consigliato per te

  • in

    Inter-Monza, slitta il calcio d’inizio? Cosa è successo

    Nonostante ciò, il calcio d’inizio potrebbe slittare a causa di un inconveniente stradale. Il pullman dei brianzoli, infatti, è rimasto bloccato sull’autostrada A4 nel tratto Cormano-Sesto San Giovanni a causa di un incidente. Resta da capire se il Monza riuscirà ad arrivare in tempo per iniziare la partita all’orario prestabilito. LEGGI TUTTO

  • in

    Convocati Juventus per Udine: la decisione di Allegri su Pogba e la lista

    Udinese-Juventus, i convocati di Allegri
    Portieri: Szczesny, Pinsoglio, Perin.Difensori: Bremer, Gatti, Danilo, Alex Sandro, Huijsen, Rugani, Cambiaso.Centrocampisti: Locatelli, Pogba, Kostic, McKennie, Miretti, Fagioli, Weah, Rabiot, Nicolussi Caviglia.Attaccanti: Chiesa, Vlahovic, Milik, Yildiz, Iling-Junior, Soulé.
    Scudetto, Allegri e Udine: Juventus, la differenza si fa lontano da Torino LEGGI TUTTO

  • in

    Dieci flash per raccontare chi era Carlo Mazzone

    Dalla corsa verso la curva dell’Atalanta al rapporto con Baggio, Guardiola e Pirlo fino alle esperienze da giocatore: tutta la genuinità di Carletto

    Quella volta che Mazzone rimbrottò Amedeo Carboni come solo lui sapeva fare. Roma, stagione 1994-95, durante una partita il terzino sinistro Carboni si spinge troppo avanti, lasciando scoperta la difesa. L’azione si conclude con un tiro che finisce più vicino alla bandierina del corner che alla porta avversaria. Carboni rientra in posizione, passa davanti alla panchina. Dialogo da Oscar. Mazzone: “Amedeooo”. Carboni: “Eh”, si volta verso la panchina. “Quante partite hai fatto in Serie A?”. Rapido calcolo: “Trecentocinquanta”. “E quanti gol?”. Risposta facile, se li ricordava tutti: “Quattro, mister”. Mazzone la chiude così: “Ma allora vorrei sapere ndo’ caz** è che vai: torna subito in difesa”. Questo era Carlo Mazzone.  LEGGI TUTTO

  • in

    Bonucci-Juve, il lungo addio: non c’è la sua maglia 19 tra i numeri presentati in Lega

    Con l’ormai ex capitano fuori rosa, resta non assegnato il suo storico numero, in attesa di soluzioni dal mercato

    Non un indizio, perché non ce n’era bisogno. Ma un passaggio sì, un nuovo passaggio della lunga separazione in corso tra la Juventus e Leonardo Bonucci. Il club ha presentato in Lega Serie A la lista con i numeri di maglia e il difensore non c’è, la sua storica “19” non è assegnata: semplicemente non compare. Un passaggio che dà ufficialità alla linea della società per cui Bonucci non fa parte dei piani bianconeri. 

    qui bonucci—  Fino a prova contraria resta vero comunque, d’altra parte, che a oggi la “19” non è stata neppure assegnata a nessun altro, e quello sì sarebbe stato un modo per girare pagina senza ritorno con Bonucci, uomo da 502 presenze in bianconero e la fascia da capitano al braccio nel momento in cui il club questa estate ha deciso di metterlo fuori rosa, invitandolo a cercarsi un’altra sistemazione, all’alba del suo ultimo anno di contratto in bianconero.  

    I NUMERI—  Questo dunque l’elenco dei numeri di maglia presentati dalla Juventus, tutti già emersi nei giorni scorsi, dagli spostamenti di Fagioli e Iling a quelli di Kostic e McKennie fino alle scelte di Huijsen e Yildiz: 1 Szczesny, 2 De Sciglio, 3 Bremer, 4 Gatti, 5 Locatelli, 6 Danilo, 7 Chiesa, 9 Vlahovic, 10 Pogba, 11 Kostic, 12 Alex Sandro, 13 Huijsen, 14 Milik, 15 Yildiz, 16 McKennie, 17 Iling, 18 Kean, 20 Miretti, 21 Fagioli, 22 Weah, 23 Pinsoglio, 24 Rugani, 25 Rabiot, 26 Kaio Jorge, 27 Cambiaso, 30 Soulé, 36 Perin, 41 Nicolussi. LEGGI TUTTO

  • in

    Perché vincerà lo scudetto chi allena meglio

    Partenze pesanti, mercato senza fuochi d’artificio, continuità in panchina: a fare la differenza saranno il lavoro sul campo e le idee

    Per il terzo anno consecutivo tutte le migliori squadre del campionato si presentano con lo stesso allenatore. Le società scelgono la continuità. Eccetto una, la più forte dello scorso torneo, ma non per volontà di De Laurentiis che aveva pure forzato unilateralmente la conferma di Spalletti, con strascichi oggi di argomento Nazionale, in tutti i sensi. Il resto del gruppo europeo (esteso alla Fiorentina, che ci torna di rinterzo) è con gli stessi allenatori da ormai almeno un centinaio di partite fra Coppe e campionato. Gasperini esagera: quando si legò all’Atalanta c’era ancora Obama alla Casa Bianca.  LEGGI TUTTO