe”.
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    Conte: “Non sono deluso, la strada è quella giusta. Negli ultimi 30 metri…”

    Il tecnico del Napoli ha poi concluso così: “Le ripartenze ci stanno, è inevitabile che se porti una pressione ci sono a volte delle situazioni di ripartenza, dove magari devi essere un pochettino più preparato. Però ripeto: questo fa parte anche del processo di crescita. Preferisco vedere una squadra attiva e non passiva, che sta lì ad arroccarsi e a prendere eventualmente il gol difendendosi tutti bassa. Noi abbiamo iniziato questo percorso e ci stiamo lavorando tanto, penso che stia dando buoni frutti. C’è ancora da fare, son passati solo cinque mesi. Continuiamo a lavorare con questi concetti perché non si torna indietro, non voglio vedere una squadra remissiva che sta lì a difendere la porta. Noi ci giochiamo la partita cercando di aggredire l’avversario e stando più accorto possibile, ma soprattutto cercando negli ultimi 30 metri di avere un po’ più di qualità, perché i giocatori di qualità devono fare la differenza sul cross, sul tiro e sulle occasioni che si creano”. LEGGI TUTTO

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    Miretti in calo, Vieira insufficiente, Ricci il migliore: pagelle Genoa-Torino

    Walukiewicz 6 Sempre attento, non concede spazio a Miretti e lo contiene bene. Nessuna sbavatura da parte del centrale polacco.
    Coco 6 Dà vita a un bel duello fisico con Pinamonti dal quale esce vincitore. Il rammarico è per quel tocco di mano che, nel finale, ha portato all’inevitabile annullamento del gol di Karamoh.
    Masina 6.5 È il migliore del terzetto difensivo del Torino. Sempre attento quando è il Genoa ad attaccare, aiuta molto anche Vojvoda in fase offensiva avanzando ogni volta che ne ha la possibilità.
    Pedersen 6 Vanoli lo schiera ancora una volta titolare sulla fascia destra e il norvegese ripaga la fiducia concessagli con una discreta prestazione. Arriva spesso sul fondo anche se non è sempre preciso al momento del cross. Lazaro (36’ st) ng
    Ricci 7 È il migliore in campo. Tocca molti palloni e li smista con precisione: un esempio è l’imbucata per Adams nell’azione del palo di Vojvoda. Decisivo anche in fase difensiva quando si immola sulla conclusione pericolosa di Frendrup.
    Linetty 6 Partita di sostanza per il capitano del Torino che, in mezzo al campo, fa valere i suoi muscoli. Prova anche la conclusione in un paio di occasioni. Tameze (43’ st) ng Ma è il granata che impegna più di tutti Leali.
    Gineitis 5.5 Troppo timido quando è il momento di fare la differenza, prova ne siano il fiacco colpo di testa che finisce docile tra le mani di Leali e un paio di conclusioni dal limite senza troppe pretese.
    Vojvoda 6 A fine primo tempo ha sui piedi il pallone dello 0-1 ma, nonostante avesse di fronte una buona porzione di porta, colpisce il palo esterno. Prestazione comunque sufficiente: spinge molto sulla corsia sinistra. Sosa (24’ st) 5.5 Quando entra, di fatto, il Torino smette di attaccare sulla fascia mancina.
    Adams 5.5 Qualche buono spunto, una conclusione deviata da un difensore in angolo, ma troppo poco per poter considerare la sua prestazione sufficiente, Karamoh (24’ st) 6 Segna un gol da attaccante di razza, peccato per il precedente tocco di mano di Coco che porta all’annullamento.
    Sanabria 5 Il pallone mancato quando tenta la rovesciata a fine primo tempo è il simbolo della sua prestazione. Viene ben contenuto dai difensori avversari e praticamente non lo si vede mai. Njie (36’ st) ng
    All. Vanoli 6 La difesa ritrova la solidità che troppo spesso in questa stagione non ha avuto e non concede praticamente nulla al Genoa. Resta il problema della sterilità offensiva. Il suo Torino sembra avere maggiore voglia di vincere rispetto agli avversari, ma alla fine si deve accontentare dello 0-0.
    ARBITRO
    Marinelli 6 Fa arrabbiare i calciatori del Genoa fischiando la fine dopo l’ultimo angolo, nonostante Zanoli avesse la possibilità di crossare nuovamente il pallone, ma il recupero era già terminato da una trentina di secondi. Gestisce comunque bene la gara. LEGGI TUTTO

