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    Di Francesco: “Al Frosinone manca una cosa e con la Salernitana…”

    Testa al match casalingo con la Salernitana: “La partita con la Salernitana è delicata. Tutti pensano che la Salernitana sia spacciata, per me è una partita pericolosa. La ritengo la partita più importante della stagione. Ovviamente, siamo obbligati a vincere”.
    In sala stampa, Di Francesco ha aggiunto e concluso: “A questo Frosinone manca davvero solo l’esperienza. Questi ragazzi hanno poca esperienza, la vivono in una certa maniera, ma lo sapevamo. Stiamo crescendo e dobbiamo capire che esistono partite nelle partite. Ora serve la ciliegina che deve essere vincere e non solo giocare bene”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Monza-Atalanta ore 20.45: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    La partita con il Monza rappresenta una bella occasione: i biancorossi giocano un buon calcio e ti lasciano, allo stesso tempo, giocare. L’Atalanta già contro il Verona aveva fatto vedere cose molto buone e migliori rispetto a Cagliari ma, avanti di due reti, i bergamaschi si sono fatti raggiungere e hanno poi fallito a più riprese il gol della vittoria nel finale. Contro i brianzoli sarebbe molto importante tornare al successo anche in campionato, per mettere pressione alla Roma che lunedì gioca con il Bologna e giovedì 25 aprile terminerà la sfida interrotta a Udine.  
    Monza-Atalanta: quote e consigli sulle puntate
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    Dove vedere Monza-Atalanta streaming e diretta tv
    Monza-Atalanta, gara valida per la 33ª giornata di campionato e in programma alle ore 20:45 allo U-Power Stadium di Monza sarà visibile in diretta in streaming su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Monza-Atalanta
    MONZA (4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli, Izzo, Pablo Marì, A.Carboni; Bondo, Gagliardini; Colpani, Pessina, Zaerbin; Djuric. Allenatore: Palladino.A disposizione: Sorrentino, Gori, Donati, Caldirola, Pedro Pereira, D’Ambrosio, Kiryakopoulos, V.Carboni, Maldini, Vignato, Colombo. Indisponibili: Caprari, Machin, Bettella, Mota Carvalho, Ciurria. Squalificati: Gomez, Akpa Akpro. Diffidati: Gagliardini, Djuric.
    ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Toloi, Hien, Kolasinac; Holm, Ederson, Pasalic, Zappacosta; Miranchuk; De Ketelaere, Lookman. Allenatore: Gasperini.A disposizione: Musso, Rossi, Djimsiti, Bonfanti, Hateboer, Bakker, Ruggeri, Adopo, Koopmeiners, Scamacca,Touré. Indisponibili: Scalvini. Squalificati: nessuno. Diffidati: Gasperini, Lookman, Hateboer, Kolasinac, Koopmeiners.
    Arbitro: Giua (Olbia).Assistenti: Dei Giudici e Bercigli.IV uomo: Zufferli.Var: Mariani.Avar: Serra.
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    Diretta Torino-Frosinone ore 15: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Torino-Frosinone: quote e consigli sulle puntate
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    Dove vedere Torino-Frosinone streaming e diretta tv
    Torino-Frosinone, gara valida per la 33ª giornata di campionato e in programma alle ore 15 allo stadio Olimpico di Torino sarà visibile in diretta in streaming su Dazn. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Torino-Frosinone
    TORINO (3-4-2-1): Scuffet; Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Linetty, Ilic, Vojvoda; Vlasic, Okereke; Zapata. Allenatore: Paro.A disposizione: Gemello, Popa, Lovato, Masina, Lazaro, Ciammaglichella, Kabic, Sanabria, Pellegri. Indisponibili: Djidji, Gineitis, Savva, Sazonov, Schuurs. Squalificati: Ricci. Diffidati: Linetty, Lovato.
    FROSINONE (3-4-2-1): Turati; Lirola, Okoli, Romagnoli; Valeri, Barrenechea, Mazzitelli, Zortea; Soulé, Reiner; Cheddira. Allenatore: Di Francesco.A disposizione: Cerofolini, Frattali, Monterisi, Lusuardi, Brescianini, Seck, Gelli, Ibrahimovic, Garritano, Kvernadze, Baez, Cuni, Kaio Jorge, Ghedjemis. Indisponibili: Bonifazi, Casom Harroui, Kalaj, Marchizza, Oyono. Squalificati: nessuno. Diffidati: Barrenechea, Oyono, Soulè.
    Arbitro: Rapuano (Rimini).Assistenti: M.Rossi e Mastrodonato.IV uomo: Camplone.Var: Valeri.Avar: Marini.
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    Marelli: “Mina pericoloso, è rigore per la Juve. Bremer? Era di spalle”

