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    Soldi freschi per l’Inter: sarà U-Power il nuovo “Back Sponsor”

    Il marchio, che dà il nome anche allo stadio del Monza, probabilmente sarà sulla divisa nerazzurra già sabato in occasione del derby

    Sarà U-Power il nuovo marchio che completerà la maglia da gara dell’Inter. Dopo il rinnovo con lo sponsor tecnico Nike, l’arrivo dello sponsor di manica (eBay) e la firma sul contratto annuale con Paramount+, che ha sostituito come main sponsor l’insolvente DigitalBits, i dirigenti nerazzurri sono (quasi) riusciti a “chiudere il cerchio” trovando l’accordo anche per il “Back Sponsor” ovvero il marchio che viene messo nella parte posteriore della maglia, sotto il numero. C’è una trattativa molto avanzata con U-Power, azienda leader per le scarpa antinfortunistiche e l’abbigliamento da lavoro che dal 2020 dà il nome allo stadio del Monza. La fumata bianca dovrebbe arrivare in settimana e, se non ci saranno sorprese, U-Power sarà sulla divisa da gioco di Lautaro e compagni già in occasione del derby di sabato prossimo contro il Milan a San Siro. Un’altra buona notizia per il bilancio nerazzurro con l’arrivo di un partner importante e… di soldi freschi. LEGGI TUTTO

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    Lukaku a Roma, auto danneggiata a Ciampino. Il pilota: “Chi paga?”

    Un post su Facebook di un primo ufficiale di Ryanair mostra la sua Nissan con il tetto gravemente danneggiato. Si appella a Salvini, Aeroporti di Roma e As Roma

    La sua auto è la Nissan Qashqai bianca con il tetto di cristallo rotto in più punti che è ferma dallo scorso 29 agosto. È una delle auto danneggiate, come una Fiat Panda rossa di una ragazza, da chi in attesa dell’arrivo a Ciampino di Romelu Lukaku ha pensato bene di guadagnare un punto di vista privilegiato non considerando le conseguenze del proprio gesto. La vettura era parcheggiata perché era al lavoro come pilota primo ufficiale di Ryanair. E la beffa è che lui è anche un tifoso giallorosso. Ha affidato a Facebook un post amaro ma anche con una luce di speranza. 

    il post—  “Quasi 2 settimane dal giorno in cui questa gente senza cervello e rispetto per nessuno ha deciso di salire sulle auto parcheggiate all’aeroporto di Ciampino da persone, come me, che stavano lavorando” spiega l’utente del social. L’uomo posta alcune foto della sua auto gravemente danneggiata. “Io mi ritrovo con la macchina (con 9.000 euro di danni) – scrive ancora – ferma sotto casa perché con tutto il vetro rotto non è marciante. Questa settimana ho dovuto noleggiare, a spese mie, una macchina per andare al lavoro. Mentre le forze dell’ordine o la politica non fanno nulla per trovare i responsabili e farli pagare per i danni causati alla mia auto (la Nissan bianca) e a tutte le auto coinvolte” scrive ancora, taggando Matteo Salvini. L’uomo fa notare che “il nostro (perché oltretutto sono tifoso della Roma) Romelu Lukaku guadagna circa 20 mila euro al giorno” e si chiede se “Aeroporti di Roma o Official As Roma (che sono aziende dal valore di milioni di euro) hanno intenzione di prendersi carico dell’accaduto”. “L’unica nota positiva – scrive poi – è la vicinanza dei veri tifosi giallorossi che tramite @ilmiocantoliberoonair si vorrebbero organizzare per dare un sostegno a noi malcapitati”. LEGGI TUTTO

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    La differenza tra il Decreto Caivano e il tatami di Maddaloni

    Il nuovo provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri aprirà le celle ai minori. Ma serve educazione più che repressione. E lo sport può dare un contributo decisivo

    Venerdì, in Georgia, davanti al napoletano Kvaratskhelia, Lamine Yamal, figlio di emigrati africani, ha segnato il gol più giovane nella storia della Spagna, a 16 anni e 5 giorni, abbassando il limite di Ansu Fati (16 anni e 311 giorni). Da noi si discute per limare un altro tipo di precocità, quello dell’ingresso in carcere. Il Decreto Caivano, approvato dal Consiglio dei ministri, per combattere la criminalità giovanile, prevede, tra l’altro, l’abbassamento della soglia della pena da 9 a 6 anni che consente la misura della custodia cautelare. In due parole: più facile ora, per i ragazzi oltre i 14 anni, finire in carcere. Si era pensato anche di abbassare l’età della punibilità a 12 anni, ma non si è scesi a tanto. Provvedimenti speciali, per rispondere alla pancia del Paese, dopo le recenti violenze a Caivano, comune dell’hinterland napoletano. Che la giustizia debba riabilitare e non reprimere, da Cesare Beccaria in poi, pare un dato acquisito. Che l’esperienza in un carcere cronicamente super-affollato, con detenuti di età diversa, sia un’esperienza devastante nel percorso di riabilitazione, per quanto violento sia il giovane, è intuibile. Difficile non condividere l’analisi di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e conoscitore profondo del disagio delle periferie e dei giovani: “Arrestare i ragazzi non è la soluzione. Bisogna rispondere al malessere dei giovani, alle paure, alla rabbia delle periferie”. Cioè, lo Stato deve lavorare perché i ragazzi non arrivino in carcere, non per farceli andare, migliorando i contesti sociali, creando strutture ed attività che diano loro opportunità e stimolino interessi.  LEGGI TUTTO

