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    Quando i calciatori in vacanza andavano a Rimini

    O a Lignano Sabbiadoro, in Versilia, in Sardegna: non erano divi, potevi passeggiare per Rapallo e incrociare Mario Corso o prendere un gelato con Schiaffino. Sportweek ti porta in viaggio negli anni 50

    I nostri Anni Cinquanta, poveri ma belli. Dietro un’apparenza di grigiore sono anni gloriosi, di fermento, di scoperte e di conquiste. Si corre, si costruisce e quando un muratore lavora, lavorano tutti. Si lavora e si va, anche, persino, in ferie. La Riviera romagnola è il centro internazionale per le vacanze. Rimini, in attesa di diventare la capitale italiana del divertimento, accoglie non solo famiglie italiane, ma anche viaggiatori di ben tredici nazioni d’Europa: un punto di riferimento per il turismo estero.  LEGGI TUTTO

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    Torricelli: “Ero uno scarpone che correva tanto. Devo tutto a Trap, la mia è una favola”

    L’ex terzino lavorava da falegname e passò dai dilettanti della Caratese alla Juve: “Il primo contratto l’ho firmato sul cofano di una macchina. Vivo vicino Grassoney, ma voglio tornare a parlare di sport”

    La coincidenza è sorprendente. Geppetto intercettato “dentro” il suo mondo antico. “Ho appena finito di installare delle finestre”. Moreno Torricelli di nuovo falegname, lavoro con cui da ragazzo si guadagnava da vivere nei dilettanti. E finì in cima all’Europa con la Juve. Una favola dei tempi moderni. Chiamato a ricordare, Torricelli riempie il racconto con risate ed entusiasmo. “La mia è una storia eclatante. Tanti giocatori sono cresciuti in grandi club, altri hanno fatto la gavetta. Io in un mese sono passato dalla Caratese, Serie D, al debutto con la Juve a Monaco con il Bayern per l’addio di Augenthaler”. LEGGI TUTTO

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    Juve Next Gen, il successo nei numeri: perché la seconda squadra funziona

    Dal 2018 al 2023 sono stati 97 i calciatori totali ad aver fatto parte delle rose della Juventus Next Gen, di cui 67 italiani, ovvero il 69,1% (soltanto 13 i fuoriquota). Una predilezione verso i talenti nostrani e cresciuti nel settore giovanile bianconero: i numeri hanno sottolineato come il 65,5% degli Under (55 su 84) utilizzati siano italiani e ben il 66,7% sono cresciuti in casa dalle parti di Vinovo. Dei 55 italiani passati dalla seconda squadra, ben 30 sono stati convocati con l’Italia Under 20, 8 con l’Under 21 e 2 sono approdati anche in Nazionale maggiore. Gli ultimi esempi sono stati: Riccardo Turicchia, è stato protagonista al Mondiale Under 20, poi gli esordi in Nazionale maggiore di Nicolò Fagioli e Fabio Miretti. Il classe 2003 è stato impiegato da Nicolato nell’Europeo U21 in Romania, dove l’Italia è stata eliminata alla fase a gironi.

    Non solo alla Juventus, perché diversi giocatori hanno avuto chance e possibilità anche in altri campionati e con altri club tra Serie A, B e all’estero: in 13 hanno giocato in altri club di Serie A, collezionando 231 presenze e collezionando oltre 12000 minuti; in 29 calciatori hanno giocato in Serie B, mettendo assieme 966 presenze e oltre 61000 minuti; in 10 calciatori hanno giocato nei Top-7 campionati europei, collezionando 272 presenze e oltre 14000 minuti. LEGGI TUTTO

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    Caso Leao, lo Sporting riceve 19 milioni dal Lilla. Ma ne chiede 45

    I portoghesi hanno incassato la cifra indicata dal Tas, ma continuano la loro battaglia giudiziaria per avere un risarcimento superiore

    C’è un nuovo capitolo nel caso che coinvolge Rafael Leao e lo Sporting Lisbona. I portoghesi, stando a quanto riporta il comunicato ufficiale, hanno ricevuto dal Lilla i 19 milioni previsti per il trasferimento del calciatore in Francia nel 2018. Tuttavia, lo Sporting punta a chiederne di più.

    45 milioni—  Intanto ricordiamo il contesto: cinque anni fa l’esterno d’attacco rossonero ha rescisso il contratto con lo Sporting dopo l’aggressione subita dai tifosi al centro sportivo. Dopo aver salutato Lisbona, Leao si è accordato con il Lilla. Il Tas ha condannato i francesi a pagare lo Sporting. La vicenda si è conclusa in modo positivo per il calciatore, esentato dal pagamento. Ora, secondo quanto riportato dal comunicato, i portoghesi hanno incassato la cifra prevista, ma puntano a ottenere 45 milioni in totale: “Lo Sporting ha ricevuto dal Lille un compenso pari a 19.670.443,70 euro. Il trasferimento è stato effettuato spontaneamente per azione unilaterale del club francese, senza alcun accordo preventivo con lo Sporting, che però continua a chiedere al Lilla il pagamento di un risarcimento dell’importo minimo di 45.292.516,00 euro, nell’ambito della risoluzione unilaterale del contratto di lavoro”. LEGGI TUTTO

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    Inter, l’indizio social: saluta tutti gli svincolati tranne Handanovic

    Il 30 giugno come ultimo giorno ufficiale della stagione 2022-2023: quindi, la consueta raffica di saluti per tutti quei giocatori che stavano vivendo le ultime ore in squadra. Lo ha fatto anche l’Inter, che ha ringraziato Milan Skriniar diretto al Paris Saint-Germain, Roberto Gagliardini nel radar del Monza e Danilo D’Ambrosio il cui futuro è tutto da decifrare. E a loro si sono aggiunti i cerimoniali per l’addio di Roberto Samaden dopo 33 anni in società, ormai ex responsabile del settore giovanile. Ma in casa nerazzurra non erano soltanto tre i calciatori in scadenza: Henrique Dalbert è passato sottotraccia dopo un’ultima stagione fuori dal progetto, mentre Stefan De Vrij e Alex Cordaz sono in aria di rinnovo. All’appello manca però Samir Handanovic, il capitano.

    No, tu no—  L’assenza dello sloveno dalla lista dei partenti non può certo essere un caso e non è passata inosservata. Gli exit poll sulla sua permanenza sono stati altalenanti e ondivaghi, ma nell’ultimo mese di calcio giocato le probabilità di un rinnovo sembravano tendenti allo zero. Ovviamente questo indizio non significa certo che il prolungamento di contratto di Handanovic sia imminente, ma la porta è evidentemente il reparto con meno certezze della rosa. André Onana partirà? Se sì, chi arriverà al suo posto? Solo un titolare o un giovane abbinato a un esperto? Insomma, tutto è ancora da definire e il capitano potrebbe senz’altro tornare utile. A cifre ridotte rispetto al contratto appena scaduto e con un dichiarato ruolo di secondo portiere, ma la storia tra Handanovic e l’Inter potrebbe non finire dopo 11 anni. LEGGI TUTTO