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    Bonucci-Juve, brutta fine. La battaglia di Leo, così finisce proprio male

    La mattina di ieri è iniziata con l’accorato appello di un sindacalista a difesa di un lavoratore maltrattato. Erano parole vibranti, per denunciare i diritti violati di un uomo che «sta subendo danni gravi» e vede «calpestata la sua dignità».

    Dichiarazioni nelle quali riecheggiavano i toni delle battaglie di Amnesty International e quelle delle Trade Unions dei minatori inglesi. Parole importanti in un periodo di accesi scontri sul salario minimo e i diritti dei lavoratori, solo che scorrendo la fremente denuncia si scopre che la vittima è Leonardo Bonucci, calciatore della Juventus che percepisce (dal 2018) uno stipendio di un milione di euro al mese lordo, il che significa quasi 34 mila euro al giorno, più di quanto un insegnante guadagna in un anno. E quelle parole sono suonate come unghie sulla lavagna. LEGGI TUTTO

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    Singo, ciao Torino: ufficiale al Monaco di Zakaria, le cifre dell’affare

    Singo, il contratto con il Monaco
    L’ivoriano, arrivato nel 2019 al Torino, saluta l’Italia dopo 109 presenze condite da nove gol e dieci assist e si unisce al club francese. L’ormai ex granata classe 2000 si è legato al Monaco con un contratto quinquennale, fino a giugno 2028. Il Toro ha salutato Singo con un comunicato ufficiale: “Tutto il Torino ringrazia Wilfried per il contributo offerto in questi anni in granata e lo saluta con un caloroso in bocca al lupo per il prosieguo della sua carriera”. Si tratta dunque del secondo colpo in poco tempo dalla città di Torino per il Monaco, che qualche giorno fa ha infatti ufficializzato anche l’acquisto di Zakaria dalla Juventus. LEGGI TUTTO

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    Natan: “Mi ispiro a Thiago Silva”

    RCS MediaGroup S.p.A.Via Angelo Rizzoli, 8 – 20132 Milano.Copyright 2023 © Tutti i diritti riservati. CF, Partita I.V.A. e Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.12086540155. R.E.A. di Milano: 1524326 Capitale sociale € 270.000.000,00 ISSN 2499-3093 LEGGI TUTTO

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    Berardi, il signor no. E quell’appuntamento con la Juve rimandato per 15 anni…

    La Juve lo trattò quando aveva 14 anni: la famiglia acconsentì, ma lui non se la sentì. E ancora rifiutò il trasferimento quando già era in comproprietà col Sassuolo. Ma anche all’Inter disse no… 

    Ora che Domenico Berardi ha scelto il progetto della Juve tutti si chiedono come mai in passato, invece, ha preferito restare al Sassuolo piuttosto che fidanzarsi con un grande club. Secondo alcune voci maliziose il suo primo “no” alla Juve era legato alla sua fede giovanile per l’Inter. Ma i fatti dicono che nel 2016 l’attaccante calabrese ha respinto anche la corte dei nerazzurri. Insomma, una par condicio che zittisce le interpretazioni di questi giorni. Questi precedenti in apparenza contraddittori consigliano di rileggere i passati contatti con la maglia bianconera.  LEGGI TUTTO

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    Il talento, le sbandate e gli infortuni: ora Sensi vuole riprendersi l’Inter

    Saltato l’affare Samardzic, Stefano potrebbe rimanere a Milano. Quando era al Cesena lo volevano tutti, anche Mourinho (era al Chelsea) mandò uomini di fiducia al Manuzzi. In nerazzurro sembrava finita, ora può riscrivere la sua storia

    Cesena-Bari in Serie B, 15 novembre 2015. Al Manuzzi ci sono Roberto Mancini – allenatore dell’Inter – e Piero Ausilio: si sono mossi in due – e che due – da Milano per guardare da vicino un piccoletto che inizia a farsi conoscere. È Stefano Sensi, il “nuovo Verratti” che amava alla follia il Barcellona di Guardiola e ha Xavi come idolo. Pure José Mourinho, tecnico del Chelsea, manda uomini di fiducia in Romagna. C’è la fila: anche Milan, Juve, Roma. Come Verratti, appunto, si ipotizza un salto triplo, dalla B a una big. La storia andrà diversamente, tra talento e stop, con il nerazzurro sempre sullo sfondo o attorno a Stefano, il piccolo satellite nell’orbita del pianeta Inter che ora potrebbe avere l’ennesima, insperata chance a Milano.  LEGGI TUTTO

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    Uefa, allenatore dell’anno 2022-23: sfida tra Guardiola, Inzaghi e Spalletti

    Anche Simone Inzaghi e Spalletti nei pensieri “nobili” del governo del calcio europeo. La Uefa ha infatti reso noti i nomi dei tre allenatori che hanno preso più voti e sono al momento in lizza per il premio Men’s Coach of the Year 2022-2023. Si tratta di Pep Guardiola (Manchester City), Simone Inzaghi (Inter) e Luciano Spalletti (Napoli). Il vincitore del premio sarà annunciato durante la cerimonia del sorteggio della fase a gironi della Champions 2023-24, in programma giovedì 31 agosto al Grimaldi Forum di Monaco.

    Contestualmente sono stati resi noti i nomi dei tre calciatori in lizza per il titolo di “Calciatore maschile dell’anno”. Se la giocano Kevin De Bruyne (Belgio-Manchester City), Erling Haaland (Norvegia-Manchester City), Lionel Messi (Argentina-Psg e adesso Inter Miami). Anche questo premio sarà annunciato il 31 agosto. LEGGI TUTTO