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    Berardi non convocato anche con il Napoli. Dionisi: “Abbiamo valutato di non portarlo”

    Ancora rimandato l’esordio in campionato dell’azzurro, il tecnico: “Si è allenato con la squadra, ma preferiamo che si alleni in funzione della prossima partita, quando sicuramente sarà disponibile al 100 per cento”

    “Berardi si è allenato con la squadra ma abbiamo valutato di non portarlo vista la condizione”. L’annuncio dell’allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi alla vigilia della partita in casa dei campioni d’Italia del Napoli mette un po’ di sale su uno dei casi di mercato dell’estate. 

    in gruppo —  Al centro delle attenzioni della Juventus e non solo, dopo la chiusura di ogni possibilità di uscita dichiarata dal d.g. Carnevali l’azzurro è rimasto ai margini dei lavori di squadra, anche se il ritorno in gruppo dei giorni scorsi pareva l’apertura a una sua convocazione contro il Napoli: “Sarà sicuramente disponibile alla prossima al 100 per cento – ha aggiunto il tecnico degli emiliani -, però ho e abbiamo ritenuto di non portarlo domani per farlo allenare in funzione della prossima”. LEGGI TUTTO

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    Non solo Correa: da Quaresma-Mou a Radja-Spalletti: quando il “cocco” fa flop

    I tifosi gli avevano chiesto la seconda stella. “Portacela, Tucu”. Era il 25 agosto di due anni fa, giorno delle visite mediche per diventare un nuovo calciatore dell’Inter. Poche ore più tardi Correa entrò in campo dalla panchina a Verona e decise la sfida contro l’Hellas con una doppietta. Inzaghi gongolava, ma fu una soddisfazione solo temporanea: l’argentino, a Milano, è stato un flop. Una promessa non mantenuta, un patto di fiducia spezzato tra allenatore e giocatore. Non è la prima volta che, all’Inter, un tecnico è stato tradito dal suo “cocco”: ecco gli altri casi negli ultimi 15 anni, a partire da Mourinho e Quaresma. LEGGI TUTTO

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    Lukaku, ecco perché non è andato all’Inter

    Quel voltafaccia che il 14 luglio ha sorpreso tutti, la trattativa avviata con la Juve (e pure con il Milan) e quella retromarcia inaccettabile per il presidente Zhang e soprattutto per i compagni di squadra

    Il 14 luglio scorso Romelu Lukaku era virtualmente un giocatore dell’Inter. Quel virtualmente non si è mai trasformato in realtà. Perché all’accordo raggiunto tra la società nerazzurra e il Chelsea per il trasferimento a titolo definitivo del belga a Milano – 35 milioni di base fissa più altri 5 di bonus – non è seguito il sì di Lukaku. L’ultimo sì, verrebbe da dire.  LEGGI TUTTO

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    Lukaku, ecco perché non è andato alla Juve

    Tifosi sul piede di guerra e quello scambio con Vlahovic che sembrava rischioso. Ma lo stop all’operazione è arrivato da Londra

    Lo scambio non s’ha da fare. L’hanno gridato per settimane i tifosi della Juventus negli stadi e, alla fine, anche in società sono arrivati alla stessa conclusione. Vendere Vlahovic per prendere Lukaku non era un affare. O almeno, non alle condizioni proposte dal Chelsea: conguaglio da 20-25 milioni a favore dei bianconeri.  LEGGI TUTTO

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    Juve Primavera, Montero al via senza i big Yildiz e Huijsen: “Due esempi”

    Il tecnico uruguaiano ha dichiarato: “Abbiamo fatto un’ottima preparazione e cementato il gruppo, ma adesso arriva il bello. Dovremmo essere la squadra più giovane del prossimo campionato e ci poniamo l’obiettivo di qualificarci ai playoff, cercando di fare un passo alla volta”. Montero ha poi aggiunto: “Il Cagliari fisicamente è ben strutturato anche perchè a questa età due o tre anni di differenza spostano parecchio da quel punto di vista, noi dobbiamo comunque sfruttare le nostre qualità per colpirli”.
    Montero su Yildiz e Huijsen
    Montero ha anche parlato dei due gioiellini bianconeri passati in prima squadra agli ordini di Allegri: “Di Yildiz ed Hijsen sono felicissimo, ma hanno fatto tutto loro, hanno sfruttato le proprie doti e sono sempre stati professionali allenandosi ogni giorno al massimo,devono rappresentare un esempio anche per tutti gli altri ragazzi, con impegno tutti potranno percorrere la loro stessa strada”. LEGGI TUTTO

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    Romelu, il Mangiafuoco di Mou. E Roma lo aspetta come un messia

    Ci voleva una scossa selvaggia per risvegliare la passione in città. Non c’era niente di simile dai tempi di Dzeko, anzi di Batistuta…

    la treccia di Romelu Lukaku è quella cui stanno aggrappati in queste ore gli umori di José Mourinho, che sarebbe come dire gli umori dell’intera piazza romanista. Traballanti per non dire sinistri, gli umori del Grande Capo, e inclini al peggio per il resto. Anche ieri, ventidue minuti scarsi di parole e soprattutto posture che avranno piombato nello scoramento i tifosi, anche quelli che mangiano pane, amore e fantasia tutte le mattine.  LEGGI TUTTO

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    Serena: “Lukaku uomo giusto per Mou, Vlahovic diventi più leggero di testa”

    L’ex attaccante analizza il colpo fatto dalla Roma con Romelu (“una bella coppia con Dybala”) e spiega come deve crescere Dusan al fianco di Chiesa

    “Alla Juventus, visto il momento di Vlahovic e Chiesa, sarebbe servito molto meno Lukaku. La Roma, invece, insegue una certezza in attacco e Romelu può diventare l’uomo giusto per rinforzare la squadra di Mourinho”. Parola di Aldo Serena, ex centravanti di Inter, Milan, Torino e Juventus. LEGGI TUTTO

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    Lukaku-Vlahovic: il mercato della Juve tra logica, favola e costi

    È andata a finire nel modo più coerente con il progetto di rilancio della Juventus che, salvo cataclismi mercatiferi, si tiene Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, 23 e 25 anni. Romelu Lukaku finisce in modo piuttosto clamoroso alla Roma che mette a segno un grandissimo colpo, perché il valore tecnico del belga (al netto dell’incognita atletica) non si discute e sembra il centravanti ideale per il calcio di José Mourinho. In fondo lo sarebbe stato anche per la Juventus, almeno nell’immediato, ma i suoi trent’anni stonavano con il piano di una società che vuole e deve svecchiare la rosa e alleggerire i costi. Forse chi non esce bene da questa vicenda, almeno sulla carta, è l’Inter che, perso Lukaku, ha rimediato con i più modesti Arnautovic e Sanchez, ma le strade del campo sono infinite e agosto propizia spesso previsioni imprudenti. LEGGI TUTTO