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    Kovacevic: “Juve da scudetto. Vlahovic da 25 gol, con Chiesa è più pericoloso”

    L’ex attaccante bianconero non ha dubbi: “Senza gli infortuni Allegri ha una squadra superiore”. Su Milinkovic: “A Roma manca tanto, ma capisco la sua scelta”

    Juventus e Lazio sono state le sue squadre italiane. A cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila, Darko Kovacevic assaggiò la Serie A, come tanti altri calciatori slavi. “Era il campionato migliore al mondo ai miei tempi”, ricorda il centravanti, che oggi vive in Grecia. Pure ai giorni nostri i serbi continuano ad andare di moda, sia in maglia bianconera che con quella biancoceleste. Anche se la Lazio è rimasta orfana di Milinkovic… LEGGI TUTTO

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    Dal quasi addio al diventare incedibile. Gol, assist e giocate: così Vlahovic ha conquistato la Juve

    La Juventus e Dusan Vlahovic, in estate vicinissimi al divorzio, non solo hanno iniziato bene la stagione, ma adesso cominciano a ragionare su un possibile rinnovo “breve”, di almeno un anno. Nonostante gli alti e bassi della scorsa stagione, il serbo ha regalato ai bianconeri bei gol e ottime giocate: guarda i suoi migliori momenti alla Juventus nella stagione 2022-23. LEGGI TUTTO

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    Julio Cruz: “Vi racconto mio figlio, è più forte di me”

    El Jardinero seguirà il figlio Juan Manuel, attaccante, neo acquisto del Verona: “Tecnicamente mi è superiore, fisico e gol sono uguali”

    “a desso tocca a lui”. Julio Cruz, El Jardinero per tutti, amato ad ogni latitudine (Inter, Bologna e Lazio le sue squadre in Serie A) non sente nemmeno il fuso orario. “Abbiamo dormito il giusto: ma la mia e la nostra felicità ti sveglia, fa tutto”. Juan Manuel Cruz, il suo “bimbo” di 24 anni, ormai ex Banfield, per tutti “El Jardinerito”, altezza notevole, piede destro, è arrivato l’altroieri in Italia e lunedì, post visite mediche, dovrebbe firmare un quadriennale col Verona da calciatore svincolato. Cruz torna in A. LEGGI TUTTO

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    Lukaku non incide, Sommer due gol da Muriqi, Rrahmani sciagurato: la serata degli “italiani”

    Big Rom può festeggiare i te punti ottenuti dal suo Belgio in casa dell’Azerbaigian, e il ritorno in campo da titolare che gli mancava dall’ultima giornata dello scorso campionato (Torino-Inter del 3 giugno). Il nuovo centravanti della Roma ha svolto il solito lavoro di fisico spalle alla porta, ma non ha trovato l’appuntamento con il gol. Il c.t. Tedesco lo ha tenuto in campo per 66 minuti prima di sostituirlo: la condizione fisica non è ancora quella dei tempi migliori. LEGGI TUTTO

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    Kaio Jorge, poker davanti a Totti: il Frosinone lo lancia, la Juve osserva

    Allenamento in mattinata per il Frosinone. La squadra di Di Francesco si sta preparando in vista del prossimo turno campionato dopo la sosta per le nazionali. Allenamento congiunto con la Primavera per i giallazzurri, impegnati in tre tempi da 35 minuti ciascuno: risultato finale 8-0 con un scatenato Kaio Jorge. L’attaccante, in prestito dalla Juventus, ha realizzato quattro reti ed è stato il protagonista assoluto.
    Poi, doppietta per Cuni, e gol di Caso e Baez. Erano assenti i nazionali Cheddira, Kvernadze e Oyono mentre è parzialmente in gruppo Reinier. Differenziato per Kalaj e Gelli. Il Frosinone riprenderà gli allenamenti martedì mattina.
    Totti, visita speciale al Frosinone
    Spettatore d’eccezione Francesco Totti, che era a bordo campo per vedere all’opera il figlio Cristian, da quest’anno attaccante della Primavera del club frusinate. Totti senior ha assistito alla partita con attenzione e poi si è intrattenuto a parlare con Di Francesco, amico di vecchia e compagno di squadra nella Roma dello scudetto del 2001. Presente a Ferentino anche l’ex difensore della Lazio Pippo Pancaro, avversario di Totti in tanti derby ed oggi allenatore.  LEGGI TUTTO