    Rigori, polemiche e tantissimi dubbi: come sempre il Var non ha chiarito al meglio le varie situazioni successe all’interno di Cagliari-Juventus, soprattutto ha fatto discutere su alcune decisioni o non decisioni, come la gomitata rifilata da Mina ad Alcaraz. L’episodio è successo al sesto minuto della gara con il punteggio ancora inchiodato sullo 0 a 0, ma né arbitro né da Lissone sono intervenuti per rivedere l’azione e valutarne le possibili sanzioni tra rigore e cartellino per il colombiano. Su questa circostanza ha detto la sua a Dazn l’ex arbitro Luca Marelli che ha analizzato anche gli altri penalty concessi al Cagliari. 
    Marelli, Mina-Alcaraz e i rigori del Cagliari
    Luca Marelli ha parlato così dei due rigori fischiati dall’arbitro Piccinini: “Il secondo rigore (quello di Szczesny su Luvumbo n.d.r.) è abbastanza evidente. Mentre sul primo c’è qualcosa da dire. Bremer si sbilancia scontrandosi con Gatti e, girato di schiena, colpisce il pallone con il braccio largo. Possiamo analizzare l’episodio con dei pro e dei contro. Nel primo caso c’è aumento del volume corporeo e il tocco è causato dallo scontro di due giocatori della Juve. Sui contro, invece, c’è il fatto che il difensore brasiliano è di spalle rispetto al colpo di testa e questa situazione non sarebbe punibile, ma con il braccio sopra l’altezza della spalla è quasi sempre rigore automatico”.

    Per quanto riguarda lo scontro Mina-Alcaraz: “In campo in pochissimi se ne sono accorti, infatti anche la Juve non si è lamentata. Ma effettivamente il gomito destro di Mina si allarga con molta pericolosità sulla testa di Alcaraz provocandogli una ferita. In questo caso si dovrebbe considerare la punibilità del gesto. A mio parere, in questa circostanza, c’è imprudenza da parte del difensore del Cagliari. E’ vero che sta saltando verso il pallone, ma quel braccio si allarga troppo verso la testa del giocatore della Juventus e pertanto ci stava il calcio di rigore, con ammonizione”. LEGGI TUTTO

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    Diretta Empoli-Napoli ore 18: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Segui la diretta di Empoli-Napoli su Tuttosport.com
    Dove vedere Empoli-Napoli: streaming e diretta tv
    Il match tra le formazioni di Nicola e Calzona è in programma sabato 20 aprile alle ore 18 allo stadio Castellani. L’incontro sarà trasmesso in streaming su DAZN e in diretta tv sui canali Sky Zona Dazn (canale 214).
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    Empoli-Napoli, le probabili formazioni
    EMPOLI (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz, Luperto; Gyasi, Marin, Maleh, Pezzella; Zurkowski, Cambiaghi; Niang. Allenatore: Nicola. A disposizione: Perisan, Seghetti, Goglichidze, Grassi, Shpendi, Kovalenko, Caputo, Cacace, Cerri, Cancellieri, Fazzini, Destro, Bastoni. Indisponibili: Ebuehi, Ismajli, Berisha. Squalificati: /.
    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Ostigard, Juan Jesus, Mazzocchi; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Allenatore: Calzona. A disposizione: Gollini, Contini, Natan, Dendoncker, Traorè, Cajuste, Ngonge, Simeone, Lindstrom, Raspadori. Indisponibili: Olivera. Squalificati: Rrahmani, Mario Rui.
    ARBITRO: Manganiello della sezione di Pinerolo. ASSISTENTI: Del Giovane-Liberti. QUARTO UFFICIALE: Baroni. VAR: Di Paolo. ASS. VAR: Abisso.
    Empoli-Napoli: scopri tutte le quote LEGGI TUTTO

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    Il Toro di Juric e quei 3 errori da non ripetere

