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    Buongiorno: “Il sogno? Diventare una bandiera del Toro”

    Eccolo, Alessandro Buongiorno, uno dei leader di questa squadra, il giocatore che in un solo anno ha scalato la montagna dei miglioramenti sino a raggiungere la Nazionale. Nato nel Toro, si è legato al Toro sino al 2028 e anche per questo per i tifosi è diventato un idolo: è il più acclamato e la sua maglietta è la più venduta nello store accanto al campo. Vediamo bambini con la casacca con il suo nome, ovunque.

    Buongiorno, 5 anni fa il suo primo ritiro con il Toro. Oggi lei è diventato il leader della squadra. Come commenta questo percorso così entusiasmante?

    «Esaltante. E mi rivedo in tanti ragazzi che sono qui con noi. Per questo mi sento in dovere di dare loro qualche consiglio per crescere, con la speranza che riescano a raggiungere i miei risultati».

    Chi l’ha colpita maggiormente tra i giovani?

    «N’Guessan e Dellavalle hanno grandi qualità».

    I tifosi stravedono per lei, la considerano il nuovo capitano. Ma a chi andrà la fascia? A lei o a Rodriguez?

    «Giusto che la tenga Ricardo. Lui con me è stato molto gentile quando mi ha regalato l’onore di leggere il nome dei caduti a Superga, il suo gesto mi ha fatto molto piacere. Però è giusto che il capitano resti lui».

    Che cosa rappresenta per lei il Toro?

    «Famiglia. Sono cresciuto qui, ho compagni fantastici e tifosi meravigliosi. E sono felice di rappresentare qualcosa di significativo per la nostra gente».

    Con grandi prestazioni?

    «Non solo. Porterò anche fuori dal campo i nostri valori, quelli del Toro. Vorrei diventare un simbolo granata anche lontano dal terreno di gioco».

    Si parla tanto di mercato. Ricci, per esempio. E poi altri. Situazioni che portano fastidio?

    «No, noi pensiamo solo ad allenarci e a migliorare. Questi giorni di ritiro servono anche a rafforzare ancora di più lo spirito di gruppo».

    Lei, Ricci, Bellanova, Pellegri, tutti ragazzi italiani. Un’italianità che serve per dare un’anima ancora più forte al Toro?

    «Sì, l’anima italiana è importante. Ma, nazionalità a parte, è fondamentale che chi arriverà capisca i valori del Toro, la sua storia, la maglia e tante altre cose che solo un granata sa. Questo è quello che conta». LEGGI TUTTO

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    Milan, Chukwueze avrà la maglia numero 21. Ok le visite mediche, domani la firma

    Dall’arrivo in aeroporto con breve saluto ai tifosi ai test: la prima giornata rossonera dell’acquisto più costoso del duo Furlani-Moncada

    Esterno destro: preso. Il settimo colpo dell’estate rossonera è Samuel Chukwueze, 24 anni, atterrato a Milano con un volo da Valencia intorno all’ora di pranzo. Previsto per le 13.30, è sbarcato alle 14 all’aeroporto di Linate. Look total green, abito verde e nessuna dichiarazione, giusto un saluto per i tifosi (circa una ventina fuori dal parcheggio di Linate Prime). È l’acquisto più oneroso del mercato targato Furlani-Moncada: 20 milioni di parte fissa più altri 8 di bonus. L’anno scorso ha siglato 13 gol con il Villarreal in tutte le competizioni. Nel 2021 ha vinto l’Europa League. Vanta quattro reti in 24 partite in nazionale.

    il programma—  L’iter di giornata è stato il seguente: Chukwueze ha effettuato le visite mediche ( e ottenuto l’idoneità) – prima alla clinica La Madonnina e poi al Centro Ambrosiano -, ma solo domani firmerà il contratto a casa Milan fino al 2028. Non partirà per gli Stati Uniti a causa di problemi burocratici legati alle tempistiche del visto. Il nigeriano lavorerà a Milanello in attesa di conoscere Pioli di persona e allenarsi insieme ai compagni. Si tratta del nono calciatore nigeriano della storia del Milan. Tra i più noti ci sono Oduamadi, Taiwo, Datti e Taribo West. Nessuno di loro ha lasciato il segno. Chissà se Chukwueze ribalterà il destino. Intanto indosserà la maglia numero 21. LEGGI TUTTO

