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    L’incontro con Nesta, Leao da un passo, la cena di lusso: l’incredibile serata di Sara

    Grazie ai fan token che possiede, la ragazza dal cuore rossonero ha vissuto un sogno

    Per tutti i rossoneri, Bologna-Milan è stato uno splendido ritorno al calcio giocato, con Olivier Giroud e Christian Pulisic a dipingere lo 0-2 del Renato Dall’Ara che è valso i primi tre punti alla squadra di Stefano Pioli. Per Sara, però, tifosa dotata della lungimiranza necessaria per sposare il progetto fan token, la stagione è cominciata in modo speciale proprio nello stadio rossoblù. Un’esperienza unica, analizzabile a tappe sfogliando tre parole chiave: lusso, Alessandro Nesta, Rafael Leao.

    Cinque stelle—  Partiamo da “lusso”, che potrebbe condensare il valore assoluto dell’esperienza ma anche raccontare le delizie gustate da Sara. Ci riferiamo sì ai gol di Giroud e – soprattutto – di Pulisic, ma anche più letteralmente alla cena di altissimo livello sperimentata con l’hospitality del Bologna. Poi Nesta, che la tifosa ha avuto l’onore di conoscere di persona, scattando una foto ricordo e scambiando anche due battute. Infine Leao: perché la protagonista, come ha testimoniato lei stessa in un tweet, ha potuto godersi il riscaldamento del Milan da vicinissimo, a bordo campo. E poi, lo show dei primi tre punti. LEGGI TUTTO

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    Gasperini, il tecnico che rende normali cose davvero speciali

    L’allenatore che ha portato l’Atalanta stabilmente nel gruppo delle grandi ha un modo tutto suo di gestire i giocatori: senza pregiudizi, con dedizione e attenzione ai giovani

    Molti allenatori – c’è bisogno dei nomi o basta guardare le formazioni? – non si porrebbero neppure il dubbio e di conseguenza non schiererebbero mai un giocatore appena arrivato, tanto più se reduce da una stagione piuttosto – anzi parecchio – buia. Gasperini no. Gasperini è capace di accogliere De Ketelaere e, incurante delle difficoltà incontrate per tutto l’anno al Milan, a livello tattico e di ambientamento, è pronto a metterlo in campo, finendo per essere immediatamente ripagato. Perché il suo gol (ma non solo quello) è servito per schiodare la partita e cominciare il campionato in discesa, vincendo su un campo tradizionalmente difficile come quello del Sassuolo. LEGGI TUTTO

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    Il Gup di Bologna: “Nessun falso in bilancio per il passaggio di Orsolini dalla Juve al Bologna”

    È il primo pronunciamento penale nato dalle carte dell’indagine “Prisma” di Torino. Adesso si aspettano le decisioni delle procure di Genova, Bergamo, Udine, Modena e Cagliari in attesa del fronte principale relativo alla Juventus.

    Nessun falso di bilancio per le modalità del trasferimento di Riccardo Orsolini dalla Juventus al Bologna. Lo ha stabilito il gup del capoluogo emiliano Sandro Pecorella, al termine della prima delle vicende giudiziarie nate dalle carte dell’indagine “Prisma” trasmesse da Torino alle altre procure interessate per verificare le posizioni di quei club che avevano condiviso con la Juventus alcune operazioni giudicate sospette secondo i pm. In pratica, secondo la pronuncia del Gup, scritture private o promemoria relativi ai trasferimenti dei giocatori non sono penalmente perseguibili. Soddisfatto l’avvocato Mattia Grassani, che rappresentava il Bologna nella vicenda: “Non avevamo dubbi. Si tratta di una pronuncia a tempo di record che ben può fare da apripista agli altri procedimenti pendenti innanzi alle varie autorità giudiziarie e riguardanti fattispecie similari”. 

    GLI ALTRI FRONTI—  Ora dovranno pronunciarsi le altre procure attualmente al lavoro: Genova, Bergamo, Udine, Modena e Cagliari. Mentre sul fronte sportivo, è chiaro che il primo verdetto penale chiude almeno sul fronte bolognese la possibilità di una riapertura del caso. La stessa procura federale aveva deciso di archiviare le posizioni dei club delle famose “partnership sospette” (espressione usata dalle carte di Torino) , sottolineando però la possibilità di un ripensamento nel caso di novità giudiziarie sui diversi fronti penali. Proprio dai documenti provenienti da Torino, era nato il processo che ha portato alla condanna della Juventus, i famosi 10 punti di penalizzazioni, e dei suoi dirigenti. Nelle motivazioni, però, più che sui casi specifici, i giudici sportivi avevano insistito sul tema della “mancata lealtà” sulla base delle intercettazioni telefoniche e ambientali nell’ambiente bianconero della precedente gestione. In ogni caso, almeno sul caso Orsolini non ci sono dubbi: il Gup di Bologna ha escluso che l’affare possa aver nascosto un falso in bilancio. LEGGI TUTTO

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    Totti gioca a beach volley in Madagascar

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    Bonucci continua ad allenarsi da solo

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