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    I gol, i dubbi e la valigia pronta: il momento particolare di Chiesa

    Federico si allena a mille all’ora, col Milan dovrebbe giocare titolare ed è pronto a mettersi alle spalle gli infortuni di una stagione balorda. Ma non è convinto del 3-5-2 di Allegri, e con la Premier alla finestra…

    Dal nostro inviato Fabiana Della Valle
    27 luglio

    – los angeles

    La scorsa estate Federico Chiesa è rimasto a Torino a lavorare, per cercare di recuperare il più in fretta possibile dall’infortunio, mentre i suoi compagni partivano per gli Stati Uniti. Ha saltato tutto il precampionato, rientrando in campo solo a novembre per qualche spezzone di partita, e la stagione è stata fortemente condizionata dai problemi fisici. Quest’anno è tutta un’altra musica. LEGGI TUTTO

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    La lezione al mercato di Zielinski l’epicureo

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    A Napoli sta vincendo il teorema Epicuro, che ha trovato il suo massimo esponente in Piotr Zielinski che da oggi scavalca Tonino Capone. L’epicureo è l’uomo – prima del calciatore – che si accontenta di piccoli risultati e ne gode ampiamente.  LEGGI TUTTO

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    Diretta Juventus-Milan ore 4.30: dove vederla in tv, streaming e probabili formazioni

    Juventus e Milan si affrontano in amichevole negli Stati Uniti durante la tourneè estiva per la preparazione in vista del prossimo campionato. La partita tra bianconeri e rossoneri si disputa a Carson, Los Angeles, al Dignity Health Sports Park alle 19.30 di giovedì 27 luglio (ora locale), quando in Italia saranno le ore 4.30 di venerdì 28 luglio.
    Juventus-Milan, le probabili formazioni
    JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, McKennie, Locatelli, Miretti, Cambiaso; Kean, Chiesa. Allenatore: Allegri. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Daffara, Alex Sandro, Rugani, Huijsen, De Winter, Nicolussi Caviglia, Barenechea, Nonge, Iling Jr, Kostic, Soulé, Yildiz, Milik.
    MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Thiaw, Tomori, Thei Hernandez; Loftus-Cheek, Krunic, Reijnders; Pulisic, Giroud, Leao. Allenatore: Pioli. A disposizione: Sportiello, Mirante, Florenzi, Kjaer, Kalulu, Simic, Bartesaghi, Adli, Pobega, Zeroli, Saelemaekers, Okafor, Romero, Colombo, Chaka Traoré, De Ketelaere. LEGGI TUTTO

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    Tutti i mondi extracalcio di Rafa Leao

    L’attaccante del Milan, in arte Way45, ha già pubblicato due album rap: “Solo con la musica riesco a esprimermi davvero, perché sono timido”. E poi la moda, la boxe, la sala giochi…

    Sul futuro, le idee sono chiare da un po’. Rafa Leao ha già spiegato a più riprese di vedersi nel mondo del rap, per vivere in maniera totalizzante la sua passione per la musica. Senza dimenticare la moda, altro pensiero in cima alla lista degli interessi oltre il pallone. Il mondo di Leao è anche questo, un pianeta vivace e variegato in cui non ci si annoia. Fenomenologia di un fenomeno, comprensibile solo con uno sguardo all’orizzonte.  LEGGI TUTTO

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    Allegri vuole Lukaku? I numeri dicono che Vlahovic è più affidabile

    Nell’ultima stagione il serbo, condizionato dalla pubalgia, ha saltato per infortunio 16 gare contro le 23 del belga, che ha già tagliato il traguardo dei 30 anni

    La premessa è doverosa, anche se forse un po’ scontata: Romelu Lukaku e Dusan Vlahovic sono due grandi centravanti. Il valore complessivo è indiscutibile, ma gli ultimi mesi hanno sollevato qualche interrogativo sull’affidabilità a livello fisico. Nella scorsa stagione Lukaku non è arrivato a 2000 minuti in campo, frazionati in 37 gare, con ben 23 assenze motivate da infortuni vari ed assortiti (coscia, caviglia, bicipite femorale fino all’infiammazione a un ginocchio). Vlahovic ha invece giocato 42 match per un totale di 1.000 minuti in più, saltando causa pubalgia o problemi agli adduttori 16 partite, sette in meno di Lukaku. Un ultimo dato numerico: Vlahovic ha 23 anni e dunque un futuro tutto da scrivere, Lukaku ne ha 30 e dunque una carriera più lunga voltandosi indietro che non all’orizzonte. E non è un dato di poco conto, soprattutto per una squadra che dichiaratamente punta sui giovani per costruirsi un avvenire di gloria dopo i recenti inciampi. Quindi l’interrogativo è lecito: sacrificare Vlahovic per arrivare a Lukaku ha senso per una squadra che fra gli obiettivi dichiarati ha quello di abbassare l’età media?

    il ruolo della juve—  La Juve si è ritagliata di diritto un ruolo sul palcoscenico del mercato d’Europa, mettendo sul piatto un Vlahovic pronto per il migliore offerente. Che però al momento ancora non si è palesato con una proposta nero su bianco, nonostante le avances bianconere a favore di Lukaku, e i conti già fatti con previsione di incasso di 80 milioni ed esborso di circa 40 (direzione Chelsea). Il belga che tanto piace ad Allegri (14 gol la scorsa stagione, come il serbo) incarna il profilo top per l’allenatore juventino, quello di un atleta nel pieno della maturità, un giocatore fatto e finito, un usato (forse) sicuro che molto ha dimostrato, nonostante un recente passato tutt’altro che da incorniciare causa (non pochi) guai fisici. LEGGI TUTTO