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    Cavese-Juve Next Gen: diretta tv Sky, formazioni, dove vederla in streaming

    Cavese-Juve Next Gen: dove vederla
    La sfida tra Cavese e Juventus Next Gen, valida per la 18ª giornata del Girone C di Serie C, sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport e in diretta streaming su NOW e Sky Go. In alternativa sarà possibile seguire la diretta testuale sul sito di Tuttosport. Il fischio d’inizio è alle ore 15:00 di domenica 8 dicembre presso lo Stadio Lamberti di Cava de’ Terreni.
    Cavese-Juve Next Gen, le probabili formazioni
    Cavese (4-3-3): Boffelli; Rizzo, Saio, Peretti, Loreto; Citarella, Pezzella, Konate; Diarrassouba, Vigliotti, Sorrentino. A disposizione: Di Maiuri: Di Somma, Lamberti, Barba, Maffei, Marchisano, Tropea, Barone, Fornito, Marranzino, Badje, Diop, Fella, Quattrocchi. Allenatore: Maiuri.
    Juventus Next Gen (4-4-2): Daffara; Mulazzi, Citi, Scaglia F., Puczka; Comenencia, Faticanti, Palumbo, Cudrig; Guerra, Semedo. A disposizione: Vinarcik, Cat Berro, Macca, Afena Gyan, Anghelè, Savio, Amaradio, Da Graca, Gil Puche, Turco, Mazur. Allenatore: Brambilla.
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    Diretta Verona-Empoli ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    VERONA – Alle ore 15, allo stadio Marcantonio Bentegodi, Verona ed Empoli si affrontano nella 15ª giornata del campionato di Serie A. Gli scaligeri, reduci da tre sconfitte consecutive, non conoscono mezze misure e fin qui hanno collezionato quattro vittorie e ben dieci sconfitte. L’ultimo successo risale alla gara casalinga del 3 novembre contro la Roma. Tornare a vincere sarebbe importantissimo per la formazione di Paolo Zanetti per allontanarsi dalla zona retrocessione. Più tranquilla, invece, la situazione di classifica dei toscani, reduci dal successo ai calci di rigore contro la Fiorentina al Franchi negli ottavi di finale di Coppa Italia. La squadra di Roberto D’Aversa attende ora l’esito del match tra Juve e Cagliari per capire chi si ritroverà di fronte ai quarti. In campionato, invece, gli azzurri hanno perso 3-0 al Meazza contro il Milan nell’ultimo turno, ko che ha interrotto una striscia di tre risultati utili consecutivi: 1-0 interno contro il Como firmato dall’ex Toro Pietro Pellegri e doppio 1-1 contro Lecce e Udinese.
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    Verona-Empoli: diretta tv e streaming
    Verona-Empoli, gara valida per la 15ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 15 allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona e sarà visibile in esclusiva in diretta su Dazn e Sky Zona Dazn 1 (214). 
    Le probabili formazioni di Verona-Empoli
    VERONA (4-2-3-1): Montipò; Tchatchoua, Ghilardi, Magnani, Bradaric; Serdar, Belahyane; Suslov, Kastanos, Lazovic; Tengstedt. Allenatore: Zanetti. 
    A disposizione: Berardi, Perilli, Daniliuc, Faraoni, Sarr, Livramento, Harroui, Dawidowicz, Sishuba, Dani Silva, Alidou, Mosquera, Cisse, Corradi.
    EMPOLI (3-5-2): Vasquez; Goglichidze, Ismajli, Viti; Gyasi, Henderson, Anjorin, Maleh, Pezzella; Pellegri, Colombo. Allenatore: D’Aversa.
    A disposizione: Seghetti, Perisan, Tosto, Marianucci, Cacace, Bacci, El Biache, Sambia, Solbakken, Konate, Ekong, Esposito.
    ARBITRO: Di Bello di Brindisi. ASSISTENTI: Scatragli-Moro. IV UFFICIALE: Cosso. VAR: Marini. ASS. VAR: Paganessi. LEGGI TUTTO

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    Juve Primavera, Ventre illude i bianconeri: a Vinovo vince il Verona

    Juve-Verona Primavera 1-2, rivivi la diretta

    98′ – Termina qui la sfida!Il Verona vince di misura a Vinovo. La Juve va avanti ma poi cade sotto i colpi dell’Hellas. 

