consigliato per te

  • in

    Juve, Weah e McKennie pilastri Usa: titolari nel poker all’Oman

    MINNESOTA (STATI UNITI D’AMERICA) – Nella notte italiana, gli Stati Uniti hanno battuto con un netto 4-0 Oman in amichevole. Dopo il 3-0 contro l’Uzbekistan, la nazionale di Berhalter rifila il poker ai malcapitati avversari. Partono entrambi titolari i due juventini McKennie e Weah – i bianconeri sfidano la Lazio all’Allianz Stadium sabato alle 15 -, con il primo che rimane in campo per tutto il match e il secondo sostituito dopo 80’. Nell’undici di partenza anche il milanista Pulisic – i rossoneri saranno impegnati nel derby sabato alle 18 -, la cui partita, però, dura solo 48’. 
    Usa-Oman 4-0: la partita
    Andando al match, a sbloccare il risultato poco prima del quarto d’ora è l’attaccante del Monaco Balogun, finito nel mirino dell’Inter in estate. L’Oman resiste un’ora, poi cade sotto i colpi statunitensi: raddoppio di Aaroson, compagno di Leonardo Bonucci all’Union Berlino, entrato da poco proprio al posto di Pulisic, e tris del 20enne del Psv Eindhoven Ricardo Pepi. A fissare il punteggio sul definitivo 4-0 è poi l’autorete di Al Breiki all’81’.  LEGGI TUTTO

  • in

    Sicurezza, controllo e prodotti a rischio: viaggio nel mondo degli integratori

    Cosa sono? Sono utili oppure no all’atleta? Perché si prendono? Sono sicuri? Due esperti ci aiutano a fare chiarezza su un fenomeno sollevato dal caso Pogba

    A volte ci sono parole che contengono tante, troppe cose. Fino al punto di disorientarci e di offuscare la possibilità di un significato condiviso. Succede così quando parliamo di integratori, portati per l’ennesima volta alla ribalta dal caso di positività al doping di Paul Pogba, almeno dai sussurri nati ieri a poche ore dalla sospensione dello juventino decisa dal Tribunale Nazionale Antidoping. Proviamo a mettere meglio a fuoco allora il tema con Erminia Ebner, biologa nutrizionista, e Michelangelo Giampietro, medico specialista in medicina dello sport e in scienza dell’alimentazione.  LEGGI TUTTO

  • in

    Pogba spalle al muro: in caso di squalifica va verso il divorzio dalla Juve

    La conferma della positività al doping consentirebbe al club bianconero di annullare il contratto

    Sospeso in via cautelare – ma con effetto immediato – Paul Pogba e pure il suo stipendio. Al provvedimento del Tribunale Nazionale Antidoping, ha fatto seguito quello della Juventus sulla busta paga del suo numero 10. Ma potrebbe essere soltanto un primo passo. “La società si riserva di valutare i prossimi passaggi procedurali”, ha spiegato il club bianconero nel comunicato di lunedì sera, dopo che nel pomeriggio era arrivata la notifica della “non negatività” del giocatore relativa ai controlli antidoping del 20 agosto (Udinese-Juventus). E una possibilità concreta, nel caso in cui fosse confermata la positività del francese e in seguito si arrivasse alla squalifica, è anche la chiusura anticipata del matrimonio bis tra la Juventus e Pogba. Il 30enne campione del mondo, tornato a Torino la scorsa estate (2022) a parametro zero dopo l’addio al Manchester United, ha firmato fino al 2026. “Ma in tutti i contratti – spiega l’avvocato Guido Valori, esperto di diritto sportivo e docente all’Università degli studi di Roma “Foro Italico” e alla “Guglielmo Marconi” – è presente una clausola risolutiva in virtù della quale, qualora un atleta fosse risultato positivo al controllo antidoping, l’accordo lavorativo può essere automaticamente risolto”. 

