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    Pagelle Juve: Cambiaso top, Vlahovic allontana Lukaku, Chiesa da biliardo

    La Serie A 2022/23 della Juventus inizia nel migliore dei modi. La squadra di Allegri è tornata a volare, superando in trasferta l’Udinese per 3-0: Chiesa, Vlahovic (su rigore) e Rabiot a segno. Una risposta diretta a Napoli e Inter: compatta, aggressiva e tosta, la Juve travolge la formazione di Sottil e manda subito un messaggio alle rivali scudetto. LEGGI TUTTO

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    Inter, Correa ai minimi storici: può partire in prestito. E si avvicina Sanchez

    Anche Inzaghi ha mollato l’argentino: nemmeno un minuto col Monza. E può tornare Alexis, svincolato

    Come un deja-vù: “Hey amigo, ti ricordi di me?”. E sì, Alexis Sanchez bussa di nuovo alla porta di Appiano Gentile, appena un anno dopo aver organizzato il trasloco da Milano a Marsiglia. Il Niño in Francia è tornato “Maravilla”: 14 reti e tre assist in 35 gare di Ligue 1, più altre due reti in Champions e in Coppa di Francia. Insomma, la sensazione è che forse l’Inter ha rinunciato troppo a cuor leggero al talento e agli strappi del cileno e ora sta pensando seriamente di rimetterlo a disposizione di Simone Inzaghi, con cui ha già vinto una Coppa Italia e una Supercoppa italiana. Anzi, a essere onesti Inzaghi deve a Sanchez il suo primo titolo da allenatore dell’Inter: la Supercoppa 2022, infatti, fu decisa da Alexis a una manciata di secondi dai rigori. Fu lì che partì il tormentone del “leone in gabbia”, perché “Hey amigo, i campioni sono così…” per dirla alla Sanchez. Il cileno è svincolato e aspetta novità: a Milano tornerebbe di corsa, con ancor più voglia di prima. Ma perché il ritorno si avveri, è necessaria la cessione di Correa. 

    in uscita—  L’argentino è ai minimi storici in nerazzurro: sabato Inzaghi non gli ha concesso nemmeno la passerella finale nel successo contro il Monza, addirittura avanzando Mkhitaryan in linea con la punta dopo aver sostituito Lautaro con un centrocampista. Messaggio chiarissimo: anche Simone ha perso fiducia nel suo pupillo, che da queste parti non ha inciso come ci si aspettava e che ora deve fare i conti con una situazione scomoda. All’Inter non sono arrivate offerte concrete ma ora il club è pronto a valutare anche la cessione in prestito. Correa pensa ancora di poter essere utile, però, a dieci giorni dalla fine del mercato, forzare la permanenza sarebbe un rischio enorme. LEGGI TUTTO

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    Diretta Bologna-Milan ore 20.45: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    Milan e Bologna si sfidano alla prima giornata per la quarta volta in Serie A, con un bilancio di due vittorie dei rossoneri e una dei rossoblù. Il Milan non ha mai pareggiato negli ultimi 11 esordi stagionali di Serie A (sei vittorie e cinque sconfitte), l’ultimo pari nel primo match di campionato risale al 9 settembre 2011, 2-2 contro la Lazio a San Siro. Con Stefano Pioli alla guida, il Milan ha sempre vinto alla prima giornata di Serie A.
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    Dove vedere Bologna-Milan: diretta tv e streaming
    La partita tra Bologna e Milan è in programma alle ore 20.45 e sarà visibile in diretta su Dazn.
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    Bologna-Milan, probabili formazioni
    BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Lucumi, Corazza; Aebischer, Dominguez; Ndoye, Ferguson, Moro; Zirkzee. Allenatore: Thiago Motta. A disposizione: Bagnolini, Ravaglia, Bonifazi, De Silvestri, Lykogiannis, Sosa, El Azzouzi, Fabbian, Urbanski, Orsolini, Van Hooijdonk. 
    MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Theo Hernandez; Loftus-Cheek, Krunic, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao. Allenatore: Pioli. A disposizione: Sportiello, Mirante, Kalulu, Kjaer, Bartesaghi, Florenzi, Adli, Pobega, Zeroli, Saelemaekers, Romero, Chukwueze, Okafor, Colombo.
    ARBITRO: Pairetto di Torino
    ASSISTENTI: Berti-Cipressa
    QUARTO UOMO: Volpi
    VAR: Marini
    AVAR: Maggioni LEGGI TUTTO

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    Bomber, leader, tifoso, volto del club: tutto quello che Lautaro è per l’Inter

    Doppietta alla prima da capitano, tutt’uno con i tifosi che hanno rivisitato il coro in passato dedicato ad Adriano: il mercato e la tristezza sono alle spalle, ecco come il Toro si è preso il mondo nerazzurro