    95′ – Cambio Verona!Fuori Nwanege e dentro Fagoni.

    90′ – Cambio per il Verona!Dentro Nwachukwu e fuori Monticelli. 

    89′ – Doppio cambio per la Juve!Dentro Merola e Scienza, fuori Keutgen e Ventre. 

    88′ – Zelezny si supera ancora su De Battisti!

    86′ – Cambio per il Verona!Dentro Devoti e fuori Pavanati. 

    81′ – Pericoloso il Verona!Tiro-cross velenoso di Pavanati, pallone fuori di un soffio. 

    75′ – Il Verona continua a spingere per provare a chiuderla, la Juve fatica anche con l’uomo in meno. 

    71′ – Pericoloso il Verona!De Battisti crossa al centro per Vermesan, il destro al volo dell’attaccante è preda di Zelezny. 

    68′ – Doppio cambio per la Juve!Dentro Boufandar e Biliboc, fuori Ripani e Lopez. 

    67′ – GOL VERONA!Raddoppia la formazione di Sammarco! Zelezny si supera, ancora una volta, ma non basta perché Vermesan stavolta riesce a ribadire in rete sulla ribattuta. 

    64′ – Occasione Verona!Pavanati fa tutto da solo e poi va alla conclusione con la punta, stile calcetto, e il pallone si stampa sul palo. 

    63′ – Agbonifo crossa al centro, Zelezny esce bene e anticipa Vermesan. 

    60′ – Vacca prova ad accendersi salta l’uomo e viene steso in area. Per l’arbitro però tutto regolare e nessun fallo da parte della difesa del Verona. 

    54′ – Savio salva la Juve!Il difensore bianconero riesce a immolarsi sul tiro di Vermesan. 

    52′ – Cambio per la Juve!Dentro Verde e fuori Florea. 

    50′ – Occasione Verona!Dalla Riva col destro dal limite coglie la traversa, sulla ribattuta Vermesan calcia a botta a sicura ma Zelezny si supera e devia il pallone. 

    48′ – JUVE IN DIECI!Errore doppio di Bassino: prima si fa scippare il pallone da Monticelli e poi lo stende al limite dell’area. L’arbitro non ha dubbi ed estrae il rosso diretto. 

    46′ – Iniziata la ripresa.

    INTERVALLO

    45+1′ – GOL VERONA!Agbonifo pennella al centro e Monticelli di testa firma l’1-1. 

    45′ – Un minuto di recupero. 

    43′ – Agbonifo fa quel che vuole sulla destra, il suo cross è preda della difesa bianconera che libera. 

    39′ – Occasione Verona!Agbonifo mette in mezzo, Vermesan da pochi passi viene murato da Bassino che salva la Juve. 

    36′ – La Juve fatica a trovare occasioni pericolose in avanti. 

    34′ – Pericoloso il Verona!Stavolta è Dalla Riva a provarci, il suo tiro però finisce fuori. 

    30′ – Ritmi piuttosto bassi a Vinovo. 

    26′ – Occasione Verona!Pavanati si infila tra le maglie della difesa bianconera ma è bravo Savio a chiuderlo prima della conclusione dell’attaccante scaligero. 

    20′ – Momento di grande equilibrio della partita.

    16′ – Il Verona ci prova!Agbonifo va al tiro direttamente su punizione, destro alto e che non impensierisce Zelezny. 

    13′ Ci prova De Battisti!Il tiro del giocatore scaligero però finisce fuori. 

    10′ – Prova a farsi vedere in avanti il Verona!De Battisti lavora un bel pallone sulla sinistra e crossa al centro, Bassino è ben appostato e si salva in angolo.  

    5′ – GOL JUVENTUS!Subito avanti i bianconeri: Vacca vede l’inserimento di Ventre sulla destra, l’esterno insacca superando Magro con un tiro potente e preciso. 

