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    Juve da scudetto, a patto che Max insista con il cambiamento

    Allegri si è convertito a un calcio aggressivo e costruttivo. Ma gli serve la classe di Pogba. E Lukaku porterebbe i bianconeri fuori rotta

    Senza l’Europa, con l’Italia come unica meta: è naturale, quasi obbligatorio candidare la Juve allo scudetto. La vittoria di Udine ha aggiunto un altro elemento, la conversione di Massimiliano Allegri a un calcio aggressivo e costruttivo. La traiettoria di Allegri è curiosa. Allegri nasce come allenatore “giochista”, sotto l’ala di Giovanni Galeone. Proprio all’Udinese, nel 2006-07, faceva da assistente al maestro, in forma semi-clandestina. Era stato esonerato dal Grosseto e non avrebbe potuto lavorare in un altro club nella stessa stagione, non a caso lo squalificarono. Galeone è stato un allenatore scapigliato e gaudente, quasi disinteressato alla fase difensiva, il nostro Zeman. Allegri poteva essere il suo clone, ma a un certo punto, tra Milan e Juve, ha virato sul pragmatismo, prima temperato e intelligente, poi esasperato e indisponente. La Juve allegriana delle due finali di Champions giocava un calcio utile e bello, coniugava pratica ed estetica. La Juve allegriana della scorsa stagione era inguardabile, involuta, e non vale giustificarsi con le vicissitudini giudiziarie e la penalizzazione. LEGGI TUTTO

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    Milan, Pellegrino atterrato a Linate. Oggi visite mediche e firma

    Per il centrale difensivo argentino pronto un contratto di cinque anni. È il nono acquisto del mercato estivo rossonero

    L’arrivo è stato un po’ in sordina, perché è atterrato a Linate quando tutte le attenzioni del mondo rossonero erano focalizzate sul Dall’Ara di Bologna. Dettagli, comunque. Ciò che conta è che Marco Pellegrino è sbarcato a Milano e si avvia a diventare un nuovo giocatore del Milan.

    Il programma del 21enne argentino (con passaporto italiano) per oggi, martedì, è il consueto: visite mediche in mattinata, quindi l’idoneità sportiva e infine la firma sul contratto (quinquennale) che lo legherà al Diavolo. Pioli sta quindi per avere in rosa il quinto centrale di difesa, considerando che Caldara è in uscita, o comunque fuori dal progetto rossonero. Pellegrino è il nono acquisto del mercato estivo del Milan. LEGGI TUTTO

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    Vojvoda: “Partita tosta, difficile fare gol”. E sull’obiettivo del Toro…

    L’esterno granata ha dichiarato: “Oggi era una partita tosta, loro erano ben preparati. Si sono difesi ed era difficile fare gol. Abbiamo provato con i tiri dalla distanza, abbiamo creato occasioni ma non siamo riusciti a fare gol”. Vojvoda ha poi aggiunto: “Sappiamo che il nostro gioco è molto diretto, vuole che partecipiamo alla fase offensiva. Ci proviamo ad aiutare gli attaccanti perché siamo spesso liberi. Non è importante chi fa gol, l’importante è vincere”.
    Vojvoda, ecco l’obiettivo del Torino
    Vojvoda ha concluso l’intervento nel post-gara del pareggio interno contro il Cagliari dichiarando: “L’obiettivo principale è quello di migliorarci e fare un salto di qualità. Penso che con la qualità che abbiamo, se siamo tutti al 100%, penso che possiamo fare meglio dell’anno scorso e raggiungere l’Europa. Per fare questo però dobbiamo essere al 100% ogni partita”. LEGGI TUTTO

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    Lazaro-Torino, è fatta: le cifre dell’operazione con l’Inter

    Il calciatore, out da gennaio ad aprile per un grave infortunio al legamento collaterale, sarà domani in città per svolgere le visite mediche di rito, ultimo step prima di porre la propria firma sul contratto che lo legherà ufficialmente al club piemontese.
    Con Lazaro il Toro mette la freccia
    Le cifre dell’operazione
    Pur non avendo esercitato nei termini concordati il diritto di riscatto in proprio favore, il Torino non ha mai ‘mollato’ definitivamente il calciatore e ha convinto la dirigenza dell’Inter con un’operazione a titolo definitivo sulla base di 4 milioni di euro, più una percentuale sulla futura rivendita. 
    Dopo Lazaro Toro su Correa, l’argentino ci pensa: la situazione aggiornata LEGGI TUTTO