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    Lo scudetto del 2006 spetta all’Inter: il Consiglio di Stato respinge il ricorso della Juve

    ll club bianconero si era appellato contro Figc, Inter e Coni per il titolo che gli è stato tolto dopo Calciopoli

    Resta all’Inter lo scudetto più discusso nell’anno che più ha cambiato la storia recente del calcio italiano. Il Consiglio di Stato ha scritto la parola fine sulla querelle Juve per l’assegnazione dello titolo 2006 all’Inter dopo la revoca del titolo bianconero. 

    il ricorso—  È stato infatti respinto il ricorso del club bianconero contro Figc, Inter e Coni (tutti costituiti in giudizio), ultimo anello di una catena di opposizioni legali alla decisione del commissario straordinario della Federcalcio, Guido Rossi, che nel 2006 aveva assegnato ai nerazzurri il titolo, rimasto vacante dopo le decisioni della giustizia sportiva per lo scandalo di Calciopoli. LEGGI TUTTO

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    Inseguiva palloni sulle spiagge thailandesi: ecco Almqvist, uomo nuovo del Lecce

    Il talento svedese ha segnato due reti nei primi due impegni ufficiali dei giallorossi. Corvino lo ha seguito per anni, adesso grazie ai buoni rapporti con il Rostov lo ha avuto in prestito. Ma il desiderio di riscattarlo già esiste

    Ventiquattro giocatori in rosa, ventitré di proprietà. La strategia del Lecce di Sticchi Damiani è chiara: i giocatori si acquistano a titolo definitivo, salvo occasioni che non ci si può proprio lasciare scappare. L’eccezione che conferma la regola, in Salento, ha un nome e un cognome: Pontus Almqvist, 24 anni appena compiuti, esterno svedese che è andato a segno in tutti e tre i primi, veri, impegni di spessore dell’estate giallorossa. Dopo il Cadiz nel Trofeo Ramon e il Como in Coppa Italia, ha colpito pure la Lazio all’esordio in Serie A. Da 1-0 per i biancocelesti a 2-1 per il Lecce, grazie (anche) all’ennesima perla dell’ultima scoperta di Corvino. Parte da destra, si accentra e calcia con il mancino. Poi, se il pallone gonfia la rete, festeggia con delle capriole alla Oba Oba Martins.  LEGGI TUTTO

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    La Juve guarda al futuro: in arrivo il 18enne Kamara, colpo per la Next Gen

    Il centrocampista difensivo è cresciuto nel Psg e si è trasferito in Germania nel 2021 a parametro zero

    La Juve si muove sulle tracce di Abdoulaye Kamara, centrocampista classe 2004 del Borussia Dortmund. I bianconeri lo hanno chiesto in prestito, con l’obiettivo di riscattarlo se darà garanzie al termine di un primo anno sott’osservazione a Vinovo. Sarebbe un colpo in prospettiva: in quota Next Gen, seppur con vista sulla prima squadra. Il diciottenne è cresciuto nel Psg, si è trasferito in Germania nel 2021 a parametro zero: ha un contratto in scadenza nel 2025, i bianconeri vorrebbero strapparlo per un accordo attorno ai 3-4 milioni al riscatto. Chissà poi che il dialogo con i tedeschi possa evolversi anche su altri profili: alla Continassa sono convinti che Soulé, per caratteristiche, possa trovare terreno fertile in Bundesliga. Ma per adesso non ci sono tracce di mercato sul suo conto. 

    trattativa—  Kamara è un centrocampista difensivo: gli osservatori bianconeri lo tengono d’occhio da un po’. Strutturato fisicamente (un metro e 85 in altezza) e già particolarmente abile sui tempi di gioco, nel Borussia Dortmund l’anno scorso ha collezionato 20 presenze in seconda squadra, mettendo a segno una rete e confezionando quattro assist. Un passaggio nella Serie C italiana potrebbe rivelare il reale potenziale del ragazzo in prospettiva, in modo da concludere l’investimento con maggiore certezza. Juve e Dortmund ne parlano, siamo ancora alle prime fasi della trattativa: ma dopo Simone Guerra, attaccante di prima fascia per la C che tornerà a fare da chioccia a Mancini come ai tempi del Vicenza, per Brambilla potrebbe arrivare un altro rinforzo importante in mezzo al campo. LEGGI TUTTO

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    La guida economica al campionato che ha preso il via

    Milan e Napoli, negli ultimi due anni, hanno dimostrato che si può vincere con i conti in ordine. La Serie A è ripartita con il fardello dei debiti e acquisti low cost. Presto si giocherà la partita più importante, quella sui diritti tv

