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    Diretta Juventus-Real Madrid ore 1:30: dove vederla in tv, in streaming e probabili formazioni

    Dove vedere Juventus-Real Madrid: streaming e diretta tv
    La partita tra Juventus e Real Madrid si disputerà al Camping World Stadium di Orlando all’1:30 (ora italiana). Verrà trasmessa in diretta Tv su Sky Sport Summer, Sky Sport Calcio e Dazn e in diretta streaming sulle rispettive applicazioni SkyGo e Dazn.
    Juventus-Real Madrid: le probabili formazioni
    JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, McKennie, Locatelli, Miretti, Kostic; Milik, Chiesa. Allenatore: Massimiliano Allegri.A disposizione: Pinsoglio, Daffara, Alex Sandro, Rugani, Huijsen, De Winter, Cambiaso, Nicolussi Caviglia, Barrenechea, Nonge, Iling Jr., Soulé, Yildiz, Kean, Vlahovic.
    Indisponibili: Fagioli, Perin, Pogba, Rabiot, Rovella.
    REAL MADRID (4-3-1-2): Courtois; Carvajal, Militao, Alaba, Garcia; Modric, Tchouameni, Camavinga; Bellingham; Rodrygo, Vinicius Jr. Allenatore: Carlo Ancelotti.A disposizione: Lunin, Fran, Fernandez, Rudiger, Mendy, Odriozola, Valverde, Kroos, Vazquez, Martinez, Joselu, Brahim Diaz.
    Indisponibili: Guler.
    Guarda Juventus-Real Madrid su Dazn. Attiva ora LEGGI TUTTO

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    Il nuoto, il Barcellona, quella corsa in corridoio e… mille mascherine: Tomiyasu, non solo calcio

    Il difensore dell’Arsenal è il nome nuovo per la difesa dell’Inter: dai primi approcci con il pallone alle attività extra-sportive, Takehiro non è un ragazzo qualunque. E proprio dopo una tournée nel suo Giappone, i nerazzurri potrebbero decidere di riportarlo in Italia

    Metti le mani in tasca dopo un viaggio in Giappone e ti ritrovi un po’ di foglietti spiegazzati. Tra il biglietto da visita di qualche ristorante e scontrini che minacciano di sbriciolarsi al prossimo giro in lavatrice, ci può essere anche l’ispirazione per il futuro. Se sei un alto dirigente di un club in piena sessione di calciomercato, l’ispirazione può condensarsi in un nome e un cognome. Takehiro Tomiyasu, per esempio. LEGGI TUTTO

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    Lazio, si sblocca il mercato: è fatta per il danese Isaksen. Ed ecco i prossimi colpi

    È lui il rinforzo che andrà a completare il blocco dei laterali offensivi di Sarri. Arriva dal Midtjylland e costa 10 milioni 

    Lazio, ecco il secondo colpo di mercato. È in corso in questi minuti lo scambio di documenti con il Midtjylland per Gustav Isaksen, attaccate esterno danese classe 2001. È lui, quindi, il rinforzo che andrà a completare il blocco dei laterali offensivi di Sarri. Il costo dell’operazione si attesta sui 10 milioni di euro più alcuni bonus. Il giocatore firmerà invece un contatto quinquennale da 1,5 milioni di euro a stagione. Sull’acquisto c’è l’ok di Sarri che, come noto, avrebbe preferito per quel ruolo Berardi, ma visti i costi ritenuti eccessivi dalla società il tecnico ha accettato di virare sul giocatore danese. Che è stato preferito a Karlsson (altro elemento su cui la Lazio si stava muovendo) perché può essere schierato a destra, mentre Karlsson gioca a sinistra. E Sarri aveva appunto chiesto un attaccante esterno di destra. 

    Prossimi colpi—  Si sblocca così il mercato della Lazio che fin qui era rimasto fermo al solo acquisto dell’attaccante argentino Castellanos. Dopo aver chiuso per Isaksen adesso la società si concentra sui due centrocampisti da prendere. Per quanto riguarda il centrale sono stati riallacciati i contatti col Galatasaray per Torreira (che oggi non si sta allenando con la sua squadra), mentre per la mezzala con cui rimpiazzare Milinkovic è in atto un pressing sul giapponese Kamada che è svincolato. Per Torreira è pronta un’offerta da 10 milioni per il Galatasaray e un contratto da 3 milioni per il giocatore. Per Kamada si sta provando a chiudere per un quinquennale da 3,5 milioni a stagione più bonus. LEGGI TUTTO

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    Juventus-Atalanta, amichevole il 12 agosto a Cesena: è ufficiale

    “Fissata per sabato 12 Agosto alle 20.30 l’amichevole con l’Atalanta, la gara andrà in scena allo Stadio Dino Manuzzi di Cesena. Un test importante e utile per migliorare la condizione fisica in vista della prima giornata di campionato in programma domenica 20 agosto alle 20.45 a Udine” ha scritto il club bianconero sul proprio sito.

