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    Vlahovic rivendica la 9 Juve e parla di “famiglia”: il club risponde così

    Vlahovic e l’esultanza rivolta ai tifosi
    Gli sono bastati 39′ per siglare una doppietta contro la Next Gen di Brambilla: il primo su rigore, il secondo su punizione con un mancino deviato alle spalle di Garofani. Poi ci sono i gesti che, come recita un famoso detto, valgono più di mille parole: se dopo la prima rete ha scambiato una frase con Alex Sandro con la mano davanti alla bocca, nel corso della seconda esultanza (comunque contenuta) ha indicato i tifosi come per ringraziarli dell’affetto mostratogli, dedicargli la marcatura e ribadire che lui è concentrato solo sulla Vecchia Signora. 
    Vlahovic-Juve, due gol e tanti gesti: la frase, l’esultanza e l’uscita al 39′ LEGGI TUTTO

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    Beerensteyn non dribbla l’eliminazione degli Stati Uniti: “Parlano troppo”

    Olanda femminile, Beerynsteyn e il retrescena sugli States eliminati
    “Quando ho sentito che erano fuori ho pensato: ‘Sì! Ciao!”. Dall’inizio di questo torneo hanno parlato troppo. Stavano già parlando della finale e cose così. Ma io pensavo: ‘prima devi conquistarla sul campo, poi puoi parlare'”. Detto, fatto. Parole al vetriolo, rilasciate alla BBC, che stanno facendo infiammando i social. Stavolta Beerynsteyn non ha dribblato, nello specifico l’argomento, andando dritta al nocciolo della questione. LEGGI TUTTO

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    L’orologio di Mou, l’amicizia con Balo e la Bentley di Eto’o rubata: il primo Arnautovic all’Inter è da film

    L’austriaco è stato alla Pinetina in prestito nella stagione del triplete: ha giocato solo 3 partite, ma sono molti gli aneddoti soprattutto fuori dal campo

    Il Marko Arnautovic che nel 2009 era arrivato all’Inter ha poco in comune con il giocatore attuale. Quello che è stato capace di far innamorare Bologna e di disputare quasi 110 partite con la sua nazionale. Quattordici anni fa, quando l’austriaco fu preso in prestito dal Twente, era alle prese con un infortunio a un piede che lo condizionò nei primi mesi alla Pinetina, ma soprattutto non poteva contare sulla testa e sulla maturità di oggi. “Rimpiango la disciplina che non ho avuto – ha raccontato – , nonostante tutti abbiano provato a darmela. Anche e soprattutto Mourinho. Al tempo però pensavo che solo mio padre e mia madre potevano dirmi come dovevo comportami… Credevo di essere il migliore, il numero uno”. LEGGI TUTTO

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    Lukaku, che futuro dal mercato? Irrompe il Milan nelle quote!

    C’è chi dice no. Il Chelsea ha bloccato la trattativa che porterebbe Lukaku alla Juventus e Vlahovic a Londra. Una brusca frenata in un calciomercato ancora lungo: è tutto incartato perché i Blues vedono l’operazione troppo costosa tra ingaggio monstre e i 50 che chiede la Juve. Non è detto che non trovino una quadra alla fine, ma nelle pieghe di questa impasse si possono inserire altri club. Ne è prova il fatto che la scommessa sulla prossima squadra di Lukaku alla data del 1° settembre è più che mai aperta. Ecco gli scenari immaginati dai bookmaker.

    Lukaku al Milan, la quota è super

    Da promesso sposo dell’Inter al voltafaccia per sposare la causa juventina, e chissà che altro se alla fine l’opzione bianconera non dovesse concretizzarsi. Romelu Lukaku è uno dei grandi protagonisti della sessione di mercato estiva, una vera telenovela di cui ancora non si intravede il finale. Tra i protagonisti i bookie vedono anche un’altra società, che ha scoperto intanto di essere senza centravanti: è il Milan, con la quota assegnata ad un eventuale trasferimento del belga alla corte di Pioli sì piuttosto alta – pari a 15 volte la posta – ma in rapida, rapidissima discesa. LEGGI TUTTO

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    Thiago Motta: “Arnautovic? Alla sua età è giusto considerare certe offerte”