    C’è stato un Lautaro Martinez che voleva scappare da Milano dopo pochi mesi all’Inter: saliva in macchina e andava in giro da solo per sfogare la tristezza. E anche un Lautaro Martinez che veniva sostituito di fatto a ogni partita, prima di altri, senza riuscire a capacitarsene. Ora non c’è Inter senza il Toro e non ci si riesce a immaginare Lautaro lontano da quello che è un mondo costruito intorno a lui: sempre più leader, sempre più bomber. Capitano riconosciuto, con una fascia al braccio presa a suon di gol, prestazioni, fedeltà, empatia con i tifosi, spirito nerazzurro. La doppietta al Monza – così apparentemente semplice da realizzare, ma che racchiude in sé il Toro d’area di rigore – è uno statement, un avviso ai naviganti: la squadra di Inzaghi ha fame, come il suo trascinatore.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Torino-Cagliari ore 18.30: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    “Sono andati via più giocatori di quanti arrivati, non siamo al livello dell’anno scorso: sappiamo tutti chi abbiamo perso e chi abbiamo preso, è facile capire cosa ci manca. Dopo questo mercato è aumentata la distanza con le prime otto, ma sono fiducioso ed è un vantaggio poter lavorare con tanti giocatori che già conosco e il mio pensiero è che dobbiamo completarci: non dobbiamo porci obiettivi speciali, l’importante è continuare a crescere e pensare a lottare una partita alla volta” ha dichiarato Ivan Juric nella conferenza stampa della vigilia.
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    Dove vedere Torino-Cagliari: diretta tv e streaming
    La partita tra Torino e Cagliari è in programma alle ore 18.30 e sarà visibile in diretta su Dazn, Sky Sport Calcio e Sky Sport 251. In diretta streaming anche su Skygo.
    Guarda su DAZN tutta la Serie A TIM e tanto altro sport. Attiva ora.
    Torino-Cagliari, probabili formazioni
    TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Schuurs, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Ricci, Ilic, Vojvoda; Vlasic, Radonjic; Sanabria. Allenatore: Juric. A disposizione: Gemello, Popa, Zima, N’Guessan, Bayeye, Dembelé, Tameze, Linetty, Ilkhan, Gineitis, Karamoh, Verdi, Pellegri.
    CAGLIARI (4-4-2): Radunovic; Zappa, Dossena, Obert, Augello; Nandez, Makoumbou, Sulemana, Azzi; Pavoletti, Oristanio. Allenatore: Ranieri. A disposizione: Scuffet, Aresti, Capradossi, Di Pardo, Goldaniga, Deiola, Jankto, Kourfalidis, Prati, Viola, Luvumbo, Shomurodov. 
    ARBITRO: Cosso di Reggio Calabria
    ASSISTENTI: Di Gioia-Raspolini
    QUARTO UOMO: Ghersini
    VAR: Di Martino
    AVAR: Guida LEGGI TUTTO

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    Uno coi titolari, l’altro con la panchina: come sterzano Garcia e Inzaghi

    I campioni d’Italia migliorati a Frosinone con Anguissa, i nerazzurri contro il Monza hanno chiuso la partita con Arnautovic

    Napoli e Inter, apparentemente, sono usciti dai blocchi di partenza del campionato con la stessa esplosività: vittoria con due gol di scarto su Frosinone e Monza, doppietta abbagliante dei rispettivi centravanti, Osimhen e Lautaro. In realtà, sotto la buccia dell’apparenza, la polpa è diversa.  LEGGI TUTTO

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    Udinese-Juve 0-3: la festa di Allegri la firmano Chiesa, Vlahovic e Rabiot

    Attenti a quei due. Se Federico Chiesa e Dusan Vlahovic dovessero superare indenni le colonne d’ercole del calciomercato e le trappole dei bilanci da sistemare, la Juventus si troverebbe già in casa una coppia d’attacco da Scudetto. Il numero 7, già incensato da Allegri come arrivato “con una gamba diversa” a questa stagione, sembra essere ritornato ai livelli pre crociato e aver travasato la sofferenza di tanti mesi nel serbatoio del cinismo che un fuoriclasse deve tenere sempre pieno; al numero 9, glaciale su rigore che di fatto chiude subito la partita, sembra aver fatto molto bene tutta la messa in discussione e il balletto Lukaku: prestazione da protagonista, dentro la partita, e doppietta negata solo da un fuorigioco di un compagno di squadra. Ah, poi c’è la costante Rabiot, ma quella nella matematica allegriana era già considerata come inevitabile.

    Chiesa spietato, Vlahovic sigilla, Rabiot puntuale

    Novità Udinese rispetto all’anno scorso: Kabasele nel terzetto difensivo, Ebosele ed Elanga sugli esterni e Zarraga al posto di Samardzic, che Pozzo ha confermato essere sul mercato. Anche la Juventus cambia le fasce: Weah e Cambiaso facce ed energie nuove per Allegri che si gode il vantaggio dopo neanche due minuti, Vlahovic ruba palla sulla trequarti e innesca Chiesa, destro a incrociare che fredda spietato Silvestri. Esultanza col dito indice alzato e l’urlo “una, una”, come a dire mi basta un pallone per decidere, ricordando Cristiano Ronaldo a Cardiff dopo aver firmato l’1-0 al primo pallone toccato, firma sul regalo Champions al Real Madrid contro i bianconeri. LEGGI TUTTO