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    Da Inzaghi a Bonucci, quanti addii firmati da Allegri il rottamatore

    Al Milan si ritrovò alla chiusura di un ciclo nei suoi anni fu più di un big a salutare. E all’ormai ex capitano bianconero il tecnico aveva spesso lanciato messaggi indiretti

    Se Giuntoli si ritrovò l’estate scorsa a mettere fuori dal progetto del Napoli dei senatori come Insigne, Mertens e Koulibaly, ad Allegri – in passato – il ruolo di “rottamatore” è toccato in molte altre situazioni. Già al Milan, dove si ritrovò alla chiusura di un ciclo, e dunque alla Juventus: Bonucci è solo l’ultimo della lista. Sull’ormai ex capitano, il tecnico nella passata stagione non è mai entrato nel merito della decisione di chiudere o meno la carriera, ma ha spesso lanciato messaggi indiretti: “È un ragazzo intelligente, saprà lui quando fermarsi”. A buoni intenditori, insomma, poche parole. Perché a bocce ferme, all’alba di una stagione in cui non gli sarà perdonato neanche il minimo errore, Max ha fatto le sue scelte e le ha condivise con la società, assumendosi tutte le responsabilità del caso.  LEGGI TUTTO

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    La Serie A di Ronaldo? Ego, vanagloria e per la Juve è stato un salasso

    CR7 si sente il salvatore del nostro campionato col suo sbarco a Torino. In realtà la storia è molto diversa…

    Non riuscendo più a essere in campo il grande protagonista che è stato, Cristiano Ronaldo si impegna e si diverte a far parlare di sé in altro modo. Con le sue dichiarazioni discutibili, arrivate in questo caso dall’Arabia. L’ultima riguarda il suo arrivo in Italia, in quello che ha definito un campionato morto, prima del suo sbarco a Torino. Che, a suo giudizio, invece ha contribuito a risollevare le sorti della nostra Serie A. Ora non c’è dubbio che il campionato italiano abbia passato momenti di maggior splendore, che Ronaldo sia stato un grandissimo campione e che l’enfasi per l’acquisto di un Pallone d’Oro sia stata notevole. Resta però il dato tecnico, su cui il giocatore preferisce evidentemente sorvolare. Che non ha coinciso con le ambizioni della Juventus e, di conseguenza, sul valore in generale del nostro calcio. Era arrivato, Ronaldo, con il dichiarato obiettivo di spingere i bianconeri alla conquista di quella Champions League che per due volte era sfumata (e non è più successo) in finale. E invece… invece niente. La Champions è rimasta un’illusione e, anzi, la Juve nella sua permanenza a Torino ha smesso anche di conquistare quegli scudetti che aveva messo in fila.  LEGGI TUTTO