    Ciò che più spaventa il tifoso del Toro, pensando alla partita di domani, è che ancora una volta possano ripetersi gli stessi errori, visti e rivisti, quindi triti e ritriti, ingurgitati a piene mani in specie nelle ultime due stagioni, mai digeriti, fonte di rimpianti inenarrabili. Errori innanzi tutto strategici, di gestione della partita, a monte dei possibili sbagli individuali (i cosiddetti episodi: un assist decisivo sbagliato incredibilmente, un’occasione da gol sprecata per imprecisione nella mira o per limiti tecnici ricorrenti).
    Il pari a Salerno
    Per dire: 4 febbraio, il Torino contro la Salernitana, risultato finale 0 a 0. All’epoca i campani speravano ancora di invertire la rotta e di continuare a lottare per la salvezza. C’era ancora Pippo Inzaghi in panchina (sarebbe stato esonerato 7 giorni dopo: Liverani al suo posto, che peraltro sarebbe poi durato a Salerno soltanto per un mese abbondante, sino al 19 marzo). Un caso emblematico, quel pareggio senza gol, capace di riassumere concettualmente diversi altri insuccessi precedenti. E domani al cospetto dei granata si presenterà il Frosinone, terz’ultimo in classifica. Un’altra squadra con l’acqua alla gola, seppur non come poteva avere la Salernitana quando si presentò, vicina alla disperazione, di fronte ai giocatori di Juric per il calcio d’inizio. Inzaghi voleva a tutti i costi muovere la classifica: e ci riuscì, innanzi tutto studiando alla perfezione le caratteristiche generali del Toro, le attitudini, le abitudini, il tipo di gioco di Juric. Dalla sua, pure la possibilità di replicare altre partitacce del Torino potenzialmente assimilabili: compreso il match di andata a Frosinone, un altro 0 a 0. Oppure quel Torino-Verona del 2 ottobre, sempre e soltanto 0 a 0, anche in quel caso contro una squadra che era nei fondali della classifica. Per non parlare di Torino-Cagliari di inizio stagione, 21 agosto: 0 a 0 pure quella volta. E non solo perché Cairo non aveva ancora comprato un centravanti (sarebbe arrivato a fine mese: Zapata).
    Primi tempi sterili
    Evitiamo di elencare i flop della stagione precedente, tanto saremmo soltanto ripetitivi. Dove vogliamo arrivare? A questa considerazione: nelle partite fin qui rievocate, tre fili rossi si possono sostanzialmente distinguere. In sintesi, analizziamo dunque il caso di scuola contro la Salernitana. Punto primo: il Torino gettò sostanzialmente alle ortiche il primo tempo, badando in primo luogo a gestire la manovra offensiva senza scoprirsi, senza sbilanciamenti tattici. Lunghe geometrie avvolgenti per cercare di aprire varchi sulle fasce o sulla trequarti, ma a ritmi globalmente troppo bassi. Tanto fumo e poco arrosto? Esatto. Un tempo abbastanza buttato, insomma. A tutto vantaggio degli avversari, ovviamente. Una strategia ad alto coefficiente di autolesionismo, strada facendo. Con inevitabile fermento sugli spalti: scontentezza, noia, voglia decrescente di tifare. Ed era evitabile. Come? Maggior velocità nella circolazione della palla, negli interscambi, nelle corse, negli inserimenti. Maggior forcing nella doppia fase: pressing e baricentro alto, aggressione a forte intensità con o senza palla, partecipazione più compatta di quasi tutti i giocatori agli assalti.
    La trappola dell’imbuto tattico
    Punto secondo: la trappola dell’imbuto tattico. Nel secondo tempo, con l’ansia di prestazione e la stanchezza crescenti, e su tutto il peso del conto alla rovescia rispetto al fischio finale, la situazione fu destinata solo a peggiorare, per il Torino. Anche perché la squadra di Juric si infilò sempre più, mani e piedi, nell’imbuto disegnato dalla tattica difensivista degli avversari. Per il Toro un solo tiro in porta in 90 minuti, senza significativi cambi di ritmo e intensità nell’aggressività: basta ricordare questo dato, pescando nelle statistiche ufficiali di quella partita di inizio febbraio. Quasi il 70% di possesso palla: un primato inutile, senza fantasia, senza sbocchi. Marcature ferree, spazi bloccati. E sterilità offensiva cronica, per il Torino di Juric: soprattutto quando gioca al rallentatore. La solita solfa? Se Bellanova a destra o qualcuno sulla fascia sinistra non vanno via in velocità in dribbling, se sulla trequarti non si accendono Vlasic o i trequartisti, le principali geometrie offensive del Torino tendono a diventare asfittiche. Solitamente, la squadra di Juric gioca meglio quando si trova di fronte formazioni di simile livello o anche più forti, ma che lasciano di più giocare proprio perché cercano loro per prime, di giocare. Contro le piccole che si chiudono a riccio, invece, i granata tendono più che altro ad andare a sbatterci contro palla al piede. O a girare in tondo, perdendo tempo.
    La prevedibilità delle sostituzioni
    Punto terzo, l’ultimo da evidenziare: la prevedibilità delle sostituzioni, e talora anche la tempistica ritardata. Un altro aspetto comune, ripetitivo, nel Toro di Juric. Esce un esterno, entra un esterno. Esce un centrocampista o un attaccante, entra un centrocampista o un attaccante. Molto raramente Juric cambia modulo a gara in corso. E se lo fa, accade non prima del 70’. La prevedibilità si somma così ad altra prevedibilità. E poi finisce 0 a 0, tra i fischi di tifosi che erano entrati allo stadio convinti di vedere un Toro spumeggiante, garibaldino, ripetutamente teso al forcing offensivo. Non per forza vittorioso, ma almeno capace di dare tutto e di fare di tutto, per puntare ai 3 punti. Ci stiamo sbagliando, forse? LEGGI TUTTO

