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    Chiavelli, Micheli e il riassetto del Napoli post-Giuntoli

    Dopo l’addio del d.s. il presidente De Laurentiis ha deciso di distribuire le sue funzioni a figure già presenti: gli attuali a.d. e capo scout. Un passo ambizioso, una grande scommessa 

    Non chiamateli “gli uomini nell’ombra”, non lo sono più. Dopo l’addio di Cristiano Giuntoli, sancito ufficialmente nelle scorse ore ma già previsto da mesi, Aurelio De Laurentiis ha ripensato alla struttura del Napoli. Ha deciso, in pratica, di ridistribuire le sue funzioni tra alcune figure già presenti nell’organigramma: Andrea Chiavelli, l’amministratore delegato del club e di Filmauro, e Maurizio Micheli, capo dello scouting, coadiuvato da Leonardo Mantovani. Questa probabilmente può essere considerata la scelta che più riflette il modello gestionale che il presidente vuole mettere in atto. L’obiettivo è quello di valorizzare la concezione aziendale di una società di calcio e non farsi intrappolare dalla dimensione prettamente sportiva. In pratica, De Laurentiis punta a dotarsi di uno staff, tecnico e dirigenziale, che prescinda da calciatori, allenatori e dalla rigidità talvolta imposta dalla coerenza progettuale. Ecco, dunque, come si spiega la volontà di non cercare un sostituto di Giuntoli con le mansioni tipiche di un d.s., ma di riorganizzarsi internamente. Un passo ambizioso, compiuto peraltro all’indomani della vittoria di uno storico scudetto. La scommessa più grande, forse, per il presidente, spesso antesignano nella semplicità dei ragionamenti. LEGGI TUTTO

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    Gagliardini saluta l’Inter: “Un viaggio incredibile”. E ora il Monza

    Il centrocampista dedica un post su Instagram ai nerazzuri: “Grazie per avermi fatto crescere”

    È arrivato il momento dei saluti per Roberto Gagliardini. Dopo sei anni il percorso del 29enne centrocampista con l’Inter è finito e il giocatore bergamasco saluta i nerazzurri con parole affettuose. Lo fa con un post su Instagram: “Grazie per questi anni assieme… meravigliosi, intensi: un privilegio far parte di questa famiglia!! Grazie per avermi aiutato a crescere in campo e fuori. Grazie A TUTTI per questo viaggio incredibile!! GRAZIE INTER”

    Il centrocampista, arrivato all’Inter nel 2017 dall’Atalanta, nelle cui giovanili è cresciuto, è attualmente svincolato ed è molto vicino a trovare un accordo con il Monza che lo segue da diversi mesi e si accinge a disputare la seconda stagione in serie A LEGGI TUTTO

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    Roma, tre giovani da lanciare: chi sono e cos’ha in mente Mou per loro

    Dopo aver ceduto Tahirovic, Volpato e Missori, i giallorossi hanno altri ragazzi buoni per la prima squadra

    C’è un tesoro che non si consuma, un pozzo dei desideri a cui poter sempre attingere. Non nascondiamolo, da quando il settore giovanile della Roma è stato ristrutturato, in ogni stagione sembra possibile tirare fuori dei piccolo gioielli da lucidare in prima squadra, per poi decidere come valorizzarli al meglio. Negli ultimi giorni, infatti, hanno fatto rumore le cessioni di Bejamin Tahirovic all’Ajax, Cristian Volpato e Filippo Missori al Sassuolo: tre ragazzi che, pur avendo accumulato meno di mille minuti complessivi in prima squadra, hanno portato nelle casse del club giallorosso ben 18 milioni, più una serie di bonus e variabili percentuali sulle future rivendite. Un segnale chiaro della bontà del lavoro portato avanti dall’area tecnica diretta dal general manager Tiago Pinto, in sinergia con il coraggio di José Mourinho nel dare spazio ai più giovani ogni volta che ce ne sia la possibilità. Non è un caso che due come Nicola Zalewski ed Edoardo Bove, entrambi appena ventunenni, siano ormai dei punti fermi della prima squadra, tanto da aver attirato anche l’attenzione di società italiane e straniere. Ma il passato è passato. Per questo adesso la società lucida tre delle possibili nuove perle del prossimo futuro: Giacomo Faticanti, Niccolò Pisilli e Luigi Cherubini.  LEGGI TUTTO

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    Barzagli: “Giuntoli sa di calcio. Zaniolo è un’occasione, terrei Vlahovic”

    L’ex difensore bianconero: “Allegri ha rifiutato l’Arabia perché vuole far bene con la Juve e zittire i critici”

    Andrea Barzagli, il professore della difesa per dirla alla Mourinho, ha appena terminato un giugno da studente sui banchi del Master per allenatori di Coverciano. “Nei giorni scorsi — racconta l’ex difensore della Juventus, campione del mondo con l’Italia di Lippi 2006 — ci ha fatto lezione anche Sarri. E alla fine Maurizio e io ci siamo ritrovati a parlare di Rabiot…”. LEGGI TUTTO

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    Il trionfo dei Coldplay è una lezione di calcio

    La band inglese ha conquistato San Siro con intensità, fantasia e appartenenza. La polemica di Briatore e il buon esempio di Weah

    I Coldplay hanno chiuso la stagione di San Siro con quattro concerti sold out, per un totale di oltre 230 mila spettatori. Epilogo festoso per il Meazza che, in quest’annata di calcio, ha raccolto regolarmente un pubblico numeroso attorno a Milan e Inter e ha celebrato due derby da Champions League, dopo 20 anni.  LEGGI TUTTO

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    Zappacosta: “L’Europa è come tornare a casa. Gasp via? Macché, era il primo a spingere”

    L’esterno che ha sposato la Dea per la seconda volta e domani si sposa: “Bergamo mi ha riaccolto, adesso è davvero nel mio cuore”

    d opo aver sposato Bergamo per la seconda volta, due estati fa, Bergamo diventerà la città dove Davide Zappacosta vivrà da sposato. E domani il suo matrimonio con Camilla Morelli potrebbe essere una sorta di preraduno dell’Atalanta, otto giorni prima di quello ufficiale dell’11. “Doveva essere ai primi di giugno, ma non ci siamo stati dentro con i tempi. Ora ci sono le vacanze e la cerimonia sarà a Sora: un po’ scomodo, ma qualche compagno dovrebbe esserci”.  LEGGI TUTTO