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    Roma, da Celik a Under ecco le mosse per Scamacca. In attesa che il West Ham trovi l’erede

    Il club inglese sta cercando il sostituto del centravanti italiano. Il 19enne Carlos Borges non basta, intanto Pinto sta raccogliendo i fondi per l’assalto finale alla punta

    Dal nostro inviato Andrea Pugliese
    26 luglio

    – albufeira (portogallo)

    Prima Armando Broja, poi Divock Origi. Ma nessuna delle due trattative alla fine è andata a buon fine. E allora perché la questione Scamacca si sblocchi con vista Roma, c’è da aspettare che il West Ham trovi il nuovo centravanti. David Moyes, in tal senso, sta scandagliando il mercato alla ricerca di una soluzione. Ha già preso Carlos Borges, che però è giovane (19 anni) e non è neanche un centravanti puro, molto più una seconda punta. Una volta che il West Ham avrà il centravanti, allora Scamacca potrà volare altrove. 

    da celik a under—  Nel frattempo nel ritiro giallorosso di Albufeira è sbarcato il general manager Tiago Pinto, che per cercare di accontentare i desideri di Mourinho deve anche trovare un gruzzolo di soldi per finanziare le operazioni in entrata. Considerando che per Karsdorp non ci sono trattative calde (l’interesse del Marsiglia si è spento esattamente come si era acceso, lentamente), sta prendendo sempre più piede l’ipotesi di una cessione di Celik al Fenerbahçe, con la formula del prestito con obbligo di riscatto a 7 milioni di euro. Visto che il turco era arrivato 12 mesi fa alla stessa cifra dal Lille, la Roma con questa operazione, e considerando gli ammortamenti, piazzerebbe anche una piccola plusvalenza, utile per i conti del prossimo giugno con la Uefa. Tra l’altro dai turchi potrebbero entrare indirettamente altri 4 milioni, visto che il Fener è interessato a Cengiz Under, che il Marsiglia valuta 20 milioni e su cui la Roma ha una percentuale sulla rivendita del 20%. Se si contano anche i 3,5 milioni in arrivo per Reynolds, il conto parla di quasi 15 milioni, soldi che poi Pinto potrebbe girare proprio sulla punta. E su Gianluca Scamacca. LEGGI TUTTO

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    L’idolo Buffon, le giovanili al Chievo e il padre tifoso del Napoli: ecco chi è Caprile

    Ha firmato per il club di Aurelio De Laurentiis e poi si è trasferito in prestito all’Empoli, dove raccoglierà l’eredità di Vicario. Chievo, Leeds, la Pro Patria e Bari le tappe della sua carriera: il Maradona lo aspetta…

    Il viso bagnato dalle lacrime e una maglia oversize della Nazionale: “Mamma, oggi mi hanno fatto giocare in mezzo al campo!”. Nel mondo dei portieri, Elia Caprile è l’eccezione che conferma la regola. Da una parte ci sono i suoi colleghi, che sorridono al ricordo di quella volta in cui, quasi per caso, si ritrovarono in porta e scoprirono un talento nascosto. Dall’altra c’è il nuovo numero 1 dell’Empoli, che da piccolo, invece, si offriva volontario per giocare in mezzo ai pali. LEGGI TUTTO

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    L’Inter ufficializza Lautaro come capitano, in stile… Barbie!

    I nerazzurri hanno pubblicato sui social network una foto con il Toro e la scritta in inglese: “He’s just the captain”

    Chiamatelo… Ken. Lautaro Martinez è il nuovo capitano dell’Inter e lo si sapeva già sin dall’addio di Samir Handanovic a parametro zero, ma ancora non c’era stata comunicazione ufficiale da parte del club. E proprio quando il film Barbie spopola nelle sale italiane e mondiali, la società nerazzurra ha scelto la grafica della bambola Mattel per mettere nero su bianco (o su rosa), che nel 2023-2024 la fascia sarà stretta attorno al braccio dell’argentino.

    l’annuncio—  In realtà le grafiche sono state realizzate e pubblicate anche per Nicolò Barella e per le giocatrici Frederikke Thogersen e Lisa Alborghetti, ma soltanto per quest’ultima e per il Toro è presente l’eloquente scritta: “He (o she) is just the captain”. In calce, l’appuntamento per il ritorno il campo: il 19 agosto per Inter-Monza, quando comincerà ufficialmente la prima stagione di Lautaro da capitano dell’Inter. LEGGI TUTTO