    1′ – Iniziato il match. 

    Juve-Verona Primavera, data e dove vederla

    La sfida tra Juve-Verona Primavera, valida per la quattordicesima giornata del Primavera 1, sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre) e anche in diretta streaming sul sito dell’emittente stessa. Le due squadre scenderanno in campo alle ore 15:00 di sabato 7 dicembre allo Juventus Trainig Center di Vinovo. Sarà possibile seguire la diretta testuale qui su Tuttosport.

    Juve-Verona Primavera, le formazioni ufficiali

    Juventus (3-4-2-1): Zelezny, Savio, Montero, Bassino (C), Ventre, Ripani, Keutgen, Nisci, Lopez Comellas, Florea, Vacca. A disposizione: Vinarcik, Boufandar, Srdoc, Verde, Biliboc, Scienza, Finocchiaro, Mazur, Sosna, Djahl, Merola. Allenatore: Magnanelli.

    Hellas Verona: Magro, Kurti, Dalla Riva (C), Nwanege, Agbonifo, Szimionas, Vermesan, Pavanati, De Battisti, Barry, Monticelli. A disposizione: Zouaghi, Popovic, Bancila, Casagrande, Vapore, Jablonski, Stella, Albertini, Fagoni, Devoti, Nwachukwu. Allenatore: Sammarco.

    Arbitro: Mattia Ubaldi, assistito da Giorgio Ermanno Minafra e Massimiliano Starnini.

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    Diretta Juventus-Bologna ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La Juventus ospita il Bologna nell’incontro valido per la 15ª giornata di campionato. Allo Stadium, Thiago Motta ritrova dunque la squadra che la scorsa stagione ha riportato in Champions sessanta anni dopo l’ultima partecipazione. Un traguardo che è stato doverosamente celebrato con una grande e indimenticata festa, che per l’allora tecnico rossoblù fu l’occasione di congedarsi con i suoi uomini e con il pubblico del Dall’Ara. Lo stesso pubblico che, almeno in parte, sembra non avergli perdonato il trasferimento a Torino. Questo è almeno ciò che si deduce dai cori uditi nel corso del match di Coppa Italia contro il Monza. Ma rancori a parte, è tempo di badare al campo. La Juve si presenta all’appuntamento con l’urgente bisogno di ritrovare i 3 punti che mancano dal derby della Mole del 9 novembre. Da allora, la lista degli infortunati si è allungata ulteriormente, e l’attacco della Vecchia Signora è come se fosse stato interessato da una inquietante desertificazione. I gol messi a segno sono pochi: solo 1 negli ultimi tre impegni stagionali. E non bastano le otto marcature subite di cui può fregiarsi la difesa bianconera, e neppure l’imbattibilità. La classifica riporta 26 punti e un 6º posto che sta stretto ai tifosi. I 4 pareggi delle ultime 5 uscite fra Serie A e Champions ha ingrigito il bilancio di questa prima metà di stagione, e attirato cori di contestazione dallo stesso pubblico che dopo la doccia fredda del gol di Rebic al Via del Mare ha fatto la voce grossa e invitato i giocatori a darsi una svegliata. Per guarire dalla febbre del pari serve ritrovare la mentalità e la freschezza che aveva animato la squadra a inizio annata. Occorrerà farlo contro un avversario che non tiene evidentemente lo stesso passo di marcia dello scorso anno, ma che può comunque vantare un bilancio di 4 vittorie e una sconfitta nelle ultime 5 gare. Per Vlahovic e compagni – il serbo è finalmente rientrato dall’infortunio – il calendario ha poi in programma altre 3 sfide interne: City in Champions, Venezia in campionato e Cagliari in Coppa Italia. È questo il momento per ripartire. 

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    Diretta Juventus-Bologna: streaming e diretta tv

    L’incontro tra le formazioni di Motta e Italiano è in programma sabato 7 dicembre alle ore 18 allo Stadium di Torino L’evento sarà trasmesso in esclusiva in diretta su Dazn e Sky Zona Dazn 1 (214). 

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    Juventus-Bologna: le probabili formazioni

    JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Cambiaso, Kalulu, Gatti, Danilo; Thuram, Locatelli; Weah, Koopmeiners, Conceicao; Vlahovic. Allenatore: Motta.

