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    Scudetto, Allegri e Udine: Juventus, la differenza si fa lontano da Torino

    Chiesa, Vlahovic, Yildiz, Champions
    Carezze per Chiesa e Vlahovic e anche per qualche giovane come Yildiz e la certezza, da parte di Allegri, di avere una squadra «più consapevole», ma pure di avere compreso quale sia stata la differenza tra la Juventus e il Napoli l’anno scorso: le vittorie in trasferta. Una differenza di 15 punti che ha pesato enormente sul risultato finale, al di là di ciò che è successo a livello di giustizia sportiva. Nel ricordare «il terzo posto sul campo» Allegri ha posto le basi per l’obiettivo minimo: «Trovarsi ad aprile tra le prime quattro» e poi vedere come andrà a finire. LEGGI TUTTO

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    Fabiani-Lazio, è ufficiale il nuovo ds: Lotito ha scelto il dopo Tare

    Mariano Fabiani è diventato il nuovo direttore sportivo della Lazio. Già al lavoro in questi mesi in biancoceleste come responsabile del settore giovanile, è stato promosso da Claudio Lotito. Il neo ds ha preso il posto di Igli Tare, che ha detto addio ai biancocelesti dopo diversi anni alla conduzione del mercato della formazione capitolina. 
    Dopo l’addio di Milinkovic Savic, passato all’Al Hilal in Arabia Saudita, il presidente della Lazio ha chiuso per l’arrivo di diverse pedine per rinforzare la rosa a disposizione di Sarri. Ultimi, in ordine di tempo, sono stati Rovella e Pellegrini, entrambi sono arrivati dalla Juventus, preceduti da Kamada, Isaksen e il vice Immobile, il Taty Castellanos. 
    Fabiani-Lazio, il comunicato
    Di seguito la nota ufficiale con cui i biancocelesti hanno reso noto il nuovo ds: “La S.S. Lazio comunica che il ruolo di Direttore Sportivo della prima squadra è stato affidato al sig. Mariano Fabiani, attuale responsabile del Settore Giovanile”. Ora il lavoro sul mercato è pronto a proseguire con la ricerca di un vice Provedel dopo la cessione all’Almeria di Maximiano oltre ad altri tasselli per andare a completare l’organico. Intanto Sarri sta lavorando per preparare il ritorno in campo in Serie A contro il Lecce al Via del Mare.  LEGGI TUTTO

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    El Bilal Touré, 3-4 mesi di stop. E l’Atalanta frena sulle uscite di Zapata e Muriel

    Per l’attaccante comprato dall’Almeria (30 milioni) rottura dell’inserzione del tendine

    Inizia in salita la stagione di uno dei principali colpi di mercato dell’estate atalantina. El Bilal Touré, attaccante del Mali prelevato alcune settimane fa dagli spagnoli dell’Almeria per circa 30 milioni di euro, s’è fatto male nel corso della gara amichevole di settimana scorsa a Cesena, contro la Juventus, rimediando “la rottura dell’inserzione del tendine del retto femorale destro”, come comunicato dalla società bergamasca dopo gli esami strumentali a cui è stato sottoposto il calciatore. Per il centravanti 21enne si ipotizza uno stop tra i tre e i quattro mesi, anche se, come spiegato in una nota dalla stessa Atalanta, “il quadro clinico necessita di ulteriori e approfondite valutazioni per definire la strategia chirurgica idonea al recupero funzionale completo”.

    mercato—  Nel frattempo, alla luce dell’infortunio di Touré, è da rivalutare, in casa nerazzurra, la cessione di Zapata o, in alternativa, di Muriel. Proprio Zapata, reduce da una stagione con soli due gol in Serie A e diversi problemi fisici, è finito nel mirino di mercato della Roma. Ma al momento la trattativa per il prestito del 32enne attaccante colombiano è in fase di stallo. E ora, con l’infortunio di Touré, l’Atalanta che domani esordirà in campionato a Reggio Emilia contro il Sassuolo potrebbe essere costretta a rivedere i suoi piani e rallentare le trattative in uscita nel reparto avanzato, dove peraltro sono arrivati in queste settimane anche Scamacca e De Ketelaere. LEGGI TUTTO

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    Arbitri, recuperi e gli strumenti contro i furbi

    Il regolamento permette già di essere severi per evitare le perdite di tempo. Ma non sempre ci si riesce

    Con le nuove direttive arbitrali le perdite di tempo, salvo imprevisti, non dovrebbero più essere un problema. Il designatore Gianluca Rocchi ha fatto capire che il campionato si adeguerà alle richieste Fifa di prolungare i recuperi per avvicinarsi il più possibile all’ora di gioco effettivo. L’intento è lodevole, ma naturalmente lo strumento del recupero “monstre” andrà maneggiato con cura. Quindici o più minuti supplementari tra primo e secondo tempo dovrebbero essere l’eccezione, non la regola di un calcio che, da quando è nato, non contempla il tempo effettivo ed è bello proprio per questo. Inoltre qui non si tratta di un torneo di un mese come il Mondiale, ma di una stagione estenuante nella quale i minuti in più, alla lunga, potrebbero incidere sulla condizione fisica o, peggio, sugli infortuni.  LEGGI TUTTO