    Juve, Real e Atalanta: il programma
    I bianconeri stanno affrontando gli ultimi giorni della Tournée negli Stati Uniti, dove questa notte alle 1:30 (ore italiane) affronterà il Real Madrid in amichevole, dove potrebbe  esserci anche Vlahovic. Dopo la gara i bianconeri prenderanno il volo per tornare in Italia dove avranno due giorni di riposo, prima di riprendere la preparazione alla Continassa. Allenamenti che continueranno con l’idea di affrontare un terzo test match, contro l’Atalanta appunto, utile per migliorare la condizione in vista dell’inizio della Serie A, dove il 20 agosto la Juve scenderà in campo contro l’Udinese per la prima giornata di campionato.  LEGGI TUTTO

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    Toro, Bellanova: “Juric mi ha telefonato. Faremo grandi cose”

    Bellanova, primi giorni di Toro. Come va? Allenamenti duri?
    «A livello fisico sì, con Juric faccio lavori diversi da quelli che svolgevo in passato. Ma piano piano sto trovando la condizione migliore e il mio obiettivo sarà quello di aiutare il gruppo a migliorarsi».
    In granata, tra l’altro, vista la sua giovane età, ha la possibilità di crescere.
    «Sicuramente. Oltretutto, per il suo modo di concepire il calcio, Juric ha sempre valorizzato i giocatori del mio ruolo. Vuole che noi esterni diventiamo importanti pure in fase realizzativa, quindi in campionato sarà importante fare anche gol».
    Aveva diverse richieste, ma alla fine ha scelto il Toro. Perché?
    «Vero, c’erano anche altre squadre interessate ma non ho avuto dubbi nel venire a Torino perché ho visto un grande interesse da parte del presidente, del direttore e del mister. Mai provato titubanze nell’accettare l’offerta granata, poi dopo una telefonata dell’allenatore sono arrivato di corsa, convinto di poter fare grandi cose insieme alla squadra. Dobbiamo vivere alla giornata, partita dopo partita, a cominciare da quella con il Cagliari. Inutile a questo punto della stagione fare proclami, ma sono convinto che alla fine ci toglieremo grandi soddisfazioni».
    Dove deve migliorare?
    «Sono giovane e devo crescere in tante cose. Due esempi: i cross e la fase realizzativa. Con l’aiuto dell’allenatore sono convinto di riuscirci. Dimenticavo: devo stare più attento anche in difesa. A me piace attaccare, ma è necessario tornare a chiudere. In questo, però, in maglia nerazzurra sono cresciuto».
    A Pinzolo nelle partitelle è stato schierato pure a sinistra. Come si è trovato?
    «Mi è già capitato in passato di giocare a sinistra, sia al Cagliari sia all’Inter. Mi trovo meglio sulla destra, però se ci fosse bisogno non avrei problemi a occupare l’altra zona del campo. Tranne che in porta, posso giocare ovunque».
    Conosceva già qualche granata, oltre a Pellegri e Ricci suoi compagni nell’Under 21?
    «Sì, Buongiorno e Gemello, incrociati nelle nazionale giovanili. Questa cosa mi ha fatto piacere e, lo ammetto, ha aiutato la mia scelta perché sapevo che avrei trovato un gruppo compatto».
    Con lei è un Toro sempre più italiano.
    «Non è detto che una squadra debba essere composta solo da giocatori italiani, anche se in molti casi le società prediligono gli acquisti di stranieri. Ma vuoi o non vuoi, certamente tra italiani ci si trova meglio. Qua però ho trovato tutti ragazzi incredibili, meravigliosi, non credo ci siano problemi con nessuno, indipendentemente dalla nazionalità».
    Il rammarico dell’Under 21, che figuraccia…
    «Mi ha lasciato tanta amarezza, vedere poi quel gol annullato con la Francia non è stato bello. Ci siamo poi scavati la fossa da soli perché non dovevamo perdere la partita contro la Norvegia. È giusto che prendiamo critiche e accuse perché un gruppo così non poteva uscire ai gironi. Avevamo una rosa di grande qualità».
    L’emozione della finale di Champions resta un traguardo di prestigio.
    «Non mi aspettavo di giocare una partita così importante. Qando sono entrato ero però tranquillo. Volevo dimostrare che certe sfide posso affrontarle. Ma sono contento di aver fatto la scelta di venire al Toro quest’anno perché voglio tornare a giocare certe partite».
    Conosce la storia del Grande Torino?
    «Sì, la conoscono tutti, quella squadra di Invincibili fa parte della leggenda. E in passato ero stato vicino al Toro, ma l’affare non si è mai concretizzato. Ammiravo già questa società, ma non mi sono messo a studiare: per adesso ho pensato solo a giocare a calcio». LEGGI TUTTO