Il Toro riflette sull’allenatore: anche Gilardino tra i pensieri
La situazione Juric
E cominciamo da Juric. Il croato sembra arrivato al capolinea della sua esperienza granata. «Se non porto il Toro in Europa è giusto togliere il disturbo», ha dichiarato in più di una circostanza. Ma secondo i rumors anche l’eventuale conquista della Conference porrebbe fine al legame con il club. Il suo rapporto con la dirigenza, infatti, è deteriorato e diventa difficile adesso ricucire. Molte sue affermazioni non sono state gradite a Cairo, che per il bene della squadra ha sempre fatto buon viso a cattivo gioco. Solo una volta è sbottato: «Ma il Toro può andare avanti anche senza Juric…». Poi il silenzio assoluto con la speranza che la squadra, condizionata da alti e bassi, riesca a concludere la stagione con un risultato importante. E sotto stretta osservazione c’è anche il direttore tecnico Davide Vagnati, il cui contratto scade nel giugno del 2025, che in questi anni ha messo a segno buoni colpi, ma investito anche su giocatori apparsi mediocri o comunque non all’altezza del Toro (Warming, Gojak, Seck, Popa, Bayeye, Haveri, Ilkhan, per citarne alcuni).
Gilardino o Palladino?
E allora, in attesa di valutare il lavoro di Vagnati, il presidente sta già pensando al nuovo allenatore. Qui torna alla ribalta (come alternativa a Palladino) Gilardino, che con il Genoa non ha ancora prolungato e difficilmente lo farà. Il tecnico piaceva tantissimo al direttore generale della Fiorentina, Joe Barone. La sua scomparsa ha complicato un po’ il quadro e nel frattempo i viola stanno riflettendo anche su Palladino. E qui si apre un duello di mercato tra il Torino e la Fiorentina, considerando che i loro attuali allenatori, per motivi diversi, prenderanno strade diverse. Di Juric abbiamo già parlato, mentre Italiano piace tanto al presidente Aurelio De Laurentiis.
Dionisi e Vanoli da tener d’occhio
Naturalmente in orbita Toro, anche se con meno forza, girano anche altri nomi. Alessio Dionisi, per esempio: quest’anno ha fatto male nel Sassuolo tant’è che è stato esonerato ma in passato ha ottenuto buoni risultati. Due anni fa, per la cronaca, era considerato uno dei tecnici emergenti del calcio italiano. Ha grande voglia di riscatto e potrebbe essere l’uomo giusto per una squadra come il Toro. Resta, comunque, un profilo interessante da tenere d’occhio. Così come quello di Paolo Vanoli, che sta cercando di portare il Venezia in Serie A. E, anche se poche in questo momento, non vanno trascurate neppure le possibilità di Rino Gattuso, anche se l’ultima esperienza a Marsiglia, conclusasi con l’esonero, ha ridimensionato di molto le sue ambizioni.
Toro, sfida al Frosinone
Detto questo, si torna al campo, alla prossima sfida di campionato in programma domenica al Grande Torino contro il Frosinone, nella quale i granata si giocheranno le residue possibilità di restare aggrappati alle squadre che puntano ad un posto in Europa. Dopo il confortante pareggio nel derby contro la Juventus servono i tre punti per mantenere la speranza di significato forte alla stagione. LEGGI TUTTO