    Ètornato il campionato. Quello che ha smesso da tempo di essere il torneo più bello del mondo, ma che interessa tuttora a un italiano su due. Quello che nelle ultime due edizioni ha lanciato un avviso ai naviganti: vince chi ha i conti in ordine. Il Milan nel 2022 e il Napoli nel 2023 hanno sovvertito un teorema che sembrava ineluttabile. Non bisogna necessariamente spendere più di tutti per cucirsi lo scudetto sul petto. In passato certi presidenti (Cragnotti e Sensi nella capitale) andarono incontro a crac finanziari pur di assecondare le ambizioni della piazza, ma questo è il tempo dei fondi che mirano al ritorno dell’investimento. E chi, come De Laurentiis, resiste alla globalizzazione dei capitali, non può e non vuole di certo scimmiottare il mecenatismo che fu di Berlusconi e Moratti. LEGGI TUTTO

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    Marotta, Lukaku ferita aperta: “Che delusione. Per me non torna in Italia”

    MILANO – L’Inter ha cominciato con il piede giusto la stagione 2023-24 vincendo in casa per 2-0 contro il Monza, Inter che è ancora al lavoro sul mercato per accontentare Simone Inzaghi soprattutto nel reparto difensivo. I nerazzurri stanno cercando di arrivare alla fumata bianca con il difensore del Bayern Monaco Benjamin Pavard, queste le parole dell’amministratore delegato Giuseppe Marotta: “Annuncio Pavard oggi? No, oggi no. Ma siamo messi bene. Abbiamo tirato molto alto in questa esigenza, siamo molto ambiziosi. Non è un’illusione. Spesso ci dicono che vogliamo illudere la gente, non è affatto così. Noi puntiamo obiettivi alti. Vogliamo gente forte. Vogliamo un mix tra giovani e meno giovani. Con i soli giovani non vinci nulla, ci vuole equilibrio”.

    Le situazioni di Lukaku, Samardzic, Scamacca

    Il mancato ritorno di Romelu Lukaku e gli affari sfumati con il serbo dell’Udinese e l’ex West Ham (finito all’Atalanta) hanno lasciato l’amaro in bocca al nerazzurro: “(su Lukaku) L’operazione ha lasciato tanta delusione, per il resto è giusto che faccia la sua strada e noi la nostra. Adesso comincia a chiudersi una nuova strada, non ci sono molte alternative. Non penso che lo vedremo in Italia, ma non conosco le dinamiche del Chelsea – aggiunge – Le difficoltà dell’estate? Alla mia età solo il caldo mi toglie il sonno, non le vicende dei calciatori. è venuta meno un po’ di serietà, i giocatori oggi ti dicono sì, domani ti dicono no”. LEGGI TUTTO

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    Chiesa-Vlahovic, storia di gol, amicizia e infermeria

    Si erano conosciuti alla Fiorentina, sono arrivati a Torino per diventare la coppia del futuro, gli infortuni li hanno rallentati ma ora sono pronti a prendersi definitivamente la Juve

    Sempre loro, ancora loro. Altro che mercato: Federico Chiesa e Dusan Vlahovic danno il via al loro campionato con tanta voglia di Juve. E con efficacia, indirizzando la gara con l’Udinese e trascinando i compagni alla prima prestazione positiva dell’anno. C’è tempo per esaltarsi, ma per Max Allegri non poteva esserci inizio migliore: i nuovi meccanismi miglioreranno col tempo, intanto i suoi attaccanti titolari non perdono tempo per guadagnare la scena sul campo, dove conta davvero. Al termine di un’estate che li ha visti dentro ogni tipo di discorso relativo al mercato, col rischio di giungere ai saluti in nome del bilancio: peraltro ipotesi che non è ancora tramontata del tutto, di fronte a offerte irrinunciabili, ma più ci si avvicina al primo settembre (data di chiusura della sessione dei trasferimenti) e più aumentano le percentuali di permanenza a Torino. I due attaccanti sono intenzionati a rimanere per lasciare il segno, dopo un periodo complicato per entrambi.  LEGGI TUTTO

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    Otto cose della nuova Juve che non sono come l’anno scorso

    Chiesa è tornato al centro del villaggio, una novità a tutto tondo anche se era nell’aria dopo un precampionato maiuscolo. Con tutto quel che ne consegue sul piano tecnico e caratteriale, per la squadra. Perché Fede in campo dà tutto se stesso ed è un trascinatore: cuore, gambe, testa, ferocia al servizio di una squadra, in quel calcio dialogato in cui leader e gregari si interfacciano e interscambiano senza soluzione di continuità. Ha giocato da seconda punta ma con licenza di partire largo per poi accentrarsi, oppure aprire spazi per gli inserimenti da dietro. Cambiaso in primis, ma anche Miretti o Rabiot all’occorrenza, hanno capito al volo, e la Juve di Udine ha trovato sulla sinistra una fonte quasi inesauribile di opzioni, idee, azioni ed occasioni da gol. LEGGI TUTTO

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    Fabbri cuore viola: “Grazie al mio amico Commisso farò il giro d’onore al Franchi”

    BUDAPEST, HUNGARY – AUGUST 20: Silver medalist Leonardo Fabbri of Team Italy poses for a photo on the stand during the medals ceremony for the Men’s Shot Put during day two of the World Athletics Championships Budapest 2023 at National Athletics Centre on August 20, 2023 in Budapest, Hungary. (Photo by Hannah Peters/Getty Images) LEGGI TUTTO