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    McKennie sembra Zidane, Weah-gol alla Cuadrado: la Juve trascina gli Usa

    SAINT LOUIS (STATI UNITI D’AMERICA) – È una vittoria firmata Juve quella degli Usa contro l’Uzbekistan. Nell’amichevole giocata al Citypark di Saint Louis, la nazionale di Belhalter piega con un netto 3-0 gli avversari. La gara si sblocca dopo appena 4′ grazie a una doppia giocata del duo bianconero McKennie-Weah: cross di Pulisic e controllo sensazionale in area di rigore del centrocampista che si destregia tra una serie di avversari, attende l’arrivo del compagno e lo serve; l’esterno, senza pensarci due volte, calcia di prima intenzione e infila la sfera tra palo e portiere con un bellissimo diagonale.

    McKennie e Weah come Zidane e Cuadrado

    Una giocata alla Zidane quella di McKennie, che va a intercettare la palla altissima e ubriaca diversi difensori in marcatura prima di scarica per il compagno che, come il Cuadrado dei tempi migliori, arriva in corsa e scaraventa il destro in rete. Grandissima sintonia che fa già sognare i tifosi della Vecchia Signora. Tornando al match, gli Usa rendono il parziale ancor più rotondo nel finale segnando nel recupero il raddoppio con Pepi e il tris finale con il milanista Pulisic dal dischetto.  LEGGI TUTTO

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    Quelle invenzioni che cambiano il Milan: come nascono le “piolate”

    Il tecnico rossonero e l’arte di stupire gli avversari: mediani sulla trequarti, terzini in mezzo al campo, interni che fanno gli esterni…

    “I terzini-mediani e le felici intuizioni del mister”. Regia e sceneggiatura di Stefano Pioli. Non è la Mostra Internazionale del Cinema, in questi giorni d’attualità a Venezia, ma per il mondo rossonero le folgorazioni del tecnico potrebbero giocarsela per qualche premio. Se non altro per colpi di scena spesso diventati vincenti, come visto nelle prime gare della nuova stagione. LEGGI TUTTO

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    Kovacevic: “Juve da scudetto. Vlahovic da 25 gol, con Chiesa è più pericoloso”

    L’ex attaccante bianconero non ha dubbi: “Senza gli infortuni Allegri ha una squadra superiore”. Su Milinkovic: “A Roma manca tanto, ma capisco la sua scelta”

    Juventus e Lazio sono state le sue squadre italiane. A cavallo tra la fine degli anni Novanta e l’inizio dei Duemila, Darko Kovacevic assaggiò la Serie A, come tanti altri calciatori slavi. “Era il campionato migliore al mondo ai miei tempi”, ricorda il centravanti, che oggi vive in Grecia. Pure ai giorni nostri i serbi continuano ad andare di moda, sia in maglia bianconera che con quella biancoceleste. Anche se la Lazio è rimasta orfana di Milinkovic… LEGGI TUTTO

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    Dal quasi addio al diventare incedibile. Gol, assist e giocate: così Vlahovic ha conquistato la Juve

    La Juventus e Dusan Vlahovic, in estate vicinissimi al divorzio, non solo hanno iniziato bene la stagione, ma adesso cominciano a ragionare su un possibile rinnovo “breve”, di almeno un anno. Nonostante gli alti e bassi della scorsa stagione, il serbo ha regalato ai bianconeri bei gol e ottime giocate: guarda i suoi migliori momenti alla Juventus nella stagione 2022-23. LEGGI TUTTO

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    Julio Cruz: “Vi racconto mio figlio, è più forte di me”

    El Jardinero seguirà il figlio Juan Manuel, attaccante, neo acquisto del Verona: “Tecnicamente mi è superiore, fisico e gol sono uguali”

    “a desso tocca a lui”. Julio Cruz, El Jardinero per tutti, amato ad ogni latitudine (Inter, Bologna e Lazio le sue squadre in Serie A) non sente nemmeno il fuso orario. “Abbiamo dormito il giusto: ma la mia e la nostra felicità ti sveglia, fa tutto”. Juan Manuel Cruz, il suo “bimbo” di 24 anni, ormai ex Banfield, per tutti “El Jardinerito”, altezza notevole, piede destro, è arrivato l’altroieri in Italia e lunedì, post visite mediche, dovrebbe firmare un quadriennale col Verona da calciatore svincolato. Cruz torna in A. LEGGI TUTTO