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    Locatelli: “L’Italia mi è mancata tanto. Io da regista? Sono soddisfatto”

    Protagonista del match con tanto di legno colpito, Locatelli commenta così il successo che rilancia l’Italia nella corsa verso Euro 2024: “Avevamo un solo risultato, siamo riusciti a vincere con una grande partita. Nel ruolo che mi ha dato il mister mi trovo bene, sono soddisfatto ma dobbiamo essere più cinici. Mi è mancato tanto vestire la maglia azzurra e avevo bisogno di fare una partita così”.
    Locatelli e l’emozione dell’inno
    A Rai Sport il centrocampista azzurro Manuel Locatelli ha parlato del suo ritorno in Nazionale e dell’emozione vissuta durante l’inno a San Siro: “E’ bellissimo, penso sempre alla mia famiglia che lo canta insieme a me. Ci sono i loro sogni e i miei sogni, E’ una cosa bellissima”. LEGGI TUTTO

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    Frattesi come Vieri: di Bobo l’ultima doppietta di un interista in azzurro… vent’anni fa

    L’ex punta dell’Inter – in tribuna a San Siro nel match contro l’Ucraina – segnò due reti alla Finlandia il 29 marzo 2003. Dopo di lui nessun altro nerazzurro ha più trovato una doppietta

    Più o meno vent’anni fa Davide Frattesi giochicchiava beato con la maglia del Fidene, la squadra del quartiere di Roma in cui è cresciuto. Aveva 4 anni e il calcio era una sogno, un divertimento. Oggi ha segnato la prima doppietta in Nazionale da giocatore dell’Inter. 

    Ed erano proprio due decenni che un calciatore nerazzurro non realizzava due reti in azzurro: il 29 marzo 2003, quando Davide aveva 4 anni, Bobo Vieri stese la Finlandia al Renzo Barbera. Da quel giorno nessun calciatore dell’Inter ha più segnato due reti nella stessa gara con gli azzurri. Fino all’arrivo di Davide da Fidene, che a San Siro ha rifilato due schiaffi sul viso degli ucraini.

    amarcord—  Vent’anni fa era un altro calcio. Quel marzo l’Italia si schierava così: Buffon in porta, Panucci e Zambrotta sulle fasce, Nesta e Cannavaro centrali, Camoranesi, Cristiano Zanetti e Perrotta a centrocampo, Totti sulla trequarti e Marco Delvecchio davanti, accanto a Vieri. L’allenatore era Giovanni Trapattoni. Era un match valido per le qualificazioni a Euro 2004. I finlandesi più rappresentativi erano l’ex Liverpool Hyypia, Forssell e Tainio. Anche Bobo segnò due reti nel primo tempo in pochi minuti, la prima al 6′ e la seconda al 23′ (servito due volte da Totti). Martedì sera Bobone era in tribuna insieme a sua moglie, Costanza Caracciolo. Ha visto da vicino il ragazzo che ha eguagliato il suo piccolo traguardo.  LEGGI TUTTO

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    Juve Primavera, intervento riuscito per Di Biase: il comunicato

    Juve Primavera: Di Biase, intervento ok
    Per Di Biase ora inizia la fase di recupero: dopo essere andato sotto i ferri, ora partirà il processo per ritornare in campo il più velocemente possibile. Questo il comunicato diramato dal club bianconero: “Questa mattina Gianmarco Di Biase è stato sottoposto ad intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. L’operazione, eseguita dal Prof. Roberto Rossi, è perfettamente riuscita e il calciatore inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo volto alla ripresa dell’attività agonistica”. LEGGI TUTTO

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    Del Piero celebra sui social i 30 anni dall’esordio Juve: “Seconda pelle”

    La leggenda bianconera infatti il nel 1993 faceva il suo debutto ufficiale con la maglia della Juve. Del Piero, arrivato a Torino in estate dal Padova per la cifra di cinque miliardi di lire, entrò (vestendo la maglia numero 16) al 74′ sostituendo Fabrizio Ravanelli nel match dello Zaccheria contro il Foggia valido per la quarta giornata e terminato 1-1.
    Del Piero, il ricordo del debutto in bianconero
    Un ricordo che l’ex numero 10 bianconero ha voluto raccontare sui social con un post Instagram arrivato in un momento non semplice per il popolo bianconero, scosso dal caso Pogba, l’attuale numero 10 della Juventus.Queste le parole di Del Piero sui social che accompagnano la foto d’epoca: “Esattamente 30 anni fa, il 12 settembre 1993, indossavo per la prima volta la maglia bianconera della Juventus in una partita ufficiale. Un momento che ha segnato l’inizio di un incredibile viaggio con la Vecchia Signora. Dalla prima partita fino all’ultima, ogni momento passato in campo è stato un onore e un privilegio. Grazie a tutti i tifosi che mi hanno sostenuto e che continuano a farlo. La maglia della Juventus non è solo un indumento, ma una seconda pelle, un simbolo di passione e dedizione”. LEGGI TUTTO