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    Torino, Karamoh: “Resto in granata per fare grandi cose”

    PINZOLO – Yann Karamoh si racconta, con entusiasmo e fiducia, dai canali di comunicazione del club. Promette massimo impegno come sempre e non si accontenta del rinnovo del contratto. Crede del Toro, parla di futuro, dei compagni, di Juric, di questi primi giorni di ritiro a Pinzolo. Le sue giocate sempre imprevedibili gli hanno permesso di salire nelle gerarchie del tecnico e i suoi gol hanno fatto il resto: nell’ultimo campionato 20 presenze e 4 reti.
    Karamoh, come si sente dopo aver rinnovato il contratto?
    «Sono contento, ma lo considero solo il primo passo perché voglio migliorarmi e diventare ancora più importante per il Torino, non mi fermo al presente. E so che con Juric posso crescere ancora molto».
    Per lei quello granata è l’ambiente giusto?
    «Sì. Qui si possono fare grandi cose».
    E allora come vede la prossima stagione?
    «Siamo una squadra solida, un gruppo ben formato: ci sono giovani bravi e giocatori d’una certa esperienza che completano il gruppo. Qui a Pinzolo, poi, ci sono diversi compagni della passata stagione e questo è un aspetto importante. Sono sicuro che faremo ancora meglio perché c’è il giusto equilibrio».
    Perché?
    «Ci conosciamo l’un con l’altro, sappiamo come muoverci, basta un’occhiata per intenderci. E con il futuro miglioreremo ancora».
    Che cosa le ha consigliato Juric in questi primi giorni di ritiro?
    «Di fare le cose semplici, di non strafare. Poi con il passare del tempo arriveranno le giocate più complesse».
    Quelle che, in alcune circostanze, ha fatto vedere la scorsa stagione.
    «L’ho detto prima, punto a fare ancora meglio, sempre meglio, non voglio farmi scappare l’occasione. Qui mi trovo bene, riesco ad esprimermi con serenità».
    Un primo commento al lavoro dell’inizio ritiro?
    «Durissimo. Due allenamenti al giorno e un gran caldo: non è uno scherzo, credetemi. Ma ce lo ritroveremo nel corso della stagione».
    E come supera la fatica?
    «Dormendo il più possibile. Il poco tempo libero lo passo a letto. Il modo più efficace per recuperare».
    Poco tempo fa hai dichiarato di essere maturato come uomo. Questa sua trasformazione cosa porta al Karamoh calciatore?
    «Sono libero di testa e questo si traduce in campo con buone prestazioni». LEGGI TUTTO

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    Berardi, Calabria e Toloi, quando ancora sventolano le bandiere

    L’attaccante del Sassuolo in 12 anni non ha mai cambiato maglia. Per il rossonero sarà la decima stagione e l’atalantino comincia la nona

    r omanticismo è una parola che non va più di moda, nel calcio. Soprattutto in un periodo storico in cui i club miliardari – prima quelli della Premier, ora quelli dell’Arabia Saudita – spezzano anche i legami più forti. Tipo quello tra il Liverpool e Jordan Henderson, pronto a trasferirsi all’Al Ettifaq allenato da un’altra leggenda Reds come Steven Gerrard. Inutile dunque aspettarsi storie da amore assoluto e indissolubile, come Francesco Totti e Paolo Maldini, per 25 anni in campo sempre con la stessa maglia con cui sono cresciuti, o come Alex Del Piero e Javier Zanetti, fidanzati da giovanissimi con Juve e Inter e sposati a quei colori per quasi vent’anni. Nemmeno le squadre più nobili possono resistere a certe offerte, figurarsi le società più piccole.  LEGGI TUTTO

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    “Via il pederasta”. E i fascisti fanno cambiare allenatore alla Juve

    Carlo Carcano aveva vinto 4 scudetti coi bianconeri negli Anni 30. Ma un’infamante accusa, in uno spogliatoio di vipere, gli costò la carriera

    All’inizio è un’allusione, poi una voce, un do di gomito, un sussurro velenoso in sua assenza; poi diventa un pettegolezzo sudicio, quindi una chiacchiera volgare, un’offesa, una calunnia e infine una colpa. Ma la colpa non c’è. C’è invece un trafiletto su un paio di quotidiani dove si dà contezza dell’esonero di Carlo Carcano, l’allenatore pluridecorato, il miglior mister italiano che ha vinto quattro scudetti consecutivi e – la stagione è quella del 1934/35 – ha praticamente ipotecato il quinto. Sarà la coppia Bigatto-Gola a prendere il posto di Carcano. LEGGI TUTTO

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    Arthur alla Fiorentina, c’è l’accordo: prestito dalla Juve con diritto di riscatto

    Il brasiliano in esubero in bianconero, dove ha rinnovato fino al 2026 per spalmare l’ingaggio, passa ai viola, che tra un anno potranno acquistarlo a titolo definitivo per una cifra attorno ai 20 milioni. La Signora pagherà più di metà dello stipendio

    Terzo acquisto in casa viola. Dopo Sabiri e Parisi, presto Arthur sarà un giocatore ufficialmemte della Fiorentina. Limati tutti i dettagli economici di un’operazione semplice sulla carta (Fiorentina, Juventus e giocatore volevano la stessa cosa), ma più complessa cifre alla mano. Arthur infatti ha prima dovuto rinnovare il contratto con la Juve spalmando l’ingaggio (fino al 2026), per poi poter andare a Firenze in prestito (oneroso) con diritto di riscatto. Diritto che è stato oggetto di trattativa serrata e che dovrebbe aggirarsi sui 20 milioni di euro. La parte più complessa è comunque stata quella relativa alla percentuale dell’ingaggio del brasiliano da dividere fra i due club. La Juventus pagherà almeno il 60% dell’ingaggio, ma la cifra può modificarsi in base a bonus legati soprattutto alle presenze. A prescindere dai numeri, spazio al campo. Perchè i viola si assicurano il regista che modificherà parzialmente il modo di giocare viola, considerandolo davvero un grande colpo.