    A disposizione: Perin, Pinsoglio, Rizzo, Savona, Rouhi, Pagnucco, Fagioli, Owusu, Adzic, Mbangula, Yildiz, Pugno.

    Indisponibili: Bremer, Cabal, Douglas Luiz, McKennie, Milik, Nico Gonzalez.

    Squalificati: nessuno.

    Diffidati: Fagioli, Locatelli.

    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Miranda, Lucumì, Beukema, De Silvestri; Pobega, Freuler; Karlsson, Odgaard, Ndoye; Castro. Allenatore: Italiano.

    A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Casale, Corazza, Erlic, Holm, Posch, Fabbian, Ferguson, Moro, Urbanski, Dallinga, Dominguez, Iling-Junior.

    Indisponibili: Aebischer, Cambiaghi, El Azzouzi, Lykogiannis, Orsolini.

    Squalificati: nessuno.

    Diffidati: nessuno.

    Arbitro: Marchetti (Ostia Lido). Assistenti: Tolfo-Di Monte. IV Uomo: Bonacina. Var: Mariani. Ass. Var: Di Paolo.

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    Diretta Genoa-Torino ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    GENOVA –  Otto sconfitte nelle ultime dieci partite, considerando anche la Coppa Italia. Sette nelle ultime nove, concentrando l’analisi solo sul campionato (pareggio col Monza e vittoria sul Como). E adesso: Genoa-Torino, passaggio nodale nella (lunga) corsa verso la salvezza per la banda Vanoli. Con, di fronte, Vieira, che nelle prime due panchine post Gilardino ha ottenuto quattro punti (pari col Cagliari e successo a Udine): tanti quanti il Toro negli ultimi due mesi e mezzo. Vanoli ripartirà dalla coppia Sanabria-Adams per cercare quei gol che possano permettere al Torino di tornare alla vittoria. A centrocampo, al posto di Ilic ci sarà Gineitis nel ruolo di mezzala sinistra, con Ricci sulla destra e Linetty in mezzo. Ancora una volta dovrebbe partite dalla panchina Vlasic, che non sta attraversando un buon momento di forma. 4-3-3 disegnato dall’allenatore francese che sta cambiando il Genoa rendendolo più offensivo e più concreto. Ci sarà un cambio obbligato, quello dello squalificato Vasquez, con Vogliacco in vantaggio su Matturro per affiancare in difesa Bani, mentre per i restanti 10 undicesimi, a partire dal portiere Leali, gli uomini saranno gli stessi dell’ultima uscita. 

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    Dove vedere Genoa-Torino: diretta tv e streaming

    Genoa-Torino, anticipo della 15ª giornata del campionato di Serie A, è in programma alle ore 15 allo stadio Luigi Ferraris di Genova e sarà visibile in esclusiva in diretta su Dazn e Sky Zona Dazn 1 (214). 

    Genoa-Torino: probabili formazioni

    GENOA (4-3-3): Leali, Sabelli, Vogliacco, Bani, Martin; Frendrup, Badelj, Thorsby; Zanoli, Pinamonti, Miretti. All. Vieira. A disposizione: Sommariva, Gollini, Matturro, Melegoni, Bohinen, Marcandali, Masini, Norton-Cuffy, Pereiro, Ankeye, Messias, Vitinha, Balotelli. Indisponibili: Ahanor, De Winter, Ekhator, Ekuban, Malinovskyi. Squalificati: -. Vasquez. Diffidati: De Winter.

    TORINO (3-5-2): Milinkovic, Walukiewicz, Coco, Masina; Pedersen, Ricci, Linetty, Gineitis, Vojvoda; Sanabria, Adams. All. Vanoli. A disposizione: Paleari, Donnarumma, Maripan, Bianay Balcot, Dembele, Sosa, Lazaro, Tameze, Ciammaglichella, Vlasic, Karamoh, Njie. Indisponibili: Ilkhan, Ilic, Sava, Schuurs, Zapata. Squalificati: -. Diffidati: Coco, Walukiewicz.

    Arbitro: Marinelli di Tivoli. Assistenti: Meli-Alassio. IV Uomo: Gallipò. Var: Paterna. Avar: Pezzuto

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