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    Allegri ritrova Milik per Cagliari ma ne perde due. Convocato Szczesny

    Sono 23 i convocati di Massimiliano Allegri per la gara di domani contro il Cagliari. Due le assenze tra le fila dei bianconeri: non ci saranno Moise Kean, reduce dal fastidio al ginocchio sinistro, e Fabio Miretti, quest’ultimo ancora alle prese col problema all’alluce. Il tecnico bianconero potrà invece contare sia su Wojciech Szczesny, dopo il duro colpo subito nel derby, che sul rientrante Arkadiusz Milik: l’ultima apparizione dell’attaccante polacco risale al 10 marzo, nel 2-2 contro l’Atalanta in cui segnò anche un gol, prima del problema muscolare alla coscia sinistra.
    Cagliari-Juve, i convocati di Allegri
    Nessun calcolo in vista della Coppa Italia, la gara più importante è quella di domani: questo il messaggio trasmesso da Allegri nella conferenza stampa della vigilia, con l’allenatore toscano che dunque rimarca l’importanza della sfida  contro i rossoblù di Claudio Ranieri, reduci dal prestigioso 2-2 contro l’Inter a San Siro.
    Questa la lista completa dei convocati della Juventus: 1 Szczesny, 2 De Sciglio, 3 Bremer, 4 Gatti, 5 Locatelli, 6 Danilo, 7 Chiesa, 9 Vlahovic, 11 Kostic, 12 Alex Sandro, 14 Milik, 15 Yildiz, 16 McKennie, 17 Iling-Junior, 22 Weah, 23 Pinsoglio, 24 Rugani, 25 Rabiot, 26 Alcaraz, 27 Cambiaso, 33 Djalo, 36 Perin, 41 Nicolussi Caviglia. LEGGI TUTTO

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    Diretta Roma-Milan ore 21: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    ROMA – Il Milan di Stefano Pioli è chiamato all’impresa sul campo della ritrovata Roma di Daniele De Rossi. I giallorossi ospitano all’Olimpico i rossoneri forti dell’1-0 strappato a San Siro nell’andata dei quarti di finale di Europa League. Pioli è già in partita, carico come poche altre vigilie. Anche perché c’è da vendicare tutti i giudizi partoriti dopo la sconfitta dell’andata, compresa la considerazione di un De Rossi tatticamente più scaltro e che ieri a Trigoria ha definito “il Milan all’ultima spiaggia, che sarà più pronto rispetto all’andata”. Pioli, a distanza, ha replicato così: “Ho letto anch’io. Se si riferisce a questa partita è vero che è la nostra ultima spiaggia. Noi però la Champions League la giocheremo l’anno prossimo…”, è la frecciata restituita al collega giallorosso.
    Roma-Milan: quote e consigli sulle puntate
    Segui la diretta di Roma-Milan su Tuttosport.com
    Dove vedere Roma-Milan streaming e diretta tv
    Roma-Milan, gara valida per il ritorno dei quarti di finale di Europa League e in programma alle ore 21:00 allo stadio Olimpico di Roma sarà visibile in diretta in chiaro su Rai 1, in streaming su Dazn, Sky Sport Uno, Sky Sport Calcio e Sky Sport 251 oltre alla piattaforma Now. In alternativa, sarà possibile seguire la cronaca testuale della sfida live sul nostro sito
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    Le probabili formazioni di Roma-Milan
    ROMA (4-3-3): Svilar; Celik, Mancini, Smalling, Spinazzola; Bove, Paredes, Pellegrini; Dybala, Lukaku, El Shaarawy. Allenatore: De Rossi.A disposizione: Rui Patricio, Boer, Llorente, Angelino, Karsdorp, Aouar, Renato Sanches, Zalewski, Bove, Baldanzi, Abraham. Indisponibili: Hujsen, Ndicka, Kristensen. Squalificati: Spinazzola. Diffidati: Cristante.
    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Gabbia, Theo Hernandes; Bennacer, Reinjders; Pulisic, Loftus-Cheek, Leao; Giroud. Allenatore: Pioli.A disposizione: Sportiello, Nava, Kjaer, Florenzi, Terracciano, Bartesaghi, Adli, Musah Zeroli, Chukwueze, Okafor, Jovic. Indisponibili: Kalulu, Kjaer, Mirante, Pobega. Squalificati: nessuno. Diffidati: Calabria, Maignan, Leao, Musah.
    Arbitro: Marciniak (Polonia)Assistenti: Listkiewickz e Kupsik.IV uomo: Raczkowski.Var: Kwiatkowski.Avar: Frankoeski.
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