    Parla il tecnico del Bologna, dopo che il fratello-agente aveva di fatto chiesto la cessione e dopo che l’Inter avrebbe riacceso l’interesse per l’austriaco

    All’improvviso il Bologna si rende conto che potrebbe perdere Marko Arnautovic. A provocare uno squarcio nel cielo rossoblù sono state le parole pronunciate martedì sera a Sky da Danijel, il fratello-agente dell’attaccante austriaco, con le quali ha fondamentalmente chiesto la cessione: “I patti erano chiari, fosse arrivata un’offerta da un top club sarebbe stata considerata se Marko avesse desiderio di partire. L’offerta è arrivata”. 

    risposta—  Thiago Motta lo scorso maggio aveva detto che un giocatore di quell’età non può lasciarsi sfuggire un ultimo treno della carriera da una squadra che fa le coppe. “Continuo a pensarla così – ha detto nella conferenza stampa alla vigilia della gara di Coppa Italia contro il Cesena di domani sera (venduti 12mila biglietti) –. Qualunque 34enne è giusto che consideri una situazione di questo tipo. Comunque Marko sta bene e domani sicuramente giocherà. Di mercato potete parlare con la società, sia lui sia i dirigenti sanno come la penso”. La squadra interessata ad Arnautovic è l’Inter, il Bologna continua a fare muro ma le parole del fratello-agente sono state molto chiare e se si arrivasse a un’offerta attorno ai 10 milioni di euro l’operazione potrebbe concretizzarsi. A quel punto i rossoblù, che attendono Ndoye in città stasera, dovrebbero mettersi alla ricerca di un centravanti. LEGGI TUTTO

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    15 anni, oltre 500 gol, la fama di fenomeno, il debutto con Pioli: chi è davvero Camarda

    Classe 2008, appena promosso nella Primavera di Abate, il più chiacchierato dei giovani rossoneri ha debuttato in prima squadra nell’amichevole col Trento. Il Milan lo “protegge” da tempo e per lui ha un progetto preciso

    Francesco Camarda è venuto al mondo dopo un pomeriggio di gol al Castellani. Una di quelle giornate in cui il Milan di Ancelotti sfoggiava calcio in giro per l’Italia. Contro l’Empoli, il 9 marzo 2008, i rossoneri archiviano subito la pratica con tre schiaffi firmati Pato, Ambrosini e Kakà, dando anche ai toscani l’illusione di poter strappare un punto contro i campioni d’Europa e del mondo. Senza successo ovviamente. LEGGI TUTTO

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    Da Totò a Osimhen, ora l’Arabia dei napoletani non è più felice

    Dai riferimenti cinematografici come terra di occasioni, al nuovo campionato ipermilionario che porta via i campioni neoscudettati

    In “Totò d’Arabia” (1965) lo sceicco Alì el Buzur adottava l’Agente 00Ø8 che aveva beffato la CIA e l’Intelligence Service britannico nella corsa al petrolio, ereditando la raffinazione e fondando a San Giovanni a Teduccio la compagnia petrolifera Totòil. C’è anche un “Totò sceicco” (1950) ma lì si concentrava sulla presa in giro di Rodolfo Valentino e della legione straniera, pur divenendo sempre figlio di uno sceicco, questa volta per nomina della sorella e senza adozione. Ma l’opera di Totò è adattabilissima a tutto, come solo Dante Alighieri, e come i cinesi – vecchi assalitori del calciomercato – usano “I Ching”, noi possiamo usare i film di Totò. E adesso che Arabia e sceicchi assaltano Napoli riappaiono anche le sequenze cinematografiche che riconsegnano un mondo arabo tutto deserto, petrolio e possibilità a favore di Totò e dei napoletani. Dopo le paure storiche, il dominio musulmano del Mediterraneo, con l’ironia, anche Renato Carosone rivolgeva, in un singolo nel ’58, un pensiero indulgente e prendeva in giro l’avvenenza e il mistero degli arabi nel lato A con “’O sarracino”, e nel lato B con “Caravan petrol” canzonava i napoletani che cercavano il petrolio nella propria terra, senza trovarlo. Infine, arrivò Andy Luotto a “Quelli della notte” a interpretare il personaggio di Harmand, un meteorologo arabo che dispensava l’ovvio in grammelot.  LEGGI TUTTO