    Non è finita—  I dubbi sul calciatore non sono ovviamente tecnici. Ha giocato nei top club europei disputando oltre 20 partite nella Nazionale brasiliana. Ma fisici. Andrà infatti ‘riattivato’, considerando ad esempio le pochissime partite (zero addirittura in Premier League) giocate la passata stagione nel Liverpool. Complice anche un infortunio muscolare molto serio che lo ha tenuto fuori diverso tempo. Arthur può giocare sia nei 2 di centrocampo che vertice basso nella mediana a 3, i due moduli di riferimento di Italiano. Non è però finita. Presto Amrabat lascerà la Viola e la Fiorentina andrà a caccia di un altro centrocampista da inserire nella rosa. LEGGI TUTTO

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    E se Immobile cede agli arabi? Torna l’idea Simeone. E c’è l’ipotesi Anderson falso nueve…

    I biancocelesti stanno monitorando la situazione, mentre pensano ad alternative concrete qualora il 33enne venisse ceduto

    Si ragiona. Da una parte e dall’altra. Ciro Immobile riflette sugli interessamenti che ha generato in Arabia, la Lazio pensa se cedere o meno il proprio attaccante principe, nonché miglior marcatore della storia del club. In mattinata il capitano biancoceleste ha mandato un segnale social: ha infatti pubblicato su instagram una storia nella quale è ritratto suo figlio Mattia che indossa la maglia della Lazio. Il bomber ha aggiunto un cuore, a indicare anche il legame indissolubile ed eterno che ha con club e tifoseria. I suoi dubbi non riguardano l’amore che prova, ma prima di decidere se andare o meno vuole capire quanto effettivamente, a 33 anni, si punti ancora su di lui. E per quanto tempo.

    la situazione—  La Lazio intanto si guarda intorno, per farsi trovare pronta nell’eventualità che Immobile alla fine venga effettivamente ceduto. Con i soldi incassati i biancocelesti tornerebbero alla carica per Simeone, uno dei primi nomi fatti da Sarri per rinforzare l’attacco. Piace anche Dia della Salernitana, che a inizio mercato aveva anche palesato un certo interesse per Cancellieri. Si potrebbe imbastire uno scambio con conguaglio in favore dei campani. Non va scartata nemmeno la soluzione interna però: con l’acquisto di Berardi Sarri potrebbe decidere di spostare Felipe Anderson al centro, come ha fatto anche nel corso della scorsa stagione quando Immobile è mancato. A quel punto la Lazio cercherebbe anche un altro laterale, ma con Felipe e Castellanos, preso dal New York City (nell’ultima stagione ha giocato in prestito al Girona), non verrebbe acquistato un altro numero 9. Si ragiona. Lo fa il club, così come Immobile. LEGGI TUTTO

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    La Juve dei “cedibili”, da Chiesa in giù: dove possono andare

    Federico ha il contratto in scadenza nel 2025, la Juve ha il dovere di blindare l’investimento fatto col rinnovo. Oppure – richiesta fissata a 50 milioni – deve ascoltare le offerte che possono arrivare per il calciatore dalla Premier League, dove il suo entourage viene segnalato particolarmente attivo. L’Aston Villa c’è ma al calciatore piacerebbe poco, Liverpool e Newcastle ci pensano: Chiesa preferirebbe fare la Champions. Meglio non escludere altre destinazioni: soprattutto PSG e Bayern Monaco. LEGGI TUTTO

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    Infarto per Massimo Mauro mentre giocava a padel: operato d’urgenza, è fuori pericolo

    L’ex giocatore di Juventus e Napoli si è sentito male mentre si trovava in Calabria: portato all’ospedale di Catanzaro, ora tranquillizza tutti: “Sono stati bravissimi, vengo seguito bene e coccolato”

    Massimo Mauro è stato colpito da un infarto, in Calabria, dove si trovava in vacanza. Il malore, secondo quanto riferito all’Ansa dalla Fondazione Vialli e Mauro per la Ricerca e lo Sport, è accaduto mentre l’ex centrocampista di Juventus e Napoli, oggi opinionista, 61 anni, stava giocando a padel. 

    IL SUO MESSAGGIO—  Contattato subito un medico, Massimo Mauro è stato portato all’ospedale di Catanzaro, dove è stato eseguito d’urgenza un intervento di angioplastica. È stato lo stesso Mauro a tranquillizzare tutti parlando proprio con la sua Onlus: “In ospedale sono stati bravissimi e lo sono tuttora. Vengo seguito bene e coccolato”. LEGGI TUTTO