    le tempistiche?—  Il rischio esiste, ma in ogni caso non sarà una cosa immediata. “In questo momento – aggiunge l’avvocato Valori – la Juventus non ha ragioni a risolvere il contratto fin da subito dal momento che può attuare la sospensione dello stipendio del giocatore. Penso che aspetterà eventualmente il primo grado di giudizio o comunque la conclusione del procedimento sportivo. Premesso che siamo ancora nel campo delle ipotesi: se tutto l’iter dovesse svolgersi in modo rapido, si potrebbe chiudere tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024”. Se così fosse, la Juventus e Paul potrebbero arrivare al divorzio dopo appena un anno e mezzo dal ritorno del numero 10 in bianconero.

    fino a 4—  L’eventuale risoluzione non dipenderebbe dall’entità e dalla lunghezza della squalifica per doping. “Quattro anni o quattro mesi – continua Valori – a termini di legge non cambierebbe nulla per quel che riguarda la chiusura anticipata del rapporto lavorativo. Pogba rischia fino 4 anni di squalifica nel caso in cui fosse provata, e confermata, una assunzione consapevole del testosterone. Se invece dovesse essere ritenuto colpevole, ma non volontariamente, la squalifica sarebbe inferiore: si andrebbe da un richiamo fino a 2 anni”. LEGGI TUTTO

  • in

    Locatelli: “L’Italia mi è mancata tanto. Io da regista? Sono soddisfatto”

    Protagonista del match con tanto di legno colpito, Locatelli commenta così il successo che rilancia l’Italia nella corsa verso Euro 2024: “Avevamo un solo risultato, siamo riusciti a vincere con una grande partita. Nel ruolo che mi ha dato il mister mi trovo bene, sono soddisfatto ma dobbiamo essere più cinici. Mi è mancato tanto vestire la maglia azzurra e avevo bisogno di fare una partita così”.
    Locatelli e l’emozione dell’inno
    A Rai Sport il centrocampista azzurro Manuel Locatelli ha parlato del suo ritorno in Nazionale e dell’emozione vissuta durante l’inno a San Siro: “E’ bellissimo, penso sempre alla mia famiglia che lo canta insieme a me. Ci sono i loro sogni e i miei sogni, E’ una cosa bellissima”. LEGGI TUTTO

  • in

    Frattesi come Vieri: di Bobo l’ultima doppietta di un interista in azzurro… vent’anni fa

    L’ex punta dell’Inter – in tribuna a San Siro nel match contro l’Ucraina – segnò due reti alla Finlandia il 29 marzo 2003. Dopo di lui nessun altro nerazzurro ha più trovato una doppietta

    Più o meno vent’anni fa Davide Frattesi giochicchiava beato con la maglia del Fidene, la squadra del quartiere di Roma in cui è cresciuto. Aveva 4 anni e il calcio era una sogno, un divertimento. Oggi ha segnato la prima doppietta in Nazionale da giocatore dell’Inter. 

    Ed erano proprio due decenni che un calciatore nerazzurro non realizzava due reti in azzurro: il 29 marzo 2003, quando Davide aveva 4 anni, Bobo Vieri stese la Finlandia al Renzo Barbera. Da quel giorno nessun calciatore dell’Inter ha più segnato due reti nella stessa gara con gli azzurri. Fino all’arrivo di Davide da Fidene, che a San Siro ha rifilato due schiaffi sul viso degli ucraini.

    amarcord—  Vent’anni fa era un altro calcio. Quel marzo l’Italia si schierava così: Buffon in porta, Panucci e Zambrotta sulle fasce, Nesta e Cannavaro centrali, Camoranesi, Cristiano Zanetti e Perrotta a centrocampo, Totti sulla trequarti e Marco Delvecchio davanti, accanto a Vieri. L’allenatore era Giovanni Trapattoni. Era un match valido per le qualificazioni a Euro 2004. I finlandesi più rappresentativi erano l’ex Liverpool Hyypia, Forssell e Tainio. Anche Bobo segnò due reti nel primo tempo in pochi minuti, la prima al 6′ e la seconda al 23′ (servito due volte da Totti). Martedì sera Bobone era in tribuna insieme a sua moglie, Costanza Caracciolo. Ha visto da vicino il ragazzo che ha eguagliato il suo piccolo traguardo.  LEGGI TUTTO