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    Azmoun, l’uomo chiamato coraggio. E adesso vuole farsi spazio nella Roma

    L’attaccante iraniano ha sempre affrontato le difficoltà a testa alta, dagli infortuni alla lotta per le donne durante il Mondiale: “Il mio obiettivo ora è vincere in giallorosso”. E in allenamento a già confezionato un gol su pallonetto da sogno

    Qualche volta le parole, nel calcio, assumono un peso diverso rispetto alla realtà da cui sono sgorgate. Pensiamo al termine “paura”. Nel calcio si ha paura di una sconfitta, magari – se sei un attaccante – del marcamento rude di un difensore o del fatto che per un lungo lasso di tempo non si riesca a segnare. Ecco, vedendo la biografia di Sardar Azmoun, ci si potrà dividere sul fatto che sia o meno un campione, ma di sicuro la punta iraniana sa declinare il coraggio – cioè l’antitesi del timore – in modo che i suoi colleghi (spesso terrorizzati a esprimere qualsiasi parere che vada oltre il banale) neppure immaginano. Così Azmoun, in una Roma che aspetta solo di santificare la coppia Dybala-Lukaku mentre si gode la parziale resurrezione di Belotti, cerca di ritagliarsi spazio in silenzio, cercando di fare il proprio mestiere, cioè i gol. LEGGI TUTTO

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    Milan, Theo e Maignan non si allenano con la Francia: tra i tifosi scatta l’allarme derby

    I due rossoneri hanno saltato la seduta di gruppo con i Bleus, ma le loro condizioni non sembrano preoccupare lo staff sanitario della nazionale

    Gli impegni delle nazionali sono da sempre croce e delizia dei tifosi. Se da un lato c’è l’orgoglio di vedere il proprio club rappresentato nel mondo, dall’altra c’è il costante timore che un carico di lavoro eccessivo possa fermare i propri gioielli. È questo il caso dei tifosi del Milan, che da qualche ora sono a caccia di notizie per capire che cosa sia accaduto a Theo Hernandez e Mike Maignan, visto pure che il derby è alle porte.

    strategie—  I due campioni rossoneri non hanno infatti preso parte all’allenamento con la Francia.  Fortunatamente si è trattato solo di uno stop precauzionale: il portiere si è sottoposto a  trattamenti di recupero in un’area ad hoc nel ritiro dei Bleus, Hernandez è stato tenuto a riposo dopo una leggera botta al polpaccio che comunque non preoccupa. Entrambi dovrebbero essere disponibili sabato per Inter-Milan. Niente a che vedere insomma con quanto accaduto a Giroud, infortunato alla caviglia e già rientrato a Milanello. LEGGI TUTTO

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    Lautaro regala le maglie dell’Inter al Barletta. Il motivo? Schelotto

    Schelotto e Lautaro Martinez cosa potranno mai avere in comune? La maglia dell’Inter, oltre alle origini argentine, prima che il Galgo venisse naturalizzato italiano. L’esterno ora gioca in Serie D al Barletta e ha ricevuto in regalo tante “numero dieci” del Toro per tutto lo spogliatoio della squadra pugliese.
    Ha sempre parlato bene della sua esperienza in nerazzurro ed è rimasto molto legato al club nonostante ci abbia giocato soltanto per pochi mesi nel 2013.
    Schelotto-Lautaro, un legame nel segno dell’Inter
    “Ci sono passioni che non terminano mai, grazie Lautaro e grazie Inter” – queste le parole di Schelotto sui social, accompagnate da una foto di gruppo con le divise di Lautaro Martinez e un hashtag con scritto “forza Inter” a rafforzare il concetto. Il Barletta esordirà in campionato domani 10 settembre contro la Paganese. La scorsa stagione i biancorossi sono arrivati quarti nel girone H e hanno perso la semifinale dei playoff. Ora con l’ex nerazzurro in squadra puntano a migliorarsi e sperano che il regalo della punta argentina possa portare bene, soprattutto agli attaccanti, che troveranno difese “cattive” che in Serie D di certo non fanno passare dei bei pomeriggi. LEGGI TUTTO